Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: ItsBettys    30/10/2014    3 recensioni
AU: E se Kate fosse morta dopo la sparatoria al funerale di Montgomery? Castle come avrebbe reagito?
Riferimenti all'ultima puntata della terza serie (3x24).
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il vuoto. 
L'unica cosa che riusciva a fissare. L'unica àncora a cui aggrapparsi per non pensare. 
Per non pensare che intorno a lui si estendeva un mondo di cui lei non faceva più parte. 
Un mese era trascorso e ancora non riusciva a dire al barista del loro bistrot preferito che la mattina non era necessario preparargli due caffè fumanti.
Non più.
Un mese che si era rinchiuso in quella camera d'albergo. Ormai trasandata e cupa e che lamentava l'assenza di aria fresca. Se fosse stato lo scenario di un romanzo di Balzac, si sarebbe potuta percepire chiaramente la somiglianza della stanza con il risiedente.
 
Ogni luogo da quel giorno gli ricordava un momento di vita trascorso insieme a lei. 
E da quel giorno, quei luoghi, si era ripromesso di non frequentarli mai più.
Faceva male. Era più straziante di qualsiasi altro dolore. Era come se una forza irrefrenabile gli avesse stritolato il cuore e gli stesse impedendo di battere.
Si sentiva senza respiro, senza il terreno sotto i piedi.
Cadere nel buio più totale. 
Cadere nel vuoto.
Quel vuoto che stava fissando da un tempo indecifrabile dal bordo del suo letto sfatto e che aveva ancora impressa la forma che gli aveva conferito quella notte e che piano piano stava scomparendo.
La stessa forma che si rifiutava di osservare ogni volta che passava davanti uno specchio.
Deperita, esausta, spenta.
Se ci fosse stata la fatina di Peter Pan al suo posto, avrebbero dedotto che la sua luce si fosse spenta da anni. 
Eppure era passato solo un mese.
Eppure sembrava ieri che l'aveva presa con forza e trascinata fuori da quell'edificio.
Che le aveva chiesto perdono e le aveva accarezzato i capelli scompigliati.
Era sconvolta, frustrata, arrabbiata per non aver potuto aiutare Roy. Il suo capitano e da quel giorno il suo salvatore.
Eppure aveva avuto la forza di perdonarlo per quelle parole dette in un momento di pura rabbia.
 
“Ti sei infilata nell’omicidio di tua madre e non ne sei mai uscita.
Ti nascondi lì dentro.
Così come ti nascondi in relazioni vuote con uomini che non ami”.
 
Un altro battito che veniva meno dal suo cuore. Se avesse potuto, quella forza lo stava torturando ancora più forte di come avesse fatto in quelle quattro settimane.
 
-"Perché?! Perché non le ho detto prima che la amo"- imprecò, anche se le parole erano travolte dai singhiozzi che ancora una volta non era riuscito a controllare.
Se non fosse per quel turbinio di emozioni che lo stava risucchiando, non si sarebbe accorto delle lacrime che scendevano senza sosta dai suoi occhi. 
Onde tortuose di un oceano in tempesta. 
 
Aveva posto una barriera insormontabile fra lui e quello che doveva essere il mondo senza la donna più incredibile, esasperante, intrigante e snervante che l'avesse mai attraversato. 
Si rifiutava di vederlo senza di lei
Non dopo averla conosciuta.
Non dopo averlo visto migliore durante i quattro anni della sua vicinanza.
Ora l’intero universo era diventato grigio. 
I colori erano scomparsi e tutto si era tramutato in un filmato di ricordi che non avrebbe potuto rivivere mai più. 
 
Involontariamente strinse la coperta su cui era seduto. Tanto forte da far comparire una leggera sfumatura di bianco sulle nocche ossute della sua mano. Un bianco quasi indistinguibile sopra il colore pallido della sua pelle, un tempo rosea.
 
Ed eccolo di nuovo, quel giorno che riaffiorava fra i mille pensieri. 
Quel maledetto giorno che gli aveva privato per sempre di vivere di nuovo.
 
"Ti amo. Ti amo, Kate"
 
Non voleva.  
In quel momento non voleva ascoltare l'angoscia che da qualche parte nella sua testa gli urlava che di lì a poco l'avrebbe persa. 
Eppure aveva vinto lei.
Era riuscito a scacciare ogni paura, ogni punta di orgoglio, ogni insicurezza e aveva sputato fuori quelle quattro parole. 
 
È vero che ti rendi conto di quanto tieni a qualcuno quando l'hai perso.
E in quel momento lui sapeva di averla persa. 
Lo sapeva perché sentiva quella forza mortale che stava vincendo su Kate. 
La sentiva in ogni parte del corpo e della mente.
Eppure aveva vinto solo su di lei.
 
Prese dieci gocce di tranquillante per poi distendersi sul letto. 
Ormai solo così riusciva a dormire.
Nessuna luce filtrava ancora dalla finestra. Il giorno sembrava tardasse ad arrivare o forse era Castle ad essere in anticipo.
 
Si addormentò esausto e solo a mattina inoltrata si risvegliò.
Gli occhi gli bruciavano ed erano ancora gonfi per tutte le lacrime versate, nonostante fossero passate diverse ore.
 
Eppure si sentiva meglio. Aveva sognato. La prima volta dopo quel giorno. La prima volta dopo incubi continui, in cui sangue e disperazione sembravano non essere mai abbastanza.
 
Ma non era stato un sogno qualsiasi.
No.
Era come se l'avesse vissuto non solo mentalmente, ma anche fisicamente.
L'aveva vista.
Era lei. La sua Kate. L'amore della sua vita. 
Vestita di bianco. Un bianco splendente, quasi accecante. Ma non era l'unica cosa che indossava. 
No.
C'era anche quel sorriso. 
Quel sorriso che l'aveva accompagnato per tutti quegli anni e che ogni singola volta gli riempiva il cuore di gioia. E anche adesso il cuore sembrava volergli scoppiare.
Perché dopo settimane strazianti aveva ottenuto finalmente una risposta che aveva cancellato all’istante ogni dubbio.
E in cuor suo sentiva che non era stato soltanto un sogno.
Lei avrebbe continuato a stargli accanto perché glielo dettava il cuore.
E adesso sarebbe stato meno complicato andare avanti perché ora il sogno era divenuto realtà.
 
"Ti amo. Ti amo anch'io, Rick. Always".
 
                                                                     
 
 
 
Angolo dell’ autrice:
 
Una storia diversa rispetto a quelle che scrivo di solito, ma ho recentemente letto un racconto che mi ha fatto riflettere sulla perdita di qualcuno che si ama e ho pensato di esprimermi con questa ff.
Spero di aver pensato bene e che la storia vi sia piaciuta.
Vi ringrazio per essere passati e spero di leggere qualche recensione per sapere cosa ne pensate e in cosa migliorare. <3
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: ItsBettys