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Autore: katyjolinar    31/10/2014    0 recensioni
L'idromele è una bevanda alcolica molto amata dai vichinghi, ma berne troppo può portare a guai seri. E questo lo scoprirà Hiccup, a sue spese.
Attenzione: storia ambientata dopo il primo film e le prime due stagioni della serie TV, quando i protagonisti hanno 18 anni, ma NON verrà tenuto conto del secondo film
PS: ho recentemente scoperto che questa mia storia è stata plagiata da un utente di instagram che hnon ha citato le fonti e l'ha spacciata come sua. Quindi se la trovate girando in tale sito vi pregherei di segnalare il plagio, grazie
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'inverno terminò, e con la primavera iniziarono i preparativi per una nuova festa.
Infatti, alla fine dell'estate ci sarebbe stato un matrimonio, quello di Hiccup Horrendous Haddock Terzo, capo dei Cavalieri dei Draghi di Berk e futuro capo tribù, con la sua compagna e madre dei suoi figli, Astrid Hofferson.
I bambini crescevano, diventando più forti e rivelando gradualmente i loro caratteri.
Il giorno fissato per la cerimonia, i gemellini avevano già compiuto 10 mesi, ed erano diventati le mascotte dell'Accademia, e spesso venivano portati in volo dai genitori, in groppa ai rispettivi draghi.
Ereth si era definitivamente unito al gruppo, superando la paura dei draghi e aiutando i suoi nuovi compagni a combattere chi, come lui in passato, ancora cacciava quelle stupende creature. Un paio di mesi prima era riuscito ad addestrare un Grugno Zoppo trovato nella foresta, accecato da una vecchia trappola dimenticata dalla guerra dei draghi; Ereth lo aveva preso a cuore e lo aveva curato e, una volta acquistata la sua fiducia, era riuscito a restituirgli la capacità di volare, diventando i suoi occhi, prendendo come esempio Hiccup, che aveva aiutato Sdentato quando lo aveva trovato ferito e mutilato nel bosco.
Il giovane si trovava molto bene col suo nuovo gruppo, che ormai era diventato la sua famiglia, e aveva stretto amicizia con tutti, draghi compresi. Fino al ritorno di Astrid nella squadra aveva anche cavalcato al suo posto Tempestosa, con cui aveva stretto un forte legame, ma desiderava anche un drago suo e, quando aveva trovato Ruvidone, il suo nuovo drago, nel bosco, aveva capito che sarebbe stato lui. Certo, quel gruppo mal assortito di ragazzi gli dava anche qualche grattacapo, che però aveva imparato a gestire, come ad esempio la forte insistenza di Testa Bruta, che non cercava neanche di nascondere la sua forte infatuazione per il giovane. Come era riuscito a a calmarla non ne aveva idea... o forse sì? Beh, diciamo di sì: la sera di Snoggheldhon, preso dalla festa, aveva alzato un po' il gomito e, in preda ai fumi dell'alcol, l'aveva invitata a ballare, e poi avevano bevuto ancora. Non si ricordava molto di cosa era successo dopo, ma il giorno seguente si era trovato nel suo letto la ragazza addormentata, e tutti i loro vestiti erano sparsi per la stanza.
Fatto sta che, dopo quella notte, per paura che potesse succedere un secondo "caso Hiccup e Astrid", avevano iniziato a frequentarsi, inizialmente più che altro per paura che Bruta fosse incinta, ma poi Ereth si era accorto che, dietro quell'aspetto mascolino e quello spirito masochistico suicida, la ragazza rivelava un animo dolce e una femminilità nascosta che mostrava raramente, e se ne era lentamente innamorato, tanto che ormai erano una coppia molto affiatata, ed incominciavano a pensare di sistemarsi, seguendo l'esempio del loro capo.
Quel venerdì, giorno fissato per il matrimonio di Hiccup e Astrid, Ereth e Bruta avevano avuto, da Stoick, il compito di prelevare separatamente i due sposi e aiutarli a prepararsi, cosa non proprio semplice, vista anche la presenza di Valka e Stoick Junior, ma si erano messi d'accordo con i due genitori e con il resto della squadra, e avevano deciso che i due bambini sarebbero stati affidati ai tre padrini finché uno dei due genitori non fosse stato pronto.
Quando i due giovani arrivarono a casa, Astrid e Hiccup erano in cucina, la zia Ingrid stava sparecchiando la tavola dove avevano appena finito di fare colazione e i due bambini gattonavano giocosi sul pavimento, inseguiti da Sdentato, che sembrava divertirsi un mondo con le due piccole pesti. Ereth e Testa Bruta rimasero sulla soglia, guardando divertiti il quadretto famigliare, quando Valka si avvicinò loro, fermandosi davanti al giovane e guardandolo dal basso verso l'alto. La ragazza lo lasciò e si avvicinò alla sposa, mentre Hiccup si avvicinò a lui, guardando la figlioletta, che aveva preso a esaminare le gambe di Ereth.
" Cosa c'è, brunetta?" domandò il giovane padre, mentre la piccola alzava una gamba del pantalone di Ereth, per guardare sotto, poi guardava le gambe di Hiccup, perplessa. Hiccup la prese in braccio e le stampò un bacio sulla guancia "Sì, tesoro. Papà ha una gamba di ferro. Strano, vero?"
La piccola fece un verso curioso e si strinse a lui, dandogli un bacino sul naso, per poi guardare Ereth, con aria timida, che le diede un buffetto sulla guancia.
"I ragazzi dovrebbero essere qui a momenti per prendere i bambini." lo informò, dopo un attimo.
"Oh, bene. Sdentato allora starà con loro." rispose Hiccup, dando una pacca affettuosa al suo drago, che si era avvicinato, tenendo Junior appeso ai suoi denti per l'abitino "Ho visto che fanno meno danni, quando lui è nei paraggi."
Ereth sorrise e in quel momento arrivarono i tre baby sitter temporanei, che prelevarono bambini e drago e si dileguarono il più in fretta possibile.
Hiccup sospirò e guardò la compagna, quindi si decise e le si avvicinò, prendendola per i fianchi e dandole un bacio che di casto aveva ben poco. Ereth si avvicinò, e posò una mano sulla spalla dell'amico, interrompendo il bacio.
"Andiamo, novello Freyr, potrai spassartela con la tua Gerdr stasera. Ora andiamo o si fa tardi." lo ammonì.
Il giovane sposo sospirò e diede un altro bacio più breve alla compagna, quindi si allontanò leggermente da lei.
"Ci vediamo dopo, mia signora." la salutò, facendole una carezza.
Astrid sorrise, poi i due ragazzi uscirono, non prima che Ereth avesse salutato a dovere la sua ragazza, con un lungo bacio altrettanto poco casto.
Quando furono per strada, Hiccup guardò di traverso l'amico, sorridendo sotto i baffi.
"Che era quello?" domandò, incuriosito "Non avevi detto che stavi con lei solo per quello che è successo a Snoggheldhon?"
"Non ho commenti a riguardo." borbottò Ereth, guardando fisso di fronte a lui.
Hiccup scoppiò a ridere, dandogli una pacca sulla spalla.
"Tranquillo, Ereth." lo rassicurò "Sono solo contento che tra voi le cose stiano andando bene. So che Bruta non è una ragazza comune, per cui sapere che ha trovato, finalmente, qualcuno che ama e che ricambia i suoi sentimenti non può che rendermi felice."
Ereth fece un sorriso imbarazzato, restando in silenzio, e condusse lo sposo in Sala Grande, dove suo padre e un certo numero di altri uomini del villaggio lo avrebbero aiutato a prepararsi.
Intanto anche Astrid si stava preparando per la cerimonia. Era seduta su una sedia, nella sua camera, e Bruta le stava spazzolando i capelli, mentre la zia Ingrid stava facendo le ultime modifiche all'abito che avrebbe indossato la nipote.
La sposa era agitata, faceva dei respiri profondi, cercando di calmarsi, e si torceva le dita, fissandosi le mani. Testa Bruta le posò una mano sulla spalla, per tranquillizzarla.
"Ehi, Astrid!" disse "Stai tranquilla! Andrà tutto bene."
"Lo so, è solo che... i bambini..." spiegò la giovane donna "Non sono mai stati per più di un'ora senza di noi... e di solito erano sempre o con il padre di Hiccup oppure con mia zia... ho paura che i ragazzi non riescano a gestirli..."
"Oh, capisco i tuoi timori." ammise Bruta "In effetti mio fratello, Moccicoso e Gambedipesce non sono esattamente le prime persone a cui penserei per affidare dei bambini. Ma con loro c'è Sdentato, no?"
"Hai ragione." concluse Astrid, rilassandosi "Sdentato penserà a tutto."
Testa Bruta sorrise e riprese a spazzolare i capelli dell'amica, preparandola per indossare l'abito.
"Sai, Ereth mi ha chiesto di sposarlo." disse, dopo un po'.
La sposa si voltò, guardandola sorpresa, quindi si alzò e la abbracciò, felice.
"Bruta, è grandioso!" esclamò "Allora il prossimo anno tocca a te?"
"Sì. Abbiamo deciso di seguire le orme tue e di Hiccup." ammise la ragazza "A dire la verità ci sta anche un'altra cosa, ma gliela dirò stasera, lui non lo sa."
Astrid la guardò negli occhi, con l'espressione ancora più sorpresa.
"Sacri Dei..." sussurrò "Non sarai anche..." Bruta annuì e Astrid la strinse di nuovo "Oh, Dei santissimi... congratulazioni!"
Le due ragazze si abbracciarono, felici, poi Ingrid le raggiunse con il vestito della sposa e si rimisero al lavoro con i preparativi.
Dopo circa un paio d'ore, alla Sala Grande, erano tutti pronti.
Sdentato aveva raggiunto il suo Cavaliere insieme ai due bambini che, stanchi per aver giocato tutto il tempo, si erano addormentati sulla sua groppa. Hiccup li aveva presi delicatamente e messi a dormire nella seggiolina da passeggio, che lui e Astrid usavano per portarli in giro quando non volevano farli stare in groppa ai loro draghi, e li aveva lasciati riposare, vegliati dal fedele Furia Buia.
Intanto i Berkiani erano arrivati tutti, Stoick era al suo posto al tavolo cerimoniale e Hiccup era di fronte a lui, insieme ai suoi uomini, che gli avrebbero fatto da seguito e da testimoni. Mancava solo la sposa e il suo seguito.
Il giovane era nervoso, camminava avanti e indietro vicino al suo posto, aggiustandosi ripetutamente il colletto dell'uniforme da Cavaliere. Moccicoso si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla, cercando di calmarlo.
"Stai tranquillo, cugino, tra poco arriva." disse.
Hiccup lo guardò e annuì, facendo un respiro profondo, proprio nel momento in cui la porta della Sala si apriva e faceva il suo ingresso la sposa con il suo seguito. Il ragazzo trattenne il fiato, finché non individuò la donna che stava aspettando.
Rimase incantato: Astrid era stupenda, con i capelli sciolti che le cadevano sulle spalle, la tiara dorata sulla fronte e quel vestito. Un vestito lungo, blu come il colore dei suoi occhi, con dei ricami d'oro e d'argento, che scintillavano alla luce delle torce.
Camminava lenta, verso Hiccup, lasciando trasparire tutta l'emozione del momento. Incrociò gli occhi con il suo uomo e gli sorrise, mentre quest'ultimo le porgeva la mano; lei la prese e, insieme, si voltarono verso Stoick.
"Bene..." disse il capo di Berk, respirando profondamente per nascondere l'emozione "Oggi, come sapete, celebriamo il matrimonio di mio figlio, Hiccup, e di Astrid. Io, a dirla tutta, aspettavo questo momento da quando mio figlio aveva 15 anni..."
"Papà..." si lamentò il ragazzo, ma Stoick lo fermò e riprese il discorso.
"Sì, perché è a quel tempo che ho capito che loro erano fatti l'uno per l'altra." continuò "Erano sempre insieme, inseparabili, ma erano solo amici. Poi è successo un fattaccio... qualcuno, qui dentro, ha contravvenuto a una regola fondamentale e, poco per volta, il loro amore è cresciuto, culminando, questo inverno, con la nascita dei miei due nipoti. Ed ora questi due ragazzi sono qui, davanti a me, chiedendo di consacrare il loro amore nella benedizione della Dea Frigga, cosa a cui acconsento molto volentieri. Per questo, ora, chiedo loro di intonare le loro promesse."
Fece un cenno al figlio, che fece un respiro profondo, prese le mani della compagna e la guardò negli occhi.
"Astrid, io..." disse, con la voce che tradiva la forte emozione che provava in quel momento "Io ti ho sempre amato, fin da quando eravamo bambini. Sì, sono un pasticcione, non sono il classico vichingo, e faccio sempre le cose nel modo sbagliato, ma rimedio sempre. Anni fa non ho ucciso un drago, come avrei dovuto fare, ma ho rimediato insegnando al nostro popolo che non ce ne era bisogno. Poi sono sempre stato timido, lo sai... e non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi a te, fino a quel giorno di un anno e mezzo fa, quando ce l'ho fatta, ma solo perché avevo bevuto." si alzò una risatina divertita all'interno della platea. Hiccup fece un altro respiro profondo e riprese a parlare "Ma l'ho di nuovo fatto nel modo sbagliato, non mi sono dichiarato come avrei dovuto; avrei dovuto venire da te, dichiararti il mio amore e sposarti, e invece ti ho dato due figli prima di dirti che ti amavo. E quando mi hai detto che eri incinta mi sono sentito in colpa, perché non era così che avrei voluto che andasse tra noi. Per questo ho cercato di rimediare, perché ti amo e voglio il meglio per te e per i nostri bambini. Per questo ho voluto che il nostro amore fosse consacrato dalla Benedizione di Frigga. Perché ti amo e voglio passare il resto della mia vita con te al mio fianco, e spero che questo sia anche un tuo desiderio."
Astrid sorrise, emozionata e fece un respiro profondo, e quando Stoick gli fece cenno di parlare si rivolse al compagno.
"Sai, Hiccup..." disse "Tu mi sei sempre piaciuto. Te lo dissi anche un'altra volta, qualche anno fa, il giorno dei primi Giochi del Disgelo dopo che hai portato la pace tra noi e i draghi. Tu non sei il classico vichingo, lo hai detto anche tu, non sei grande, grosso, burbero e forte come la maggior parte degli uomini di Berk. Ma è per questo che mi sono innamorata di te: perché sei intelligente, altruista, perché sai sacrificare te stesso pur di fare la cosa giusta. Ti ho sempre amato per questo e, in qualche modo, dentro di me, sapevo di essere ricambiata, anche se tu non ti eri mai dichiarato veramente." fece un altro respiro profondo, prendendo meglio le mani di Hiccup "Sappiamo entrambi cosa successe un anno e mezzo fa, so bene che ti sei sentito in colpa, lo leggevo nei tuoi occhi ogni giorno che ti vedevo, lo sentivo in ogni parola che dicevi quando entravamo in argomento. E forse è per questo che non ti ho detto subito che ero incinta: avevo paura che entrassi in panico e scappassi via. Ma se potessimo tornare indietro, a quella notte in cui concepimmo i nostri bellissimi bambini, non cambierei niente, perché quella notte ti ho dato un pezzo della mia anima, ricevendo in cambio un pezzo della tua. E non mi importa se fai sempre le cose nel modo sbagliato, perché alla fine il tuo modo si rivela sempre essere quello giusto. Ed è per questo che voglio diventare tua moglie, perché voglio passare il resto della mia vita accanto all'uomo che amo, crescere con lui i nostri figli, passati e futuri, e sapere che lui, per me, ci sarà sempre. Per questo ho accettato di consacrare il nostro amore alla Benedizione di Frigga, perché io ti amo, Hiccup, e so che tu ami me."
Si fece silenzio, mentre Stoick prendeva una spada cerimoniale e la metteva in mezzo alla coppia. Hiccup la prese per l'elsa e Astrid mise la mano su quella del compagno. poi il grosso capo di Berk aprì l'altra mano, mostrando le fedi, e la avvicinò a Hiccup.
"Hiccup. Giuri di accogliere Astrid come tua sposa, di amarla e proteggerla per tutti i giorni della tua vita?" domandò.
"Lo giuro." rispose il ragazzo, prendendo uno degli anelli e infilandolo al dito della compagna.
"Astrid. Giuri di accogliere Hiccup come tuo sposo, di amarlo ed essergli fedele per tutti i giorni della tua vita?" continuò Stoick, rivolto alla ragazza.
"Lo giuro." disse lei, mettendo l'anello al dito di Hiccup.
"P... perfetto." balbettò Stoick, cercando di trattenersi dall'emozione del momento e non piangere "V...vi dichiaro marito e moglie."
Hiccup sorrise e si avvicinò alla giovane donna, prendendola per la vita, quindi la baciò.
Ora che erano uniti nella sacra Benedizione, nulla poteva più separarli.
   
 
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