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Autore: Lory221B    31/10/2014    4 recensioni
John, giovane mutante, è costretto dai suoi genitori ad andare alla scuola di Charles Xavier dove incontra un insolito ragazzo che gli cambierà la vita. Intanto qualcuno trama nell'ombra.
Johnlock
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 6 Kiss kiss

Sherlock era inquieto, continuava a fare ricerche sul suo portatile nella speranza di avere delle risposte. La domanda fondamentale che continuava ad assillarlo riguardava i suoi poteri. Perché non riusciva a controllarli con la ragione ma aumentavano a dismisura quando era preda dei sentimenti? Solo pensare alla parola "sentimenti" lo aveva scosso, un tremito di disgusto mentre si concentrava sull'importanza della fredda ragione che aveva sempre venerato. Doveva restare concentrato. Eppure aveva scoperto di potersi rendere invisibile solo a causa delle emozioni: da piccolo voleva isolarsi perché a scuola i bambini lo deridevano e quando tornava a casa non voleva che nessuno gli chiedesse come stava, o cosa era successo. Così un giorno era sparito nel nulla. Sarebbe rimasto nascosto per giorni se suo fratello non lo avesse individuato. Forse era stata l'unica volta che lo aveva visto davvero preoccupato. Incredibilmente anche Microft, ogni tanto, perdeva il freddo controllo.

E poi era successo l'incredibile, aveva salvato John. Niente di ragionato, solo pura emotività.

E questo lo portava alla seconda domanda: perché John aveva indugiato ad osservare le sue labbra dopo averle curate? Questa risposta richiedeva conoscenze che Sherlock non aveva, era completamente inesperto nel ramo "relazioni con altri esseri umani" e soprattutto nelle relazioni intime. Sherlock si chiedeva come sarebbe stato baciare John: dove avrebbe messo le mani? E la testa? Doveva inclinarla? Per forza, altrimenti i loro nasi avrebbero sbattuto l'uno contro l'altro. E gli occhi? Chiusi o aperti? Apparentemente vari forum trattavano l'argomento "primo bacio" e il "bacio perfetto" ma si limitavano a considerazioni prive di valore scientifico. Sherlock era ancora più confuso. Non capiva come fosse arrivato a consultare dei forum sui primi baci partendo dai suoi poteri.

Sbuffò una, anzi due volte. Poi si mise a guardare fuori dalla finestra. Il rumore della porta  che si apriva lo colse alla sprovvista e chiuse di scatto il suo portatile.
- Cosa combinavi? Erano piani segreti per la distruzione del pianeta? chiese John divertito.
- Certo che no, una ricerca - Fece Sherlock leggero, appuntandosi mentalmente di cancellare la cronologia di internet. - Già te ne vai ? chiese il moro con una punta di tristezza osservando John prendere un libro e dirigersi verso la porta.
- Si faccio due passi con Mary...vuoi venire anche tu? -
- No grazie -
Sherlock pensò che era inutile continuare a pensare a come sarebbe stato baciare John, non sarebbe mai successo. John avrebbe baciato Mary e fine della storia. E poi John non era gay.

Sbuffò nuovamente, ancora più stizzito e uscì dalla stanza.
- Bastardo! - sentì urlare la voce di Sally.
- Sally scusa io non capivo cosa facevo - ripeteva Philip.
Sherlock rise fra se, immaginava che prima o poi Sally avrebbe scoperto dei tradimenti di Philip. Ma non fu l'unica situazione strana. Diversi ragazzi sembravano come in trance.
- Sherlock! - urlò Mike - L'hai vista? -
- Non so di chi o cosa parli -
- E' stupenda - affermò trasognante.
Sherlock pensò che qualcuno aveva drogato i ragazzi, Philip era un'idiota ma Mike gli era sembrato sempre piuttosto tollerabile.
- Eccola, è una nuova studentessa, si è trasferita qui dal New Jersey - fece Mike indicando una ragazza dai capelli castani, vestita con un tubino bianco.
La ragazza passeggiava con movenze da sirena e lentamente di avvicinò a Sherlock - Irene Adler, e tu sei?-
Sherlock sogghignò -Stupito dall'idiozia dei miei compagni. Come funziona? il tuo potere è di incantare gli uomini? con cosa? con la voce o feromoni che liberi nell'aria? - Chiede il moro.
- Incredibile, pochi uomini riescono a resistermi - fece lei ammirata.
- La mia mente è molto superiore alla media -
- Non è solo questione di mente mr. Holmes - strizzò l'occhio lei. - Non è il mio unico potere, sono anche molto flessibile. Ti piacerebbe una dimostrazione pratica?- chiese lei facendosi sempre più vicino.
- Seduci gli uomini come dimostrazione di forza? Noioso -
 - Sono nuova qui e non conosco nessuno ma mi hanno detto che c'è una festa sta sera, non voglio uscire con qualche schiavetto, di quelli ne ho fin troppi, per cui mi accompagni tu? - continuò lei, non abituata a non essere venerata da ogni ragazzo.
- Non mi interessano le feste -
- Bene - Affermò lei sensale.
Sherlock fece per andarsene quando con la coda dell'occhio vide John passeggiare mano nella mano con Mary.
- D'accordo - rispose freddo.
- Come? -
- Ti accompagno alla festa -
Irene sorrise non troppo stupita e continuò ancheggiando la sua camminata per il corridoio.
Sherlock rimuginò fra se, lo faceva perché aveva bisogno di indagare in mezzo agli studenti per scoprire chi era stato a sabotare il computer, non perché voleva tenere d'occhio John.

Quando John tornò in camera vi trovò Sherlock che stava indossando una camicia color porpora e un completo.
- Esci? - chiese stupito.
- Vado alla festa - rispose con noncuranza Sherlock.
John si sentì come schiaffeggiato - Oh, ma cosa farai alla festa? -
- Che intendi? -
- Bè alle feste le persone parlano, ballano... -
- Forse è quello che farò -
Rimasero in silenzio a guardarsi. John non sapeva cosa dire che non sembrasse offensivo, come ad esempio "ma nessuno parla con te a parte me".
- Ok, bè allora ci vedremo lì, credo - concluse John imbarazzato.
- Problemi? -
- No -
- Sembri imbarazzato John -
Era vero ma non voleva portare la conversazione a loro due. Aveva passato troppo tempo a pensare alla sera prima quando aveva guarito il suo perfetto labbro tumefatto.
- Stavo solo pensando al fatto che non so ballare -buttò lì John, giusto per dire qualcosa.
Sherlock lo guardò incuriosito e poi decise di fare qualcosa di impulsivo, lo prese per un fianco e lo guidò in un valzer.
- Sherlock ma cosa?!? -
- Ti insegno a ballare, mi sembra ovvio -
- Non credo balleremo il valzer - commentò John che non riusciva neanche lontanamente a stare al ritmo leggiadro di Sherlock.
- Un,due, tre, Un due tre - scandiva Sherlock, cencando di far acquisire a John il ritmo.
Continuarono così, non stretti ma nemmeno tanto distanti, con il cuore di entrambi che perdeva qualche battito ogni volta che i loro sguardi si incrociavano. Il ché accadeva raramente dato che John era concentrato a guardarsi i piedi per evitare di pestare quelli di Sherlock.
- Speriamo non entri nessuno - fece scherzosamente John.

Quella sera quando Sherlock fece il suo ingresso nella sala della festa con al braccio Irene tutti si voltarono sorpresi. Chi perchè era stupito dal vedere Sherlock con una ragazza, credendolo del tutto asessuato, chi perchè era stupito che quella "sirena" avesse scelto il sociopatico della scuola. Solo John fissava la coppia con gli occhi sgranati per motivi diversi. Una strana stretta allo stomaco lo aveva colpito nel momento in cui aveva risconosciuto quella riccia testa di capelli.
- John tutto ok? - chiese Mary vedendo la faccia sconvolta del ragazzo.
- Come? Cosa? Ah scusa - rispose distrattamente John - Solo che, non so.. io.. -
- John riesci a fare un discorso coerente? -
John smise di guardare in maniera infastidita il suo compagno di stanza, prese Mary per un fianco e improvvisò qualche scoordinato passo di danza. Mary era perplessa ma credeva fosse il caso di assecondarlo.
Mentre volteggiavano per la sala John non smise di guardare a intervalli regolari cosa stava facendo Sherlock con la nuova ragazza. Niente di compromettente, ma la cosa comunque non gli piaceva.
- Devo credere che sei geloso di Sherlock Holmes? - chiese Mary ad un tratto - non fai che guardarlo -
- No, è solo che lui non... - John non sapeva come concludere quella frase - Non ha esperienza! Quella ragazza... - indicò Irene sdegnato - Potrebbe ecco...-
- John cosa stai dicendo? E' la prima vola che sento qualcuno preoccupato che una ragazza si approfitti di un ragazzo -
- Pensi che un uomo non possa essere sensibile? - chiese John quasi indignato.
- Ok si - fece cauta Mary - ma non un sociopatico -  
John rimase in silenzio a chiedersi perché era così nervoso quando vide Irene avvicinarsi a Sherlock e dargli un casto bacio sulle labbra. Sherlock non si era mosso, non aveva nemmeno spostato le mani ma questo era bastato per bloccare John in mezzo alla sala. Mary gli girò il viso con la mano, non capiva davvero quale fosse il problema.
Quando John riguardò nella direzione di Sherlock vide solo Irene, il suo compagno di stanza era svanito nel nulla.
- Scusa Mary devo andare - le disse John, i cui piedi avevano preso vita da soli e si dirigevano verso la porta.
Il biondo corse nel corridoio sperando di incontrare il suo amico quando sbatté contro qualcosa d'inaspettato e si trovò disteso per terra e sorprendentemente proprio sopra a Sherlock.
- Dovresti guardare dove corri - gli disse il moro fintamente infastidito.
- E tu non dovresti andare in giro invisibile -
John si spostò da sopra di lui, lievemente imbarazzato.
- Gentile da parte tua farmi compagnia -
- Dove stai andando? -
- Nell'ufficio del Preside, tutti sono impegnati con la festa, nessuno noterà se prendo in prestito qualche fascicolo -
- Cosa? -
Neanche il tempo di rimettersi in piedi che Sherlock stava correndo verso l'ufficio del prof. Xavier, seguito da John alquanto confuso. Entrarono piano, la porta non era stata chiusa a chiave. Sherlock si diresse direttamente verso gli schedari.
- Incredibile no? Tutto su carta - disse allegro Sherlock estraendo vari fascicoli.
- Che fascicoli prendi? -
- Moran, Moriarty e Morstan... stano vero? tutti i sospetti hanno il cognome che inizia con la M -
- Anche Mary? -
- Ho parlato con Molly, mi ha detto che non era il suo turno. Molly non avrebbe dovuto fare l'esercitazione quel giorno. Toccava a Moriarty. Ma lui si è fatto male durante una lezione e così hanno chiamato lei -
- Quindi? -
- Quindi dobbiamo capire che relazione c'è tra loro tre e cosa nascondono -
John non sapeva cosa pensare, Mary era quasi la sua ragazza e ora Sherlock l'accusava di complottare. Ai danni di chi poi?
- Mary è rimasta ferita! Non può c'entrare -
- Già, chissà se era lei il bersaglio o qualcosa è andato storto in mancanza di Moriarty - fece pratico Sherlock.
John prese la propria cartellina dallo schedario,  curioso di vedere cosa dicevano di lui  -Pazzesco - esclamò leggendo le valutazioni psicologiche.
- Cosa hai trovato? -
- Nella mia cartellina, dicono che sono inspiegabilmente attratto da situazioni e persone pericolose. Come possono dirlo? -
- Bè hai lasciato una festa di sbaciucchiamenti per venire qui con me... - strizzò l'occhio Sherlock mentre leggeva la scheda di Moriarty.
- Qui non è tanto pericoloso, al limite finiremo a lavare i piatti. E poi non ero io che sbaciucchiavo, o veniva sbaciucchiato- concluse offeso.
Sherlock lo guardò divertito e stava per commentare sarcastico quando sentirono un rumore proveniente dal corridoio.

Angolo autrice
Un po' di suspense.
Come sempre grazie millissime a tutti ;) Vi voglio bene..ma se recensite anche di più!!!
   
 
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