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Autore: akiko    20/10/2008    6 recensioni
Bonjour! Cosa succede ad Asuka e Shinji dopo la sconfitta degli angeli?...la storia del loro amore narrata per tappe importanti...E' la mia prima shot di argomento 'evangelion', quindi siate clementi! E recensite, se vi va! XD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Shinji Ikari
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Asuka e Shinji non erano fatti l’una per l’altro, anzi, erano la coppia meno quotata nella Nerv.

Nonostante tutto, dopo la sconfitta finale degli angeli, proprio loro due avevano deciso di andare a vivere insieme, e stavolta non come semplici coinquilini.

Lei ancora non si capacitava di come fosse nato il particolare sentimento che provava verso quello strano complessato e silenzioso ragazzo che circa due anni prima aveva conosciuto nel progetto EVA. La prima impressione era stata decisamente terribile. Non che poi l’avesse cambiata tanto presto, ed ancor ora pensava a lui come ad un orsacchiotto sperduto con una leggera tendenza alla depressione e all’autocommiserazione. Però aveva sviluppato verso Shinji un senso di dipendenza, e sinceramente non poteva immaginare di non vederlo per più di tre o quattro giorni.

Dal canto suo, Shinji aveva finalmente trovato un punto saldo nella sua vita, e non l’avrebbe abbandonato di certo. Ovviamente doveva sopportare tutte le manie della sua ragazza (a volte gli faceva un po’ strano considerarla così, dopo tutto quello che avevano passato insieme!), e subire tutte le sue prepotenze quando le giravano un po’. Ma comunque questo ed altro per colei che l’aveva salvato da quel baratro in cui a volte la vita ti getta, senza un vero motivo o una vera giustizia.

Avevano comprato, con i soldi del congedo, una villetta ai limiti della città, ma abbastanza vicina all’Università di Tokyo, dove Asuka insegnava ingegneria, e all’Istituto Bambini Abbandonati (IBA) che Shinji aveva fondato e del quale era il direttore.

La casa si stendeva su due piani, al primo vi era la cucina, la sala ricevimenti e una camera con bagno per eventuali ospiti; al secondo invece c’era la stanza dei due ragazzi, uno studio, un’altra camera libera e due bagni. Il tutto era poi contornato da un meraviglioso giardino con tanti papaveri rigogliosi, erano i fiori preferiti di Asuka.

La prima volta che si erano accorti che la loro era qualcosina di più di una tormentata amicizia, era stata dopo la battaglia contro il tredicesimo ed ultimo angelo: Kaworu.

Shinji era distrutto, e Asuka, a quel tempo come ora, non si faceva troppi problemi a dire le cose.

Entrò con irruenza nella stanza di lui, lo sollevò di peso e lo portò fuori, all’aria aperta, ovviamente non prima di averlo costretto ad un bagno ripulente e....beh, profumante!

Poi lo condusse in un parco, poco fuori l’ospedale militare, e non ebbe bisogno di dirgli nulla, stavolta, perchè il ragazzo, guardando lo splendido sole tramontare stanco dietro un monte lontano, e le brillanti stelle accendersi accanto alla luna appena sorta, capì da solo che anche se le cose cambiano, e a volte sembrano farlo per il peggio, alla fine, in fondo a tutto, c’è sempre qualcos’altro, quel qualcosa di nuovo che magari non è bello, o magari è oscuro e spaventoso, ma che la folle e curiosa natura umana ti porta a tentare in ogni modo di comprendere, per poi poterla imparare ad amare.

Ci si adatta sempre, è per questo che l’ uomo, nonostante imperfetto, era riuscito con il passare dei millenni a non estinguersi.

Solo un evento disastroso avrebbe potuto cancellarlo dalla faccia della Terra, e Asuka e Shinji erano ben consci nel poter affermare che quella fatidica circostanza l’avevano per poco evitata.

Ora tutto sarebbe stato diverso.

Non più guerra, non più paura, non più distruzione.

Solo Vita.

 

Il giorno in cui Shinji si dichiarò spirava nell’aria un tipico vento autunnale, le foglie cadevano numerose dagli alberi in via di spogliazione, le persone camminavano per le vie già con indosso delle giacche, nonostante il sole brillasse acceso nel cielo sereno.

I due ragazzi erano andati al lago, data la fissazione di lui per la pesca, e sinceramente il fatto che lei lo avesse accompagnato aveva già un che di miracoloso.

Era successo tutto abbastanza velocemente, Asuka che scivolava su un sasso umido della rugiada del mattino, Shinji che la riprendeva per il polso con dei riflessi invidiabili, i loro volti vicini...troppo vicini.

Un semplice bacio riuscì a cambiare tutta la loro vita.

Da quel giorno, prima con difficoltà, poi in maniera sempre più sciolta i due presero a frequentarsi con assiduità, ma non più come prima.

Ora non erano più ‘solo amici’.

 

Erano passati pochi anni da quegli avvenimenti, quando Asuka fu costretta ad accompagnare d’urgenza Shinji all’ospedale, avendo avuto la reale paura di avergli causato un infarto.

 

Quel pomeriggio gli aveva confessato che presto avrebbero dovuto utilizzare la camera al secondo piano.

 

Meno di nove mesi dopo venne alla luce una splendida bambina, che mai poté avere genitori più affettuosi ed attenti.

 

  
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