Tre piccole montagne occupavano la sala del trono: la prima,
la più alta, era quella dei regali da scartare, la seconda costituiva quella
dei regali già scartati, mentre la terza era formata dai nastri e dalle carte
dorate appallottolate che prima fungevano da involucri agli oggetti accatastati
a formare la seconda montagna.
E in mezzo a tutte quelle stoffe, gioielli e incensi preziosissimi, Ling si
sentiva l’uomo più disperato del mondo. Con uno sbuffo poggiò a terra uno
scrigno contenente delle monete d’oro e si grattò il mento con costernazione,
osservando l’immensa pila di regali non ancora scartati che non voleva saperne
di diminuire, visto che ogni due minuti sopraggiungeva il servitore di turno a
porgergli ossequiosamente l’ennesimo presente da parte da chissà quale illustre
capoclan.
-Non è giusto però- piagnucolò rivolto a Lan Fan, seduta a gambe incrociate ai
piedi della prima montagna, intenta ad aiutarlo nello scartare quell'infinità
di regali –A parte quel cervo di Aerugo non mi hanno regalato niente da
mangiare! Di’, che me faccio delle monete d’oro se
non sono fatte di cioccolato?-
-Vostra Maestà, credo che il cervo vi sia stato donato affinché la servitù
possa prendersene cura nei vostri giardini privati.- rispose fiscale da dietro
la maschera mentre posava con cura una statuetta in oro e rubini raffigurante
un drago.
-…Ah, davvero?- Ling si grattò la testa con fare pensieroso –E io che avevo
dato ordine ai cuochi di farlo arrosto, ora capisco perché mi guardavano come
se fossi uscito da un manicomio… Anche se mi guardano sempre in quel modo
quando entro da una delle finestre delle cucine, ma oggi lo facevano con più
insistenza. Adesso capisco il perché.- disse battendo deciso il pungo contro la
mano –A proposito, sei veramente sicura sicurissima che non ci siano monete di
cioccolato lì in mezzo?-
-Solo monete d’oro e d’argento finora, Vostra Maestà.-
-Uffa.- Ling si lasciò cadere sul trono con un tonfo –Non possiamo continuare a
scartare questa roba più tardi? Ho giusto un languorino qui- si indicò lo
stomaco –dimmi che lo hai anche tu, ti prego!-
-Vostra Maestà si è nutrita mezz’ora fa con un’abbondante colazione amestrisiana
composta da due omelette, tredici fette di pancetta, tre uova strapazzate e
quattro bicchieri di succo d’arancia. Non credete che… Siano sufficienti almeno
per ora?-
-Uhm- Ling si grattò il mento con fare pensieroso –Stamattina ho mangiato così
poco?-
Gli occhi appena visibili di Lan Fan si spostarono velocemente da destra a
sinistra, unico segno percettibile di imbarazzo.
-Forse le uova strapazzate erano solo due…- non arrivò a terminare la frase -Vostra
Maestà, questo regalo è un po’ strano.- disse, porgendogli un pacchetto marrone
tutto bitorzoluto, per niente simile agli altri pacchi scintillanti in carta
dorata.
-Finalmente qualcosa da mangiare!- esclamò Ling cominciando a strappare la
carta con un sorriso a trentadue denti, per poi sostituire quest’ultimo con un’espressione
enigmatica pochi secondi dopo.
-Originale direi.-
-…Uno stivale?-
-Sì, uno stivale! Non lo trovi buffo? Regalare una scarpa a un sovrano! E c’è
anche un biglietto.- aggiunse infilando una mano al suo interno ed estraendone
un biglietto scritto non nella lingua di Xing:
Un piccolo promemoria per non dimenticare
i vecchi tempi. Mi raccomando, non mangiarla.
Edward e Alphonse Elric.
Ps: stupido di un imperatore.
Pps: qualche volta verrò a trovarti, sempre che tu non sia super impegnato a
fare l’imperatore.
Gli occhi di Ling presero a scintillare come due stelle.
-Lan Fan!- scattò in piedi reggendo lo scarpone come fosse il più prezioso dei
tesori –Questa è la scarpa gemella di quella che ho mangiato con Ed quando
eravamo nella pancia di Gluttony! L’ha conservata per tutto questo tempo solo
per regalarla a me! Non lo trovi un gesto magnifico?-
-Oh, certo Vostra Maestà.- mormorò Lan Fan –Posso… Posso farvi una domanda?-
-Dimmi.-
-Cosa ve ne farete? Voglio dire, dove avete intenzione di collocarla?-
Ling ci pensò un attimo, poi tornò di nuovo a sorridere.
-La conserverò fra le Sacre Reliquie degli Imperatori, ovvio. Se non fosse
stato per l’altro stivale non sarei qui a parlare con te.-
-Mi sembra giusto, Vostra Maestà.-
-Ora che ci penso, devo dare l’ordine di aggiornare le Sacre Scritture! “Edward
Elric, L’uomo che cibò l’imperatore con una scarpa.” Non trovi che suoni bene?-
Da dietro la maschera, Lan Fan abbozzò un fugace sorriso.
-Suona molto bene, Vostra Maestà.-
***
Storiellina scritta di getto e senza troppe pretese, ambientata pochi mesi dopo l'incoronazione di Ling a imperatore. Trattasi di una one shot che prelude a una long ben più elaborata alla quale sto lavorando (sono peggio della Arakawa che disegna i bonus invece di concentrarsi sulla storia principale, bella lei) dove saranno presenti sia i due di cui sopra che il resto dell'allegra combriccola amestrisiana.
Se siete giunti fin qui vi ringrazio infinitamente per l'attenzione dedicatami, e se volete lasciate anche un commento!
xoxo