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Autore: Dania    31/10/2014    1 recensioni
Halloween è quella festa che aspettano con trepidazione sia gli adulti che i bambini e Sam e Dean non sono da meno.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Titolo: Di dolciumi e marachelle
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean, Sam, Mary, John
Rating: SAFE
Parole: 1137
Avvertimenti: AU, Slice of Life
Note: Scritta velocemente per Halloween (ehy, buona festa a tutti!). (PS: ci sono riferimenti stupidi in giro.)
Riassunto: Halloween è quella festa che aspettano con trepidazione sia gli adulti che i bambini e Sam e Dean non sono da meno. Disclaimer: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla.


In casa Winchester le feste vengono prese molto seriamente, soprattutto quelle più importanti in cui è coinvolta l'intera famiglia. Si parte dal Ringraziamento per poi passare a Natale, Capodanno, Carnevale, Pasqua e tutte le altre. Se ce n'è una, però, che manda in fibrillazione sia grandi che piccini, è quella che si svolge a fine ottobre, ma che inizia a farsi sentire già dai primi di settembre: Halloween.
È una tradizione. Il primo di ottobre John, Mary, Dean e Sam si rimboccano le maniche ed iniziano a preparare tutto l'occorrente. Come prima cosa si svuotano e si intagliano le zucche. Sam prende il suo pennarello nero ed inizia a disegnare, la lingua in fuori schiacciata tra le labbra e lo sguardo concentrato. Dean lo osserva, poi prende il proprio pennarello e si impegna a incidere il viso più terrificante che riesce ad immaginare. Quando termina, in genere, si volta verso il fratello, seduto sul lato adiacente dell'isola della cucina. Ogni anno – e Sam ne ha cinque, di anni – si stupisce sempre di più di quanto gli scarabocchi del minore migliorino, anche se sono sempre imprecisi e non assomigliano per niente a dei volti spaventosi. Non quanto i suoi, naturalmente. I suoi sono perfetti. Poi si gira verso la madre e le indica i disegni di Sammy « Mamma, Sammy lo ha fatto ancora! Ha disegnato la faccia più spaventosa del mondo! » E Sam guarda compiaciuto il suo disegno e ride, perché sì, forse anche quest'anno è riuscito a disegnare un mostro che incute paura come quelli di Dean, perché i mostri di Dean sono i migliori e non c'è nessuno che può batterli, e se lui è riuscito a renderlo anche solo un po' simile a quelli è contento – soprattutto se a dire che il suo è spaventoso è proprio Dean! –.
Quando i disegni sono pronti tocca a Mary intagliare le zucche, ma prima lascia che i figli si divertino a svuotarle da tutti i semi e dalla polpa, perché loro si divertono ad infilare le mani in quel groviglio di filamenti viscidi, che ricordano vagamente una ragnatela. E poi sanno benissimo che più polpa riescono ad estrarre, più dolci la madre preparerà loro, quindi è ovvio che ci mettano tutto di loro stessi in quel lavoro. Quando i bambini non hanno altro da fare in cucina, corrono da John.
John ha un chiodo fisso, in testa, quando si tratta di Halloween: i mostri. In un modo o nell'altro la loro casa attira gente da tutta Lawrence. Le decorazioni sono sempre perfette e qualcuno pensa che i mostri esistano veramente e si radunino tutti lì solo per quel mese all'anno. In ottobre i ragazzi si divertono ad attaccare ragnatele, pipistrelli e ragni, a sistemare i congegni del padre che simulano risate di streghe o suoni sinistri. Nelle zucche vengono accese le candele e sul divano si può trovare uno scheletro che guarda la televisione. In giardino c'è un calderone che emana puzza di zolfo, ma i vicini non vogliono – o non riescono – mai lamentarsi dell'odore, perché in un certo senso è familiare e ricorda a tutti che il trentuno ottobre si sta avvicinando.
La cucina, d'altro canto, si riempie di ottimi odori. Dalle cheesecake con la polpa di zucca raccolta dai figli a torte con pentagrammi sopra, passando per dita delle streghe e biscotti a forma di fantasmi. Questo anno Mary vuole esagerare e prepara una torta dalla forma strana: riesce a modellarla e ricoprirla con la pasta di zucchero e quando Dean e Sam la vedono per un attimo pensano che la loro mamma abbia veramente staccato la testa ad un uomo, ma quegli occhi gialli sono l'unico indizio che ricorda ai bambini che la mamma non commetterebbe mai atti simili e che quella deve essere solo una torta buonissima.
Quando finalmente arriva la festa Sam e Dean hanno messo su un po' di pancetta – nessun problema, correranno così tanto da una casa all'altra, alla ricerca di dolci, che consumeranno tutto ed anche di più, pronti per il nuovo carico di dolciumi –. Questo non gli impedisce di scegliere un vestito e per quell'anno Dean è stato categorico: vuole vestirsi da Superman. Sam non è stato da meno ed appena ha sentito l'idea del fratello minore ha puntato un vestito da Batman e non è uscito dal negozio finché non aveva la busta del costume stretta tra le braccia.
Quell'anno il trentuno era un sabato, quindi i bambini non dovevano andare a scuola ed avevano indossato i loro travestimenti fin dalla mattina. Dean esce dalla finestra della loro camera, come fa spesso e passeggia per il tetto del garage. Sam lo vede e giustamente sente il bisogno di seguirlo, anche se normalmente Dean gli vieta categoricamente di farlo, perché per lui è ancora pericoloso, ma per quel giorno è un supereroe, no? Quindi nulla di male puà succede. Poi Dean si gira e lo guarda, sorride – uno di quei sorrisi biricchini che fa spesso, soprattutto quando mamma e papà non sono nelle vicinanze per vederlo – poi si volta nuovamente e salta giù dal tetto, basso fortunatamente, della rimessa ed atterra in piedi, con il mantello che sventola dietro di lui. Sam, che era corso al bordo del tetto per assicurarsi che il fratello stesse bene, lo osserva con aria meravigliata, prima di tornare in dietro e prendere la rincorda, poi eccolo, che salta anche lui. Solo che non deve aver fatto bene i conti, perché il peso va in avanti e deve poggiare le mani a terra. E sente un forte crack.
Dean lo raggiunge subito e quando vede gli occhi lucidi del minore corre subito in casa a chiamare la mamma, anche se sa che si becchera un sacco di sgridate per quello che è successo, ma sa che se lo merita. Passano il resto della mattinata in ospedale, dove i medici ingessano il braccio del bambino. Dean, che per tutto il tempo se ne era rimasto in disparte con occhi colpevoli, si decide di avvicinarsi e con un sorriso tirato indica il braccio. « Ora puoi chiedere a quella bambina che ti piace di firmarti il braccio. » prova a dire. Sam sorride ed arrosisce leggermente, prima di porgergli un pennarello colorato. « Solo se prima ci disegni qualcosa tu. » <
Quella sera vanno comunque a fare dolcetto o scherzetto insieme e siccome Sam ha solo un braccio funzionante lui tiene in mano la zuccha di plastica ed è Dean a prendere i dolci per entrambi. Non si fa vedere dal fratello, ma in quello di Sammy ci mette delle manciate più grosse.


« Comunque non capisco perché sei saltato. »
« Perché anche tu lo hai fatto. »
« Sì, ma io sono Superman. Lo sanno tutti che Batman non vola. »


   
 
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