Erudites
Kaitlyn

Sono in una delle fattorie dei pacifici. E’ notte e i filari di alberi sono solo ombre che si stagliano contro il cielo.
E’ tutto silenzioso e deserto. Ma questo silenzio, non so perché, mi mette paura. Qualcosa di terribile sta per succedere. E io non posso controllarlo.
Vedo un movimento alla mia destra e mi giro, pronta a difendermi.
Una mano si posa sulla mia spalla sinistra, scatto, nella posizione giusta per combattere. 
Poi la luna illumina il suo volto. E’ Carol, l’abnegante che mi ha sottoposta al test. Sorride come se non mi vedesse. Come se sorridesse a un fantasma a metà tra me e lei. Ad un tratto il sorriso le si gela in volto.
Mi fissa seria negli occhi e sussurra contro le tenebre.
“ Erudita”
E apro gli occhi.
Sono nella mia camera. E oggi è il giorno della scelta.
    …
Mentre cammino per il Pozzo ripenso al mio incubo. Erudita. Il test ha detto questo. Io sono un Erudita. 
E come se lo sapessi da sempre. I libri, la voglia di scoprire il perché delle cose, io sono un Erudita. Ma mia madre, mio padre, la mia fazione, lo accetteranno?
Io sono un Intrepida, sono cresciuta alla luce fioca del pozzo, ho imparato a combattere quando avevo otto anni. Sono davvero fatta per gli Eruditi?
Il test dice di sì. Non mi fido del test, ma di me stessa. E so di essere un Erudita.
Mi guardo in uno specchio a parete, sulla soglia della zona tatuaggi e mi vedo, vedo me stessa come Intrepida.
Ho i capelli color caramello, lisci e lunghi fino alla bassa schiena, gli occhi scurissimi, neri quasi, e indosso un giubbotto da intrepida, pantaloni neri e stivali di pelle neri.
I miei vestiti preferiti. Oggi partiranno con me.
    …
Si avvicinano Josh e Tamar, i miei migliori amici. Li conosco da sempre, le loro abitazioni sono poco sopra la mia.
“ Ehilà, come va, Kait?” Josh mi chiama sempre Kait, non ricordo neanche il perché.
“ Emozionati per la scelta?” chiede Tamar.
“ Sì” mormoro.
“ Io no” Josh non rinuncia mai alla sua spavalderia, ma sul volto ha i segni di una notte passata a riflettere.
“ Sì, certo…” non so come riesco ad essere ironica. Oggi sono davvero nervosa.
Guardo i miei amici. Tamar sarà una Candida. Non me l’ha detto esplicitamente, ma lei è fatta per i Candidi. A volte è anche fastidiosa, non stando mai zitta.
Mentre Josh. Non so cosa sceglierà Josh, è sempre molto riflessivo, anche se gli piace fare lo sbruffone. Ma adesso ha paura, lo so. 
Mi piace leggere nelle persone. E conosco bene Josh.
Probabilmente resterà con gli Intrepidi.
E tu li perderai entrambi, sussurra una vocina nella mia testa.
    …
I miei pensieri vengono interrotti dall’urlo di Eric, il capofazione.
Il treno arriverà tra tre minuti. Dobbiamo andare al binario
Scappo via. Più sto vicino a Josh e Tamar, più mi sento male al pensiero di cambiare fazione. Ma devo farlo: non passerei mai l’iniziazione Intrepida.
E quella Erudita? Chi ti dice che la passerai?
Il fischio viene seguito un attimo dopo da un raschiare delle ruote sui binari.
Inizio a correre. Salto appendendomi a una maniglia come ho imparato a fare in questi anni.
E’ l’ultima volta che lo fai
Maledetta vocina, basta!
Per poco le parole non mi escono dalla bocca con un urlo.
    …
Il treno rallenta leggermente e le porte si aprono.
Ci lanciamo giù, correndo a perdifiato e io respiro profondamente questa libertà che non proverò mai più.
Ci mettiamo in fila, la nostra marea nera disordinata accanto agli abneganti.ù
Sono sicura che non sceglierò Abneganti. Non riuscirei a vivere dimenticandomi di me stessa.
Sto per entrare quando Papà mi trattiene per un braccio.
Guardo prima lui e poi mia madre.
“ Kaitlyn” si rivolge direttamente a me. “ Sappi che non importa che fazione sceglierai oggi. Ti vogliamo bene”
“Devi seguire il tuo cuore” aggiunse mia madre sorridendomi rassicurante.
Mi sento un po’ più tranquilla. Ma loro non sanno ancora che fazione sceglierò.
        …
Il discorso di Marcus Eaton è appena finito. Non mi piace quell’uomo. E’ bravo a parlare, si guadagna la fiducia facilmente, ma non mi piace comunque.
Iniziano i Candidi.
Due ragazze, Berenice e Aria, decidono di essere più intelligenti che oneste. Una ragazza che mi ricorda un po’ Tamar, Christina mi sembra si chiami, è andata agli Intrepidi.
Poi gl’Abneganti.
Solo un ragazzo, Caleb Prior. Il figlio di Andrew Prior, del consiglio. Un ragazzo strano.
Dai Pacifici si trasferiscono agli Eruditi due ragazzi Michael e Dean, e una ragazza dall’aria tonta, con un nome impronunciabile.
Ora gli Intrepidi
“Bernid Tamar”
Tamar si alza sicura e si avvia verso le coppe delle fazioni. Non esita nemmeno per un secondo. 
Il suo sangue cade sui vetri. Candida. Inutile dire che lo sapevo, eppure questo mi ricorda che tra poco i miei amici saranno in altre fazioni, dove non li potrò vedere.
E’ il turno di Josh. Sapevo che sarebbe rimasto un Intrepido, non avrebbe mai lasciato sola sua madre, vedova.
Bene, ora che ho “tagliato” ufficialmente i legami con i miei amici, la voce fredda e calcolata di Jeanine Matthews si fa strada con un nome:
“Ross Kaitlyn”
I miei genitori mi sorridono, incoraggiandomi. Non sanno che li sto per abbandonare.
Mi faccio coraggio e quasi sembro tranquilla mentre la lama fa scaturire una singola goccia di sangue, che tinge di rosso l’acqua.
“Eruditi”
Gli Intrepidi iniziano a parlottare tra loro. Cerco i volti dei miei nella folla e vedo solo mia madre, con un espressione rassegnata e le lacrime agli occhi.
Gl’Eruditi esultano e quando mi siedo in mezzo ai trasfazione, arrivano sorrisi e pacche sulle spalle da tutte la parti.
Alla fine della cerimonia siamo sette trasfazione e quattordici interni. 
Seguo la fila, ordinata e precisa, faticando a tenere il passo. Sono abituata al caos degli intrepidi.
E’ la prima volta che prendo un ascensore. E’ una sensazione buffa, ma meno emozionante della zipline. Lo dico per esperienza.
    …
Saliamo infine su delle macchine a energia solare.
“ A cosa servono quei cosi sul tetto?” chiede ingenuamente la pacifica. 
“ Catturano l’energia solare e la usano per azionare il motore dell’automobile senza utilizzare combustibili fossili”. E’ stato Caleb a parlare.
La donna alla guida dell’auto per i trasfazione gli sorride, ironica, nello specchietto retrovisore.
“Complimenti, Rigido.” Avrà al massimo un anno in più di noi, lo noto adesso.
Il suo sorriso è bello, ma freddo. Sembra non essere felice.
Caleb si morde un labbro.
La pacifica si guarda intorno, con aria annoiata. Poi mi sorride.
“ Io mi chiamo Amarillys, ma puoi chiamarmi Mari. Tu sei Kaitlyn, vero?”
Annuisco. Spero che non si metta a chiacchierare inutilmente, come fanno le pacifiche un po’ cretine. E’ un Erudita adesso.
Le due candide ridacchiano. 
“Che c’è?” domando un po’ infastidita, sporgendomi in avanti.
L’auto è molto spaziosa. Ci sono due posti accanto a quello del guidatore, occupati dalle candide, poi io, Mari e, e dietro ci sono altri tre posti dove stanno i due pacifici, che parlottano tra di loro sugli utilizzi dei pannelli solari nell’agricoltura e un interno. Ha i capelli scombinati e castani e gioca in silenzio con uno strano cubo.
Le due candide non rispondono e continuano a ridere.
Sono due sorelle, gemelle. Berenice ha i capelli biondi e mossi, lunghi fin sotto il seno, mentre Aria li ha neri e lisci. Però hanno entrambe due occhi color ghiaccio e una carnagione chiarissima.
Mari sta discutendo con i pacifici. 
Sarà un lungo viaggio.