Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: sweatheroflove    02/11/2014    2 recensioni
Robert Gold, assassino, Regina Mills, ricca snob e Belle French, giovane amante dei fiori e dei libri.
Cosa farà Robert Gold, quando dovrà andare contro ad uno dei suoi più potenti clienti della città, solo per un paio di occhi azzurri?
Cosa farà Belle French quando capirà di essersi innamorata del suo rapitore?
Cosa faranno insieme?
Rumbelle AU, Londra
Genere: Fluff, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Regina Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Bullets

“He's been collecting since the age of nine
Every shiny bullet that he could find
Built himself a house with the wooden floors
Put the shiny bullets in a chest of drawers”
Robert Gold
Bodyguard professionale
Questo c’era scritto sul biglietto da visita. Niente di più e niente di meno.
Quella mattinata gelida di metà Ottobre, Robert si stava dirigendo ad un colloquio di lavoro; dopo qualche settimana di fermo, finalmente qualche altro ricco snob avrebbe avuto di nuovo bisogno di lui per risolvere i propri capricci.
Cosa facesse veramente lui di lavoro di sicuro non lo diceva in giro. Era qualcosa di più di un semplice bodyguard, era più una specie di pacificatore, o meglio, faceva fuori chi dava dei problemi ai potenti della città, riportava loro la serenità e ci campava sopra.
Guadagnava veramente tanto, lui, perché non era un semplice “assasino”, lui era un perfezionista, un esperto, forse anche il migliore dello stato,  e da un altro punto di vista era ancora più potente di coloro che avevano bisogno dei suoi servigi perché li teneva in pugno. Li controllava ad uno ad uno e nessuno di loro avrebbe mai osato aprire bocca contro di lui.
Well his wife's long gone and the kids have grown
And trees they fall down on their own
Memories fade like an old slideshow
But the bullets still shine like coins in the snow

 
Si stava giusto chiedendo che volto avrebbe avuto il suo nuovo cliente quando il navigatore dell’auto lo avvisò dell’imminente arrivo nel luogo selezionato.
Uscendo dalla macchina si lisciò il completo scuro e si mise a posto la cravatta, poi salì le scale d’entrata di una gigantesca villa del 1700 e suonò al campanello.
Tutto si aspettava meno di scoprire che il suo futuro cliente sarebbe stata la donna che gli era appena venuta ad aprire la porta.
La padrona di casa era una donna sulla trentina elegante e composta; capelli neri e corti fino alle spalle adornavano un volto chiaro decorato con un rossetto rosso elettrico che le conferiva un aspetto deciso e affascinante.
-Buongiorno- disse con fare altezzoso e sicuro -suppongo che lei sia il signor Gold, la prego, mi segua-
E così dicendo si diresse verso una stanza ampia e luminosa che, da quanto Robert aveva ipotizzato, era il suo studio.
Well one day took himself into town
The men with a truck well they came around
Took the television and the gun from the war
And almost every bullet from the chest of drawers

 
-Beh, signor Gold, direi che non c’è bisogno di spiegarle perché l’ho convocata qui. Sappiamo entrambi cosa dovrà fare per me e direi che non c’è bisogno di fare i soliti convenevoli. Avrei bisogno della sua mano indiscreta per, diciamo ricordare, ad uno dei tanti affittuari che ho che non può sempre ritardare i pagamenti-
Robert osservava attentamente il volta della donna: affascinante quanto temibile. Era la prima donna a sembrargli temibile, non aveva mai neanche minimamente pensato che una donna potesse incutergli timore e ora, colei che gli stava parlando, era la prima a farlo. E questo lo attraeva.
-E quindi dovrà solamente, per ora almeno, minacciarlo, e fargli capire che nessuno si mette contro Regina Mills. Le è tutto chiaro?-
-Completamente-
Dopo aver firmato il contratto, Robert fece per avviarsi verso l’uscita della casa, ma Regina lo fermò
-Signor Gold- fece per chiamarlo.
-Robert, mi chiami pure Robert signorina Mills.-
-Beh, se io la chiamo Robert allora lei dovrebbe chiamarmi Regina. Comunque, Robert, vorresti accettare una fetta di torta di mele? E’ la mia specialità e l’ho sfornata poco fa.
-No, grazie Regina, ho molto da fare e preferisco iniziare a studiare il soggetto, sarà per un’altra volta-
La lasciò interdetta davanti al portone di casa mentre lo vedeva scendere i gradini, uscire dal cancelletto di ferro battuto e infilarsi in macchina.
Robert adorava avere questo effetto sulle donne. Perché lui, Robert Gold, era affascinante e aveva una speciale aurea di oscurità e sicurezza che portava la maggior parte delle donne che incontrava e conosceva a cadergli ai piedi senza che lui neanche le sfiorasse.
Passò velocemente da casa per controllare i dati della vittima e, dopo aver velocemente pranzato, si diresse sul posto.
Questa volta doveva occuparsi di un fioraio, un certo Maurice French, la cui colpa era quella di essere tremendamente in ritardo con i pagamenti dell’affitto.
Robert parcheggiò la macchina e poi si diresse svogliatamente verso il negozio.
Per lui questo era un lavoro da pivelli, per chi lo aveva preso Regina? Era sicuramente una perdita di tempo immensa, ma per lo meno la paga era altissima per un lavoretto del genere e per di più non aveva altre proposte e quindi aveva accettato.
Well he came back home and found the house in a mess
Run into the bedroom and the old brown chest
Didn't care much for the VCR
But he cried for the space where the bullets were

 
Il negozio era piccolino e Robert si sentiva leggermente soffocato dalla presenza di tutti quei fiori e quando si trovò davanti al bancone pensò di aver sbagliato posto, perché alla cassa c’era una ragazza, non un uomo sui cinquanta alto e robusto come gli era stato descritto.
Si girò un po’ stupito verso l’entrata per rileggere il nome del negozio: Game Of Thorns; sì, era proprio quello il posto.
-Scusi, starei cercando…- ci rifletté un po’ su: non poteva fare subito il nome di French, sarebbe stato sospetto -cercavo un mazzo di fiori-
La ragazza sollevò lo sguardo verso l’interlocutore, fermandosi dalla composizione di un bouquet.
-Si, mi dica, le serve per un occasione speciale?-
Robert sparò la prima cosa che gli veniva in mente.
-Sono per la mia ragazza, un anniversario di fidanzamento-
La commessa sembrò pensarci un po’ su e poi quando il viso si illuminò di una luce particolare come se avesse scoperto qualcosa di spettacolare, si spostò nel retro, da dove ritornò dopo qualche minuto con delle orchidee.
-Le orchidee sono simbolo d’amore e purezza e sono sicura che..- Robert non la fece neanche finire di parlare.
-Vanno benissimo-
La ragazza si diresse verso la cassa per preparare il tutto  mentre era leggermente distratta Robert decise di provare a chiedere qualcosa sul proprietario.
-Scusi, volevo sapere, sono stato mandato qui da un amico che però mi ha detto che avrei trovato un uomo nel negozio, un certo Maurice. Avete cambiato gestione?-
-No, no. E’ mio papà, lavoro al posto suo quando- fece una piccola pausa -non può-
Il mazzo era pronto. Robert  lo aveva già preso e stava per pagare, quando arrivò una voce profonda ed impastata dal retro.
-Belle, cosa dici ai clienti! Io sono sempre qui! Non sia mai che Maurice French non vada a lavorare un giorno!-
La ragazza impallidì improvvisamente e finalmente la figura del proprietario fu riconoscibile.
-Buongiorno- si salutarono a vicenda.
Robert lo aveva già inquadrato. Probabilmente era uno di quegli uomini che per la perdita di lavoro o la mancanza di soldi si rifugiavano in un bar, al posto che darsi da fare, e si ubriacavano, compatendo la loro vita.
Proprio come tuo papà.
Dopo aver quasi intuito chi era Maurice French ed aver pagato, sotto lo sguardo imbarazzato e spaventato della ragazza e quello vuoto del padre, Robert uscì dal negozio.
Appena fuori dalla porta poté sentire Maurice urlare -Belle, non ti permettere mai più! Lo sai che se c’è un cliente devi far fare a me, tu devi solo occuparti delle pulizie!- e poi la voce si allontanò finché non sentì più niente e mentre si dirigeva alla macchina non poté pensare solamente  a quanto fossero azzurri gli occhi di quella ragazza.
Blu come il cielo, intensi, profondi.
Now he doesn't leave the house much anymore
Cause the men are gonna come like they did before
And he'll hold onto the three or four
Bullets that they left in the chest of drawers
Oh yeah the bullets that they left in the chest of drawers

Bullets – Passenger


Eccomi! Ok, ci sto provando, abbiate pazienza.
Dunque dunque dunque, ho deciso di scrivere una long fiction AU perché mi interessava provarci e cambiare un po’ le regole del gioco. Avevo voglia di provare un versione leggermente diversa da quella solita di Belle e Gold a Storybrooke modificando leggermente le carte in tavola.
Anyway, questa fan fiction è una specie di triangolo d’amore tra Gold, Belle e Regina; ambientata a Londra e in un mondo SENZA magiaa! L’unico potere di Gold sarà solo quello di essere miracolosamente affascinante, come d’altronde è Bobby!
Quindi, Robert è un assassino, regina la sua committente e Belle…beh, Belle vedrete che ruolo avrà.
Come primo capitolo (più prologo lungo che altro) ho deciso di postarne un altro verso metà settimana per farvi più o meno capire di cosa tratterà e dopodiché il mio piano è quello di aggiornare ogni domenica, se non avrò terribili imprevisti per cui dovrò ritardare..!
Quindi, in riassunto di queste confuse parole che ho scritto qui sopra, ringrazio in anticipo chiunque abbia la pietà di leggere, recensire, salvare tra preferiti o storie seguite questa fanfic creata dalla mia più completa pazzia.
Scrivetemi assolutamente per dirmi i vostri pareri, critiche o no e consigli (perché li accetto volentieri) ee, al prossimo capitolo! :)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: sweatheroflove