Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Dear M    02/11/2014    1 recensioni
“Certe volte ci resti cosí male che non hai neanche la forza di incazzarti. Mi faccio delle illusioni e poi ci rimango di merda.
 Ogni volta mi ripeto ‘lo sapevi già che finiva così’ eppure ci sto male lo stesso. E poi...''
''E poi,se ti dicessi che mi piacerebbe amarti per tutta la vita finchè morte non ci separi, tu cosa mi risponderesti?''
''Andare avanti, significa lasciarsi qualcosa alle spalle... Mi dispiace. Ci vediamo in giro...''
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
-No, tranquillo... È solo che sto passando un periodo strano, sai...-
Ma in quel momento mi arrivò un messaggio.
 
'Parla di me e io parlo di te!' 
 
-Che dovrei sapere?- disse ridendo
-Emh... Nulla!- risposi sorseggiando il mio cappuccino e facendo finta di niente.
-D'accordo... Bene... Adesso vado!-
-No!- dissi d'impulso. Poi feci un colpo di tosse e abbassai lo sguardo.
-Non vuoi che me ne vada?- mi chiese stranito
-Mi accompagni a casa?- chiesi sforzando un sorriso
-Non credo sia...-
-Te lo chiedo per favore Jace!- dissi interrompendolo
-Va bene...! - dissi sospirando
Durante il tragitto verso casa, nessuno dei due parlava. Io pensavo a quel messaggio e lui... A cosa stava pensando?
-A che pensi?- chiesi senza guardarlo
-Nulla...- disse scuotendo la testa 
-Va bene, non hai voglia di parlare!-
-Perché?- mi chiese fermandosi 
-Perché cosa?- dissi mettendomi di fronte a lui. 
 
Eravamo in mezzo ad un parco, sotto un lampione. Come in quei film dell'orrore dove all'improvviso il lampione si spegne e 'Buuu!' Ma stavo bene. Stranamente non avevo paura. Forse la presenza di Jace mi provocava tutto ciò, beh allora c'era da dire solo una cosa 'Wow!'
 
-Perché proprio me? Perché hai deciso di aiutarmi?-
-Intendi per le ripetizioni?- chiesi 
sorridendo 
-Anche...-
-Beh, perché no?!-
-Non mi hai risposto!- disse scuotendo la testa
-Si, invece... Perché no?!- 
-Sai come sono etichettato dagli altri, perché...-
-Shh...- dissi posandogli il dito sulla bocca. -Hai detto una cosa giusta... Etichettato dagli altri! Ti posso fare una domanda- 
-Si!- disse spostando il mio dito
-Tu, come ti sei etichettato?-
-Io so cosa ho fatto e perché, ma...-
-Ma basta. Tu sai il perché hai fatto quello che hai fatto. Stop!- dissi sussurrando e guardandolo negli occhi. 
-Perché fai tutto questo per me?- mi chiese quasi sorridendo
-Forse ti voglio bene!- 
 
A quelle parole lui si allontanò da me. Il suo respiro si fece più pensate e il suo sguardo cambiò in un secondo. 
 
-Non puoi!- mi disse fissando il vuoto
-Cosa non posso?- chiesi mettendomi a sedere per terra.
-Non mi puoi voler bene!- dissi guardandomi 
-Mmm... C'è un modo per decidere a chi voler bene e a chi no?!-
-Non me lo diceva nessuno... da tempo... tranne nonna Fancy...- 
-Questo è il problema...- dissi alzandomi
-Nessuno mi ha...-
-No. Il problema non è chi non ti dicesse 'Ti voglio bene', ma il tempo...-
-Cosa?!- chiese perplesso
-Il tempo è il problema, Jace. Per la nostra realtà nulla è più misterioso e sfuggente del tempo. Ci appare come la forza più grande ed inarrestabile dell'universo. Vedi, per voler bene ad una persona ci vuole tempo. Tanto tempo. E molte persone, purtroppo, non lo trovano e restano sole. Per voler bene alle persone, bisogna riuscire a comandare quella forza immensa e misteriosa, bisogna saperla cogliere al volo, perché il tempo non ti da tante possibilità...
Il tempo non perdona!- 
-Il tempo non perdona? Ma veramente?- chiese sorridendo sotto i baffi.
-E dai , ci stava dopo tutto il bel discorso che avevo fatto. No?!- chiesi cominciando a ridere insieme a Jace. Non lo avevo mai visto ridere così. Quella risata vera, piena, contagiosa... Era ancora più bello!
-Come stai?- chiesi spostandomi i capelli dietro l'orecchio
-Sono mesi che mi chiedo la stessa cosa!-
-E tu che cosa hai risposto?-
-Che starò bene.- disse abbassando lo sguardo
-Ci credi davvero?- chiesi alzandogli delicatamente il viso. 
Lui non mi rispose. Mi guardò e poi mi baciò. Aveva le labbra caldissime, mentre le mie erano congelate. Era bellissimo passare del tempo con lui. Era bellissimo stare con lui. Ma allo stesso tempo mi sentivo in colpa. Io stavo con Tyler, è vero nessuno lo sapeva, ma quello che c'era tra di noi era bello. Non volevo far star male nessuno, così mi staccai di scatto da Jace e me ne uscì con la scusa più banale.
-Ho freddo, voglio andare a casa!- che cretina!
 
Appena arrivati davanti a casa, lo salutai con un semplice bacio sulla guancia. Notai che ci rimase male, ma non potevo e non volevo fare altro. Avevo paura di confondere il piacere che provavo quando stavo con lui con l'amore, sapete mi è capitato spesso in passato. Non vorrei ricascarci. 
 
Appena entrai in casa, mi catapultai sul letto. Ero molto contenta. Troppo contenta. Poi presi il telefono e notai di avere un messaggio. Era Tyler e mi ricordava che domani saremmo partiti per andare a passare un weekend romantico insieme. La destinazione era la sua casa sul lago. Non era molto distante dalla città, però sarebbe stato sicuramente bello. 
 
La mattina dopo mi alzai molto stanca. Con calma preparai la piccola valigia da portare al lago. Ci misi il mio beauty, 2 vestiti, 1 felpa e le mie converse. Ero pronta. 
 
Mancavano ancora 10 minuti alla partenza. Così decisi di fare colazione. Scesi in cucina e mi preparai una spremuta e un yogurt bianco. 
Mentre mangiavo, scese anche mio fratello. 
 
-Buongiorno!- disse stropicciandosi gli occhi.
-Giorno!-
-A che ore sei tornata ieri sera?!-
-Verso l'1!- dissi mangiando lo yogurt 
-Anche tua sorella su per giù ... Ma lei sta ancora dormendo, perché sei già sveglia?-
-Passo il weekend con Vanessa e Leah!- dissi tutto d'un fiato
-Ovvero?-
-Ovvero, vogliamo andare a passare il weekend nella casa al lago di Vanessa!-
-Dovrò chiamare i suoi per scusarmi del disturbo!- 
-No! Non ho più 7 anni... Giuro che ti chiamerò appena arriviamo!-
-E...- chiese volendo che aggiungessi altro
-E anche durante il giorno... Ora vado! È tardi!- dissi dando un bacino a mio fratello 
-Divertiti e fatti sentire!- disse mangiando una fetta di pane tostato. 
-Si, ciao!- dissi uscendo di casa e prendendo la mia valigia. 
 
Fuori c'era già Tyler che mi stava aspettando. Cavolo! Non vedevo l'ora. Saremmo stati io e lui, da soli. Dopo tanto tempo. Era elettrizzata solo all'idea, ma anche molto agitata. Perché? Perché avevo baciato Jace. Perché avevo passato molto tempo con lui e perché avevo intenzione di chiederle di quella Charlotte. Sapete, non dimentico le cose, le metto da parte per usarle nel momento giusto. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Dear M