Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: _BadWolf_9    02/11/2014    2 recensioni
-fratellone- disse con esitazione Sherlock, poi continuò. -mamma e papà non torneranno...quindi rimarrai tu con me?-
Mycroft restò in silenzo per un attimo guardando un punto indefinito della foresta poi rispose - si, stai tranquillo- lo rassicurò. -ora andiamo a dormire che ormai si è fatto tardi-.
A quel punto il piccolo annuì prontamente con un flebile sorriso sulle labbra che nascondeva una tristezza infinita e si rannicchiò nel sacco a pelo.
(Johnlock e un pizzico di Mystrade soprattutto nei capitoli seguenti)
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Ebbene, vi racconterò la storia di come una splendida creatura creò l'arcobaleno....

 

 

 

C'era una volta, in un reame lontano lontano di nome Arcadia, una ricca famiglia molto particolare, gli Holmes. In effetti nel regno tutti gli esseri viventi eran particolari, ma loro si distinguevano per la sorprendente intelligenza, che il più delle volte non veniva compresa dalla restante popolazione. Fu così che un giorno vennero confinati al limite della foresta magica poiché reputati pericolosi, ma nessuno considerò l'imminente catastrofe che incombeva col loro allontanamento.

Gli uomini comuni non erano a conoscenza del meraviglioso regno poco a nord dell'attuale Londra, nascosto da un campo illusorio, ma giravano leggende le quali narravano di creature mostruose che abitavano al di là della foresta in grado di mutar forma e di controllare gli elementi; per questo da anni nessuno osava oltrepassare la pianura a nord-est del piccolo paesino di Neradon. A capo degli Arcadiani regnavano da generazioni i Moriarty considerati dal popolo grandi sovrani per aver risollevato e riorganizzato la società. Difatti, in principio, tutti gli abitanti erano costretti a vivere in un unica immensa città causando innumerevoli disordini per colpa dei differenti poteri e dei tipi di carattere che contraddistinguevano ognuna delle specie. Alla morte di re Belsemor salì al trono William Moriarty, un lontano cugino, che con l'aiuto degl'Holmes, divise il regno d'Arcadia in 7 fazioni: Forah per coloro che controllavano il fuoco, Neen per i dominatori dell'acqua, Waytia per quelli dell'aria, Kemen per i controllori della terra, Ilmen e Linque per i viaggiatori dello spazio e del tempo ed infine Kelva per i mutaforma. Negl'anni seguenti le due famiglie condivisero il potere, ma mano a mano che il tempo passava i Sovrani allontanarono palesemente sempre più gli Holmes fino a convincere il popolo a confinarli ai limiti del regno. Quell'anno la regina diede al mondo colui che causerà la rovina d'Arcadia, il principino James.

 

                                                                                                                                                                                                     Qualche settimana dopo

 

 

Ai limiti della foresta si ergeva una modesta villetta con uno splendido giardino di violette che circondavano un gazebo in marmo bianco. Al suo interno, Aurora sorseggiava il suo tè al bergamotto in maniera semplice ma estremamente elegante, mentre con l'altra mano si carezzava delicatamente il pancione ormai vicino alla scadenza. Poco lontano Charles si curava del bellissimo e unico cespuglio di rose rosse appena di fianco ad una splendida casetta per i pettirossi e con fare intellettuale spiegava a loro figlio più che intelligente di 7 anni, il ciclo di vita della povera pianta che stava torturando (per l'appunto uno stupendo acero rosso). La sera stessa la giovane signora partorì un meraviglioso bambino dalla pelle bianca come la neve e dagli'occhi indaco che risaltavano con la matassa già presente di riccioli corvini; il bambino, che chiamarono Sherlock, pareva crescer in buona salute e come il fratellino Mycroft si scoprì assai intelligente e pieno di iniziativa.

All'età di 10 anni compaiono i primi poteri che determineranno la fazione di appartenenza e Mycroft fu emozionato nel scoprire la sua capacità di controllare lo spazio, ma non solo, poiché la famiglia Holmes da secoli era conosciuta e temuta per la loro attitudine nel manipolare più elementi, fu in grado di dominare anche l'acqua. Suo malgrado non potè fare niente per entrare in almeno una delle tante scuole di specializzazione in modo da controllare e sviluppare al meglio i propri poteri dato che esiliato dall'intero reame. Charles decise, che per tirargli su il morale, avrebbero campeggiato per tre giorni nel Bosco delle Betulle ad ovest della prateria, a patto che il piccolo torturatore di aceri seguisse alcune delle sue lezioni di legge e studiasse i 7 libri sulla politica arcadiana. Ovviamente al giovane Holmes bastò molto poco per apprendere le nozioni e ne fu entusiasta, così chiese al padre di insegnargli il più possibile sul governo e sugl'obblighi che un sovrano deve avere verso il popolo. Alla fine del mese, come promesso, partirono per la loro piccola grande avventura.


Aurora, dopo aver salutato parte della sua amata famiglia e avergli fatto le solite raccomandazioni, decise che avrebbe passato quei giorni con Sherlock in giardino sul suo adorato dondolo a parlargli del cielo e della sensazione di libertà che si prova immaginando di volare. Sherlock senza dubbio sarebbe stato ancora troppo piccolo per comprendere tutto quello che sua madre gli diceva, ma lei era fiduciosa e sperava che il più piccolo degl'Holmes diventasse come lei un giorno.

Fu proprio alla fine del terzo giorno che successe l'impensabile......


Padre e figlio non erano ancora tornati e la dolce Aurora stava riposando, dopo aver preparato la merenda per Sherlock, quando questi, cadendo in giardino, si mise ad urlare e dalle sue innocenti manine uscirono enormi lingue di fuoco che presero in pieno la villetta facendola bruciare. La povera Aurora si accorse troppo tardi dell'accaduto e pensando che il piccolo fosse ancora in casa, si mise a cercarlo rimanendo bloccata. Nel frattempo Charles, che nel tornare si era accorto del fumo, corse immediatamente nell'immenso giardino dove trovò Sherlock in lacrime per lo spavento e, dopo essersi assicurato di aver messo in un posto sicuro entrambi i figli, entrò in casa spalancando la porta con ferocia alla ricerca dell'amata moglie.

 

È vero che gli Holmes erano le persone più intelligenti che tutti abbiano mai conosciuto, ma quando ci sono di mezzo i sentimenti, si diventa, talvolta, irrazionali.

 

Questo fu il grande errore di Charles, che spalancando la porta, alimentò involontariamente l'incendio e finì investito dalll'esplosione.

I due bambini aspettarono invano il ritorno dei genitori, finché, spento l'incendio nel tardo pomeriggio a causa di una copiosa pioggia, Mycroft capì non sarebbero mai tornati e decise di portare il fratellino lontano da quel posto pieno di ricordi.

Si addentrarono nella foresta e il più grande decise che sarebbe stato meglio dormire al coperto, così tirò fuori la tenda che aveva utilizzato sino alla sera prima col padre e senza esitare la montò, dopo di che accese un fuoco e fece asciugare con cura Sherlock ancora terrorizzato.

 

- fratellone-  disse con esitazione Sherlock, poi continuò. - mamma e papà non torneranno...quindi rimarrai tu con me? -

Mycroft restò in silenzo per un attimo guardando un punto indefinito della foresta poi rispose - si, stai tranquillo - lo rassicurò. - ora andiamo a dormire che ormai si è fatto tardi -

A quel punto il piccolo annuì prontamente con un flebile sorriso sulle labbra che nascondeva una tristezza infinita e si rannicchiò nel sacco a pelo.

 

Con il passare del tempo Mycroft perfezionò i suoi poteri e assieme a suo fratello, pezzo per pezzo, costruirono una casa grande abbastanza per ospitarli entrambi, ma più crescevano e più diventavano freddi, insensibili a qualsiasi emozione e molto molto più intelligenti di quanto si potesse realmente essere.

Oltre al carattere, un altro enorme problema sussisteva e il più grande dei due lo aveva capito da tempo; Sherlock. Difatti con gl'anni sviluppò non due ma bensì quattro dei sette poteri. Divenne in grado di trasmutare sembianza, di controllare fuoco e aria, e in parte di viaggiare nel tempo. Questo non era un buon segno, Mycroft doveva stare molto attento che nessuno lo venisse a sapere, altrimenti il sovrano Moriarty l'avrebbe fatto rinchiudere in apposite gabbie o persino uccidere.

 

buongiorno fratellino- azzardò Mycroft senza nessun'apparente emozione sul volto e con un eleganza da far paura.

-cosa vuoi Mycroft- ghignò l'altro infastidito dalla presenza del maggiore. -non saresti qui senza un motivo valido e presumo che tu voglia qualcosa da me. Ah hai preso qualche chilo? Sei ingrassato -continuò schizzando in piedi.

Ignorò l'offesa e disse: -perspicace come sempre vedo, si comunque sono venuto per dirti che è..- cercò di terminare la frase quando Sherlock gli saltò sulla voce continuando al posto suo -che è finito il cibo...sei così prevedibile e pigro. Sei venuto a chiedermi di andare a caccia e di certo non ci vado perché me lo hai chiesto TU sia chiaro- contestò per poi aggiungere: - ci vado solamente perché mi annoio a morte a non fare niente,  ma voglio che ti levi dai piedi appena torno in modo da non disturbarmi per almeno due giorni. Caccerò cervo stasera, ne è passato uno qualche ora fa diretto verso la pianura di Neradon e si, non mi farò vedere dagli umani-.

-ottimo, cervo... adoro mangiare cervo. Comunque fa attenzione-  disse con espressione fuorché preoccupa ed un piccolo sorrisetto finto sulle labbra.

Entrambi amavano atteggiarsi a signori di alto rango come si poteva notare guardando i loro abiti che parevan sempre impeccabili come da cerimonia, ma dopo tutto avevano origini più che nobili anche se ormai dimenticate. 
Nessuno dei due dava a vedere un minimo di amore fraterno ed effettivamente era poco il loro, li legava soltanto il DNA. Tra loro era una sfida continua poiché entrambi troppo intelligenti per provare qualunque tipo di sentimentalismo. Erano due pezzi di ghiaccio per quanto riguarda l'emotività ed il rapporto con gli altri. Infatti , da secoli, la famiglia Holmes si riconosceva per una piccola voglia appena sotto l'orecchio destro impossibile da coprire, che li accomunava tutti. Per questo motivo Mycroft e Sherlock non potevano rischiare di entrare nelle città,  evitando così il pericolo di essere scoperti e condannati a morte e non avendo, in questo modo, mai creato nessun rapporto sentimentale con alcun essere umano.

 

Sherlock allora si trasformò in un enorme lupo dal manto grigiastro e si addentrò nella foresta in direzione della pianura sotto occhio vigile del fratello.

 

 

Intanto a meno di 5 kilometri....

 

- Joooohn!- urlò a gran voce una fanciulla poco lontano dal giovane e basso uomo. Questi si girò di scatto e si illuminò vedendo la sorella correre verso di lui con enfasi.
- Harry che ci fai a Neredon? Pensavo fossi con la tua ragazza oltre la Cascata delle Stelle per un pic-nic romantico>>” disse abbassando sempre più la voce con l'avvicinarsi della donnina. Subito dopo lei gli saltò al collo urlando con la stessa emozione di prima: - Auguriiiii fratellino. Buon ventitreesimo compleanoooo!!!- e riprendendo fiato continuò: - te lo abbiamo fatto credere così da lasciarci il tempo di preparare la tua festa anche se molto molto in famiglia. Adesso devi seguirmi fino alla radura fuori da questa cittadella infernale dove io, te e Clara ci divertiremo un mondo!- concluse la ragazza con uno splendido sorriso.

John guardò la sorella allarmato e fece per aggiungere qualcosa, ma lei non gliene diede il tempo tirandolo dal colletto di quel maglione color caramello che tutti i paese non avevano il coraggio di dirgli fosse orribile.

Arrivati fuori dal paesino, John ebbe l'occasione per rivolgersi ad Harry:”<<non ti è mai piaciuto questo posto, sei sicura di voler stare qua solo per me? Lo so che credi alle leggende e magari ti senti a disagio. Solo perché mi piace da impazzire la foresta, non dobbiamo per forza festeggiare qui>>” riuscì a dire prima di esser spinto dalla dolce Clara appena giunta alle sue spalle. Dopo di che le vide sorridere e parlottare così si rassicurò e sedendosi con poca eleganza sulla coperta di lana arancione appena posizionata a terra con attenzione dalla sorella, incominciò ad abbuffarsi facendo ridere a crepa pelle la coppietta di giovani amanti.

Alla fine della merenda preparata da Clara, Harry scattò in piedi e si diresse correndo verso un piccolo fienile abbandonato da dove tirò fuori un pacchetto verde dal sontuoso fiocco rosso e tornò ad affiancare la fidanzata, poi dissero all'unisono: - Auguri John!-  e gli porsero il regalo.
Le due ragazze sapevano della passione di John per la medicina, così gli regalarono un kit all'avanguardia del pronto soccorso avvolto da un nuovo maglione azzurrino che al sole sembrava di ghiaccio, sperando buttasse quello orrendo e ormai sgualcito color caramello.
Gli occhi blu oceano del povero John si spalancarono lucidi per la sorpresa, poi si provò immediatamente il nuovo indumento esaltato come un bambino quando mangia caramelle e si avvicinò alla coppietta dando un dolce bacio sulla fronte alla sorella e stritolando in un morbido abbraccio Clara. - Graziegraziegrazie....è tutto stupendo e..e il kit n-non me lo aspettavo proprio! Davvero ragazze......bel compleanno- finita la frase le abbracciò entrambe ed infine dopo essersi schiarito la voce aggiunse in tono malinconico: - mi fermerò qui ancora un pò....potete lasciarmi la coperta? Ve la porto a casa io stasera -.
La sorella sapeva che John avrebbe passato il pomeriggio a pensare alla loro "situazione", ma decise comunque di lasciarlo fare e di annuire semplicemente con un lieve movimento del capo, poi mano nella mano, lei e Clara tornarono a Neradon.


 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: _BadWolf_9