Era una fredda mattina d’inverno.  La neve cadeva in grossi fiocchi dal cielo grigio, e il vento piegava le fronde degli alberi.
Nicoletta entrò a scuola, seguita dai suoi fratelli.
<< Ecco, venite, siamo arrivati! >> disse la ragazza, tenendo aperta la porta in modo che anche loro potessero entrare.
<< Accidenti, fa davvero freddo la fuori! >> esclamò William, con un brivido.
<< Guardate, ragazzi, sono tutto inzuppato! >> si lamentò Averell, osservando i suoi vestiti, bagnati a causa della neve che vi si era sciolta sopra. 
<< Sarà meglio togliersi di dosso questi vestiti, prima di prenderci un raffreddore >> sentenziò Joe, e i quattro fratelli si cambiarono. 
<< E io che faccio, Joe? >> domandò Nicoletta. << Non ho altri vestiti! >>
<< Non preoccuparti, ci abbiamo pensato noi! >> esclamò William, e porse alla sorellina una delle uniformi di Jack.
<< Siamo alti uguali >> sorrise Jack << Ti calzerà a pennello >>
<< Oh, grazie, ragazzi! >> sorrise la ragazza, abbracciando Jack e William << Che farei senza di voi? >> Corse nel bagno e ne uscì un attimo dopo, indossando una maglia a righe gialle e nere, ed un paio di pantaloni gialli.
<< Allora, andiamo? >> sorrise. Corse lungo il corridoio, seguita dai suoi fratelli.
<< Ehi, piccola, rallenta! >> esclamò Joe.
<< Forza, sbrigatevi! Ho un sacco di cose da mostrarvi! >> rise lei, correndo verso le scale.
Si sedette sul corrimano di metallo, e si lasciò scivolare giù.
<< Stai attenta, Niky! Rischi di cadere! >> gridò Joe.
<> rise Nicoletta << Andiamo, veloci! >>
Joe, Jack, William e Averell scesero l’ultimo gradino, raggiunsero la sorella e si guardarono intorno. Davanti a loro si estendeva un altro corridoio. Sul lato sinistro, si scorgevano alcune porte azzurre, sul destro quadri e cartelloni dipinti dagli studenti nel corso degli anni.
<< Qui sotto ci sono i laboratori >> spiegò Nicoletta, indicando le porte. << Quello alle nostre spalle è il laboratorio di chimica. Più avanti c’è il laboratorio di inglese, quello di arte e quello di musica >>
I quattro fratelli si guardarono attorno, incuriositi.
<< Ehi, guardate là! >> esclamò ad un tratto la ragazza, e corse verso un piccolo ascensore, inserito nella parete destra del corridoio. Con un salto, si attaccò alla corda, che scorreva verso l’alto al salire della cabina, e si fece sollevare in aria con un urletto divertito. 
Joe, Jack, William e Averell corsero da lei, preoccupati. 
<< Scendi da lì, Niky! >> esclamò Joe << E’ pericoloso! >>
Nicoletta sospirò. << Ti preoccupi sempre troppo, Joe! Non c’è nessun pericolo, guarda! >>
Si lasciò cadere a terra, e corse verso la porta dell’aula di arte. << Lo sai che mi arrampico meglio di una scimmia! >>
Si attaccò alla corda che pendeva da quella porta, ma con sue sorpresa non venne sollevata da terra. Sentì invece il suono di qualcosa che si spezzava, ed una mensola all'interno della classe, nascosta al di sopra della porta cedette, e il televisore posto sopra di esso scivolò e si schiantò a terra.
La ragazza lasciò andare la corda e fece un salto indietro, spaventata. 
I suoi fratelli accorsero, e si fermarono ad osservare la scena, sconvolti.
Joe si avvicinò per osservare meglio. << Ottimo lavoro, scimmietta… >>