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Autore: Elsa00    03/11/2014    0 recensioni
“Pà! Sono a casa, mi vieni ad aiutare?”
“Arrivo!” il viso teso di Louis fece capolino nella stanza, alzò gli occhi su Jennifer e poi spostò la sua attenzione sulla figura in piedi vicino a lei “Lei…” osservò meglio l’uomo poi sorrise “È il signor Styles?” Harry ricambiò il suo gesto
“Immagino questa sia casa Tomlinson”
Come potete immaginare questa è una fan fiction Larry dove Louis, padre di una 15enne di nome Jennifer, è sull'orlo di un divorzio. Conoscerà Harry, proprietario di un bar in fallimento.
Spero semplicemente che piaccia a voi quanto è piaciuta a me durante quella notte insonne in cui ho immaginato tutto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno - Can't sleep

Jennifer sfiorò i tasti bianco avorio del grande pianoforte a coda della casa, lo sentì quasi fremere sotto il suo tocco delicato. Soffocò l’istinto di iniziare una malinconica melodia che tanto adorava ascoltare. Guardò il suo riflesso nel legno lucido dello strumento, un pallido raggio di luna le illuminò il volto facendole accennare un piccolo sorriso. Sospirò e si alzò dal sedile, non era l’ora più adatta per suonare anche se durante la notte sembrava che le note uscissero più facilmente dalla sua testa. E scriveva spartiti per ore che, però, mai aveva il coraggio di suonare nei giorni che seguivano. Si girò per andarsene quando vide suo padre guardarla dalla soglia della stanza. Sbadigliò pigramente e sorrise subito dopo
“Come mai non suoni?” chiese con la voce impastata dal sonno “Sei tanto brava”
La ragazza distolse lo sguardo da lui, Louis non capì il motivo del suo gesto
“Mamma si arrabbierà” sussurrò avvicinandosi
“Mamma non è qui” quelle parole le fecero illuminare gli occhi ma questi si spensero nel giro di pochi istanti
“Meglio andare a dormire” lo oltrepassò senza aggiungere altro
“Vuoi un bicchiere di latte? So che stai facendo fatica a dormire ultimamente” Jennifer pensò che quell’osservazione fosse davvero stupida, nessuno in quella casa riusciva più a riposare. Nemmeno Chloe, la vecchia gatta grigia che avevano deciso di adottare ben 8 anni prima. Lei camminava avanti ed indietro fino all’alba poi si sedeva sul muretto del giardino ad osservare il sole pallido alzarsi nel cielo. In silenzio, senza emettere un suono.
Jennifer annuì anche se sapeva benissimo che quella sarebbe stata un’altra notte in bianco. Lo precedette percorrendo a piedi nudi i lunghi corridoi bui. Lo fece correndo e si stupì di sé stessa. Nonostante avesse 15 anni la paura del buio non accennava ad abbandonarla. Forse aveva paura di quello che si poteva nascondere nel buio stesso. Accese freneticamente la luce del cucina e tirò un sospiro di sollievo, Louis se ne accorse e ridacchiò senza farsi sentire dalla figlia. Sapeva benissimo che odiava essere presa in giro, soprattutto per sue paure. Jennifer si accomodò sull’isola della cucina socchiudendo gli occhi per via della luce, mentre Louis aprì il frigo e versò il latte in un bicchiere di cristallo azzurro. La ragazza osservò il padre per alcuni secondi
“Divorzierete?” domandò ciondolando la testa da un lato. Nella sua voce non si colse nessuna emozione, era piatta. Louis poggiò la zuccheriera sul ripiano in marmo bianco, sentì come un brivido percorrergli la schiena e poi una sorta di scarica elettrica bloccargli i muscoli. Deglutì
“No” disse cercando di non far trasparire il disagio provocatogli dalla domanda “Perché lo pensi?” strinse i pugni in attesa della risposta
“Litigate spesso” fu il suo semplice responso. A quel punto Louis si rilassò, o almeno cercò di farlo, si girò verso di lei e la guardo negli occhi
“Non succederà” la rassicurò utilizzando lo stesso tono usato dalla figlia precedentemente “Non pensarci più, va bene?” lei annuì vagamente, guardando oltre le sue spalle i fornelli lucidi. Bevve il suo latte caldo e guardò Louis prendere delle pillole, si domandò se fossero antidepressive o semplicemente per il sonno. Non osò chiederlo, se c’era una cosa che la spaventava più del buio era la verità. Si auto convinse che fossero semplici pastiglie per dormire. Poggiò il bicchiere nel lavandino, sentì  dei rumori provenire dall’entrata. Louis contrasse la mascella nervoso, guardò Jennifer “Non farti vedere”. Con passi felpati la ragazza seguì Louis, lui andò in camera da letto mentre lei salì le scale e si chiuse in bagno. Sciacquò il viso distrattamente per scacciare via tutti quei pensieri, si guardò allo specchio. Osservò i suoi lineamenti dolci, i capelli scuri e sottili, la carnagione chiara, le labbra rosee. Era come sua madre Haley se non per gli occhi. Quei meravigliosi occhi azzurri non poteva averli ereditati da nessun altro se non da suo padre. Sospirò e scrollò le spalle. Con passi disconnessi tornò al piano di sotto e si trascinò fino al letto, si buttò sopra rischiando quasi di romperlo o farsi male. Chloe saltò sul davanzale della sua finestra grattando il vetro con le unghie. Jennifer la ignorò, sarebbe dovuta entrare da qualche altra parte perché si era stranamente già addormentata.

Hey! Te che mi stai leggendo!
Scusami se il primo capitolo è noioso-monotono-rompipalle ma è una parte che non ho voluto saltare. Domani aggiornerò, per favore non abbandonarmi subito ahah
Ah, e lascia una recensione se vuoi!
Alla prossima, spero di trovarti ancora :3
   
 
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