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Autore: Dinobot88    03/11/2014    5 recensioni
E sé Naruto avesse un segreto che non fosse quello della volpe ha nove code? Un segreto nascosto persino agli abitanti di Konoha e dell’intero Mondo Ninja? Spero di avervi incuriosito.
Genere: Azione, Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Nessuno sapeva da dove fosse arrivato Naruto Uzumaki.
Molti lo conoscevano per la sua allegria ed il suo modo di fare tutto esuberante e ha volte eccessivamente ostinato: se si metteva in testa una cosa la faceva e non c’era verso di dissuaderlo.
Le uniche cose che gli abitanti di Konoha sapevano su di lui e che era un orfano, che viveva da solo, e che si guadagnava da vivere aiutando gli abitanti del villaggio in lavori assai umili come: spaccare la  legna per qualche contadino ormai datato, ho pulire le strade dopo qualche festa giusto per guadagnarsi qualche Ryo per permettersi una bella porzione di Ramen da Teuchi.
Persino il piccolo Naruto non sapeva molto delle sue discendenze: una volta mentre stava camminando per le vie del villaggio dopo una mattinata passata ha lavorare alcuni bambini gli si avvicinarono chiedendogli: -N…Naruto-K…kun?- lo aveva chiamato timidamente una bambina più ho meno della sua età (sei cinque anni circa NDA), dai capelli blu notte e due occhi lilla quasi bianchi la quale indossava una maglietta con il simbolo di una fiamma ad aspirale rossa su sfondo giallo il quale bastò ha Naruto per identificarla come una appartenente al nobile casato degli Hyuga,  sorprendendosi di come una di loro potesse essere cosi timida ed allo stesso tempo dolce. Qualche settimana fa era andato ad estirpare alcune erbacce dai giardini delle ville del quartiere Hyuga, è già la prima impressione che gli  fecero gli Hyuga non fu una delle migliori.
 
Flashback
 
Naruto era appena arrivato al quartiere degli Hyuga grazie ad un informazione di una vecchietta assai gentile che lo aveva messo in guardia dicendogli: -In bocca al lupo e fai attenzione- poi sen era andata.
Una volta arrivato decise di andare ha chiede informazioni ad un uomo che passava di li -Mi scusi- chiese gentilmente Naruto avvicinandosi.
L’uomo lo guardò con uno sguardo tra l’austero ed il serio. -Cosa c’è ragazzino?- gli aveva domandato con fare di sufficienza.
Naruto trattenne un ghigno di rabbia con scarsi risultati. Aveva sentito parlare degli Hyuga e del loro modo di fare assai austero e serio e sapeva che erano considerati i più temibili guerrieri di tutta Konoha.
Decise di conseguenza di passare al dunque e di arrivare alla conclusione di quella conversazione. -Vorrei sapere dove si trova Villa Hyuga!- disse tutto d’un fiato.
-Seguimi!- gli disse lo Hyuga con il solito tono.
Camminarono per  le vie del quartiere per poi arrivare di fronte ad una grande ed immensa villa bianca con il simbolo della fiamma e su sfondo giallo.
Bussarono poi ad aprire venne un uomo sui quarant’anni circa dai  lunghi capelli castani e gl’occhi di un bianco che ha Naruto parve spento, anche su di lui Naruto notò la tipica espressione austera e seria degli Hyuga ma a differenza di quella dell’uomo che lo aveva accompagnato la sua sembrava più minacciosa ed imponente.
-Mi scusi Hiashi-Sama ma questo ragazzino voleva incontrarla- spiegò lo Hyuga al capoclan.
-Eccellente Ko puoi andare- lo congedò il capoclan.
-Piacere signore sono Naru…-
-Lo so chi sei! Seguimi- lo aveva bloccato lo Hyuga con un tono assai troppo autoritario.
Naruto lo seguì senza dire niente, non gli piaceva quell’uomo, e di sicuro non avrebbe voluto cacciarsi nei guai di prima mattina con uno Hyuga esperto nello stile del Juken.
Arrivarono al giardino e il capoclan gli disse -Taglia le erbacce prima di pranzo e ti pagherò bene- disse per poi andarsene.
Naruto sì tirò su le maniche poi si mise a lavorare.
 
Dopo quasi quattro ore arrivò Hiashi vedendolo tagliare l’ultimo pezzo di erbacce. -Ecco il tuo compenso- disse il capoclan Hyuga dandogli un bel sacchetto tutto tintinnante e assai pesante.
 
Fine Flashback
 
Da quel giorno Naruto aveva tagliato i legami con tutti gli Hyuga. Non gli piaceva quel loro modo di fare assai austero, ma vedendo quella bambina si ricredette: era come un piccolo e tenero angelo disceso in terra.
-Mi dica signorina Hyuga- chiese Naruto assai confuso.
La bambina in tutta risposta arrossì lievemente -Ecco… per noi sei un mistero- rivelò tutta rossa ed imbarazzata.
Naruto la guardò stranito -Un mistero?- si fece assai più confuso di prima.
La Hyuga si riprese poi tentò un discorso che potesse avere un minimo di senso -Ecco ci chiediamo ma fai parte di qualche Clan non originario di Konoha ho del Paese Del Fuoco?- domandò in fine.
Naruto rimase qualche istante ad assimilare quelle parole. Nessuno gli aveva mai fatto quella domanda e lui non si era mai domandato un po’ delle sue origini, visto cche non si era mai posto il problema.
-Non saprei non ho molta memoria del mio passato e non mi sono mai posto il problema delle mie discendenze- spiegò il biondino. -Ho sempre vissuto da solo e nessuno si è mai preso cura di me- aggiunse. -Scusa la domanda ma come ti chiami?- gli chiese in fine il biondo.
Lei rimase un po’ titubante poi si fece avanti e dissi timidamente -Hinata Hyuga- al sentire pronunciare il suo nome, con quel fare cosi timido Naruto provò come una scarica di piacere invadergli il corpo.
Anche se erano le dodici di mattina il sole cominciò ad essere un po’ più caldo per lui, ed erano solo in inverno ma tutti sapevano che nel  Paese Del  Fuoco le normali giornate invernali arrivavano ha sfiorare i 35° all’ombra ed i 40° al sole. Ma per Naruto fu come andare a fuoco nel vero senso della frase. Ad un  certo punto Hinata gli si avvicinò e Naruto sentì come un tamburo martellargli le orecchie provenire dalla  direzione della bambina.
-Ti sentì bene Naruto?- gli chiese Hinata tutta preoccupata. -Non avrai preso un colpò di sole è frequente ha Konoha anche in inverno- gli disse posandogli una mano sulla fronte sentendola calda.
A quel contato Naruto provò come un senso di vertigine mentre l’odore di vaniglia di quella bambina gl’invadeva le narici mentre un forte desiderio selvaggio ed oscuro si faceva strada in lui.
Prendila’ gli disse una voce nella sua testa. Lui la scacciò poi si rivolse alla ragazza: -Sto bene sono solo un po’ stanco- disse non molto  convinto di se. -Ora devo andare ho delle cosa da fare- disse per poi salutarla con un sorriso.
Che bel sorriso’ pensò la Hyuga assai imbarazzata.
 
Una volta svoltato il primo angolo Naruto si nascose in una piccola viuzza poco illuminata dalla luce di quel opprimente sole. Il fatto che il sole gli disse cosi fastidio non era assai grave visto che si era abituato a quello strano fenomeno che gli succedeva ogni tanto.
Una volta aveva chiesto il parere di un Ninja Medico per capire di cosa si trattasse.
 
Flashback
Dopo una giornata passata ha lavorare qua e la Naruto era andato in ospedale per chiedere informazioni sulla sua presunta “Malattia”.
-Uzumaki Naruto?- lo chiamò una ragazza dai capelli e gl’occhi neri.
-Sono io!- rispose alzando la mano.
-La signorina Tsunade Senju l’aspetta- disse l’assistente.
Naruto entrò nella sala insieme all’assistente. -Tsunade-Senpai- disse quest’ultima.
-Si Shizune?- chiese la donna poco dopo essersi scolta un bicchiere di Sake.
-Il paziente Uzumaki è pronto!- le rispose l’assistente.
-Molto bene puoi andare Shizune vai a chiamarmi la mia altra assistente poi aspettami ha casa- la congedò. Poco dopo che Shizune uscì dalla stanza entrò una giovane bambina dai capelli rosa e gl’occhi verdi. -Dimmi Naruto che cosa ti sentì?- gli chiese Tsunade.
-Alcune volte la luce del sole mi da fastidio se ci sto sotto troppo a lungo- spiegò il bambino.
-E dicci quanto tempo riesci a stare prima di sentirti male?- si fece avanti  la bambina  dai capelli rosa.
-Di solito ci sto una mattina intera poi verso l’ora di pranzo ho poco dopo ho i primi sintomi: pressione alta e ha volte la luce mi aggredisce gl’occhi ho diventa insopportabile- rivelò.
Tsunada e la sua assistente si fecero pensierose. Non gli era mai capitato un caso simile, sapeva che alcuni Shinobi non avevano molta dimestichezza con la luce,  ma mai nessuno era arrivato a dirle le cose che gli aveva detto quel bambino.
-Dimmi Naruto per caso ci sono altri sintomi che ti ricordi magari che sopraggiungono dopo un po’?- gli chiese assai interessata.
Il bambino si fece pensieroso -Dopo un po’ un po’ mi sento stanco ed ho problemi a stare sveglio finche non cala il sole ma alla sere non riesco più a prender sonno- raccontò il piccolo.
 
Fine Flashback
Dopo quella visita Tsunade e la sua assistente, una certa Sakura Haruno figlia di semplici cittadini di Konoha, gli avevano detto di tenere un diario con tutte la volte che sentiva i sintomi e che nel caso gli fosse capitato qualcos’altro avrebbe dovuto annotarlo.
Tirò fuori il suo diario poi guardò l’ora sul suo orologio portatile e comincio a scrivere. Una volta finito tornò ha casa e si mise a letto.
 
Salve e ben ritrovati. Spero che questa nuova storia vi piaccia e spero di non commettere l’errore dell’ultima volta. Se volete recensire sappiate che sono abbastanza propenso alle critiche negative anche se credo di essere un po’ migliorato.
   
 
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