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Autore: michijei    03/11/2014    1 recensioni
“Si può tollerare un mondo di demoni per l’amore di un angelo. E ricordati, il diavolo non si presenta come un ometto con le corna ed il viso rosso, ma come il tuo desiderio più grande.”
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo uno.


Entrai dentro l'enorme edificio di color rosso aggiustandomi l'uniforme, c'erano un mucchio di ragazzi di tutti i tipi spaesati a guardarsi intorno aspettando qualcuno o qualcosa e fra tutti questi anche io.

-'' Elizabeth.'' Mi sentii chiamare da dietro le spalle, ma una volta girata non vidi nessuno. ''Guarda che sono qui!'' Mi volto verso destra sentendomi toccare la spalla.
-'' Leida, ciao.'' Le sorrido.
-'' Sei pronta per il primo giorno di scuola?'' Squilla lei guardandosi intorno portandosi una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.
-'' Si.'' più o meno.

-'' Non vedo l'ora di scoprire qual'è il mio potere.''
-'' Immagino.'' Sorrido guardando la mia migliore amica e tutta l'emozione che trasuda.
'' I miei sono con i tuoi?'' Le domando.
-'' Sì, si sono incontrati fuori.'' M'informa. ''Vedessi com'erano emozionati questa mattina! E' una settimana che non mi parlano che di questo, che finalmente scoprirò me stessa.''
-'' Anche i miei, sì.'' Guardo l'orologio, mancano solo cinque minuti.
-'' Non ho fatto nemmeno colazione da quanto ero nervosa.''
-'' Esagerata che sei.''
-'' Secondo te avremo anche dei demoni in classe nostra?'' Mi domanda.
-'' L'hai letto il regolamento?'' Le domando io.
-'' Hm.. No, non ne avevo molta voglia.'' Mi confessa lei.
-'' Beh, allora t'informo io, come sempre.'' Sbuffo. ''Sai almeno com'è la cerominia d'apertura per scoprire il proprio potere, no?'' Le domando io.
-'' Certo!'' Squilla lei.
-'' Bene, ci sono tre sezioni: A, B, C e per ogni sezione ci sono circa venti alunni, i primi dieci angeli che scoprono il loro potere veranno messi nella sezione A ed i rispettivi demoni con i medesimi poteri nella stessa sezione e così per i secondi dieci ed i terzi dieci.'' Suona la campana. ''Ma ora lo vedrai da sola.'' Alzo le spalle e vedo arrivare il preside con una donna, presuppongo la sua segretaria o forse la vice preside oppure una professoressa.
-'' Buon giorno ragazzi e benvenuti.'' Sorride, ricambiamo il buon giorno. ''Bene, come saprete questa mattina ci sarà la solita cerimonia d'apertura dove ogni ragazzo/a scoprirà il proprio potere e di conseguenza la propria sezione, senza perdere ulteriore tempo direi di avviarci nel cortile della scuola a dare inizio a questa cerimonia.

Il preside e quella che si è poi rivelata la vice preside ci hanno accompagnato nel cortile della scuola con la promessa che una volta finita la cerimonia ci avrebbero fatto vedere la scuola per intero in tutti i suoi tre piani. Mi siedi accanto a Leila negli appositi posti per noi studendi posizionati proprio davanti agli spalti con tutti i genitori sorridenti o piangenti che salutano i propri figli, compresi i miei genitori. Dopo la solita tiritera del preside, dell'augurio per questi cinque anni di liceo e un buon augurio per scoprire i propri poteri inizia finalmente la cerimonia. Leila accanto a me non si riesce a sopportare, è un continuo tic: o la gamba, o che si mangia le unghie, o che gioca con i suoi ricci biondi eccetera eccetera.
Iniziano con gli studenti il cui cognome inizia per A e continuando in ordine alfabetico, arrivano alla M.

-'' Leila Miller.'' Mi volto verso Leila dandogli una pacca sulla schiena cercando di darle forza, la vedo alzarsi tutta tremolante andando dal preside che le dice sorridendo qualcosa a bassa voce - forse dandogli delle indicazioni - mentre lei sorride ed annuisce guardando il cerchio formato dalla varie palle di cristallo.
-'' Signorina Miller, lei è un angelo o un diavolo?'' Le domanda il preside.
-'' Angelo.'' Sorride entrando dentro al cerchio toccando palla per palla aspettando che una si illuminasse, più palle toccava e più lei si preoccupava, ma alla sesta palla finalmente s'illumina. Il preside si avvicina guardando il nome del potere che ha. ''Congratulazioni, lei è l'angelo della fedeltà.'' Vedo i suoi genitori scoppiare a piangere e lei sorridere, non mi soprende: è la persona più fedele che esista al mondo.
Dopo un'altra ventina di minuti circa fin quando non sento nominare il mio nome.
-'' Elizabeth Reed.'' Mi alzo scendo i due gradini andando verso il preside.
-'' Devi entrare nel cerchio da quella parte'' mi dice a bassa voce indicando una piccola entrata -se così si può chiamare- ''e devi toccare ogni palla per cinque secondi chiedendo che ti sia rivelato il tuo potere, ovviamente lo devi chiedere a mente. Quando s'illuminerà arriverò io che leggerò il potere che hai, capito?'' Mi domanda in fretta e furia. Ne ha meno voglia lui di noi, faccio cenno di si. ''Elizabeth, sei un angelo o un diavolo?'' Mi domanda.
-'' Angelo.'' Dico con voce neutra.
-'' Bene, entra nel cerchio a sinistra.''

Eseguo gli ordini entrando nel cerchio di palle di cristallo dall'entrata che mi ha detto poco prima, alzo lo sguardo guardando negli spalti e vedo mia madre completamente in lacrime e mio padre con una telecamera pronto a riprendere tutto. Inizio a toccare tutte le palle una ad una ma, stranamente, nessuna di essere s'illumina, né la prima e.. Nemmeno l'ultima. Mi volto verso il preside facendo una faccia stranita, come per chiedergli aiuto, si avvicina immediatamente parlandomi a bassa voce.

-'' L'avrai fatto male, riprovaci e ricordati quello che devi dire a bassa voce.''
-'' Non dovevo solo pensarlo?'' Domando io.
-'' Si, ma forse è meglio che lo dici a bassa voce.'' Esce dal cerchio facendo cenno di ripetere e così faccio.

Ancora niente. Nemmeno mezza palla si è illuminata, nel cortile inizia ad esserci bruiso e ridacchii, alzo lo sguardo verso mia madre che ha smesso di piangere e mi sta guardando spaesata, inizia ad esserci confusione. Arriva di nuovo il preside insieme alla vice preside.

-'' Ma sei sicura di non essere umana e di non essere finita qui per sbaglio?'' Mi domanda la vice preside facendo scatenare una risata generale. Vedo mia madre alzarsi e di furia venire da noi.
-'' La ritengo un'offesa questa signora. Io, sono la madre della ragazza.'' La informa mia madre, sgranano gli occhi e solo con questa frase li mette in difficoltà.
-'' Signora Reed, mi scusi. Non voleva essere un'offesa quella della mia collega ma dobbiamo, si insomma.. Esserne certi, non è mai capitata una cosa del genere in più di duecento anni che esiste questa scuola.'' La informa il preside.
-'' Le palle dovrebbero essere undici, come mai ne vedo solo dieci?'' Domanda mia madre.
-'' Ne abbiamo tolta una che ormai sono secoli e secoli se non millenni che non troviamo l'angelo ed il demone rispettivo, ci sembrava anche solo inutile metterla, ecco.''
-'' Bene, mettetela subito.'' Si volta verso di me iniziando a parlarmi a bassa voce. ''Stai tranquilla piccola.'' Vedo il preside che da l'ordine al bidello di portarla qua mentre mia madre torna sugli spalti, arriva il bidello mettendo nell'apposito posto la sfera di cristallo.
-'' Bene, ripetiamolo di nuovo e per favore silenzio!'' Grida il preside.

Faccio di nuovo la tiritera ripetendo a voce bassa quello che mi aveva detto poco prima il preside, l'ultima sfera s'illimina.
L'undicesima.
Tutti, compresa io, rimaniamo con il fiato sospeso finché non si avvicina il preside a leggere.
-'' il tuo potere è...''

 

 
  
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