Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: SerenitaDolce95    04/11/2014    0 recensioni
Casino. La mia vita si può riassiumere in una sola parola: casino. Come tutte le mattine mi stavo presentando al lavoro, che ovviamente, il mio lavoro è il più bello di tutti i lavori del mondo: sono una diva del wrestling ma non solo, sono anche una modella. Il mio nome è Sherylin ho venticinque anni, ma è da una vita, che vivo per il wrestling. Sono nata a Chicago, da un padre chirurgo e da una madre modella. La cosa sembra strana; mi sono sempre chiesta come hanno fatto un chirurgo e una modella, a mettere al mondo, una figlia che sarebbe diventata una diva del wrestling, a volte, mi ritrovo a pensare che mia madre deve avermi avuta con un pugile o un wrestler, ma poi, ha imbrogliato mio padre dicendo che aspettava una figlia sua.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Casino. La mia vita si può riassiumere in una sola parola: casino. Come tutte le mattine mi stavo presentando al lavoro, che ovviamente, il mio lavoro è il più bello di tutti i lavori del mondo: sono una diva del wrestling ma non solo, sono anche una modella. Il mio nome è Sherylin ho venticinque anni, ma è da una vita, che vivo per il wrestling. Sono nata a Chicago, da un padre chirurgo e da una madre modella. La cosa sembra strana; mi sono sempre chiesta come hanno fatto un chirurgo e una modella, a mettere al mondo, una figlia che sarebbe diventata una diva del wrestling, a volte, mi ritrovo a pensare che mia madre deve avermi avuta con un pugile o un wrestler, ma poi, ha imbrogliato mio padre dicendo che aspettava una figlia sua. In ogni caso, non è merito dei miei genitori se sono riuscita a diventare una diva, ma grazie al mio primo amore che cerco ancora di dimenticarlo ma lui, come si può dire, non vuole andarsene dai miei ricordi. Vorrei tanto dirvi qualcosa riguardo questo primo amore particolare perché anche se mi ha fatto del male, ha cambiato del tutto la mia vita. Senza di lui, sarei ancora la ragazzina sfigata presa di mira da tutte le ragazze del college. Al tempo del college, ero la classica ragazzina timida e impacciata, ma almeno non avevo mai avuto problemi con i chili di troppo. Da sempre, mangio troppo ma non ingrasso. In ogni modo, ora non me la sento di parlare di quella tragica esperienza amorosa perché questa mattina, ho ricevuto una convocazione in ufficio del manager di tutta l'arena, un signore noto a tutti come John Mc Roberts.

John Mc Roberts era una uomo sulla settantina d'anni e in passato, era stato il fondatore della federazione di wrestling. Aveva dei capelli grigi rasi quasi a zero, era alto un metro e ottantasette, occhi neri e carnagione abbronzata. Le sue braccia erano molto muscolose, il fisico idem. L'espressione del viso era sempre seria; confesso che in due anni da diva, non lo mai visto ridere o sorridere una volta, ma avrei dato oro, per vederlo sorridere. Come carattere era un uomo sempre disponibile, generoso, ma era anche il classico capo che se non rispetti le regole, si comporta perfidamente, molti miei colleghi sono stati buttati fuori dalla WWE dopo aver avuto da discutere contro di lui e io, spero davvero di non essere mai, una di quei miei colleghi. Io scherzosamente, quando non mi trovo al lavoro ma nella mia abitazione, lo chiamo "il nonnetto", ma non ditelo a lui si potrebbe arrabbiare con me e magari, potrebbe licenziarmi. In somma, John non era il tipo con cui scherzare liberamente su tutto e prendere in giro la sua persona non era di certo, la cosa migliore da fare davanti ai suoi occhi.

« Mi avete chiamata? » domandai, non appena mi trovai seduta davanti a lui.

« Niente di grave, vi ho chiamata solo perché presto, arriverà un nuovo membro che ho assunto da poco. È un giovane molto forte, un vero fenomeno... pensate, che allenava altri futuri wrestler! » mi raccontò John con la sua solita aria amichevole.

« È carino, signor Mc Roberts? » fu la prima cosa che gli chiesi.

« Come tutti gli altri vostri colleghi! Che razza di domanda è? » mi ripose freddo.

« Scusatemi per la mia sbadataggine, ora dovrei andare... tra poco arriverà il mio allenatore! » risposi, uscendo poi dal suo ufficio.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: SerenitaDolce95