Le drabble non fanno affatto per me, e nemmeno mi piacciono. Però
questa doppia mi è scappata dalle dita in piena notte, mentre stavo
scrivendo in realtà tutt’altro, e già che ci sono ve la
sottopongo. Avete il diritto di lanciarmi uno shuriken,
via.
A presto.
Suni
Percorso
“Uzumaki, Naruto. Haruno, Sakura. Uchiha, Sas’ke.”
Poteva
essere chiunque altro. Shikamaru, Kiba, Shino, Choji. C’erano tante
possibilità e a guardarle dopo sembravano tutte più semplici,
rassicuranti. Invece era stato Uchiha,
Sas’ke. E la vita di Naruto aveva iniziato da lì, senza preavviso,
a svolgersi su quel percorso
Su quel
percorso strano, difficile, doloroso, un percorso
Un percorso
fatto di salti, a volte cadute, brusche deviazioni che
Deviazioni
che facevano paura, perché ogni passo era un balzo nel vuoto e non si
capiva dove portassero, sembrava
Sembrava
che finissero nel nero, nella sconfitta.
Però
non le avrebbe cambiate. Se avesse potuto tornare indietro non una ma mille
volte, e decidere di quel momento, quel nome, Naruto avrebbe lasciato che andasse
comunque così. Avrebbe ascoltato Iruka
ripetere
Ripetere
"Uchiha, Sas’ke" all’infinito, perché l’importante non
era che la strada fosse semplice, ma che percorrerla
Che
percorrerla valesse la pena, che
avesse senso affrontare
Affrontare
tutti quegli ostacoli e quella paura di perdersi e di non riuscire a
A
raggiungere l’arrivo, l’obiettivo finale ma
Ma in
quel caso la valeva
La
valeva, la pena, anche se era soltanto
Soltanto
un nome, il senso di tutto, che poteva sembrare uno come tanti: Uchiha
Uchiha
Sas’ke.