Una notte per porre fine a migliaia di notti

 



Il suono di quelle parole mi gelano il sangue.
Vedo la tua figura, apparire dietro a un albero e mi chiedo che cosa stai facendo lì, nascosta.
Kaein me la fatta di nuovo. Quest’uomo riesce sempre a ingannarmi amorevolmente e, anche se sono più vecchio di lui, cado sommessamente.
Il suo sguardo è di un padre che ama la figlia, e avverto dentro quegli occhi tristi, un sentimento che ho sempre percepito in tutti questi anni. Il suo sguardo mi penetra fin dentro l’anima e mi fa capire che sto sbagliando, il suo amore o meglio il suo rispetto su di me, mi da la conferma che in questo mondo non sono scartato per quello che sono. I suoi occhi mi ricordano Haruka, un uomo che mi ha sempre amato con tutto se stesso, anche se ho distrutto l’esistenza del suo primo figlio.
Mi volto e incontro il suo sguardo, occhi dentro occhi.
La mia dolce Yuuki è sempre bellissima, anche con quell’alone d’infelicità.
Il cuore fa un balzo nel petto, lei ha lo sguardo basso, colpevole.
-Non è mia intenzione fermarti, confido piuttosto che sia Yuki a farti cambiare idea – dice Kaein, la sua figura si allontana e ci  lascia soli.
-Che cosa hai fatto Yuuki?- dico, mentre il suo corpo s’irrigidisce. Quanto mi è mancata, l’abbraccio e piano inizio a sentire l’odore delle sue lacrime. Non sei mai riuscita a trattenerle, sei troppo sensibile, amore mio, ma è per questo che ti amo.
Siamo giunti dinanzi alla casa che anni fa mi portò i primi raggi di sole, ti tengo la mano con assoluta convinzione che per un poco di tempo potremo stare da soli, io e te, principessa.
Ma la tua mancia si ferma. Con lo sguardo basso, le mani sul mio corpo, la tua tenacia nel tenermi accanto a te mi fanno male, principessa mi stai distruggendo per ciò che sento.
-Rinuncia a essere il nuovo metallo originale- bisbiglia con la voce scossa dalla paura. Oh Yuuki. Mia piccola, dolce Yuuki.
-Sarebbe stato meglio se avessi cancellato i ricordi di Zero in me!- urla.
-Sei uno stupido ed egoista!- la tua voce s’inclina del tutto, e questa sofferenza che percepisco mi fa male, mi taglia in due. Speravo che questa mossa lei non patisse questo sentimento e invece.
-Non scapperò più, Yuuki, lasciami- dico calmo, ma la sua stretta si fortifica ancor di più.
-Bugiardo- ribatte con fermezza. Le sue mani sul mio corpo mi provocano sensazioni mai provate, anche se sono dettate dalla paura di perdermi.
-Prima che tu potessi cancellare i ricordi a Kiryu, io volevo affidarti a lui, dopo averti reso umana. La mia vita era tua.- confesso, mentre la tua testa si avvicina ancor di più al mio cuore, dove batte solo e unicamente per te.
Yuuki non sai che male mi sto facendo, dirti queste parole. Il mio amore per te non ti basta. Mi sono sempre chiesto cosa ci fosse che non andasse. Ti ho amato così follemente ed ero diventato possessivo, forse è stato questo il mio errore? Oh non averti detto subito chi ero?
Ne ero consapevole delle mie scelte, in passato ho cercato di allontanarti a me e più stavi lontano e più soffrivo. Ho creduto che la tua felicità era la mia, ma mi sono reso conto che senza di te non sono nulla, un corpo senza anima.
La tua nascita mi ha riportato in vita, il tuo sorriso, mi hanno condotto qui. Ho fatto di tutto per proteggerti, ti ho protetto anche da me stesso. Sono solo un uomo egoista, possessivo e ossessionato da te.
Il tuo distacco dal mio corpo mi fulmina, il dolore non è nulla al confronto alla tua perdita.
-Per noi non ci sarà mai vita. Potrebbe essere anche domani, quando deciderai di gettare il tuo cuore nella fornace ed io. – Chiudo gli occhi a quelle parole amare, non ritornerò indietro.
Sento la tua mano accarezzarmi la guancia e ciò che vedo è uno sguardo miscelato tra dolore e desiderio.
Spalanco gli occhi a quella rivelazione e un momento dopo ho le tue labbra su di me. Le tue braccia mi circondano il collo per maggiore stabilità, tento di afferrarti, ma il contatto cade e mi riabbracci con più vigore.
Il vortice di sentimenti che alleggia questo corridoio mi confondono per la prima volta, ho tra le braccia la donna che amo più della mia stessa vita, i suoi segnali mi danno una solo e unica certezza.
-Capisco – sussurro.
-Se non sai qual è il posto del tuo cuore … te lo mostrerò io, Yuuki.Dal momento in cui hai accettato uno come me. – Ti afferro con decisione e ti porto con me. Il tuo corpo è sollevato dalle mie braccia e ti conduco in una stanza nuova, raffinata, dove al centro elogia un letto a baldacchino.
La guardi con timore, ma la mia mano ti fa calmare e sento il tuo respiro accelerare.
-Non avere paura di me, Yuuki- sussurro a un tuo orecchio, mentre i nostri corpi si sfiorano in una strana danza che pian piano sta iniziando.
Il tuo cuore galoppa e mi sento in dovere di farti provare quelle emozioni che un uomo deve far provare alla propria donna. Il tuo sguardo mi trafigge, ti sfioro la guancia.
-Fidati di me.-
-Mi sono sempre fidata di te, Kaname. Non ho mai dubitato … - mi confessi imbarazzata, sorrido a quel rossore e il cuore balza in gola.
-Yuuki – ti sussurro dolcemente, mentre il mio viso scende sul collo, dove depongo piccoli baci caldi, inizio a sentire i tuoi primi sospiri. Continuo con quest’andamento, non voglio farti paura, voglio solo che tu sia te stessa.
-Kaname- mormori rossa.
-Quanto sei bella, mia dolce Yuuki- la voce si sta sfumando, il dolce è sostituito dal rauco, il desiderio che ho di te si fa sempre spazio.
-Kaname- la tua voce mi riporta da te, vedo i tuoi occhi chiudersi e poi baciarmi, prima lentamente, come se avessi paura di sperimentare questi sentimenti con me e poi con più passione. Mi rendo conto che sono felice di questo momento, dopo innumerevoli notti ti vedo pronta a compiere un passo decisivo. Le tue braccia circondano nuovamente la mia testa e sta volta riesco ad abbracciarti e a portarti più vicino a me, quest’atto mi fa infiammare ancora di più, che temo che sfocerà presto in una passione repressa d’anni.
Sorrido alla tua incapacità di dettare gioco in questa relazione passiva.
Riprendo le redini di questo momento e inizio a essere l’uomo che è in me, l’uomo che per anni ha visto la sua donna crescere e mai ha potuto sfiorarla in quella maniera.
-Yuuki- dico, mi sorprendi adesso con questa nuova luce che si sta facendo strada in te.
Mi afferri la mano e mi fai sedere e prontamente ti accavalli su di me, mentre spalanco gli occhi.
-Kaname io …- non parlare amore mio, lasciamo le parole fuori da questa stanza, almeno per questa notte, non voglio rivederti infelice. Lasciamo il nostro dolore e anneghiamo in questa illusione di amore.
Perché quando riapriremo gli occhi, il nostro sogno d’amore si sgretolerà.
-Fammi tua- la tua audacia mi fa sorridere.
-Ti ho sognata così tante volte, che adesso non mi sembra vero- Dico, con il capo chino.
-Non avere paura di mostrarmi i tuoi sentimenti Kaname, una volta mi hai detto che non si deve mai vergognarsi di essi.-
-Hai ragione, Yuuki.-
Non la lascio altre parole e mi fiondo verso di lei, prendendola di sorpresa e baciandola con passione, intrufolando la mia lingua nella sua bocca. Ci aggrappiamo come due amanti disperati del poco tempo che c’è consentito.
Le sfioro le cosce e lei geme, e il mio corpo reclama quel contatto.
Le sollevo piano la maglia e me la ritrovo con l’intimo davanti ai miei occhi.
Lei pudica si copre con le mani.
-Amami Yuuki, adesso non avere paura tu dell’emozioni che ti sto facendo provare- i suoi occhi, si riempiono di lacrime.
-Kaname –balbetta, mentre un singhiozzo sfiora il mio udito. Tolgo via quelle lacrime dal suo viso e inizio il rapporto, bacio ogni centimetro di pelle, dove imprimo il suo odore, il suo sapore. Con un gesto svelto slaccio il reggiseno e poi lo sfilo con calma, senza mollare il suo sguardo imbarazzato, le sue mani deposte sul cuscino, mi guarda, ci guardiamo. Abbasso la testa per sfiorare con la lingua i suoi capezzoli piccoli e rosee, nel momento del nostro contatto lei vibra, e mi eccito ancor di più.
-Kaname- geme la mia principessa.
La voglio torturare, la voglio solo mia.
-Kaname … posso toccarti?- imbarazzata com’è, mi fa una tenerezza immane.
- Tu mi puoi fare ciò che vuoi Yuuki- le dico, ma il suo sguardo non è sorpreso, no, lei diventa ancora più pallida. Sa di quelle parole, sa il loro significato.
-Non farti influenzare del passato, vivi il presente, vivilo con me Yuuki, chiedo solo questo. – piange, ma non è la sola. Il mio cuore si sta frantumando sempre più. Questo momento doveva essere l’inizio della nostra vita insieme, e invece è la nostra fine. Ci uccidiamo con questi sentimenti contrastanti, sentimenti che ci hanno diviso per sempre.
Amami piccola, anche solo per poco, amami anche se non sono l’uomo che vorresti accanto.
-Amami in quest’ultima notte, ti prego-  non ho mai amato le suppliche, ma lei sa di me. E’ stata l’unica che è riuscita a farmi cambiare. Le devo la mia lunga esistenza. La Yuuki bambina adesso è diventata donna grazie a me, adesso siamo una cosa sola.
-Ti amo Yuuki- le dico con il cuore in mano, mentre la sovrasto nel corpo. Le mani che accarezzano la sua chioma morbida e lei che mi tiene per gli avambracci.
-Io-
-Ti amerò per sempre, è sono felice che tu sia qui con me, significa tanto.-
-Kaname –
-Portalo con te, nel tuo cuore- mi abbasso e le bacio il petto, dove io ho giurato amore eterno.
-Vorrei farlo anch’io, ma io …-
-Non m’importa Yuuki. Ti ho sempre accettato per quello che eri. Ricordati, che farò di tutto per proteggerti per sempre, anche quando non ci sarò più-, dico, abbassando il mio corpo su di lei. Mi rifugio nel suo petto e mi addormento, cercando di vivere quegli ultimi momenti prima della fine.
 
 
 
 



 

Fine Capitolo 89

 
Stop!
Credo essere distrutta.
Mi sto facendo violenza, troppo difficile scrivere questa parte, l’ho amata e l’odiata. Era da qualche tempo che mi volevo soffermare su questo capitolo, ma non ci sono mai riuscita. Questo manga, quest’uomo mi ha segnato fortemente e non ho voluto andare oltre questo capitolo perché so, che la ferita che ho dentro si aprirebbe ancora. Già solo vedere la sua immagine chiusa in una bara di vetro, mi fa …. Sorvoliamo questo passaggio che è meglio!
Finalmente ci sono riuscita, come avete già notato ci sono alcune parti del manga, ho voluto riportarli qui per non inventare di sana pianta.
La parte finale l’improvvisata, sapendo che la Hino ci ha privata di quel momento fondamentale.
Spero che non vi dispiaccia. Ho cercato di essere cauta, sapendo le mie avvenenze su questo tasto, vado sempre a finire al rating rosso e questo dovrebbe essere un giallo.
Kaname è un personaggio che mi ha colpito tanto, ho cercato di impersonarlo al meglio, ma credo proprio che l’unica, che per ora ci è riuscita, è stata “Karmilla” adoro il tuo modo di scriverlo.
Non voglio paragonarmi a nessuno, ma ho cercato davvero di farlo uscire al meglio, significa che arrivo fin qui. Ognuno di noi ha i propri limiti.
Non allungo oltre, spero che vi sia piaciuta la lettura e che non me ne volete … sapendo che ho due storie in questo fandom ferme.
Ragazzi sto cercando di tornare e questa mi servirebbe come sblocco.
Vi saluto e un grazie chi arriverà fino a qui.
Heart