Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: FiammaBlu    04/11/2014    4 recensioni
L' ebook è scaricabile dal mio profilo autore. Revisione ultimata! Grazie a tutti coloro che continuano a leggerla! :)
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Cosa sarebbe accaduto se nel numero 28 Masumi Hayami fosse riuscito a confessare a Maya di essere l'ammiratore delle rose scarlatte? Leggete la mia versione di questo "what...if" ^_^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ultima revisione: novembre 2015

 

6. Scelte



Erano trascorsi cinque giorni da quella cena al fast food con il signor Hayami. Nei momenti liberi in cui non era impegnata con le prove era il suo pensiero fisso. Aveva voluto conoscerlo così intensamente, che si era trovata completamente spiazzata quando le due figure si erano unite diventando una sola. L'uomo che più odiava era quello a cui più si era affezionata e a cui più doveva.

Un urlo del regista la riscosse dai suoi pensieri seguito immediatamente dopo da una porta che sbatteva.

- Tutti in sala prove! - gridò, lei si alzò di scatto dalla sedia e si precipitò di corsa. La sala era gremita anche se Maya notò l'assenza di alcuni attori. Kuronuma era furioso e sinceramente le sembrava anche ubriaco.

- Non ho alcuna intenzione di cedere ai ricatti della Osawa! - esordì col suo vocione tonante. Un brusio sommesso si diffuse fra tutti.

- Maya, che succede? - sussurrò Yu vicino al suo orecchio.

- Non lo so, Sakurakoji - rispose con sguardo preoccupato.

- Le produzioni Osawa hanno deciso di optare per un altro spettacolo da presentare al festival delle Arti, ma io metterò in scena "Lande dimenticate" a qualsiasi costo! - rivelò con una rabbia intensa che traspariva dalla sua voce.

- Chi non regge le mie prove è pregato di andarsene immediatamente! - aggiunse picchiando un pugno sul tavolo vicino.

Con grande costernazione, Maya vide uscire quasi tutti, tranne alcuni tecnici, Yu e lei stessa.

- Bene! Adesso finalmente potrò scegliere i miei attori! Non possiamo più provare qui, la Osawa riserva questi spazi al loro nuovo spettacolo di punta con Madoka Enjoji che interpreterà Isadora, a noi hanno dato uno dei loro vecchi studi vicino alla ferrovia… - Kuronuma passeggiava avanti e indietro, parlando più a sé stesso che alle quattro persone rimaste in sala - Il loro spettacolo sarà in un teatro Daito e a noi hanno assegnato la sala Ugetsu… -

Maya rabbrividì quando udì il nome della grande attrice e della Daito. Il signor Hayami ha autorizzato l’uso di uno dei suoi teatri? Era a conoscenza di tutta la situazione? Certo che lo sapeva! Come ha potuto!

- Maya, dove vai? - gridò Yu vedendola scappare via. Quando aprì la doppia porta della sala prove travolse quasi Mai, che era subito dietro.

La ragazza guardò stupita Maya che correva e poi spostò lo sguardo nella sala individuando Yu che aveva un’espressione preoccupata.



Correva senza sosta, la rabbia che le bruciava in petto come mai prima di  quel momento. Non si capacitava del motivo per cui il signor Hayami avrebbe dovuto preferire un altro spettacolo. Il pensiero la fece infuriare ancora di più e sollevando lo sguardo vide l’ingresso della Daito Art Production. L’insegna capeggiava enorme a sinistra, circondata da un piccolo giardino. Si fermò, ansimando, i polmoni che bruciavano chiedendo ossigeno e lo vide. Masumi Hayami stava salendo le scale accompagnando gentilmente un’attrice in uno splendido abito corto pesca, i lunghi capelli neri appuntati perfettamente a scoprirle l’elegante collo dalla pelle d’alabastro. L’attrice inciampò e lui prontamente la sostenne, lei sollevò lo sguardo e lo ringraziò con un sorriso meraviglioso e sensuale. Il signor Hayami mormorò qualcosa e lei rise. Era Eiko Nakamura.

Ancora lei… la stessa di qualche tempo fa…

- Maya? - una voce la distrasse dai suoi pensieri e si voltò di scatto.

- Signorina Mizuki! -

- Come mai da queste parti? - le chiese sorpassandola e raggiungendo le scale dell’ingresso.

- Io… - si bloccò e arrossì rimanendo immobile. Mizuki si girò a guardarla perplessa. Perché era sotto gli uffici della Daito e perché aveva quell’espressione accigliata e imbarazzata?

- Hai visto entrare il signor Masumi con Eiko Nakamura? - le domandò sospettosa tornando verso di lei e la vide sussultare - Maya, ti senti bene? C’è qualcosa che non va? - si avvicinò ancora notando piccole lacrime che cadevano.

Maya… se il signor Masumi ti ha davvero detto la verità, cosa starai provando adesso? Posso solo immaginare quale confusione si nasconda dentro di te, come le lacrime che vedo ora… Ti avrà detto dell’ammiratore o anche di ciò che lui prova davvero per te?

- Sì, signorina Mizuki, va tutto bene - singhiozzò, si voltò e scappò via.

Mizuki la osservò aggrottando le sopracciglia, sembrava particolarmente arrabbiata, ma anche addolorata. Che per qualche ragione l’avesse infastidita l’attrice in compagnia del signor Masumi?

Maya corse fino a perdere l’orientamento e si ritrovò nel parco dove le piaceva tanto rifugiarsi quando voleva pensare un po’.

Non c’è alcun motivo per cui vada a chiedergli spiegazioni su Isadora! Io non sono nessuno! Lui può fare quello che vuole con i suoi teatri e sicuramente guadagnerà molti più soldi con Isadora che non con Lande dimenticate! Ed è probabile anche che abbia dei buoni motivi per aver preso una decisione del genere...

Si sedette sull’altalena e pianse sommessamente senza neanche sapere bene il motivo.



Quando Yu Sakurakoji ricevette la chiamata dal Presidente delle Produzioni Osawa restò alquanto interdetto. Si presentò nel suo ufficio come richiesto, ma quando gli propose di abbandonare Kuronuma e “Lande dimenticate”, offrendogli il ruolo dell’amante di “Isadora” a fianco di Madoka Enjoji, rifiutò categoricamente. Forse Mai aveva ragione, forse teneva ancora a Maya tanto da non abbandonarla in un momento simile. Non ebbe il minimo tentennamento neppure quando si presentò la Enjoji in persona, bellissima e statuaria, che non riuscì in alcun modo a fargli cambiare idea.

- Come puoi rifiutare un ruolo del genere? Sei uno dei migliori giovani attori della compagnia Ondine! Reciteresti in una grande produzione che vedrà la luce in uno dei teatri Daito più belli! - Madoka non riusciva a credere che quel ragazzino talentuoso volesse restare in quello spettacolo accanto a quell’attricetta insignificante di cui le aveva parlato il Presidente Osawa.

- Sono davvero spiacente, ma ho fatto la mia scelta. Reciterò con Maya Kitajima - aveva risposto pacatamente Yu con un tono che dichiarava chiuso il discorso.

Ora era in piedi, fuori dall’edificio della Osawa, gli altri erano dentro e stavano raccogliendo il materiale da portare nella vecchia sala prove che gli avevano assegnato e lasciare quella proprio all’Isadora che aveva rifiutato. Pioveva a dirotto, ma a lui non importava, anzi, la pioggia sembrava lavar via tutti i pensieri che gli affollavano la mente. Il cellulare squillò e quando vide il nome evitò di rispondere.

Mai… non posso più continuare a mentirti, avevi ragione, ciò che sentivo per Maya e che credevo di aver rimosso, era solo sepolto in profondità e ora che recito insieme a lei sta tornando tutto fuori…

La porta si aprì e uscì Maya con un ombrello, meravigliandosi quando lo vide.

- Sakurakoji! Cosa fai qui fuori? Sei tutto bagnato! - spostò l’ombrello sulla sua testa, ma quando vide i suoi occhi rattristarsi all’improvviso si spaventò.

- Che succede, Yu? - gli domandò sinceramente preoccupata e lui sentì di non doverle mentire.

- Mi hanno proposto per il ruolo dell’amante di “Isadora”, interpretata da Madoka Enjoji… - le confidò, abbassando lo sguardo e infilandosi le mani in tasca.

Maya sentì il gelo pervaderle le ossa. Le occorsero alcuni secondi per capire cosa le avesse detto e almeno altri dieci per accorgersi che lui non sarebbe stato più Stewart.

Non posso… non puoi Sakurakoji! Sei il mio Stewart, come posso essere Jane se tu non sarai lì? Tutte queste settimane in cui abbiamo sviluppato i due personaggi! Come potrò recitare senza di te!?

E si rese conto di quanto il suo partner fosse davvero importante per lei.

Yu la vide impallidire, gli occhi spalancati, la mano che reggeva l’ombrello tremava. Maya… perché questa reazione?

- Ti… Ti prego - balbettò lei portandosi una mano alla bocca e distogliendo lo sguardo - Non andare, non lasciare la mia Jane, Yu! Io ho bisogno di te! - gridò abbracciandolo e lasciando andare l’ombrello.

Yu rimase scioccato dalla reazione, non aveva idea che Maya lo tenesse in considerazione in quel modo. La pioggia li bagnava completamente, scendeva mescolandosi alle lacrime di lei e il vento portava via i suoi singhiozzi.

- Maya - le sussurrò stringendola forte - Ho scelto di recitare con te - sentì la pelle calda del suo orecchio vicino alle labbra e non poté trattenersi, così la sfiorò con un bacio lieve. Sentì che lei strinse forte le braccia e smise di piangere.

- Grazie, Yu - mormorò Maya realizzando completamente l’importanza della presenza di Stewart sul palco a fianco della sua Jane.

Dall’altra parte della strada, Masumi Hayami, nella sua macchina, aveva osservato tutta la scena. Si accese lentamente una sigaretta e li fissò per tutto il tempo in cui rimasero abbracciati. E’ questo ciò che mi aspetta in futuro? Far finta che non mi interessi di chi si innamorerà o chi la stringerà fra le braccia? Illudermi che potrò accettare tutto questo senza soffrire come sto facendo adesso?



La sera seguente Masumi Hayami era comodamente seduto in uno dei locali più alla moda nel quartiere di Ginza insieme al Presidente Osawa e ad alcuni attori del cast di “Isadora”, compresa Madoka Enjoji. L’attrice era indignata per il comportamento tenuto da Yu Sakurakoji il giorno prima e si rivolse direttamente al Presidente della Daito facendogli notare come avrebbe potuto spostarlo direttamente sulla loro produzione essendo un attore della Ondine.

- Mi ha rifiutato e insultato come se non avesse alcun valore recitare con me, preferendo quell’attricetta scelta da quel folle di Kuronuma! - esplose Madoka lanciando fulmini dagli occhi adirati.

Masumi sorrise appena e sollevò il bicchiere guardando distrattamente il vino all’interno.

- Forse non ne è al corrente - iniziò e tutto il brusio intorno cessò - Ma Yu Sakurakoji non l’ha realmente insultata - l’attrice divenne immediatamente attenta.

- Conosce la Dea Scarlatta? - le chiese Masumi appoggiandosi al comodo divano e rigirando il bicchiere lentamente.

- Sì, il dramma di Ichiren Ozaki, interpretato da Chigusa Tsukikage - rispose stizzita Madoka, non amava che facessero insinuazioni sulla sua presunta conoscenza del teatro.

- Maya Kitajima è l’allieva della Tsukikage e probabile candidata a contendersi quel ruolo con Ayumi Himekawa - rivelò Masumi fissando gli occhi sull’attrice per gioire segretamente del risultato. E il premio per la sua rivelazione non tardò ad arrivare: Madoka sbiancò e si portò una mano alla bocca soffocando un grido di meraviglia.

- Maya Kitajima si trasforma sulla scena, inserisce una passione tangibile nei suoi personaggi, tanto che sembrano vivere sulla scena. All’audizione per “Le due regine”, sbaragliò letteralmente tutte le altre partecipanti, tanto che non fu necessaria la terza prova - Masumi elencò brevemente alcune caratteristiche positive di Maya così che quell’attrice capisse con chi si sarebbe confrontata se Kuronuma avesse insistito nel voler rappresentare il suo spettacolo.

- Non è possibile… - mormorò Madoka Enjoji, mentre il brusio intorno a lei era ripreso per commentare ciò che aveva appena detto l’autorevole Presidente della Daito Art Production, conosciuto per la sua scaltrezza e occhio critico verso gli attori.

- E’ questa l’attrice che Yu Sakurakoji ha scelto - concluse facendo passare lo sguardo su ognuno dei presenti e finendo su Madoka.

- E sono davvero curioso di vedere cosa farà il regista… - terminò bevendo tutto il vino. Intorno a lui mormoravano e l’attrice non aveva ancora chiuso la bocca. Masumi aveva intenzione di farle incontrare Maya di persona e sapeva esattamente cosa fare.



Kuronuma Ryuzo era determinato ad andare avanti e affisse per mezza città volantini di ricerca di attori che volessero cimentarsi in quella sfida.

- Da qualche parte ci sono tutti gli strumenti di cui ho bisogno, devono solo venire da me e io li devo valutare! - ringhiò mentre attaccava l’ennesimo volantino.

- Quanti registi hanno la possibilità di scegliere in modo così radicale i propri attori che vengono sempre imposti dalle compagnie che sponsorizzano gli spettacoli? E’ un’occasione irripetibile e non intendo lasciarmela sfuggire. Inoltre così darò la possibilità a molte persone di confrontarsi con sé stessi! - borbottava attaccandone uno.

Molti passanti lo fissavano stupiti per il suo comportamento, ma a lui non interessava affatto. Kitajima era rimasta ed era lei il suo strumento migliore, avrebbe accordato anche tutti gli altri.



La sala Ugetsu era fatiscente e quasi completamente impraticabile. Eppure Maya e i pochi rimasti con Kuronuma non si dettero per vinti. Esattamente come il regista, lei non aveva alcuna intenzione di darla vinta al Presidente Osawa e neanche a Masumi Hayami!

So bene che è assurdo dividere le due figure, ma Masumi Hayami è un affarista senza scrupoli che pensa solo al profitto della sua azienda e comincio anche a dubitare del motivo per cui mi abbia seguito per tutti questi anni donandomi delle rose!

Erano passati tre giorni da quando avevano aperto, sconvolti, le porte di quel vecchio teatro. Il palco era sporco e sconnesso, ma avevano già iniziato a sistemare ogni cosa. Mentre loro si erano dati da fare, Kuronuma aveva continuato ad affiggere cartelli di ricerca di attori in tutta la città. Era determinato a trovare i suoi strumenti, come li chiamava, per dar vita alla più complessa opera della sua vita. Maya aveva intuito che aveva un piano per “Lande dimenticate” che andava oltre il semplice spettacolo che stavano preparando.

C’erano già state le prime audizioni e Maya non era sicura che lo spettacolo potesse funzionare con muratori, infermiere, manovali, che non avevano mai recitato in vita loro, ma Kuronuma sembrava vedere in alcuni di loro qualcosa che sfuggiva a tutti gli altri...

Quel pomeriggio Maya aveva insistito per provare su quel palco la sua Jane e Kuronuma aveva acconsentito dopo averla fissata intensamente.

- Tu ed io faremo grandi cose, Kitajima - mormorò facendola arrossire. Yu aveva riso ed era salito sul palco, elettrizzato e pieno di energie.

I due tecnici che erano rimasti li avevano aiutati con l’illuminazione così riuscirono almeno a provare le scene principali fra Jane e Stewart in attesa che Kuronuma decidesse di far unire i candidati già selezionati per i vari ruoli che erano seduti accanto a lui in prima fila. Stavano recitando la scena in cui Jane inizia a fidarsi di Stewart dopo mesi di addestramento, quando le porte in cima al teatro che davano sull’atrio si aprirono.

Kuronuma si alzò di scatto, tutte le luci si accesero e poté vedere chi avesse fatto irruzione senza autorizzazione interrompendo il loro lavoro. Maya mantenne la sua maschera e si rifugiò dietro Sakurakoji ringhiando in modo sinistro.

- Vedo che non si arrende, signor Kuronuma - esordì Masumi sorridendo dopo aver lanciato una breve occhiata al palco rattoppato alla meglio e a Maya che sembrava recitare ancora.

- Arrendermi? Signor Hayami, lei non mi conosce, ancora! - e scoppiò a ridere ignorando completamente il cast di “Isadora” e il Presidente Osawa che erano entrati insieme ad Hayami.

- Speravo che lei non desistesse - ammise Masumi raggiungendolo e stringendogli la mano.

- Veramente pensavo che lei avrebbe preferito un mio ritiro - replicò il regista ridendo col suo vocione.

Il Presidente Osawa e Madoka Enjoji si guardarono ridacchiando e a Kuronuma non sfuggì: quei due erano lì sicuramente per una ragione.

- Perché non ci fa vedere un po’ del suo spettacolo? - propose Masumi appoggiandosi al palco fatiscente e accendendosi una sigaretta.

In quel momento Madoka si rese conto che Maya Kitajima era rimasta una ragazza lupo… Ma com’è possibile che abbia una concentrazione così alta?

Kuronuma guardò i nuovi attori che annuirono tutti, consci di ciò che gli stava chiedendo di fare il regista, poi batté le mani.

- Kitajima! - gridò e Maya sbatté gli occhi uscendo dal personaggio. Si rialzò arrossendo violentemente e quando lo sguardo le cadde su Masumi Hayami che si era girato verso di lei, fece un lieve inchino e salutò tutti balbettando.

Madoka Enjoji scoppiò a ridere. Come può una ragazzina così insignificante essere una candidata alla Dea Scarlatta?

- Facciamo vedere agli ospiti cos’è “Lande dimenticate”! - ordinò Kuronuma con gli occhi che brillavano. I nuovi attori inesperti avevano provato poco, ma tutti salirono sul palco e lo spettacolo iniziò.

Fin dal primo ululato di Maya, Madoka Enjoji fu costretta a rivedere la prima idea che si era fatta di quella ragazzina. Si trasformava completamente, entrava dentro il personaggio, o il personaggio entrava in lei, ed era in grado di trasmettere tutti gli stati d’animo agli spettatori.

Masumi osservò i presenti per qualche istante poi portò l’attenzione su di lei.

Avanti ragazzina, fai vedere cosa significa recitare!

Non c’erano costumi di scena, né musiche, né luci quindi la recitazione degli attori spiccava in netto contrasto con l’ambiente scadente circostante. Nonostante l’inesperienza degli altri attori, Maya e Sakurakoji trascinarono tutti e lo spettacolo funzionò. Madoka iniziò a comprendere perché la famosa attrice Chigusa Tsukikage avesse scelto quella ragazzina come sua allieva valutandola addirittura come erede per la Dea Scarlatta.

Quella ragazzina è spaventosa…

Quando lo spettacolo arrangiato terminò, Kuronuma si voltò verso i suoi ospiti impietriti e seppe di averli perlomeno stupiti e ancora non avevano visto niente!

- Allora, signor Hayami, cosa ne dice? - esordì il regista, le mani sui fianchi e lo sguardo duro, ma il Presidente Osawa si intromise.

- Tutto questo è inutile, Kuronuma! - sbraitò - Il tuo spettacolo non è stato accettato al Gran Premio delle Arti! -

Maya rimase sconvolta da quella rivelazione, ma il regista non si lasciò affatto intimorire.

- Non ha alcuna importanza! Ho il permesso del proprietario di questa sala! IO METTERO’ IN SCENA "Lande dimenticate"! L’unico rammarico è non poter concorrere contro “Isadora”! - li aggredì Kuronuma con un pugno chiuso.

Gli attori scesero lentamente dal palco accompagnati da un lieve brusio di assenso. Sakurakoji si avvicinò a Maya e le sussurrò qualcosa nell’orecchio, lei sorrise e lo guardò con occhi pieni di sfida.

Masumi vide lo scambio, ma distolse lo sguardo concentrandosi su ciò che avrebbe dovuto dire.

- In realtà possono concorrere ancora per un premio - disse, attirando l’attenzione generale.

- Senza iscrizione al Premio delle Arti non possono concorrere! - insisté iroso il Presidente Osawa. Masumi sollevò lo sguardo sul Presidente e questi si zittì.

- Ogni anno l’Associazione Nazionale per lo Spettacolo assegna il loro premio più ambito scegliendo uno spettacolo fra tutti quelli in scena in quel periodo e non è necessario essere iscritti al concorso - spiegò Masumi accendendosi un’altra sigaretta e appoggiandosi al bordo del palco.

Quanta boria ostenta ogni volta! Io non la capirò mai, signor Hayami, mai! Perché ci sta aiutando? Isadora è una sua produzione, è assurdo che voglia dei rivali!

Maya si avvicinò al regista conscia di quella nuova possibilità.

- Non è mai accaduto che fosse premiato uno spettacolo fuori dal concorso! - obiettò un altro attore del cast di “Isadora”.

- Non sarà una consuetudine, ma non c’è alcuna regola che obblighi a premiare solo gli spettacoli in concorso, quindi anche “Lande dimenticate” potrebbe farcela - spiegò lentamente portandosi di fronte a Maya. Lei lo fissò con astio senza alcun timore.

- Cosa ne dice, ragazzina. Accetta la sfida? - la provocò fissandola con sguardo incuriosito. Qualsiasi cosa io faccia, non vedrai mai in me un uomo diverso da Masumi Hayami…

- Certo, signor Hayami! Certo! - rispose immediatamente lei stringendo un pugno, sostenuta dal brusio generale degli altri attori. Non mollerei neanche morta, soprattutto di fronte a lei!

- E lei, signor Kuronuma? Vuol provare a vincere il premio dell’Associazione Nazionale? - lo interrogò Masumi spostando l’attenzione sul regista.

- Sì, signor Hayami! - annuì vigorosamente il regista puntando gli occhi pieni di sfida in quelli del Presidente Osawa.

Madoka Enjoji scoppiò a ridere attirando l’attenzione.

- Sono proprio curiosa di vedere cosa sarete in grado di fare contro “Isadora”! - e rise ancora.

- Signor Kuronuma, la invito ufficialmente alla prima di “Isadora” con i suoi due attori principali e noi - Masumi spostò lo sguardo sul Presidente Osawa e Madoka Enjoji - Verremo alla vostra - propose concludendo la sua idea iniziale.

Il gruppo iniziò a risalire la scalinata verso l’uscita, ma Maya fece un passo avanti, non l’avrebbe lasciato andare via così!

- Signor Hayami! - e lui si voltò fermandosi - Perché sta facendo tutto questo? Cosa sta tramando questa volta? - sibilò con voce piena di sospetto. Masumi ridiscese le scale, ma lei non si mosse, sentiva tutti gli sguardi su di sé, soprattutto il suo, che la fissava intensamente.

- Niente! - le rispose pacato, sorridendo - Vorrei solo che lei si impegnasse come ragazza lupo, anche per la Dea Scarlatta. E mi aspetto che mi inviti alla prima -

- Le farò avere l’invito, non dubiti! - ribatté lei con astio pentendosi, immediatamente dopo, del tono che aveva usato.

Non riuscirò mai ad abbattere il tuo muro di sospetti, vero ragazzina?

Masumi si fece serio all’improvviso e lei non comprese il motivo di quel cambiamento repentino.

- Buon lavoro, ragazzina - la salutò rigidamente e il distacco fu così brusco che Maya rimase immobile, gli occhi spalancati per lo stupore e un profondo e inspiegabile senso di colpa.

Come può cambiare umore così all’improvviso? Signor Hayami… perché a volte i suoi occhi sono così tristi? E io… io non so mai se credere alle azioni del Masumi Hayami della Daito o a quelle dell’uomo che mi regala le rose...


   
 
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