"Trova ciò che ami e lascia che ti uccida"


Ho preso alla lettera questa frase, mi sono lasciata uccedere da lui. E' la mia droga, non riesco a non pensarlo, non riesco a non impedigli di essere in qualunque aspetto
della mia vita,non riesco e forse non voglio neanche allontanarlo da me. Voglio che ritorni tutto come quando c'era lui, quando mi alzavo la mattina e mi trovavo il un suo
messaggio, anche se lo aveva scritto quando era completamente fatto, ma almeno lui voleva me. LUI VOLEVA ME.
E ora? Ora lui è andato avanti, come se la nostra storia non lo abbia minimamente tagliato,graffiato, toccato o soltamente sfiorato. Non ero nulla per lui, ero solo una delle tante
una delle tante, l'unica  però che gli ha dato tutto di lei, ogni minimo respiro e ogni minimo battito del suo cuore.
Mi sento così vuota da quando se n'è andato, riesco a cambiare umore soltanto facendo un collegamento con qualcosa di suo e questo purtroppo mi riesce molto bene e spesso.
Si è preso tutto di me, il mio sorriso, la luce che c'era nei miei occhi quando lui era con me, il battito del mio cuore quando mi guardava, la rivoluzione che mi creava quando mi baciava.
Mi ricordo tutto come se avvenisse in contemporanea nella mia testa, rivedo la nostra storia e rivedo tutte le mie illusioni su un futuro insieme, non era un futuro di quelli che avevo progettato
ma avevo lui e questo era la cosa che m'impostava di più.
Sono passati quasi tre mesi da quando se n'è andato, un messaggio ed è sparito dalla mia vita come se nulla fosse, come se non ci fosse mai stato un "noi" ma solamente un "tu ed io" o peggio ancora "La ballerina e il breaker".
Eravamo considerarti la coppia perfetta per tutti i ragazzi che ballano nella nostra scuola, eravamo la tenerazza, la libertà, l'amore. Eravamo entrambi alla ricerca di qualcuno che ci salvasse dal nostro caos, ma ci siamo ritrovati a nuotare
in un mare ancora più grande e ancora più saltato,e io ormai sto annegando e i miei graffi bruciano così tanto che ormai non sento più il dolore. E lui? Lui starà li, ad aspettare qualcosa di migliore visto che io non gli sono bastata, starà seduto
su un muretto, con in bocca una sigaretta cercando di sparire nel fumo, per qualche secondo per scappare dalla vita incasinata che ha,per scappare da tutti i suoi problemi e anche da me. Forse sono stata troppo ingenua con lui, eppure
io lo ritenevo l'amore della mia vita e giuro che con lui ci avrei voluto passare ogni fottuto secondo della mia esistenza, avrei dato tutta la mia esistanza per vederlo dormire, per potergli accarezzare i capelli, per poterlo guardare in quei occhi
e per poterlo chiamare ancora "Amore". E gli avrei perdonato tutto, tutto il male che mi ha fatto io gliel'avrei perdonato. Non posso auguragli il male che sto provando, neanche la metà perchè non riusicrebbe a sopportarlo, nessuno riuscirebbe
svegliarsi il cuore della notte, mettersi le coperte in bocca e iniziare a piangere per non farsi sentire, non riuscirebbe ad allenarsi in quelle quattro mura dove all'inizio c'era l'amore e ora quando ci incontriamo in quelle stesse quattro
mura non c'è che imbarazzo e un cuore infranto.
"Era come se mi avesse strappato il cuore dal petto e io ero sveglia, e lo vedevo con il mio cuore in mano mentre piano piano morivo, ma ero tranquilla perchè il mio cuore lo aveva un'idiota che girava su se stesso."