DARK ICE

La ragazzina si buttò sul letto, esausta:-E' così ingiusta!- esclamò.

-Che cosa c'è, Marcy?- domandò il signor Abadeer, preoccupato.

-C'è che la maestra Ghiaccio è cattivissima! La odio, la odio, la odio!-

-Hai preso un altro brutto voto?- chiese il padre di Marceline, comprensivo.

-Non è questo… cioè, si, anche questo, ma… è che è così antipatica…- affondò il viso nel morbido cuscino, facendosi accarezzare la testa dal padre che, dopo qualche secondo, disse:-E va bene, andrò a parlare alla tua maestra…-

La bambina scattò su, raggiante:-Davvero?-

-Si, si. Domani ci andrò- acconsentì il signor Abadeer.

-No, adesso!-

-Marcy, ho detto domani. Appena ti porto a scuola chiederò di parlare alla signora Ghiaccio-

-Attento, è signorina Ghiaccio. Chi sposerebbe mai una così?- e la bimba, dopo questo commento, sogghignò sotto i baffi.

-Ciao ciao, papà!

-A più tardi, sanguisughella!- le sorrise Hunson Abedeer.

L'uomo entrò in segreteria, e domandò di poter parlare con la signora, cioè, la signorina Ghiaccio.

Le segretarie acconsentirono, e lo portarono in un'aula, dicendogli di aspettare.

Durante l'attesa, Hunson immaginò come poteva essere sgradevole una maestra ancora zitella.

"Troppo grassa, troppo magra? Troppo bassa, troppo alta? Troppo romantica, troppo acida? O forse non vuole semplicemente sposarsi?"

Il signor Abadeer non ebbe il tempo di pensare altro, perché in quel momento dalla porta fece capolino la signorina Ghiaccio.

Hunson rimase di stucco: la donna era pallida, con lunghi capelli biondo platino e lucenti, un naso lungo,sopracciglia folte e labbra sottili.

Indossava una camicetta azzurra, una giacca e dei pantaloni grigi e degli stivaletti marroni.

Tutto sommato, una bella donna.

Ma quello che colpì di più il signor Abadeer erano i suoi occhi: occhi di ghiaccio, occhi malvagi.

-Buongiorno, signor…- la sua voce era roca e acuta.

-Abadeer!- rispose, ancora attonito.

-Il padre della signorina Marceline Abadeer, suppongo- disse con sufficienza.

-Esattamente.-

-Devo dire che sua figlia è uno dei miei peggiori studenti- disse la signorina Ghiaccio, con una smorfia dipinta sul volto pallido.

-Ah. Bene.-Il signor Abadeer si era distratto. Per quanto quella strana donna avesse un aspetto così trascurato, al signor Abadeer piaceva.

Gli piacevano le donne sicure di sè, grintose, anche un po' cattive.

E anche la signorina Ghiaccio era attratta da lui: il suo aspetto lugubre, la carnagione grigia, come se non vedesse da giorni la luce del sole, e lo smoking da funerale lo rendevano un soggetto, ehm… interessante.

-Signor Abadeer! Lei… che lavoro fa, se posso chiederlo?- domandò la maestra.

-Veramente sono il sindaco di un paese vicino, Nottesfera.- sorrise Hunson.

"Un dettaglio che accresce il mio interesse!" pensò maliziosa la signorina Ghiaccio.

-Le andrebbe di bere un frullato insieme a me..?- domandò allora timidamente il signor Abadeer.

-Certo!- esclamò la signorina Ghiaccio, forse con troppo entusiasmo.

Il signor Abadeer si alzò, porgendo il braccio alla maestra, e andarono insieme fuori dalla classe, fuori dalla scuola, con dei sorrisi stampati sul viso.

-Mi devi 5 biglie!-  esclamò la piccola Marceline.

-Uffa… Ok…-mormorò il piccolo Finn, porgendo all'amica le sue ultime biglie:-Non avrei mai creduto che il tuo papà e quella strega si sarebbero messi insieme!-

La bambina sorrise.

ANGOLO DELL'AUTRICE:

era da un po' che volevo shippare questi due, e ho scritto questa fanfiction, che so che non è molto bella. Ma davvero, volevo scrivere qualcosa sulla Regina e il Re, e mi sono sforzata tanto finchè non è venuto fuori… questo.

Criticate pure, so che non è un granché.

Becky