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Autore: Avah    04/11/2014    1 recensioni
18 febbraio
Ho litigato con Alex, e non so se riusciremo a mettere le cose a posto.
E’ soprattutto colpa mia, lo so bene, ma non mi sento ancora pronta e dirgli tutto. Ultimamente mi sono distaccata da lui per non tradirmi, e lui ha preso questo allontanamento come segno che non lo amo più. Non è questo il motivo, ma io non riesco ancora a farmene una ragione.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
- Questa storia fa parte della serie 'Pieces of an ordinary girl'
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Just a week to say you goodbye
 
15 febbraio
Sono malata. E non potrò mai guarire.
Il dottore me ne ha dato la conferma oggi, e non ci sono probabilità che io riesca ad uscirne. Non posso nemmeno essere operata, rischierei danni permanenti. Al momento non faccio altro che iniettarmi antidolorifici e integratori per sopportare il dolore.
Ora però devo anche pensare a come dirlo ad Alex. Ho paura, non so come reagirà. Non so se mi lascerà sola o se mi resterà accanto. Per il momento credo che non gli dirò niente. Ci sarà un momento futuro.
 
16 febbraio
È successo di nuovo, stavolta ero da sola.
Per fortuna Alex non era a casa, altrimenti avrebbe scoperto tutto. Sono caduta improvvisamente a terra, senza che me ne rendessi conto. Quando mi sono ripresa ero ancora a terra, nella stessa posizione in cui ero caduta. Non mi sono fatta male, ma ormai ho capito che la malattia sta iniziando ad avere il sopravvento. Mi sto avvicinando alla fine, me lo sento.
 
17 febbraio
Ieri sono stata dal dottore, di nuovo.
Mi ha detto che il tumore si sta spandendo sempre più, e il mio tempo si accorcia velocemente. Mi ha prescritto altre medicine, ma io non ne sento il sollievo. Mi sembra di stare sempre peggio, e io sono completamente impotente. Vedo ogni singolo istante scorrere davanti ai miei occhi velocemente, e ho sempre la paura folle che possa essere l’ultimo. E non posso fare niente per poter fermare questa pazza corsa contro l’oblio. Sento che la sabbia della mia clessidra si sta esaurendo, ormai non mancano che pochi granelli bianchi. Chissà se riuscirò ad arrivare alla fine…
 
18 febbraio
Ho litigato con Alex, e non so se riusciremo a mettere le cose a posto.
E’ soprattutto colpa mia, lo so bene, ma non mi sento ancora pronta e dirgli tutto. Ultimamente mi sono distaccata da lui per non tradirmi, e lui ha preso questo allontanamento come segno che non lo amo più. Non è questo il motivo, ma io non riesco ancora a farmene una ragione.
In più, ieri ho iniziato a soffrire di nausea e vertigini. Credevo fosse dovuto al tumore, ma non è così. La mia situazione si sta aggravando ulteriormente, e so che non riuscirò a resistere ancora a lungo. Credo che sia ora di parlare di tutto con Alex.
 
19 febbraio
Ce l’ho fatta, ho detto tutto a Alex.
Ieri sera, quando è tornato, abbiamo discusso di nuovo, ma alla fine non ho retto e ho urlato che sono malata. Lui non voleva credermi, ma gli ho fatto vedere i referti del medico. Gli ho detto che non mi resta molto, probabilmente un paio di giorni. Mi ha guardato con le lacrime agli occhi. Poi mi ha confessato che sospettava qualcosa, non aveva mai creduto al fatto che volessi tagliarlo fuori dalla mia vita.
Gli sono riconoscente per questo, ma non ho tanto tempo. Questa cosa dentro di me mi sta consumando, me ne accorgo giorno dopo giorno, la mia vita sta scivolando via. Ma manca ancora una cosa. Devo assolutamente trovare il coraggio, anche se so che non cambierà la mia situazione.
 
20 febbraio
Ho sbagliato tutto, me ne rendo conto solo adesso.
Non avrei dovuto dire a Alex quello che mi sta capitando, anche se so che se non l’avessi fatto non me l’avrebbe mai perdonato. Ora non fa altro che piangere, non va nemmeno al lavoro. Io non voglio vederlo così, mi fa stare ancora più male, ma non posso biasimarlo. A questo punto spero solo che si risolva tutto in fretta. Non ne posso più.
 
21 febbraio
Ho avuto un altro crollo, stavolta mi hanno portato all’ospedale.
Il tumore si sta impossessando del mio corpo, complice della piccola vita che ho in grembo. Mi sta uccidendo, e io non ho armi per difendermi. Oh, quanto vorrei non aver scoperto nulla. Avrei preferito scivolare nell’oscurità senza pensieri, senza sapere quello che mi stava accadendo, ma oramai è tardi.
Alex, amore mio, ti prego, non piangere per me. Sarai forte, combatterai contro le lacrime. Io voglio ricordarti così, come ti ho conosciuto, con il sorriso sulle tue labbra che ho tanto amato.
Sarà il tuo ricordo, l’ultimo, quello impresso per sempre nella mia memoria ormai vuota.
  
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