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Autore: itsrigel    05/11/2014    3 recensioni
Makthar. Karna. Livon.
Tre persone diverse, tre vite diverse, accomunate essenzialmente da due cose: la loro bambina e l'abbraccio della morte.
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612 parole. Makthar e Karna non sono due personaggi inventati da me, compaiono ne “Le Storie Perdute”. Non uccidetemi per favore-
Genere: Guerra, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Livon, Nihal
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Mondo Emerso'
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Makthar. 

Il dolore è così acuto che non riesco a restare lucido. Come può un corpo sopportare tutto ciò?
Guardo Karna negli occhi, un'ultima volta. È così bella, anche in momenti simili.
So che non riuscirò a sopravvivere, che non riuscirò a proteggerle. La supplico con lo sguardo di correre, fuggire da quella carneficina. Se lo merita, e poi Shevraar ce l'ha promesso.
Lei sembra capire. Nelle sue iridi viola chiaro riesco a leggere decisione, forza. Sono felice per lei, io l'ho persa.
Stringe la nostra bambina tra le braccia e inizia a correre. Lei non sembra agitata, anzi: penso stia ancora dormendo.
L'ultimo colpo nemmeno lo sento. Cado a terra, tutto si dissolve nel vuoto della morte. Tutto tranne una cosa: il volto della nostra piccola Sheireen.

***

Karna. 

Corro. Non penso, non sento nulla. So solo che le mie gambe non riescono a fermarsi. Non guardo dove vado, non mi giro a controllare se i fammin mi stanno seguendo: l'ho già capito. Il suono dei loro passi concitati, i loro versi bestiali mi arrivano distrattamente alle orecchie. Già riesco a vedere il sangue di Makthar, il mio sangue bagnare quel loro pelo rossiccio.
Non ce la faccio, non posso. Voglio solo fermarmi, tornare da Mak, lasciarmi morire accanto a lui. Voglio piangere, non posso vivere senza lui.
Ma ho Sheireen. Devo salvarla. Se sopravviveremo, giuro che sarò la  serva di Shevraar più devota.
Un colpo terribile alla schiena mi fa mancare il respiro. 
Un'ascia. Ho un'ascia fammin conficcata tra le scapole.
Non ho il tempo di rendermi conto che sto morendo, non ho il tempo di fare nulla, se non rivolgere i miei ultimi pensieri alla mia bambina. Cado. Spero solo di riuscire a nascondere Sheireen agli occhi di quei mostri assetati di sangue.

***

Livon.

Non riesco a credere pienamente a quello che è appena successo.
L'esercito del Tiranno è arrivato, alla fine. Le porte di Salazar sono cadute, il sangue già inizia a impregnare la terra.
Quello che io e Soana più temevano è arrivato, alla fine.
Cerco di convincere Nihal a calarsi quel dannatissimo cappuccio in testa, ma non vuole saperne. È così cocciuta, mai che facesse qualcosa che le chiedo.
Anche da piccola lo era. Quando Soana me l'aveva portata, accompagnata da quel Fen, quando me l'aveva deposta tra le braccia, quando guardava tutto quello che la circondava con occhi sognanti e guai se non lo otteneva.
È passato molto tempo, mi rendo conto.
Sento le urla di fammin e soldati avvicinarsi sempre di più. 
Pensavo di ricordare la sensazione di perdere tutto, quella paura che ti fa prendere il controllo e fare cosa che nemmeno avresti immaginato. Mi sbagliavo. Sembra quasi un'emozione estranea al mio corpo.
Due fammin sfondano la porta del negozio e si lanciano dentro. Hanno due asce dall'aria molto affilata, a mio avviso.
Mi piazzo davanti a Nihal, pronto a lottare, pronto a pagare la sua salvezza ad ogni prezzo.
Quelle bestie informi attaccano. Prendo il primo pezzo di ferro che mi capita in mano, senza pensare se sia una spada o uno qualsiasi dei miei attrezzi di lavoro.
Mi estraneo dal mondo, penso di non sentire nulla. Non il clangore delle armi, non le grida spaventate.
Poi sento la sua voce. Sento una nota di disperazione, una di paura, molte altre emozioni represse. Mi volto verso Nihal solo un'istante, per controllare che stia bene.
È bastato solo quel secondo per farmi abbassare la guardia? Sento un dolore lancinante attraversarmi il corpo, e so che è finita.
L'espressione sul volto di Nihal è difficile da decifrare con la vista appannata, ma posso immaginarla. Occhi spalancati, bocca socchiusa. Guarda il sangue che cola a terra. Sicuramente è spaventata. Magari al momento è ancora confusa. Forse è anche delusa. Io lo sono.
Non sono riuscito a proteggere la mia bambina. 




.::Angolo dell'autrice::.
Chiedo umilmente venia. Mia cugina mi ha fatto notare che sia i genitori naturali di Nihal sia Livon sono stati uccisi dai Fammin... E niente, dopo essermi depressa ho voluto scrivere questo.
Tanto per la cronaca, penso scriverò altre fanfiction su le storie perdute (tipo una Mak/Karna o Fen/Soana o Nihal/Sennar, insomma, avete capito.)
Baci~~

 

   
 
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