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Autore: allieverwanted    05/11/2014    1 recensioni
Andrea è una ragazza ( ne sono sicura lol). Le piace la sua vita ma ha bisogno di conoscere se stessa.Ha quindi deciso di compiere il suo 4 anno di liceo in Australia. Lasciare tutto ciò che la collega alla sua vita può risultare difficile ma lei è determinata e l'unica cosa che porterà con sé sarà la musica
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LUKE

 

Quella testa di cazzo aveva osato colpire il mio migliore amico. Aveva osato alzare le mani su di lui. Chi si credeva di essere? Volevo solo chiudere quella sua boccaccia. Guardai d'istinto Andy e notai l'espressione sul suo volto. Era terrorizzata. Il suo sguardo era fisso su quel ragazzo. Non l'avevo mai vista così. Guardai quel coglione che non aveva nient'altro da fare che provocare una rissa durante la serata più importante in assoluto per me e d'un tratto capii. Guardai Dean, guardai Mike e Ash e infine guardai Andy. Greg. Quello era il maiale che l'aveva picchiata. Quello era il bastardo che aveva osato sfiorarla, che le aveva fatto del male.

Non riuscii neanche a fermare l'istinto, che mi scaraventai su di lui. Era il doppio di me, ma lo presi alla sprovvista e riuscii ad trattenerlo sul pavimento. Feci in tempo a tirargli un pugno sulla mascella prima che qualcuno mi spinse via da Greg.

Guardai Ash che non mi lasciava libero.

-Sei impazzito?- Mi chiese ad occhi sbarrati.

-E' il coglione che ha picchiato Andy!- Dissi guardandomi la mano. Non ero un lottatore abituale, quindi quel dolore che sentivo su tutto l'arto poteva essere normale.. Guardai Greg e lo vidi dolorante ancora a terra. Sorrisi. Almeno anche a lui aveva fatto male.

-Sei diventato matto tutto d'un tratto? Lo so chi è, ma questo non ti dà il diritto di picchiarlo! Esiste la polizia, Luke! Così finiamo nei casini anche noi!- MI urlò Ash.

-Scusa amico, non ci ho pensato. É che quando ho notato l'espressione di Andy, non ci ho visto più.- Mi giustificai.

-Lo so, ma adesso calmati. Calum è andato a chiamare la polizia. E vai a fasciarti la mano. Abbiamo le prove la settimana prossima, e la tua mano deve essere perfetta. Vai a fare la manicure se necessario!- Disse, cercando di scherzare.

Ash si allontanò e andò a parlare con Dean, che intanto cercava una scusa per trattenere Greg.

Sentii qualcuno prendermi sotto braccio.

Andrea.

Non disse una parola. Mi portò nel mio camerino e aprì il mini-frigo alla ricerca di qualcosa. Tirò fuori una borsa del ghiaccio e la impacchettò in uno straccio. Si sedette vicino a me sul divanetto e mi prese la mano dolorante. Non riuscivo a smettere di fissarla. Era così bella, e nemmeno lo sapeva. Finalmente alzò gli occhi e incontrò i miei.

-Cosa diavolo ti è saltato in mente?- Disse.

-Mi dispiace.- Dissi abbassando lo sguardo.

Rimanemmo in silenzio per quel che mi sembravano ore.

-Grazie.- Disse lei, ad un certo punto alzando gli occhi sul mio viso.

-Non riuscivo ad accettare che uno così ti avesse fatto del male. É stato un istinto. Un attimo prima guardavo l'espressione sul tuo viso, e un attimo dopo sentivo il dolore lungo il braccio, dovuto alla botta.- Dissi cercando di giustificarmi.

Feci per aggiungere altro ma lei mi baciò.

-Ti amo.- Pronunciò quelle parole sulle mie labbra e sentii un brivido percorrermi lungo tutto il corpo.

-Sei bellissima- Dissi afferrandole la mano e intrecciandola alla mia.

-E tu sei un bugiardo.- Disse ridendo.

-Allora dovrei dire che sei una racchia, così sarei un bugiardo patentato- Dissi.

-Smettila!- Disse tirandomi un pugno sulla spalla.

-Ehi, qualcuno deve pur dirti che sei bellissima, altrimenti te lo dimentichi!- Ripetei.

-Oh certo, allora arrivi tu, mio principe azzurro, a salvarmi dall' Alzheimer? - Disse ridendo.

-Sono onorato di essere il tuo principe azzurro! E tu sei la mia Biancaneve?- Dissi prendendole il viso con le mani.

-Non svegliarmi se è un sogno.- Disse.

-Non lo farò.- Dissi e le diedi uno di quei baci speciali, uno di quelli che ti tolgono il fiato anche quando stai respirando, uno di quelli che non dimentichi. La feci sedere sulle mie gambe.

-Ti amo.- Dissi.

-Ti amo anche io, ma penso che dovremmo andare di là.- Disse.

-Dobbiamo proprio?- Chiesi.

-Penso di sì, perché se la polizia non è ancora arrivata, Dean potrebbe uccidere Dean, e dico seriamente!- Disse alzandosi.

La presi per mano e uscimmo dal camerino.

Entrammo nella sala principale e notammo alcuni poliziotti al lavoro.

Calum era seduto su una sedia e parlava con uno di loro. Ash e Mike parlavano con un altro, mentre Dean e Greg avevano le manette ed erano scortati da tre poliziotti.

Vidi Andrea correre verso di loro.

-Perché lo state portando via? Lui non ha fatto niente!- Disse Andy rivolgendosi ai poliziotti.

-E' immischiato in questa faccenda, quindi dobbiamo portarlo in centrale per fargli alcune domande.- Le rispose un poliziotto.

-Vengo con voi, allora!- Disse Andy.

Mi precipitai da loro.

-Andy non fare cazzate!- Dissi. -La mamma di Mike ti aspetta a casa, non puoi andare in centrale. Se succede qualcosa tu torni in Italia. Non posso lasciartelo fare!- Dissi disperato.

-Ma Dean è un mio amico, non posso lasciarlo solo!- Disse guardandomi, con le lacrime agli occhi.

-Rimango io con lui, ma tu torna a casa con Mike!- Dissi. Non sapevo neanche da dove mi fosse uscita quella frase, volevo solo che lei tornasse a casa sana e salva. Dean era tutto tranne che mio amico, ma avrei fatto di tutto per lei. Chiamai Mike e gli spiegai la situazione.

-Non ti preoccupare amico. Porterò Andy a casa senza fermate intermedie. Tu vedi di tornare il prima possibile, senza cacciarti nei guai.- Disse e mi abbracciò.

-So cavarmela, Mike!- Dissi ricambiando l'abbraccio.

Salutai gli altri ragazzi e mi diressi con i poliziotti fuori.

Dopo 15 minuti di macchina, finalmente arrivammo alla centrale.

Mentre interrogavano Greg, Dean ed io rimanemmo da soli in una stanza.

-Grazie- Disse d'un tratto lui.

-Lo faccio per Andy, non per te. Non ho ancora capito perché, ma lei ci tiene a te.- Dissi in tono duro.

-Lo so. Ma cosa dovrei fare?- Disse.

-Magari prova a tenerla lontano da guai.- Dissi.

-Non vorrei mai che le accadesse qualcosa di male.- Disse.

-Bhe non stai riuscendo molto nel tuo intento.- Dissi senza guardarlo.

-Vuoi dirmi perché mi odi così tanto?- Chiese spazientito.

Mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi.

-Ma non so.- Dissi.- Forse perché ci provi con la mia ragazza? O forse è perché per colpa tua lei è stata picchiata. O forse perché, sempre per colpa tua, ora mi ritrovo a passare quella che sarebbe dovuta essere la più bella serata della mia vita in una centrale di polizia ad aiutare un idiota patentato?- Dissi incavolato.

-Tutte ragioni piuttosto valide.- Disse con un sorrisetto.

Volevo proprio spaccargli la faccia, ma mi trattenni.

-Senti mi dispiace ok?- Disse.

-Oh questo risolve tutto. Ora possiamo essere migliori amici.- Dissi sarcastico.

-Cosa dovrei fare? Andarmene? Magari lo farò se riuscirò ad uscire da qui!- Disse.

-Sì bravo, così le spezzerai il cuore del tutto. Non capisci quanto lei ci tenga a te? Sto cercando di esserti amico, Dean, ma alle volte sei davvero irritante.- Dissi.

-Lo so. Che ne dici che stabiliamo una tregua e cerchiamo di diventare amici? Per Andrea?- Disse porgendomi la mano.

La presi.

-Ok ma non aspettarti che d'ora in poi puoi venire a casa mia quando ti pare. E Andy rimane la mia ragazza.- Dissi.

-Assolutamente.- Disse sorridendo.

 

Dopo aver risposto ad almeno trenta domande inutili su ciò che era accaduto, finalmente io e Dean potemmo uscire dalla centrale.

-E ora come ci torniamo a casa?- Chiesi mentre mi infilavo la felpa.

-Dovrebbe esserci una fermata dell'autobus qui vicino.- Disse Dean incamminandosi verso destra.

-Allora, è tutto risolto con Greg?- Dissi per iniziare una conversazione.

-Non dovrebbe darci più fastidio.- Disse serio.

-Lo spero.- Dissi.

-Mi dispiace per tutto quello che è successo.- Disse.

-Lo so. Non ti preoccupare. Basta che sia tutto risolto.- Dissi.

-Sai, in fondo non sei così male come pensavo. Forse ho capito perché Andy ti ama così tanto.- Disse.

-Non vorrai mica farmi una dichiarazione d'amore?- Dissi ridendo.

-Non ne avevo alcuna intenzione.- Disse piegandosi in due dalle risate.

-Comunque neanche tu sei poi tanto male. Forse potremo davvero diventare amici.- Dissi. - A patto che non ci provi più con la mia ragazza.- Sottolineai.

-Penso che la cotta che avevo mi stia passando.- Disse.

-Questo mi fa piacere!- Dissi.

 

Dopo pochi minuti passò un autobus che passava nella via principale vicino a casa mia. Dean mi segui salendo sul bus. Eravamo soli, fatta eccezione per una vecchietta dall' aspetto inquietante e l'autista.

Dopo due isolati, salutai Dean e scesi dall' autobus.

Camminai per circa dieci minuti prima di arrivare a casa.

Per fortuna avevo con me le chiavi di casa.

 

ANDREA

 

Non riuscivo a chiudere occhio. Due delle persone più importanti per me erano alla polizia e io me ne stavo qui seduta sul letto della mia camera, sentendomi completamente inutile. Avevo chiesto più volte a Mike di portarmi alla centrale, ma lui aveva rifiutato ogni volta, dicendo che sarebbe andato tutto bene e che non dovevo preoccuparmi. Perché Luke si era offerto di andare con Dean? L'aveva fatto per me? Non riuscivo davvero a dormire. Cosa stava succedendo? Dean sarebbe stato rilasciato? Avrebbero rilasciato anche Greg?

Mi alzai dal letto e andai in camera di Mike. Aprii la porta cercando di fare meno rumore possibile.

-Neanche tu riesci a dormire?- Sentii la voce di Mike.

-No.- Risposi entrando nella stanza.

Mike era seduto sul letto con un libro in mano.

-Sono così frustrato che no riesco neanche a leggere.- Disse.

-Cosa pensi che stia succedendo?- Chiesi sedendomi vicino a lui.

-Non lo so, ma mi pento di aver lasciato Luke da solo. Come tornerà a casa? Non so neanche se ha il cellulare con sé.- Disse.

-Che ne dici se mi dai uno strappo a casa sua, così lo aspetto e poi ti faccio sapere cosa è successo?- Chiesi.

-Va bene. Dammi 5 minuti che mi metto le scarpe.- Disse alzandosi dal letto.

Mi alzai anche io e andai nella mia camera a mettermi una felpa e un paio di pantaloni. Avevo l'aspetto di una appena sveglia, ma sinceramente era l'ultima cosa che mi preoccupava.

Uscii dalla camera e scesi le scale. Mike mi aspettava in cucina.

-Pronta?- Chiese

-Andiamo.- Dissi convinta.

Il tragitto su silenzioso.

Appena arrivati davanti alla casa di Luke, Mike spense il motore.

-Chiamami subito quando torna a casa. E' il mio migliore amico.- Disse.

-Lo farò.- Dissi e uscii dalla macchina.

Per fortuna Mike aveva la copia delle chiavi di casa di Luke. Entrai e accesi subito la luce della cucina.

Andai in camera di Luke e mi stesi sul suo letto. Affondai il viso nel cuscino e ispirai il suo profumo.

Finalmente di nuovo il suo odore.

Chiusi gli occhi e piano piano mi addormentai.

 

LUKE

 

Erano le due del mattino quando finalmente aprii la porta di casa. Ero così stanco che non accesi neanche la luce per vedere dove stavo andando. Conoscevo troppo bene la mia casa per andare a sbattere contro qualcosa.

Aprii la porta della mia camera e cominciai a spogliarmi per poter finalmente sdraiarmi sul letto Volevo solo dormire.

Buttai le scarpe in un angolo. Mi tolsi i jeans e la maglietta. Rimasi in boxer. Cercai il pigiama ma visto che ero troppo stanco per accendere la luce, non lo trovai da nessuna parte. Feci per sedermi sul letto quando sentii dei respiri. Qualcuno era nella mia camera. Sul mio letto. Accesi la lampada sul mio comodino e trovai Andy sotto le coperte. Subito mi scappò un sorriso. Dormiva profondamente e aveva le labbra socchiuse. Mi infilai accanto a lei sotto le coperte e l'abbracciai.

-Finalmente sei tornato- Disse aprendo gli occhi. Vidi preoccupazione nel suo sguardo.

-Sono sano e salvo. E anche Dean. Ma tu, piuttosto, cosa ci fai qui?- chiesi con un sorriso.

-Ero preoccupata per te.- Disse guardandomi negli occhi.

-Non dovevi preoccuparti per me. So cavarmela. - Dissi dandole un bacio.

-Lo so. Ma so anche che ti metti sempre nei guai. Come sta Dean?- Chiese abbracciandomi sotto le coperte.

-Alla grande. Penso di essere diventato suo amico. In fondo non è poi così male come pensavo.- Dissi.

-Che ti dicevo?! E' simpatico!- Disse ridendo.

-Sì, ma comunque deve stare lontano da te!- Dissi.

-Spero tu non gli abbia detto di starmi lontano!- Disse.

-No, gli ho detto solo di non provarci con te, perché tu hai già un ragazzo, che tra parentesi è bellissimo, simpatico, spiritoso, muscoloso, pieno di talento e tutti gli altri aggettivi che si avvicinano alla perfezione.- Scherzai.

-Non dimenticare modesto.- Disse.

-Assolutamente.- Dissi dandogli un altro bacio.

-Dovrei andare a casa.- Disse lei.

-Per forza?- Chiesi accarezzandole in capelli.

-Domani abbiamo scuola, ricordi?- Disse.

-Bhe, visto che devo andarci anche io, potresti rimanere qui e potremmo andarci insieme? Che ne dici?- Chiesi.

-Però dobbiamo dormire, altrimenti me ne vado.- Disse.

-Dormirò come un angioletto.- Dissi.

Si girò e mi diede le spalle. L'abbracciai e intrecciai una mano con la sua.

-Ti amo.- Le sussurrai all'orecchio.

-Dormi, amore.- Disse con un sussurrò.

 

Salve gentaglia! Come state? So che non mi sono fatta sentire per un pò. Eccovi un altro capitolo. Spero vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate!

XOXO

  
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