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Autore: M i s h a    05/11/2014    2 recensioni
Storia scritta con "Rinoa Heartilly Vengeance"
DAL TESTO:
[ “Sei come quel bicchiere, vuota e per questo il nulla ti catturerà con più rapidità" ]
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo quattro.
 
Tornammo dagli altri e la consapevolezza del fatto che la scena del bacio era la prossima, fece si che l’agitazione si impossessò nuovamente di me.
Le riprese iniziarono poco dopo; Chris correva verso il lago e io lo seguivo cercando di avere una camminata elegante, cosa che mi riuscì con difficoltà.
<< Non riesco a correre con questi cosi ai piedi>> sbottai fermandomi di scatto; Chris si voltò scioccato, Mark boccheggiò un attimo e i miei amici cercarono di nascondersi per l’imbarazzo.
<< Misha, per favore.. Cerca di resistere, questa scena dura solo pochi attimi>> mi supplicò Mark.
<< Posso correre scalza? Tanto l’abito è abbastanza lungo da coprire i piedi>> dissi come colta da un’illuminazione.
<< Non è l’abito che è lungo.. sono le sue gambe che sono corte>> disse “sottovoce” Oliver mentre parlava con Raven; feci finta di nulla, così mi levai le scarpe sotto lo sguardo vigile di Chris. Mi sentivo sotto giudizio.
Non appena fui pronta riprendemmo a registrare; correre a piedi nudi mi provocò una sensazione di libertà che non provavo da tanto, tanto tempo.
Chris iniziò a camminare verso il lago illuminato fiocamente dalla luna e poi si fermò, dandomi il tempo di raggiungerlo.

Non appena gli fui di fronte mi strinse con decisione e si avvicinò per baciarmi, ma un qualcosa mi costrinse ad allontanarmi. Gli occhi di Chris quasi presero fuoco, scusarsi sarebbe servito a poco.
<< STOOOOOOOP! Va bene, basta così. Riprendiamo domani; vi lascio il resto della serata libera. Domani PUNTUALI!>> intervenne Mark.
Mi allontanai il più possibile da Chris e nel tragitto per tornare allo studio ci fu un silenzio tombale.
Ognuno si diresse al proprio camerino; quando arrivai nel mio, mi abbandonai sulla sedia.
Non ero un tipo “cagasotto” detto francamente, eppure mi ero sentita soffocare dall’ansia come poche volte nella mia vita.
Mi tolsi il vestito, mi rivestì in fretta e presi a ripiegare il vestito con cura.
<> chiese Rose entrando nel camerino.
<< Certo, che succede?>> chiesi
<< Tu piuttosto.. tutto bene?>> chiese titubante.
<< Certo>> risposi soltanto, prestando di nuovo attenzione all’abito.
<< Ryan e gli altri ci hanno chiesto di andare in un pub a bere qualcosa..>> disse
<< Non fate tardi>> dissi non prestando attenzione.
<< Ho detto che saresti venuta anche tu>> spiegò infine; guardai Rose e optai per evitare qualsiasi discussione e quindi annuire soltanto.
Uscimmo dal camerino e raggiungemmo gli altri; incrociai subito lo sguardo di Chris che mi guardò forse scocciato per quanto accaduto prima.
Arrivammo al pub e Josh si fiondò subito al bancone bar, tornando poco dopo con un vassoio pieno di liquori vari.
<< Alla vostra salute!>> disse infine prendendo un bicchierino dal colore verdastro per poi finirlo con un sorso.
La serata proseguì tranquilla, con Ryan addormentato sul tavolino e Joshua più brillo del solito che chiedeva numeri a tutte le ragazze del locale.
<< Hei, vado a prendere una boccata d’aria>> dissi
<< Posso parlarti?>> chiese Chris e io annuì. Almeno uno dei due ha avuto il coraggio di parlare per primo.
Mi alzai seguita da Chris, quando un uomo ubriaco dalla testa ai piedi, mi venne incontro barcollante per poi finirmi addosso quasi buttandomi giù per via del suo peso.
La vista mi si annebbiò per via delle lacrime e la testa si fece pesante per i troppi ricordi; non curante della voce di Rosalie che mi chiamava iniziai a correre e scappai via dal locale.
 


POV ROSALIE

<< Ma che le è preso?>> chiese Oliver
<< Vado a parlarle>> disse Chris dirigendosi di fretta verso l’uscita, mi alzai anch’io e lo seguì.
<< Chris, lasciala sola>> dissi soltanto.
<< Ho fatto qualcosa di male?>> chiese spaesato.
<< No, non è colpa tua>> cercai di tranquillizzarlo.
<< E’ la terza volta che mi scappa>> disse sorridendo amaramente.
<< E’ colpa di Evan.. è sempre stata colpa sua>> dissi più a me stessa.
<< Chi è Evan?>> chiese
 << L’ex di Misha, un tizio apparentemente tranquillo>> spiegai.
<< Perché apparentemente?>> chiese Chris
<< Il lavoro iniziò ad andargli male, tornava a casa sempre nervoso e finivano per litigare ogni giorno; poi dal nervosismo passò al tornare a casa sempre ubriaco fradicio e diventava violento. La colse di sorpresa con questo comportamento e in quel periodo, Misha arrivava alle prove con le labbra spaccate e dei lividi sulle braccia>>
<< Non potevate aiutarla?>> chiese alterato
<< Noi non sapevamo nulla all’inizio! Mi resi conto che qualcosa non andava quando la scoprì mentre dormiva in macchina pur di stargli alla larga! Le chiedevo in continuazione spiegazioni e lei sorridente mi diceva che Evan faceva tardi a lavoro e non se la sentiva di stare sola a casa!
Poi una notte mi svegliò una sua chiamata..
Era disperata, parlava a malapena per via dei  singhiozzi. Mi disse semplicemente di raggiungerla a casa. Non appena entrai in casa sua l’odore di Vodka mi anestetizzò le vie respiratorie, per arrivare nella camera da letto dovetti fare lo slalom tra le bottiglie vuote. Il suono dei suoi singhiozzi riecheggiavano in tutta la casa; entrai in camera e trovai Evan sdraiato su di lei.
 
<< Che cazzo? E’ svenuto?>> chiesi portandomi una mano alla bocca, lei tremante mi mostrò le mani piene di sangue.
Senza fare altre inutili domande spostai con un po’ di difficoltà  il corpo di Evan scoprendo così un’enorme ferita sul corpo di Misha.
<< Sei ferita!! Dobbiamo chiamare l’ambulanza!>> urlai in preda al panico; la mano di Mish mi strinse forte il polso, mi voltai verso di lei che scuoteva il capo quasi come in preda alle convulsioni.
<< Porca puttana! Morirai dissanguata>> iniziai a piangere.
<< Mi ha violentata>> disse lei cercando di calmare i singhiozzi; sotto shock non trovai nessuna parola da dire in quel momento.
<< Era nervoso e aveva bevuto. Voleva fare sesso e io mi sono rifiutata, così mi ha preso di peso e mi ha buttato sul letto. Mi ha spogliato.. ho provato a ribellarmi, ma lui era più forte di me. Si è spogliato anche lui e mi ha preso come se fossi di sua proprietà. Con le poche forze che mi rimanevano gli ho dato un pugno sul volto, ho visto i suoi occhi iniettarsi di sangue. Così ha preso una bottiglia, l’ha spezzata dando un colpo al comodino e mi ha colpito. Poi si è inginocchiato su di me e ha iniziato a piangere. Non so quale forza mi abbia aiutato, ma.. l’ho colpito>> disse guardando perennemente un punto nel vuoto e poi svenne.
Poco dopo arrivò l’ambulanza, per fortuna la ferita non interessò organi interni.>>
Finì di raccontare e Chris rimase in silenzio con gli occhi spalancati.

<< Adesso sai che non fugge da te, ma dal suo passato>>


Note:
Mi scuso per il ritardo, ma quando l'ispirazione non c'è non si può fare molto.
Mi rendo conto che questo capitolo potrebbe essere uno schifo, perchè questa storia è un po' vecchia e quindi mi viene un po' difficile proseguirla... MA non mollerò questa FF :)

Detto questo ringrazio chi recensirà, chi leggerà in silenzio, chi mi cercherà in privato, insomma ringrazio tutti come sempre! Spero vi piaccia e se avete domande o dubbi fatemi sapere! :)
Alla prossima,
M i s h a

 
   
 
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