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Autore: pensa_e_potrai    05/11/2014    1 recensioni
La Rowling ci ha regalato delle grandi emozioni con le sue storie. Ma se si fosse scordata un particolare?
E se Voldemort avesse visto in Hermione l'erede perfetta del suo potere?
Se per ottenere fedeltà da lei fosse costretto a giocare più sporco di quanto non faccia già?
Se Draco Malfoy volesse salvarla e impedire all'Oscuro Signore di negarle la libertà?
Se Hermione, per quel sentimento che vacilla tra amore e odio, di cui neanche lei è sicura, dovrà passare dalla parte sbagliata?
#Marchiati a morte#
Tratto dalla storia:
La sua manica mezza strappata gli scoprì la pelle, e vide ciò che non avrebbe immaginato: il Marchio Nero.
Era lì, sul suo braccio bianco.
Si allontanò da Draco e si mise a schiena contro il muro
"Granger...'' tentò lui, cercando il contatto visivo con lei, mentre provava a tornarle accanto.
"Non ti avvicinare!"
non lo guardava negli occhi. Era terrorizzata da lui. Da chi gli aveva fatto quello.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Hermione Granger, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pensavo fosse odio...'
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Lui continuava a fissarla, senza nulla da dire. Hermione era spaventata, confusa, sospettosa.
Il ragazzo che le era davanti era un Mangiamorte! Non poteva crederci, pensava fosse un sogno, un incubo. Eppure aveva visto il Marchio Nero impresso sul suo braccio sinistro.
Non poteva essere vero, non poteva. Ma era vero.

"E se fosse..."

Il sospetto la stava divorando.
Lo guardò con odio e gridò

"Rispondimi! Chi erano quelli?"

"Non sono affari che ti riguardano!" Le sputò acido, con disprezzo. Lei perse le staffe, strinse i pugni e gli rispose, urlando ancora più forte

"Non mi riguarda neanche il fatto che tu sia un Mangiamorte, ma so tutto!"

Lui la prese e la voltò. La blocco con una mano e le tappò la bocca con l'altra

"Stai zitta Granger! Non. Devi. Dirlo. Mai. Più. Ok?" Scandì quelle parole come se fossero un decreto. Lei era spaventata, non sapeva se le avrebbe fatto del male. Con un filo di voce gli rispose

"Va bene"
Ma il dubbio era ancora in lei, sapeva per certo che quei due erano Mangiamorte, ma non sapeva cosa facessero davanti alla scuola

"Cosa volevano quei due?"
Lui si voltò immediatamente, s guardò intorno, come se cercasse di capire se qualcuno li stesse ascoltando. La prese per un braccio e la trascinò nuovamente verso l'albero dietro al quale si erano nascosti. Mollò la presa e esitò molto prima di rispondere.
Hermione osservò i suoi occhi, erano lucidi, gelidi. Sembrava stesse per piangere. Le sembrava impossibile. Cos'è talmente orrendo da far star mal pure lui?
Il cuore batteva con forza per sfondare la cassa toracica, era paura.
Non poté riflettere oltre che lo sentì sussurrare

"Stavano... stavano cercando-"

"Signor Malfoy, signorina Granger! Solo perché siete Prefetti non potete girare attorno alla scuola, a quest'ora! Filate dentro subito! Penserò dopo alla vostra punizione!"

La McGranit interruppe la frase.
Mentre Hermione tornava verso la Sala Grande per la cena, non smetteva di pensare a cosa avrebbe potuto dirle Draco.
Stavamo cercando qualcosa, qualcuno. Forse Harry? Non poteva rispondere a quella domanda, non da sola. 
Praticamente non toccò cibo, salvo dell'insalata. Teneva gli occhi fissi su Malfoy, come se cercasse di leggergli nella mente. Lui se ne accorse, e la fulminò con lo sguardo. Lei gli rispose con lo stesso sguardo, e abbassò gli occhi.
Ma quando Draco spostò la visuale Hermione tornò a guardarlo. Si stava alzando dal tavolo dei Serpeverde.
Senza pensare lo seguì, sparendo senza che nessuno se ne accorgesse. 
Lo vide nei corridoi che si dirigeva verso i sotterranei.
Lo rincorse e lo prese per un braccio, costringendolo a voltarsi.
Con il fiatone e un'evidente dubbio nella voce gli chiese nuovamente

"Cosa cercavano?"
Vide di nuovo il luccichio nei suoi occhi, ancora una volta il cuore le prese a martellare incessantemente. Con voce la rotta che cerco inutilmente di camuffare, pronunciò tutto d'un fiato, come per estrarre un coltello

"Cercavano te!"

   
 
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