Quando
Kuroko Tetsuna
ha ricevuto un messaggio dai toni disperati – una cosa rara,
se si trattava di Mayuzumi-senpai – non è riuscita
ad evitare di preoccuparsi.
Si è vestita di fretta, e complice l’orario ancora decente, si è precipitata a casa della senpai. L’attesa nell’ascensore la consuma, e Hotaru non riesce a evitare di pensare male.
Cos’era successo se la senpai chiedeva la sua presenza? Qualcosa di grave, sicuramente. Non sapeva trovare una spiegazione che non fosse per lo meno apocalittica.
Kuroko riesce a malapena ad attendere che l’ascensore arrivi al piano, per poi fiondarsi fuori da esso e bussare alla porta ben conosciuta.
« Senpai? Mayuzumi-senpai? Ho ricevuto il tuo messaggio. » dice, cercando di mascherare la preoccupazione nella propria voce.
Dall’altro lato della porta non c’è responso, e con la mano tremante Tetsuna si appoggia alla maniglia, aprendo così la porta.
Lo scenario che si presenta alla sua vista è pietoso.
Parecchi fogli imbrattati di inchiostro sul pavimento. Ragnatele persino nei angoli bassi della stanza. Oggetti non ben identificati sparsi dappertutto. E, seduta alla scrivania dandole la schiena, c’era Mayuzumi Chizuru. Tetsumi riconosceva bene la spettinata coda argentea della propria senpai, nonostante l’unica luce presente fosse sulla sopracitata scrivania.
« Senpai, non di nuovo… » fa allora, capendo bene dove la situazione andasse a parare.
« Kuroko. La scadenza è domani e sono in ritardo sulla tabella di marcia. »
« Perché chiami me? »
C’è una lunga pausa, prima che Chizuru decida di rispondere.
« Perché so che ti accontenti delle illustrazioni di Mamiya e Suzumura. » Tetsuna inarca un sopracciglio, prima di togliersi la giacca e sedersi al tavolino – miracolosamente scampato al tornado della stanza – allungando la mano.
« Passami le bozze, senpai. Ti aiuto. » Mayuzumi sorride vittoriosa, prima di intingere il pennino nella boccetta dell’inchiostro. Ha scelto proprio bene la sua kohai.
Si è vestita di fretta, e complice l’orario ancora decente, si è precipitata a casa della senpai. L’attesa nell’ascensore la consuma, e Hotaru non riesce a evitare di pensare male.
Cos’era successo se la senpai chiedeva la sua presenza? Qualcosa di grave, sicuramente. Non sapeva trovare una spiegazione che non fosse per lo meno apocalittica.
Kuroko riesce a malapena ad attendere che l’ascensore arrivi al piano, per poi fiondarsi fuori da esso e bussare alla porta ben conosciuta.
« Senpai? Mayuzumi-senpai? Ho ricevuto il tuo messaggio. » dice, cercando di mascherare la preoccupazione nella propria voce.
Dall’altro lato della porta non c’è responso, e con la mano tremante Tetsuna si appoggia alla maniglia, aprendo così la porta.
Lo scenario che si presenta alla sua vista è pietoso.
Parecchi fogli imbrattati di inchiostro sul pavimento. Ragnatele persino nei angoli bassi della stanza. Oggetti non ben identificati sparsi dappertutto. E, seduta alla scrivania dandole la schiena, c’era Mayuzumi Chizuru. Tetsumi riconosceva bene la spettinata coda argentea della propria senpai, nonostante l’unica luce presente fosse sulla sopracitata scrivania.
« Senpai, non di nuovo… » fa allora, capendo bene dove la situazione andasse a parare.
« Kuroko. La scadenza è domani e sono in ritardo sulla tabella di marcia. »
« Perché chiami me? »
C’è una lunga pausa, prima che Chizuru decida di rispondere.
« Perché so che ti accontenti delle illustrazioni di Mamiya e Suzumura. » Tetsuna inarca un sopracciglio, prima di togliersi la giacca e sedersi al tavolino – miracolosamente scampato al tornado della stanza – allungando la mano.
« Passami le bozze, senpai. Ti aiuto. » Mayuzumi sorride vittoriosa, prima di intingere il pennino nella boccetta dell’inchiostro. Ha scelto proprio bene la sua kohai.
« Kuroko, come fai ad avere queste
illustrazioni di "Ren’ai"? Non le ho mai viste
prima… »
« Ho i miei metodi, Furihata-san. »
« Ho i miei metodi, Furihata-san. »
Cielo, questa è stata una cosa svelta.
Anche se non riesco a concepire questi due (in questo caso è più corretto dire queste, suppongo) come una coppia romantica, mi piace immaginare di loro come una grande Broship. E volevo dave il mio contributo al MayuKuro Day, anche se scarso e praticamente insignificante.
Per il resto, non trovo che ci sia molto da dire. E' un'AU, un po' alla Gekkan Shoujo Nozaki-kun, ed è spensierata. Nessuna pretesa, really. Spero comunque che piaccia!