05/11/2014
3 recensioniA Fede, tantissimi auguri di buon compleanno tesoro.
Darren lo ama da lontano.
Darren lo ama come si ama qualcosa di prezioso, con la dolcezza e la delicatezza di chi non chiede nulla in cambio.
*
Darren lo ama quando sorride – sorride solo un po’, con le fossette sulle guance e i denti coperti, perché è convinto che siano brutti e non vedi quanto sono piccoli? Sembro un bambino – e gli si illuminano le iridi, che sono azzurre – e grigie e trasparenti e verdi e blu. Quando arriccia il naso e migliaia di minuscole pieghe gli accarezzano i lati degli occhi, ed è così bello che gli manca il fiato.
“Ho scritto una canzone stanotte.” Parla di te.
“Non riuscivi a dormire?” Chris lo scruta, mentre Darren sbadiglia e si stropiccia gli occhi sotto la luce del sole tiepido di una mattina autunnale. “Più o meno.”
“Me la farai sentire? Non dovrò aspettare che tu pubblichi un album come tutti gli altri, vero? Potrebbero venirmi le rughe per quel giorno.” Darren ridacchia e lo spinge di lato, la chitarra gli ondeggia sulla schiena e il bicchiere di caffè mezzo vuoto traballa nelle sue mani. “Certo che avrai l’anteprima, Chris. L’hai sempre avuta.”
Sorridono entrambi, nessuno dei due riesce ad allontanare la spalla da quella dell’altro premuta sulla propria.
*“Non riuscivi a dormire?” Chris lo scruta, mentre Darren sbadiglia e si stropiccia gli occhi sotto la luce del sole tiepido di una mattina autunnale. “Più o meno.”
“Me la farai sentire? Non dovrò aspettare che tu pubblichi un album come tutti gli altri, vero? Potrebbero venirmi le rughe per quel giorno.” Darren ridacchia e lo spinge di lato, la chitarra gli ondeggia sulla schiena e il bicchiere di caffè mezzo vuoto traballa nelle sue mani. “Certo che avrai l’anteprima, Chris. L’hai sempre avuta.”
Sorridono entrambi, nessuno dei due riesce ad allontanare la spalla da quella dell’altro premuta sulla propria.
Darren lo ama quando ride – quando ride forte e ha come l’impressione che l’intero universo trattenga per un attimo il respiro solo per fermarsi ad ascoltarlo – e getta la testa all’indietro, i capelli scompigliati e le palpebre che gli si increspano contro le ciglia. Si incanta un po’ a guardarlo, a riempire quei pochi istanti che gli sono concessi di tutta la perfezione che è in grado di percepire, di ogni singola fibra di lui che è in grado di cogliere.
“La mia migliore amica è una pazza.” Chris entra dalla porta col fiato corto e le guance arrossate dalla corsa. “Qualunque cosa vi stia dicendo sul mio conto, non è vera!” La voce di Lea rimbomba nitida e acuta lungo il corridoio e Chord e alza gli occhi al cielo. “Cosa ha fatto?”
Chris si passa una mano tra i capelli e sbuffa un po’. “Ha rubato Brian dal mio appartamento perché aveva bisogno di qualcosa di caldo e amorevole—“
“Christopher, ti sento!”
“— e ha rubato il mio gatto. Vi rendete conto?”
“E perché ora ti sta correndo dietro?”
“Il fatto che io abbia le gambe più corte delle tue non mi impedirà di raggiungerti, sappilo.”
Chris scoppia a ridere e da qualche parte tra le pieghe attorno alle sue ciglia e la musica della sua risata mormora un credimi, non vuoi saperlo. Chord e Mark si scambiano un’occhiata divertita, ma Darren no.
Darren sorride e lo guarda come se fosse l’unica cosa per cui ne vale la pena.
*Chris si passa una mano tra i capelli e sbuffa un po’. “Ha rubato Brian dal mio appartamento perché aveva bisogno di qualcosa di caldo e amorevole—“
“Christopher, ti sento!”
“— e ha rubato il mio gatto. Vi rendete conto?”
“E perché ora ti sta correndo dietro?”
“Il fatto che io abbia le gambe più corte delle tue non mi impedirà di raggiungerti, sappilo.”
Chris scoppia a ridere e da qualche parte tra le pieghe attorno alle sue ciglia e la musica della sua risata mormora un credimi, non vuoi saperlo. Chord e Mark si scambiano un’occhiata divertita, ma Darren no.
Darren sorride e lo guarda come se fosse l’unica cosa per cui ne vale la pena.
Darren lo ama quando arrossisce per un complimento e le guance e il collo gli si colorano di un rosso tiepido e un po’ timido. Lo guarda che si mordicchia il labbro ed alza gli occhi al cielo, abbassa un po’ la testa e affonda le mani in tasca, perché lo sai che le persone non pensano davvero ciò che dicono.
“Sei più bello del solito, oggi.”
Chris lo guarda divertito da sopra la lattina di Diet Coke, il copione che non sta neanche leggendo aperto in grembo e i vestiti di scena già incollati alla pelle. “Non sei simpatico.” Darren scrolla le spalle; dice “Ora non posso neanche farti un complimento?” e pensa Se solo ti rendessi conto—
Le guance di Chris si colorano di rosso, mentre prende un sorso della bibita. Dice “Coglione”, e pensa Se solo dicessi sul serio.
Chris lo guarda divertito da sopra la lattina di Diet Coke, il copione che non sta neanche leggendo aperto in grembo e i vestiti di scena già incollati alla pelle. “Non sei simpatico.” Darren scrolla le spalle; dice “Ora non posso neanche farti un complimento?” e pensa Se solo ti rendessi conto—
Le guance di Chris si colorano di rosso, mentre prende un sorso della bibita. Dice “Coglione”, e pensa Se solo dicessi sul serio.
*
Darren lo ama quando è ferito e si racchiude nella sua maschera di sarcasmo – quando si nasconde dentro una battuta pungente e lascia fuori tutto e tutti. Lo ama anche se lui si odia, quando fa così. Lo ama quando è arrabbiato, quando schianta le porte contro gli stipiti e affonda i denti nelle labbra sottili per ricacciare indietro le lacrime brucianti di rabbia. Lo ama quando urla e poi si pente di averlo fatto.
“Vaffanculo!”
“Cos’ho fatto ora, Chris?”
“Oh, non saprei. Prova ad indovinare.”
Darren lo guarda appoggiato contro lo stipite della porta della propria casa, piccolo ed indifeso e vulnerabile, racchiuso in una tuta sformata e una felpa gigante – è bellissimo lo stesso. “Non—non lo so.”
Chris arriccia il naso – le lentiggini brulicano sulla sua pelle come stelle nel cielo in una notte limpida – e mormora “Non te ne rendi neanche conto.” Una lacrima minuscola scivola dalla presa delle sue palpebre e Darren si chiede se sia possibile sentire del male fisico semplicemente guardandolo piangere.
“Chris, cos—cos’ho fatto? Qualsiasi cosa—Dio! Qualsiasi cosa io abbia fatto non—non volevo.”
Ha giusto il tempo di un secondo, un istante minuscolo e insignificante per rendersi conto di ciò che sta succedendo, prima che Chris si chiuda alle spalle la porta di casa e prema le labbra sulle sue. Forte. Lo stringe tra le braccia e gli affonda le dita nel maglione e lo bacia lo bacia lo bacia, finché ha fiato, finché non ne ha più.
“Cos’ho fatto ora, Chris?”
“Oh, non saprei. Prova ad indovinare.”
Darren lo guarda appoggiato contro lo stipite della porta della propria casa, piccolo ed indifeso e vulnerabile, racchiuso in una tuta sformata e una felpa gigante – è bellissimo lo stesso. “Non—non lo so.”
Chris arriccia il naso – le lentiggini brulicano sulla sua pelle come stelle nel cielo in una notte limpida – e mormora “Non te ne rendi neanche conto.” Una lacrima minuscola scivola dalla presa delle sue palpebre e Darren si chiede se sia possibile sentire del male fisico semplicemente guardandolo piangere.
“Chris, cos—cos’ho fatto? Qualsiasi cosa—Dio! Qualsiasi cosa io abbia fatto non—non volevo.”
Ha giusto il tempo di un secondo, un istante minuscolo e insignificante per rendersi conto di ciò che sta succedendo, prima che Chris si chiuda alle spalle la porta di casa e prema le labbra sulle sue. Forte. Lo stringe tra le braccia e gli affonda le dita nel maglione e lo bacia lo bacia lo bacia, finché ha fiato, finché non ne ha più.
*
Darren lo ama anche se fa male, lo ama anche se non dovrebbe, lo ama anche quando non se ne rende conto, lo ama perché non ne può fare a meno.
Chris lo ama. E si dice che per una volta non vale la pena di chiedersi il perché.
Comunicazione di servizio (?):
No, non sono morta :')
So di essere stata inattiva per tutto questo tempo, ma ho due o tre progetti che intendo portare a termine e tornerò moooolto presto.
Prima di quando pensate. *evil grin*
Un abbraccio gigantesco e ancora un miliardo di auguri a quella meraviglia che è Federica, I love you hon. <3