Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: _Wonderwall_    06/11/2014    6 recensioni
Lysander Scamander, oramai arrivato al suo ottavo anno ad Hogwarts, poteva affermare che aveva tutto e che, molto probabilmente, era la persona più felice in quel dannatissimo castello.
Lorcan Scamander era tutto quello che non voleva essere.
Ted Lupin era soddisfatto della sua vita.
Alice Paciock era diversa. Era totalmente diversa da suo padre sia per aspetto fisico che per carattere e sua madre le aveva conferito giusto qualche tratto del viso.
James Sirius Potter era stanco. Era stanco ed aveva cominciato a stancarsi alla tenera età di quattordici anni.
Axel Lovegood era strano. Era tutto ciò che ci si potesse aspettare da qualcuno appartenente a quella famiglia.
Louis Weasley era normale.
***
Una generazione che ha avuto tutto senza dover fare nulla, figlia di eroi, ma normale, dannatamente umana.
E se si trovasse davanti ad un pericolo peggiore del precedente? Una generazione senza eroi sarà in grado di vincere o perlomeno sopravvivere?
“Ognuno di noi è un eroe”
“Gli eroi non esistono”
“Vedi, Lily, in una guerra non ci sono né vincitori né vinti, solo morti e sopravvissuti”
“Vivere senza di te è come morire”
(Nella mia storia gli anni passati ad Hogwarts non sono più sette, ma nove)
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Alice, Paciock, Alice, Paciock, Jr, James, Sirius, Potter, Lorcan, Scamandro, Louis, Weasley, Lysander, Scamandro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1

<< Buon compleanno >> una voce femminile dolce e bassa, arrivò alle orecchie di Shailene, distraendola per un attimo dai bei sogni che stava facendo.
L’enorme specchio d’acqua circondato da montagne e alberi verdi e rigogliosi scomparve lentamente dagli occhi assonnati e socchiusi della bambina e si accomodò in un piccolo angolo della sua memoria. La ragazzina sbadigliò portandosi una mano davanti alla bocca e sbattendo le palpebre ancora assonnata e leggermente irritata dall’interruzione di quel magnifico sogno. Ricordava quel posto, ci era stata l’estate precedente con tutta la sua famiglia, o perlomeno con la parte della famiglia che le piaceva.
<< Dai, piccolina apri gli occhi >> ripeté la stessa voce, carezzandole il braccio con dolcezza.
Shailene borbottò qualcosa di indistinto e coprì il viso con le coperte leggere, lasciando i capelli rossicci sparsi sul cuscino. La risata della donna arrivò leggermente ovattata dal tessuto delle coperte, ma riuscì comunque a far comparire un sorriso sincero sulle labbra piene della undicenne.
<< Ancora cinque minuti, zia >> Shailene cercò di fare la voce più supplichevole e dolce che potesse fare, ma sapeva bene che il suo sonno era già finito.
Infatti dopo neanche due secondi le coperte vennero tolte improvvisamente, permettendo alla leggera brezza di inizio settembre di procurarle qualche brivido. Un odore di caffè e di cioccolato raggiunse le sue narici facendo scomparire l’irritazione in pochi secondi. Per le due cose che preferiva al mondo poteva perdonare Laura per averla svegliata così presto. Diamine, erano solo le nove e mezza.
La castana allungò una mano verso la tazza di caffè, prendendosi il suo tempo prima di cominciare a parlare. La mattina era sempre scioccante alzarsi e aveva bisogno di una decina di minuti –e un buon caffè- prima di essere completamente sveglia. Il caffè le bruciò la lingua, ma il sapore dolce e al tempo stesso forte la svegliarono completamente. Strizzò gli occhi, mordendosi la lingua.
<< E’ così strano vedere una ragazzina di dieci anni bere caffè >> commentò Laura, alzandosi dal letto.
Poteva decisamente considerarsi la sua frase preferita, la ripeteva ogni volta che su nipote chiedeva del caffè. Sì, ok, era strano –e sicuramente non salutare- bere così tanto caffè, ma la bevanda nera rilassava i nervi di Shailene e la faceva sentire in pace con se stessa e con il mondo. La caffeina aveva uno strano effetto su di lei.
Shailene alzò gli occhi al cielo.
<< Undici >> la corresse, facendo nascere un enorme sorriso sul suo volto.
Finalmente aveva realizzato che giorno fosse. Alzò in piedi in meno di un paio di secondi e corse a scendere le scale più velocemente possibile.
<< Lene >> sentì la voce di Laura chiamarla da sopra le sale, ma la ignorò.
Una decina di lettere erano poggiate sul tavolo. Il suo sorriso si fece ancora più grande. Prese in mano tutte le lettere, leggendo velocemente il mittente e il destinatario.
Laura Lovegood.
Laura Lovegood.
Laura Lovegood… Laura Lovegood… Laura Lovegood… Laura Lovegood… l’undicenne sentì il cuore battere più veloce e un morsa soffocante le strinse il petto, impedendole quasi di respirare. Tra quelle missive ce ne era una sola indicata a lei ed era una stupida cartolina da parte di sua zia Luna Lovegood. Non fraintendete, adorava sua zia con tutto il cuore e amava le sue strampalate cartoline, ma non era quello che sperava trovare quella mattina. Prese un respiro profondo mentre si sforzava di impedire alle lacrime di uscire dai suoi occhi. Doveva esserci un errore, non era possibile.
<< Lene, cerchi questa? >> la ragazzina si accorse del sorriso sulle labbra di sua zia anche senza guardarla direttamente.
Sentì le braccia della zia circondarle i fianchi e una lettera con uno strano marchio per chiuderla le comparve davanti agli occhi appena la donna la poggiò sul tavolo. Shailene trattenne il respiro e aspettò un paio di secondi prima di afferrarla con velocità ed aprirla, avvertendo la morsa al petto allentarsi e il suore riempirsi di eccitazione, calore e felicità.

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

Preside: Minerva McGrannit
(Ordine di Merlino, Prima Classe,
Grande Strega, Strega Capo, Supremo Pezzo Grosso,
Confed. Internaz. dei Maghi)

Cara signora Ricci,
Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L'anno scolastico avrà inizio il 7° settembre.

Distinti saluti,
Filius Vitius
Vicepreside

Shailene abbracciò di slancio sua zia, stringendola come mai prima d’ora. Era felice. Aveva ricevuto la sua lettera e presto sarebbe andata ad Hogwarts, sarebbe stata smistata in una casa e sarebbe diventata una vera maga.

<< Abbiamo delle cose da comprare >>


La bacchetta di sua zia si posò sulla combinazione dei mattoni sul muro per entrare  a Diagon Alley. Seguì la combinazione con gli occhi, conoscendola a memoria. Era stata così tante volte a Diagon Alley, a cena dagli zii o più semplicemente per fare un giro con i suoi cugini, ma mai era stata tanto eccitata come quella volta. Osservò il muro aprirsi, rivelando la città colma di maghi e streghe intenti a fare gli ultimi acquisti.
La magia riempiva l’aria, rendendola satura di quella felicità e stranezza che popolava il mondo magico. Il chiacchiericcio delle persone rendeva quel posto così pieno di vita. Non andava a Diagon Alley da almeno una settimana, ma le mancava già tantissimo. Adorava stare a casa con Laura. Vivevano non molto lontano, ma essere in quella casa sembrava quasi essere fuori dal mondo. E Shailene lo adorava. Aveva tutto a portata di mano. Con soli trenta minuti poteva arrivare alla città, ma viveva in un vero e proprio paradiso terrestre.
L’undicenne batté le mani, entrando nella città a passo di carica e correndo verso la vetrina che più le interessava: la bacchetta.
<< Lene, aspettami >> urlò Laura, cercando di farsi sentire sopra il chiacchiericcio della folla.
Shailene la ignorò, entrando nel negozio e facendo cadere una decina di scatole contenenti bacchette. Il rumore fece sbuffare un vecchio uomo che guardò la ragazza con disapprovazione.
<< Credo che la disattenzione sia parte integrante della famiglia Lovegood, ho ragione Lene? >>
Le guance della ragazzina si tinsero di un rosso acceso e incrociò le mani dietro la schiena, assumendo una posizione imbarazzata.
<< Credo di sì, Signor Olivander >> rispose comunque, mostrando sfrontatezza ma in modo cortese.
Sulle labbra del vecchio comparve un sorriso gentile mentre si avvicinava al bancone. Quella bambina l’aveva vista per la prima volta due giorni dopo la sua nascita, trasportata nella città magica da quella madre un po’ pazza. Ed adesso stava già comprando la sua prima bacchetta.
Shailene raccolse le scatole dal pavimento riponendole su una mensola. Si avvicinò al bancone di corsa.
Il campanello della porta suonò in quel momento, avvertendo dell’entrata di un nuovo cliente. Un rumore sordo, identico a quello precedente, riempì nuovamente la stanza, facendo ridere Shailene. Le bacchette erano cadute di nuovo a terra e piegata su di esse c’era una mossa chioma bionda che si apprestava a raccoglierle. Anche le guance di Laura si tinsero di rosso quando alzò il viso sui presenti della stanza.
Olivander sbuffò divertito.
<< Ed ecco anche la zia >> borbottò a bassa voce, mentre afferrava una bacchetta dalla mensola e la porgeva all’undicenne.
Lei la afferrò con decisione e la sventolo, facendo crollare un’intera mensola di bacchette. Sorrise malandrina e la ridiede al vecchio fabbrica bacchette che sistemò il suo disastro con un semplice gesto della mano.
<< Prova questa >>
Sventolò la seconda bacchetta e una luce la avvolse. Immediatamente sentì dentro di se crescere una sensazione di complicità e di attrazione.
<< E’ la bacchetta a scegliere il mago, ricordalo Lene >> l’undicenne sorrise verso Olivander.
Aveva sempre sognato di ascoltare quella frase, sin da quando sua zia le aveva detto che quella era la frase tipica del venditore di bacchette.
<< Dieci pollici e tre quarti, in legno di quercia, con un nucleo di unicorno, indeformabile >> osservò l’oggetto << è una bacchetta potente >>
L’undicenne sorrise.

 

<< Ricorda Lene, corri esattamente tra i due binari >> la avvertì nuovamente Laura, carezzandole la testa.
Shailene sbuffò.
<< Lo so zia, lo so >>
La ragazzina strinse con forza il manico del suo carrello e prese un grande respiro. Osservò la gabbia con il cucciolo di gatto nero che le restituì uno sguardo di incitamento. Adorava già la sua piccola Alaska. Era la seconda cosa che aveva comprato in Diagon Alley, dopo aver scoperto che la zia le aveva regalato una scopa per il suo compleanno. Non era dell’ultimo modello (una nimbus 3000), ma Shailene già l’amava con tutta se stessa.
Strinse maggiormente la presa, trattenne il respiro e prese la rincorsa. Aspettò l’impatto con il muro, pur sapendo bene che quello non sarebbe avvenuto. Tutto ciò che avvertì fu una consistenza acquea passarle attraverso come qualcosa di ultraterreno. Come un rito di passaggio.
Non era mai stata al binario nove e tre quarti e quello che si trovò davanti la stupì non poco.
Centinaia e centinaia di ragazzi si aggiravano per il binario, ridendo e parlando rumorosamente.
Raccomandazioni, consigli, frasi di incoraggiamento e di commozione. Tutto era così fantastico che Shailene rimase incantata da quel panorama. Si risvegliò quando la mano gentile di Laura si poggiò sulla sua spalla.
<< Non voglio essere una zia noiosa e mi fido del tuo buonsenso, quindi ti dico solo spacca i culi >> Shailene sorrise radiosa a sua zia, guardandola negli enormi occhi celesti che lei purtroppo non aveva ereditato dalla famiglia di sua madre.
Fisicamente somigliava molto più ad una mediterranea, un’italiana, che un inglese. E forse anche un po’ caratterialmente. Dalla famiglia Lovegood probabilmente aveva preso la sbadataggine e una buona dose di pazzia.
<< Ma attenta ai nargilli >>
Shailene rise, ma prese quella raccomandazione molto sul serio. Non c’era da scherzare con i nargilli.

 

Forse pensate che non son bello,
ma non giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronto gli altri son zeri.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi ed ascoltate
qual è la casa in cui rimanere.
forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è a Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
Venite dunque senza paure
E mettetemi in capo all'istante
Con me sarete in mani sicure
Perché io sono un Cappello Parlante!
Un applauso esplose in sala grande e qualche fischio, proveniente per lo più da Grifondoro, si diffuse nell’aria, creando un’atmosfera festosa. Le grida cessarono quando la preside, Minerva McGrannit, si avvicinò al leggio e cominciò a chiamare I primini.
Shailene era schiacciata tra due Hugo e Lily e tutti e tre stringevano le mani degli altri quasi per infondersi coraggio a vicenda. L’undicenne sapeva che se fossero capitati in case diverse la loro amicizia sarebbe rimasta comunque solida, ma aveva un po’ paura.
<< Tranquilla Lene, finiremo tutti e tre a grifondoro >> sussurrò Hugo, guadagnandosi un’occhiata di rimprovero da parte di sua cugina.
<< Non importa in che casa finiremo. Saremo sempre noi tre >> promise la rossa, stringendo la mano con più forza.
Shailene annuì. Era la verità, lo sentiva. Lo sapeva.

 


  Angolo Autrice
Buonasera a tutti, sperando che qualcuno abbai letto il primo capitolo e che abbia tempo e voglia di lggere anche questo angolo autrice!
Voglio solo darvi il benvenuto e chiedervi cosa ne pensato di questo capitolo e cosa vi aspettate dalla storia :) Sinceramente non ho un'idea precisa, non so come finirà ne tantomeno cosa succederà quindi lo scopriremo insieme! Per la pubblicazione dei primi capitoli non dovrebbe esserci problema visto che li ho già scritti, ma per gli altri non garantiso considerando che sono un'exhange student al momento e non ho tutto questo tempo! E' lo stesso motivo per cui ho sospeso l'altra storia (se vi va di dare un'occhiata ve ne sarei grata)!
Comunque come ho già detto i personaggi nella descrizione sono solo alcuni dei più interessanti, ma ovviamente ci saranno anche Lily, Rose, Albus, Scorpius e tanti altri :) Shailene ovviamente sarà uno di questi, devo ammettere che il personaggio è basato su di me, ma le cose che abbiamo in comune non sono poi molte, per ora direi la sbadataggine e l'aspetto fisico!
Detto questo, spero che la mia storia vi abbia interessato e che decidiate di seguirla! Per ora ringrazio chi ha letto e un grazie ancora più grande se ci sarà qualche anima pia che avrà voglia di recensire :)
Ci sentiamo presto
p.s mi scuso per l'impaginazione, ma non capisco perchè questo sito non funziona

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Wonderwall_