Capitolo 1
<<
Buon compleanno >> una voce femminile dolce e bassa,
arrivò alle orecchie di Shailene, distraendola per un attimo
dai bei sogni che stava facendo.
L’enorme specchio d’acqua circondato da montagne e
alberi verdi e rigogliosi scomparve lentamente dagli occhi assonnati e
socchiusi della bambina e si accomodò in un piccolo angolo
della sua memoria. La ragazzina sbadigliò portandosi una
mano davanti alla bocca e sbattendo le palpebre ancora assonnata e
leggermente irritata dall’interruzione di quel magnifico
sogno. Ricordava quel posto, ci era stata l’estate precedente
con tutta la sua famiglia, o perlomeno con la parte della famiglia che
le piaceva.
<< Dai, piccolina apri gli occhi >>
ripeté la stessa voce, carezzandole il braccio con dolcezza.
Shailene borbottò qualcosa di indistinto e coprì
il viso con le coperte leggere, lasciando i capelli rossicci sparsi sul
cuscino. La risata della donna arrivò leggermente ovattata
dal tessuto delle coperte, ma riuscì comunque a far
comparire un sorriso sincero sulle labbra piene della undicenne.
<< Ancora cinque minuti, zia >> Shailene
cercò di fare la voce più supplichevole e dolce
che potesse fare, ma sapeva bene che il suo sonno era già
finito.
Infatti dopo neanche due secondi le coperte vennero tolte
improvvisamente, permettendo alla leggera brezza di inizio settembre di
procurarle qualche brivido. Un odore di caffè e di
cioccolato raggiunse le sue narici facendo scomparire
l’irritazione in pochi secondi. Per le due cose che preferiva
al mondo poteva perdonare Laura per averla svegliata così
presto. Diamine, erano solo le nove e mezza.
La castana allungò una mano verso la tazza di
caffè, prendendosi il suo tempo prima di cominciare a
parlare. La mattina era sempre scioccante alzarsi e aveva bisogno di
una decina di minuti –e un buon caffè- prima di
essere completamente sveglia. Il caffè le bruciò
la lingua, ma il sapore dolce e al tempo stesso forte la svegliarono
completamente. Strizzò gli occhi, mordendosi la lingua.
<< E’ così strano vedere una
ragazzina di dieci anni bere caffè >>
commentò Laura, alzandosi dal letto.
Poteva decisamente considerarsi la sua frase preferita, la ripeteva
ogni volta che su nipote chiedeva del caffè. Sì,
ok, era strano –e sicuramente non salutare- bere
così tanto caffè, ma la bevanda nera rilassava i
nervi di Shailene e la faceva sentire in pace con se stessa e con il
mondo. La caffeina aveva uno strano effetto su di lei.
Shailene alzò gli occhi al cielo.
<< Undici >> la corresse, facendo nascere
un enorme sorriso sul suo volto.
Finalmente aveva realizzato che giorno fosse. Alzò in piedi
in meno di un paio di secondi e corse a scendere le scale
più velocemente possibile.
<< Lene >> sentì la voce di
Laura chiamarla da sopra le sale, ma la ignorò.
Una decina di lettere erano poggiate sul tavolo. Il suo sorriso si fece
ancora più grande. Prese in mano tutte le lettere, leggendo
velocemente il mittente e il destinatario.
Laura Lovegood.
Laura Lovegood.
Laura Lovegood… Laura Lovegood… Laura
Lovegood… Laura Lovegood… l’undicenne
sentì il cuore battere più veloce e un morsa
soffocante le strinse il petto, impedendole quasi di respirare. Tra
quelle missive ce ne era una sola indicata a lei ed era una stupida
cartolina da parte di sua zia Luna Lovegood. Non fraintendete, adorava
sua zia con tutto il cuore e amava le sue strampalate cartoline, ma non
era quello che sperava trovare quella mattina. Prese un respiro
profondo mentre si sforzava di impedire alle lacrime di uscire dai suoi
occhi. Doveva esserci un errore, non era possibile.
<< Lene, cerchi questa? >> la ragazzina si
accorse del sorriso sulle labbra di sua zia anche senza guardarla
direttamente.
Sentì le braccia della zia circondarle i fianchi e una
lettera con uno strano marchio per chiuderla le comparve davanti agli
occhi appena la donna la poggiò sul tavolo. Shailene
trattenne il respiro e aspettò un paio di secondi prima di
afferrarla con velocità ed aprirla, avvertendo la morsa al
petto allentarsi e il suore riempirsi di eccitazione, calore e
felicità.
(Ordine di Merlino, Prima Classe,
Grande Strega, Strega Capo, Supremo Pezzo Grosso,
Confed. Internaz. dei Maghi)
Cara signora Ricci,
Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di
Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà
l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L'anno scolastico avrà inizio il 7° settembre.
Filius Vitius
Vicepreside
<< Abbiamo delle cose da comprare >>
La bacchetta di sua zia si posò sulla combinazione dei
mattoni sul muro per entrare a Diagon Alley. Seguì
la combinazione con gli occhi, conoscendola a memoria. Era stata
così tante volte a Diagon Alley, a cena dagli zii o
più semplicemente per fare un giro con i suoi cugini, ma mai
era stata tanto eccitata come quella volta. Osservò il muro
aprirsi, rivelando la città colma di maghi e streghe intenti
a fare gli ultimi acquisti.
La magia riempiva l’aria, rendendola satura di quella
felicità e stranezza che popolava il mondo magico. Il
chiacchiericcio delle persone rendeva quel posto così pieno
di vita. Non andava a Diagon Alley da almeno una settimana, ma le
mancava già tantissimo. Adorava stare a casa con Laura.
Vivevano non molto lontano, ma essere in quella casa sembrava quasi
essere fuori dal mondo. E Shailene lo adorava. Aveva tutto a portata di
mano. Con soli trenta minuti poteva arrivare alla città, ma
viveva in un vero e proprio paradiso terrestre.
L’undicenne batté le mani, entrando nella
città a passo di carica e correndo verso la vetrina che
più le interessava: la bacchetta.
<< Lene, aspettami >> urlò
Laura, cercando di farsi sentire sopra il chiacchiericcio della folla.
Shailene la ignorò, entrando nel negozio e facendo cadere
una decina di scatole contenenti bacchette. Il rumore fece sbuffare un
vecchio uomo che guardò la ragazza con disapprovazione.
<< Credo che la disattenzione sia parte integrante della
famiglia Lovegood, ho ragione Lene? >>
Le guance della ragazzina si tinsero di un rosso acceso e
incrociò le mani dietro la schiena, assumendo una posizione
imbarazzata.
<< Credo di sì, Signor Olivander
>> rispose comunque, mostrando sfrontatezza ma in modo
cortese.
Sulle labbra del vecchio comparve un sorriso gentile mentre si
avvicinava al bancone. Quella bambina l’aveva vista per la
prima volta due giorni dopo la sua nascita, trasportata nella
città magica da quella madre un po’ pazza. Ed
adesso stava già comprando la sua prima bacchetta.
Shailene raccolse le scatole dal pavimento riponendole su una mensola.
Si avvicinò al bancone di corsa.
Il campanello della porta suonò in quel momento, avvertendo
dell’entrata di un nuovo cliente. Un rumore sordo, identico a
quello precedente, riempì nuovamente la stanza, facendo
ridere Shailene. Le bacchette erano cadute di nuovo a terra e piegata
su di esse c’era una mossa chioma bionda che si apprestava a
raccoglierle. Anche le guance di Laura si tinsero di rosso quando
alzò il viso sui presenti della stanza.
Olivander sbuffò divertito.
<< Ed ecco anche la zia >>
borbottò a bassa voce, mentre afferrava una bacchetta dalla
mensola e la porgeva all’undicenne.
Lei la afferrò con decisione e la sventolo, facendo crollare
un’intera mensola di bacchette. Sorrise malandrina e la
ridiede al vecchio fabbrica bacchette che sistemò il suo
disastro con un semplice gesto della mano.
<< Prova questa >>
Sventolò la seconda bacchetta e una luce la avvolse.
Immediatamente sentì dentro di se crescere una sensazione di
complicità e di attrazione.
<< E’ la bacchetta a scegliere il mago,
ricordalo Lene >> l’undicenne sorrise verso
Olivander.
Aveva sempre sognato di ascoltare quella frase, sin da quando sua zia
le aveva detto che quella era la frase tipica del venditore di
bacchette.
<< Dieci pollici e tre quarti, in legno di quercia, con
un nucleo di unicorno, indeformabile >>
osservò l’oggetto << è
una bacchetta potente >>
L’undicenne sorrise.
<<
Ricorda Lene, corri esattamente tra i due binari >> la
avvertì nuovamente Laura, carezzandole la testa.
Shailene sbuffò.
<< Lo so zia, lo so >>
La ragazzina strinse con forza il manico del suo carrello e prese un
grande respiro. Osservò la gabbia con il cucciolo di gatto
nero che le restituì uno sguardo di incitamento. Adorava
già la sua piccola Alaska. Era la seconda cosa che aveva
comprato in Diagon Alley, dopo aver scoperto che la zia le aveva
regalato una scopa per il suo compleanno. Non era dell’ultimo
modello (una nimbus 3000), ma Shailene già l’amava
con tutta se stessa.
Strinse maggiormente la presa, trattenne il respiro e prese la
rincorsa. Aspettò l’impatto con il muro, pur
sapendo bene che quello non sarebbe avvenuto. Tutto ciò che
avvertì fu una consistenza acquea passarle attraverso come
qualcosa di ultraterreno. Come un rito di passaggio.
Non era mai stata al binario nove e tre quarti e quello che si
trovò davanti la stupì non poco.
Centinaia e centinaia di ragazzi si aggiravano per il binario, ridendo
e parlando rumorosamente.
Raccomandazioni, consigli, frasi di incoraggiamento e di commozione.
Tutto era così fantastico che Shailene rimase incantata da
quel panorama. Si risvegliò quando la mano gentile di Laura
si poggiò sulla sua spalla.
<< Non voglio essere una zia noiosa e mi fido del tuo
buonsenso, quindi ti dico solo spacca i culi >> Shailene
sorrise radiosa a sua zia, guardandola negli enormi occhi celesti che
lei purtroppo non aveva ereditato dalla famiglia di sua madre.
Fisicamente somigliava molto più ad una mediterranea,
un’italiana, che un inglese. E forse anche un po’
caratterialmente. Dalla famiglia Lovegood probabilmente aveva preso la
sbadataggine e una buona dose di pazzia.
<< Ma attenta ai nargilli >>
Shailene rise, ma prese quella raccomandazione molto sul serio. Non
c’era da scherzare con i nargilli.
“Forse pensate che non son bello,
ma non giudicate da
quel che vedete
io ve lo giuro che mi
scappello
se uno più
bello ne troverete.
Potete tenervi le
vostre bombette
i vostri cilindri
lucidi e alteri,
son io quello che al
posto vi mette
e al mio confronto gli
altri son zeri.
Non c'è
pensiero che nascondiate
che il mio potere non
sappia vedere,
quindi indossatemi ed
ascoltate
qual è la
casa in cui rimanere.
forse Grifondoro la
vostra via,
culla dei coraggiosi di
cuore:
audacia, fegato,
cavalleria
fan di quel luogo uno
splendore.
O forse è a
Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga
è giusto e leale:
qui la pazienza regna
infinita
e il duro lavoro non
è innaturale.
Oppure Corvonero, il
vecchio e il saggio,
se siete svegli e
pronti di mente,
ragione e sapienza qui
trovan linguaggio
che si confà
a simile gente.
O forse a Serpeverde,
ragazzi miei,
voi troverete gli amici
migliori
quei tipi astuti e
affatto babbei
che qui raggiungono
fini ed onori!
Venite dunque senza
paure
E mettetemi in capo
all'istante
Con me sarete in mani
sicure
Perché io
sono un Cappello Parlante!”
Un applauso esplose in sala grande e qualche fischio, proveniente per
lo più da Grifondoro, si diffuse nell’aria,
creando un’atmosfera festosa. Le grida cessarono quando la
preside, Minerva McGrannit, si avvicinò al leggio e
cominciò a chiamare I primini.
Shailene era schiacciata tra due Hugo e Lily e tutti e tre stringevano
le mani degli altri quasi per infondersi coraggio a vicenda.
L’undicenne sapeva che se fossero capitati in case diverse la
loro amicizia sarebbe rimasta comunque solida, ma aveva un
po’ paura.
<< Tranquilla Lene, finiremo tutti e tre a grifondoro
>> sussurrò Hugo, guadagnandosi
un’occhiata di rimprovero da parte di sua cugina.
<< Non importa in che casa finiremo. Saremo sempre noi
tre >> promise la rossa, stringendo la mano con
più forza.
Shailene annuì. Era la verità, lo sentiva. Lo
sapeva.
Angolo Autrice
Buonasera a tutti, sperando che qualcuno abbai letto il primo capitolo
e che abbia tempo e voglia di lggere anche questo angolo autrice!
Voglio solo darvi il benvenuto e chiedervi cosa ne pensato di questo
capitolo e cosa vi aspettate dalla storia :) Sinceramente non ho
un'idea precisa, non so come finirà ne tantomeno cosa
succederà quindi lo scopriremo insieme! Per la pubblicazione
dei primi capitoli non dovrebbe esserci problema visto che li ho
già scritti, ma per gli altri non garantiso considerando che
sono un'exhange student al momento e non ho tutto questo tempo! E' lo
stesso motivo per cui ho sospeso l'altra storia (se vi va di dare
un'occhiata ve ne sarei grata)!
Comunque come ho già detto i personaggi nella descrizione
sono solo alcuni dei più interessanti, ma ovviamente ci
saranno anche Lily, Rose, Albus, Scorpius e tanti altri :) Shailene
ovviamente sarà uno di questi, devo ammettere che il
personaggio è basato su di me, ma le cose che abbiamo in
comune non sono poi molte, per ora direi la sbadataggine e l'aspetto
fisico!
Detto questo, spero che la mia storia vi abbia interessato e che
decidiate di seguirla! Per ora ringrazio chi ha letto e un grazie
ancora più grande se ci sarà qualche anima pia
che avrà voglia di recensire :)
Ci sentiamo presto
p.s mi scuso per l'impaginazione, ma non capisco perchè
questo sito non funziona