22/10/2008
3 recensioniForse, se lo vorrai, ci
incontreremo ancora una volta a Koifushiyama, sotto il cielo azzurro
come i miei occhi.
Mi piacerebbe combattere ancora, Sode No Shirayuki contro Nejibana, ed osservare il tuo corpo evitare agilmente i miei colpi, le nostre spade perse in una danza d’ acciaio.
Nel bel mezzo dell’ allenamento vorrei fermarmi, abbassare la lama ed inginocchiarmi a terra, alzando lo sguardo sull’ ambiente intorno a noi:
il sole, immenso e luminoso, che ci abbraccia con i suoi raggi dorati e caldi.
Gli alberi che circondano la radura, le cui foglie verde smeraldo frusciano al lieve vento.
Il tuo sorriso, Kaien-dono, quelle immense profondità di felicità terrena che solo tu sai donarmi, così spontaneamente e gratuitamente, senza aspettarti né volere nulla in cambio. Solo il puro e semplice desiderio di raggiungere un’ enorme allegria universale, al di fuori delle preoccupazioni e dei dubbi.
Kokoro
Vorrei riuscire ad abbracciarti, Nobile Kaien.
E stringerti forte, fino a farmi male, pur di donarti un solo gesto d’ affetto.
Accadrebbe nel mio stile, nel mio personale modo di fare le cose, ereditato dal Rukongai e consolidato dal Nii-sama.
Ti saluterei in modo freddo e distaccato, mentre tu cercheresti di capire cosa mi sia potuto succedere, scherzando a tuo solito. Poi ti gireresti, diretto forse all’ ufficio del Taichou, ed in quel momento io agirei. Una corsa folle e disperata, le mie piccole e deboli braccia avvolte intorno alla tua schiena grande e protettiva. Non abbastanza degna per vedere il tuo viso, avvinto da
un’ espressione sorpresa, solo aggrapparmi alla tua schiena, la mia guida nel cammino tortuoso che è la vita.
Ame
Sarebbe rassicurante passare un giorno di pioggia insieme. Sarebbe utile per scacciare il dolore, lancinante, perpetuo e devastante. I polmoni soffocano, le pupille si dilatano, il sangue si ferma.
E la tua mano, Kaien-dono, posata gentilmente sulla mia testa, scompigliando i folti capelli ebanastri, la tua mano ed il tuo calore estivo, fin troppo abili a scacciare ogni mio rimpianto, ogni mia tristezza, ogni mia perplessità. La tua spada portatrice di tempeste marine. Forse il nostro era un destino crudele già scritto. Il ghiaccio ferma l’acqua, sempre. Come vorrei che Sode No Shirayuki avesse schivato il tuo perfetto corpo! Tu saresti ancora vivo, ora. Ed il tuo cuore, il tuo cuore sarebbe ancora con te, palpitante, vivo, o forse con tua moglie. Io, piccola dannata intrusa nella tua vita, ostacolo, simbolo di morte. Nel baratro della disperazione, talvolta desidererei non averti mai incontrata. In questo modo, tu saresti salvo, Kaien-dono. Ed io potrei ancora ammirarti, ed avere una pura, lieta speranza.
Forse, se lo vorrai, ci incontreremo ancora una volta a Koifushiyama, sotto il cielo azzurro; e ci ameremo, mio cuore.