Fumetti/Cartoni europei > Angel's friends
Segui la storia  |       
Autore: Himeno    06/11/2014    6 recensioni
Due ragazzi che non conoscono ancora l'amore e che sono uno il contrario dell'altro, possono innamorarsi? Angelo e Diavolo. Il loro amore potrebbe nascere a causa di un gioco? la mia prima ff su questo cartone favoloso! Leggete e ditemi che ne pensate^^ kiss
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Love Game'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 30

 

Oggi la scuola è passata in un batter d’occhio. Sarà perché non ho seguito per niente le lezioni e sono rimasta tutte le ore a pensare ad altro. Cosa avrà voluto dire stamattina Marcus riferendosi ai suoi “aiutanti”? E quale sarà esattamente il suo piano? Una volta che sarò al ballo, cosa farò? Riuscirò a rivederlo ma cosa potrò dirgli?

Ah ora ci mancava che avessi anch’io le emicranie come Sulfus ma per motivi diversi. Io almeno stavo utilizzando quella cosa chiamata cervello mentre lui, non facendo altro che ubriacarsi e marinare la scuola, direi proprio di no.

Dopo aver salutato le Angel e Ricky, tornai tranquillamente a casa dove mi aspettò un'altra sorpresa. Direi che oggi è proprio la giornata delle sorprese. Appena entrai in salotto, vidi i miei cugini, David e Catherine. Quest’ultima ha 7 anni più di me ed è colei che mi ha insegnato ad andare in moto nonostante fossi minorenne. E’ lei la cugina che avevo accennato a Sulfus quando lui era rimasto a bocca aperta dallo stupore di vedermi in moto. E’ un vero asso, una donna tosta a cui piace trasgredire. Tuttavia a causa della sua esuberanza, i suoi genitori erano sempre molto preoccupati per lei. Suo fratello minore, David, è tutto il contrario. Certo, anche lui ha avuto dei momenti spericolati nella sua fase adolescenziale ma molti meno rispetto alla sorella e a parte quel periodo della sua vita, è sempre stato un ragazzo responsabile. Anche nell’aspetto non si somigliavano per niente. Lui con i capelli neri mossi e gli occhi azzurri come i miei e lei con i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi verdi. Erano entrambi molto attraenti ma con lineamenti talmente diversi che nessuno avrebbe detto che sono fratelli. Tra me e David c’è invece una differenza di soli 4 anni e infatti lui frequenta attualmente l’università per diventare avvocato.

Da piccoli, ero stata più legata a David essendo il più vicino di età mentre per Catherine eravamo dei mocciosetti a cui fare la babysitter durante l’assenza degli adulti. Ma crescendo, lei mi ha insegnato prima ad andare in bicicletta, poi a guidare una moto, come truccarmi per alcune occasioni e tante altre cose. Era diventata la sorella maggiore che non avevo e diciamocelo, solo con lei potevo parlare di cose prettamente femminile. Con David avevo un legame forte ma rimaneva comunque un maschio e di questo me ne accorsi nel periodo della pubertà che eravamo diversi. Bè, sono sempre stata piuttosto tarda su queste cose. Alcune mie amiche si erano svegliate molto prima di me.

-Guarda chi si vede dopo tanto tempo! Come stai, cugina?- disse David venendomi ad abbracciare.

Non era cambiato per niente. Perfino il suo profumo era lo stesso. Se non fosse mio cugino, ci avrei fatto un pensierino, ma credo ci abbia già pensato Dolce. Ricordo che l’ultima volta che l’ha visto, era rimasta a fissarlo con una faccia da ebete.

-Ciao David! Ciao Cathy! Oddio, quanto mi siete mancati!- dissi abbracciando prima lui e poi lei.

-Anche a noi, bionda. E da tanto che non ci sentivamo nemmeno per telefono- disse Cathy stritolandomi nel suo abbraccio da boa.

-E’ vero. Io sto abbastanza bene, voi? Su, raccontatemi che vi è successo di interessante in tutto questo tempo- dissi e ci accomodammo tutti sui divani. Dopo un po’, Lorena ci portò da bere.

-La cara e bellissima Lorena. Non sei invecchiata di un giorno- le disse David. Lui si che ci sa fare con le donne. In un attimo la governante arrossì e gli diede una pacca scherzosa sulla spalla.

-Non scherzare con me, giovanotto. Ti conosco da quando portavi il pannolino-

-Ti è andata male, fratellino- ridacchiò Catherine per poi bere il suo caffè.

-Come non detto- fece un sorriso sghembo. –Comunque c’è un motivo per cui siamo qua-

-Esatto. Siamo stati invitati al ballo che ci sarà a casa Zolfanelli- continuò mia cugina.

Cosa? Al sentir il cognome Zolfanelli, persi un battito.

-Davvero? Per adesso state in albergo?-

-Sì. Tanto staremo qui fino al ballo- disse lui.

-Ma state scherzando? Sapete di essere sempre i benvenuti in casa nostra. Potreste venire ad alloggiare qui- dissi.

-Ti ringrazio, Raf. Ma non vorremmo disturbare. Sappiamo i problemi che avete in questo periodo tu e lo zio e…- disse David per poi beccarsi una gomitata e un occhiataccia dalla sorella.

A quanto pare sapevano dei problemi economici che stiamo attraversando. Ma fino a che punto sapranno? Sapranno della debolezza di papà per il gioco d’azzardo? Sapranno della partita che implicava me come premio? Mi sa proprio di no.

-Sì, è vero. Abbiamo avuto dei problemi con l’azienda ma adesso si sta riprendendo. Vedrete che si sistemerà tutto tra qualche mese- dissi cercando di mantenere un sorriso. –La mia offerta di rimanere rimane comunque valida-

-D’accordo. Ci hai convinti, resteremo- disse Cathy.

-Dopo torneremo in hotel per prendere i bagagli e poi saremo di nuovo da te- disse David.

-Bene!- sorrisi contenta sorseggiando il mio succo di frutta.

-Ora che ne dici di raccontarci qualcosina eh? Magari di ragazzi- disse la mia “adorabile” cugina.

Non poteva scegliere argomento peggiore. Prima di Sulfus, le avrei raccontato volentieri della mia storia con Gabi, se si poteva definire una storia. A malapena dei baci sulla guancia ci siamo dati e questo sicuramente mi farebbe ricevere uno sguardo di disapprovazione da parte di Catherine che ama le cose più piccanti.

-Ma quali ragazzi? Parlaci piuttosto di come va a scuola- disse il fratello.

-Il solito noioso. Non è più una bambina. Mi pare che stavi con Gabi ma che da un po’ di tempo vi siete lasciati-

-Bè, sì-

-Centra il fatto che hai conosciuto Sulfus Zolfanelli?- disse a un tratto Catherine scrutandomi.

-Co-cosa? Come fai a saperlo?- chiesi sbalordita.

-Lo abbiamo letto sui giornali. Dicono che sei stata sua ospite per un po’- disse David.

Certo che ne raccontano di balle i giornali. Ma quasi sicuramente è opera di Sulfus. La verità avrebbe danneggiato la reputazione dei Zolfanelli e dei Serafini. Anche se lui non è tipo che si preoccupa della reputazione.

-Ah- dissi solamente.

-E’ bellissimo da togliere il fiato, vero?- mi chiese maliziosa Cathy.

-Sì, è carino- mentii. “Carino” era molto riduttivo per uno come Sulfus. Sì, era bellissimo ma non potevo certo ammetterlo di fronte ai miei cugini.

-Più di me?- chiese David fingendosi offeso.

-Certo che no! Tu sei molto più bello- dissi io.

-Come no. Se non fossi mio fratello, ti salterei addosso- lo prese in giro la sorella.

-Troppo buone- disse con sarcasmo. –Comunque, cambiando argomento, lo sai, Raf, che ha da poco partorito la nostra Daisy. Ben cinque cuccioli-

Daisy era il cane del vicino dei miei zii. Ogni volta che li andavo a trovare, andavo volentieri a trovare anche Daisy. Era davvero un adorabile volpino bianco.

-Davvero? Saranno bellissimi-

-Altrochè- mi rispose Catherine.

E così restammo tutto il pomeriggio a parlare di ciò che ci è successo in questi anni che non ci eravamo visti finchè non ci siamo dovuto fermare perché dovevano andar a prendere i loro bagagli in albergo. Presto li avrei riavuto per me per qualche giorno, non c’era fretta.

 

Il giorno dopo, mi arrivò l’invito per il ballo di Sulfus. Doveva averlo messo a mano Marcus o Gas perché non c’era né francobollo né scritto l’indirizzo del destinatario. La aprii e dentro c’era l’invito compilato con eleganti scritte dorate intestato a Valentina De Angelis. A quanto pare il vecchio maggiordomo aveva usato il mio secondo nome di battesimo. Cosa come faceva a saperlo? Ma per il momento lasciai perdere questa domanda e andai a chiedere a Catherine se nel pomeriggio, dopo le lezioni, poteva accompagnarmi a scegliere l’abito per il ballo. Lei accettò volentieri e quel pomeriggio andammo a scegliere l’abito giusto. Lascerò Sulfus senza parole, parola di Raf Serafini.

 

***************************

 

Il “gran” giorno era finalmente arrivato e già non vedevo l’ora che finiva. Fingermi allegro e in buoni rapporti con mia madre mi stava davvero stancando. Contavo i minuti che mi separavano alla fine di quella messinscena.

La festa stava procedendo bene senza intoppi ma purtroppo ho dovuto invitare anche quella stronza di Kabalè. Non potevo fare altrimenti. Ma per fortuna c’erano anche gli altri Devil, Gas e Cabiria. Gas, nonostante sia un servitore della mia famiglia, ho tanto insistito a finché partecipasse alla festa. Per resistere a questa serata avevo decisamente bisogno di qualcuno di fidato che mi avesse fermato nel caso avessi commesso una sciocchezza. Poi c’è Cabiria, che nonostante sia amica anche di Kabalè, sa della mia situazione e soprattutto è l’unica femmina che non mi è mai sbavata dietro. Per questo ora è la mia miglior amica.

Anche Kabalè un tempo lo era ma crescendo siamo diventati amici di letto e la nostra relazione si è complicata. Lei si è innamorata per davvero ma a me non interessava una storia seria e non la ricambiavo. Da lì sono cominciati i guai. Maledico il giorno che ci sono andato a letto. Se fossimo rimasti solo amici, sarebbe stato molto meglio ma allora avevo pensato con il mio amichetto in basso e non con il cervello.

-Ehy diavolaccio, cos’è quel muso lungo? Non è da te- disse Cabiria, porgendomi da bere. Accettai lo champagne ringraziandola. Era da più di un mese che non la vedevo visto che lei era partita per una vacanza insieme ai suoi ai Caraibi. Era vestita con un tubino nero e tacchi a spillo dello stesso colore. Era molto elegante.

-Non ho niente, Cabiria. Sono solo annoiato-

-Vallo a raccontare a qualcun altro. Mi hanno detto che è da parecchio che non vieni a scuola-

-Gas non ti ha detto niente sul motivo della mia assenza? Strano. Siete pappa e ciccia voi due-

-Gliel’ho chiesto ma non mi ha detto una parola su quello che ti sta succedendo. Sei strano, non sei il Sulfus che conosco-

-Ah sì? E come sono adesso?- dissi con un sorriso tagliente.

-Ti sei innamorato, vero?- mi chiese ignorando la mia domanda e scrutandomi la faccia.

-Cosa? Ma sei impazzita?-

-È così, non è vero?-

-E da quando sei esperta in materia? Non ti facevo così romanticona- la presi in giro per mascherare ciò che provavo realmente. La saggia Cabiria aveva colto nel segno solo guardandomi. Era così ovvio o è lei ad essere una persona molto attenta?

-Chi è lei, rubacuori? Dai, dimmelo- mi sorrise maliziosa dandomi una gomitata.

-Non ha importanza chi lei sia. Non potremo mai stare insieme, punto e basta-

-Ah ah! Visto che avevo ragione, allora lo ammetti di essere innamorato- sorrise trionfante.

Mi ha fregato, tanto per cambiare. Maledetta, gli volevo bene ma a volte non sopportavo quando era troppo intelligente.

-Il diabolico rubacuori Sulfus Zolfanelli innamorato. A quanto pare Cupido colpisce anche il diavolo. Pensavo che non avessi un cuore-

-Non mentire. Hai sempre saputo che sotto sotto un cuore ce l’avessi anch’io. Se no come potrei voler bene a te e a Gas?-

-Mi correggo. Pensavo che non avessi un posto nel tuo cuore per l’amore romantico. Nessuna storia seria, solo scopate senza sentimento…- finì il suo bicchierino.

-Si tratta di Raf Serafini. Sicuramente Gas te ne ha parlato e mi ha anche detto che vi siete fatti un sacco di risate per telefono quando avete scoperto che era fidanzata con Gabi il pappamolle- la guardai impassibile. Non mi piacevano i troppi giri di parole. Tanto valeva dirglielo tanto lo avrebbe scoperto comunque prima o poi. E dopotutto era una mia amica.

-Mmmm… interessante. Ha già avuto modo di conoscere la nostra Kabalè e la sua gelosia?-

-Purtroppo sì. Quella cretina è completamente fuori di testa-

-Nessuno ti aveva obbligato ad andarci a letto. Come si dice… “chi è causa del suo mal pianga se stesso”-

-Non mi sei di aiuto- dissi irritato.

-Senti, l’unica cosa che ti posso dire è che se ami sinceramente quella ragazza, Raf, non devi lasciartela sfuggire, per nessun motivo. Anche se non mi sembravi tipo che apprezzava gli angioletti biondi-

-Oh credimi, sembra un angelo ma dentro ha una passione, un fuoco che nemmeno ti immagini-

Ed io me ne sono accorto tutte le volte che ci siamo baciati. Tutte quelle volte avrei voluto che durassero in eterno. È stato davvero un miracolo che io abbia resistito dall’andare oltre con lei.

-Bene, allora perché adesso non stai con lei? Hai fatto un’altra delle tue stronzate, Sulfus?-

-Nessuna stronzata, Cabiria. Siamo lontani l’uno dall’altra perché è meglio così per entrambi. Sai come sono, non sono fatto per lei-

-Certo come no. Lascia che sia lei a decidere questo. Sulfus, ti conosco da molti anni ormai, ho visto il tuo lato oscuro ma anche quello gentile in alcune rare volte. Se ti sei ridotto così stando lontano da lei, vuol dire che ci tieni veramente a Raf. Metti da parte le tue paure e prenditela-

-Cabiria…- stavo per risponderle quando il mio sguardo fu catturato da una bellissima e brillante visione. Una ragazza con un vestito bianco a stile impero, senza spalline, lungo fino al pavimento. A incorniciarle il volto c’erano dei graziosi boccoli biondi e a impreziosire ancora di più i suoi capelli sciolti c’era un fermaglio luccicante a forma di giglio vicino all’orecchio destro. Non portava molti gioielli, a differenza delle altre invitate, ma solo una collana con un ciondolo ovale con incastonata una acquamarina. Era splendida.

Mi avvicinai a lei come in trans. Sembrava che quella ragazza mi avesse lanciato un incantesimo.

Le presi la mano e la baciai.

-Salve- la salutai un po’ a disagio per la prima volta in vita mia.

-Buonasera- mi rispose sorridendo quell’angelica creatura. Non sembrava nemmeno umana per quanto era bella.

-Il mio nome è Sulfus Zolfanelli. Vuole concedermi l’onore di un ballo?- dissi, non sapendo cosa mi stava succedendo.

-Valentina De Angelis- si presentò. –E sì, accetto con immenso piacere-

 

Continua…

 

E rieccomi tornata! :D Vi sono mancata? :3 spero di sì e per ringraziarvi della vostra pazienza in questi due mesi, eccovi l’aggiornamento fresco fresco. Nel prossimo entreremo nel “vivo” della festa ma per adesso godetevi questa roba che ho appena finito di scrivere :P Vi avevo anche promesso delle sorprese. Una ve l’ho già data ma adesso è il turno di un immagine rappresentante una scena di Love Game fatta da Eleanor Devil che ringrazio ancora di tutto cuore. Perciò dedico questo aggiornamento a lei e ad Engydragon, l’artista dell’immagine che ho messo nel precedente avviso, come ringraziamento *-* Alla prossima, gente!

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Angel's friends / Vai alla pagina dell'autore: Himeno