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Autore: AlekHiwatari14    06/11/2014    1 recensioni
[Preceduto da My Life like a Vampire.]
Rita Sawada, una giovane che scopre di essere un vampiro quando un tempo, prima che la fantasia si scontrasse con la realtà, pensava fosse un essere noto nella realtà come "umana".
Ed è stata proprio quel mescolarsi che l'ha condotta lì, a vivere insieme a quei amabili vampiri di nome Sakamaki & conoscere gli altri vampiri come i Mukami.
L'unico problema è che lei è tormentata. Il suo cuore è tormentato. E stavolta, tra intrighi amorosi, lotte e sopratutto sangue, molto sangue a lei negato da tempo, si troverà di fronte a scelte su scelte.
Il suo cuore troverà pace? Il potere di cui ha bisogno per essere un'eccellente essere, noto a tutti i viventi consapevoli di quella realtà come 'intoccabile', lo troverà?
Riuscirà a diventare un vampiro completo e a dar pace al suo cuore? E l'amore della sua vita, chi è veramente?
Tutto questo lo scoprirete solo leggendo! Buona lettura.
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kou Mukami, Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Subaru Sakamaki, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Life like a Vampire'
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Attenzione:La storia contiene altri personaggi vampiri e non, essendo una crossover. Di volta in volta segnerò i personaggi trovati all'interno. Grazie per l'attenzione! ^^


[Crossover con personaggi di: Chibi vampire (Karin), Vampire Knight (Yuki, Ruka), Brother Conflict (Louis)]


Bene! Con questo non ho altro da dire...
Buona Lettura!








Capitolo 21 - La Vampire's Academy.


La limosine della famiglia Sakamaki ci portò davanti all'entrata. Quando uscii da quell'auto, ero in uniforme scolastica della high school e, proprio come gli altri vampiri, l'avevo personalizzata a modo mio con una cintura nera borchiata messa trasversalmente in vita, stivali che arrivavano al ginocchio neri con tacchi, la giacca aveva le maniche rialzate fino al gomito, camicia leggermente sbottonata con fiocco largo e capelli sciolti al vento. Quando uscii dalla limosine, mi sentii qualcuno mettermi qualcosa in testa. Era Raito che mi aveva messo il suo cappello in testa.

Raito:Così stai più al sicuro.

Disse sorridendomi. Tutto è incominciato l'altro giorno quando sono arrivati gli orari dell'università.

***

Tra le mani Reiji aveva delle lettere. Erano indirizzate a me, Ayato, Raito, Yui, Kanato e Subaru. Cos'erano quelle misteriose buste?

Reiji:Ragazzi!!! E' arrivato l'orario delle lezioni!!

Urlò avendo tra le mani quelle carte e facendoci scendere nel soggiorno. Ero emozionata più che mai, tant'è che gli strappai l'orario di mano e incominciai ad abbracciare quell'orario.

Rita:Caro, bello, dolce orario!!

Esclamai per poi baciarlo facendo rabbrividire i vampiri.

Raito:Come fa a piacerti l'orario delle lezioni?
Rita:Mi piace perchè finalmente dopo 4 anni faccio la cosa che amo.
Ayato:Ah...domani ho contabilità alla prima ora.. sai che noia!!
Raito:Non dirlo a me. Io ho filosofia.

Sentendo i ragazzi lamentarsi dell'orario che stavano sfogliando, curiosa più che mai apriii l'orario e ciò che vidi mi rese ancora più euforica. Perchè? Avevo anatomia alle prime due ore. Però l'orario delle lezioni mi frenò un pò. Com'era possibile che le lezioni iniziavano alle 9 di sera e finivano alle 2 di notte?

Rita:Come mai abbiamo quest'orario notturno?
Subaru:E' un università di vampiri.
Kanato:Già. Non a caso l'hanno ribattezzata Vampire's accademy.
Rita:Cooooosa???? Volete farmi andare in un università di vampiri?

Urlai disperata. Raito mi venne vicino mettendomi la mano sulla spalla cercando di tranquillizzarmi proprio come gli altri, ma io tentavo scuse su scuse.

Raito:Tranquilla. Abbiamo già pensato a tutto e poi non starai mai da sola.
Yui:Già, un pò noi e un pò i Mukami starai al sicuro.
Rita:Al sicuro?? Ma avete sentito il mio odore??
Shu:Abbiamo pensato anche a quello.
Reiji:La tua divisa l'abbiamo data a Yui, mentre la tua è stata fatta con la gonna della vecchia uniforme di Yui ed una delle mie giacche.
Raito:Per evitare che l'odore si propaghi nell'aria, ti presterò uno dei miei cappelli.
Ayato:Con tutto questo riguardo non vedo dove sia il problema.
Yui:Già. Sarai un umana in incognito.
Rita:Se lo dite voi.

Risposi dubbiosa e perplessa. La cosa di stare in mezzo a tutti quei vampiri mi piaceva ben poco, anche perchè di me sapevo poco e la cosa che avevo scoperto di essere anch'io un vampiro mi impauriva. Avevo paura che mi scoprissero e Sho se l'avesse presa con me, ma cercai di non darla a vedere. Dopotutto, l'università è sempre l'università e non vedevo comunque l'ora di incominciare nonostante tutto.


***

Ebbene si! Questo è il mio primo giorno d'università. Non vedevo l'ora di andare a vedere come fosse quest'università. E finalmente sto entrando nel corso di medicina. Ho la gioia che spicca da tutti i pori.

Kanato:Questa è l'università.

Disse mostrandomi l'entrata dell'università. C'era un portone enorme e quel posto sembrava quasi un castello bianco visto da fuori. Era pieno di bandiere e sul lato destro del portone c'era un insegna con scritto:"High School University" cancellato con dello spray per fare graffiti e sotto riscritto con un graffito colorato in rosso, nero, bianco e sfumature di rosa: "Vampire's Accademy".

Rita:Cos'è quello?

Chiesi indicando il graffito.

Raito:Il simbolo che l'università appartiene a noi vampiri e non a degli sciocchi contenitori.
Rita:Scusa la domanda stupida, ma allora io che ci sto a fare qui?
Yui:Tranquilla. 
Ayato:Già te l'abbiamo detto. Starai al sicuro con noi.
Subaru:Finchè terrai la giacca e il cappello nessuno sentirà il tuo odore.
Rita:Si, ma....io sono pronta per l'università e non per i vampiri.
Kanato:Tranquilla principessa. Ti teniamo d'occhio noi.
Rita:Se lo dite voi...

Con tutte quelle rassicurazioni entrai in quella università o, come la chiamano i vampiri, accademia e lì rimasi letteralmente folgorata. C'era una luce splendente, sembrava quasi giorno, prati, fiori e orticelli ovunque. C'era addirittura una fontana con delle panchine, una diversa in ogni via. Era tutto così piacevole e accoglievole. Le aule erano disposte in tutto il castello e all'entrata c'era un bar con dei bagni. I Sakamaki stavano iniziando a farmi vedere il luogo, iniziando dal bar stesso, quando mi sentii abbracciare tirandomi via dai ragazzi.

Rita:Lasciami!!
Kou:Chèri!! Finalmente sei qui!!
Rita:Kou, lasciami! Così mi strozzi!!

Esclamai sentendo quelle braccia alla gola che mi stringevano sempre di più.

Kou:L'hai già vista l'accademia? Scommetto di no! Vieni! Ti faccio fare un giro turistico.

Disse lasciando la presa e prendendomi la mano.

Rita:Si...ma...aspetta!!!

Urlai vedendo che mi tirava con se e incominciò a correre avanti e indietro per l'università trascinandomi con se.

Raito:Ah...che perdita di tempo.
Kanato:Ciao ragazze!

Salutò sedendosi al bar col fratello. Le cameriere si avvicinarono a loro.

Raito:Ehi! Sgualdrinelle! Ci sono novità?
Cameriera1:Hai sentito? Pare che Kou Mukami si sia fidanzato.
Raito:Kou....fidanzato?
Cameriera2:Si, hanno detto che si chiama Sheril, se non sbaglio.
Subaru:Ah..finalmente!
Kanato:Un altro rompiscatole che si toglie di torno.
Raito:Eppure vorrei tanto vedere la faccia di questa ragazza.
Cameriera2:E' su tutti i giornali.
Cameriera1:Aspettate! Adesso ve ne porto uno.

Rispose entrando nel bar. Intanto, l'altra cameriera servì il solito, cioè dolce alla fragola dolce per Kanato, una porzione di macaron per Raito e un caffè amaro per Subaru.

Cameriera1:Ecco il giornale. Dovrebbe stare a pagina 8.

Disse andandosene. I ragazzi aprirono la pagina e non appena videro la foto, Subaru sputò di colpo il caffè su di Ayato che era di fronte a lui, mentre Raito, per ingoiare, gli andò a finire il macaron di traverso bloccandosi alla gola e non riusciva più ne a parlare ne a respirare.Yui corse da lui facendogli la manovra, mettendosi dietro di lui e comprimendogli lo stomaco. Il macaron uscì dalla bocca di Raito finendo diritto sulla fronte di Kanato e poi cadere nel suo dolce. Davanti a quella scena Kanato incominciò ad urlare ed a sbraitare.

Kanato:Ma noooooooo!!! Che schifo!!! Il mio povero dolce!!
Raito:Il tuo dolce? Io mi stavo affogando!
Kanato:Chissenefrega!!! Tanto mica muori?
Raito:No, ma andavo in ospedale. Sai che risate i titoli di giornale? Vampiro ricoverato per un macaron. Avrebbero riso tutti di me e la mia reputazione sarebbe stata rovinata.
Kanato:Ma che me ne frega della tua reputazione? Il mio dolce è rovinato! Non l'ho neanche assaggiato!!

Urlò con le lacrime agli occhi. Subaru ancora squadrando la foto sul giornale chiese:

Subaru:Ma nella foto è chi penso che sia?
Ayato:Si, Subaru. E' proprio lei.
Cameriera1:Avete visto come stanno bene insieme?

Domandò la cameriera facendo andare Raito su tutte le furie.

Raito:Bene? Bene???? Bene un corno!!!
Kanato:Ma non gli avevamo detto di tenerla sotto controllo?
Subaru:Appunto!
Raito:Altro che sottocontrollo. Fortuna che non è una facile, se no se l'avrebbe già portata al letto il signorino.
Kou:Eccoci qui, Chèri! Vieni!

Esclamò prendendomi per mano. Mi aveva fatto vedere tutta l'università, ma alla fine in 5 minuti che puoi vedere??? Così decisi di tornare dai Sakamaki e lui mi seguì. Non appena arrivammo vicino ai Sakamaki, quest'ultimi incominciarono a sbraitare. Ayato, vedendo le cose che si stavano mettendo male, mi trascinò via da Kou che Raito, dopo il mio distacco, lo prese per la gola alzandolo in aria.

Raito:Tu!! Figlio di una vampira sverginata e svergognata puttana stupratrice d'uccelli. Come hai osato??
Subaru:Ci eravamo fidati di te e ti ci hai pugnalati alle spalle.
Kou:Ma di che state parlando?
Kanato:Mi devi un dolce! Per colpa tua mi sono intossicato il dolce.
Raito:Tu pensi ancora al dolce? Che dovrei dire io che stavo per finire in ospedale?
Kou:Scusate, ma non so che centro io con questo. Se mi fate capire forse....
Subaru:Parliamo di questo!!

Urlò spiccicandogli prepotentemente in faccia il giornale.

Kou:Lasciatemi! Così non vedo niente!

I vampiri lasciarono la presa ed io mi avvicinai per vedere cosa fosse successo. Sul giornale c'eravamo io e Kou il primo giorno dell'accademia di danza quando lui, bevendo il mio sangue, provò a baciarmi. In quella prospettiva sembrava un bacio vero e proprio, ma la cosa che mi scioccò furono i titoli del giornale. 

Rita:Cosa? Chi è Sheril? Nuova fiamma per Kou Mukami??
Kou:Che cosa?? Ma io non ho mai fatto nulla del genere.
Rita:Già, lui non mi ha mai baciata.
Raito:Allora come si spiega la foto?
Rita:Lui stava... bev....

Balbettai fermandomi di colpo vedendo che i vampiri dell'università mi fissavano. Kou se ne accorse della cosa e mi mise la mano sulla spalla ridendosela, fingendo che scherzassi.

Kou:Ah....Chèri! Hai sempre voglia di scherzare te!
Raito:Scherzare?
Subaru:Allora che facevate?
Kou:Sai... quelle cose che fanno i vampiri quando escono insieme... ma non voglio annoiarvi. Le lezioni stanno per incominciare. Ci vediamo dopo Chèri!

Esclamò facendomi l'occhiolino e andandosene. I Sakamaki mi guardarono storto e con sospetto. A quel punto non potei fare almeno di sospirare prendendo il cellulare e inviandogli un messaggio a Raito con scritto:"Beveva il mio sangue. Non può dirlo davanti a tutti, no?" per poi guardarli scontrosamente. Raito sospirò e mi prese per mano.

Raito:Ok, ti credo. Dopotutto stai con quel...Louis. E' impossibile che l'avresti tradito, anche perchè l'avresti fatto con me.
Rita:Tranquillo. Non tradirei mai il mio ragazzo.

Risposi seguendolo. Beh...era la realtà. Non l'avrei mai tradito, anche se avevo baciato Subaru e mi piaceva. Ok, lo ammetto. Sto in una di quelle fasi che non so chi scegliere e nell'indecisione lascio tutto invariato. Comunque, tornando a me e a Raito, mi accompagnò nell'aula di medicina.

Raito:Mi raccomando. Fa bella impressione!
Rita:Ovvio. Ci vediamo dopo.

Risposi salutandolo e allontanandomi da lui entrando in aula. Lì, con grande sorpresa, trovai Kou che mi manteneva il posto.

Rita:Kou?
Kou:Che c'è? Come fai tu medicina la faccio anch'io.
Rita:Davvero? Allora scommetto che avrei fatto parecchi esami.
Kou:Diciamo.
Rita:Quanti esami hai fatto?
Kou:Non parliamo di esami, per favore.
Rita:Perchè?
Kou:Sto...un tantino indietro direi. 
Karin:Un tantino? Ma se ne ha fatti soltanto 4 su 40.

Rivelò Karin comparendo dal nulla dietro di me. 

Rita:Karin? Sei anche tu all'università qui?
Karin:Si. Qui ci sono quasi tutti i vampiri della città. Dovresti saperlo.

Disse sedendosi dietro di Kou. 

Kou:Potresti anche chiudere il becco una volta tanto.
Karin:Come siamo scorbutici.
Kou:Non sono scorbutico. Ho solo una media scolatica penosa. E poi ho anche i miei motivi per quello.
Karin:Quali? Quello che canti, balli e fai sopraluoghi solo perchè hai avuto una bella spintarella?
Kou:Comunque lavoro, cosa che tu non fai.
Karin:Ah..scusa tanto se sono una comune vampira che cerca lavoro onestamente.

Mi sedetti accanto a Kou sorridendo. Ero felice. Almeno c'era qualcuno che conoscessi e che mi avrebbe aiutato ad orientarmi in quel posto così grande. La lezione incominciò. Era così appassionante che sembrò finire in un secondo, ma non tutti la pensavano come me.

Kou:Che palle questa anatomia.
Karin:Ma dai. Lo sai che tutte le materie sono così.
Kou:Quanto lo odio.
Rita:Chi?

Chiesi guardando Kou chi stava fissando. Era un vampiro seduto sulla scrivania del professore con delle ragazze attorno. Aveva un volto familiare e faceva lo sbruffone con le vampire dell'aula che gli stavano dietro. Si vedeva lontano un miglio che era un rivale di Kou, poichè incominciò a guardarlo storto e a pavoneggiarsi. Insieme a lui, c'era anche Ruka, la ragazza che avevo conosciuto a danza insieme a Karin e Yuki.

Ruka:Ti prego, cantaci qualcosa!
?:Signore, calmatevi. Sono qui per studiare come voi e non per cantare.
Karin:Sbaglio o quello è....
Kou:Si. E' proprio lui.
Rita:Lui chi?

Domandai nuovamente vedendo che Kou lo guardava storto con le braccia incrociate. Non finii neanche di chiedere che mi trovai davanti quel vampiro. Devo dire che aveva un fascino unico. Aveva i capelli corti neri e gli occhi castani e sull'occhio sinistro aveva una benda, coperta da degli occhiali da vista. Era molto carismatico e ipnotico per come si mostrava. Peccato che a me i ragazzi così non fanno per niente gola.

?:Ciao, dolcezza! Sei nuova di qui? 
Rita:Che vuoi?

Il vampiro mi guardò in modo strano. Sembrava quasi sorpreso dalla risposta.

?:Oh...ma guarda guarda! Finalmente qualcuna che non urla nel vedermi passare.
Kou:Fuori dalle scatole Simòn!

Urlò alzandosi all' impiedi di scatto.

Simon:Simòn? Fai tanto l'accento francese, ma ti fa sembrare un vero idiota. Ti ricordo che il mio nome è Simon e non Simòn. Ad ogni modo, la ragazza è piuttosto carina. Chi è? La tua ragazza?
Kou:Non sono affari che ti riguardano! Smamma!
Simon:Come siamo invadenti. 
Rita:Ma chi è?

Chiesi a Karin vedendo l'aria di sfida tra i due.

Karin:Non lo sai? Lui è Simon Curtis. 
Rita:Dici il cantante?
Karin:Si! E' un cantante prodigio. Lui e Kou l'anno scorso si sono sfidati per incidere un disco internazionale che poi sarebbe stato utilizzato da noi in accademia di danza. Alla fine Simon ha vinto a causa di uno dei suoi sporchi trucchetti. Ha rubato la canzone di Kou, Flesh, e lui non sapeva più che cantare. Per questo ha vinto e l'ha umiliato. Da allora c'è una sfida continua tra i due.
Rita:Ma comunque Kou è famoso.
Karin:Si, ma solo qui in Giappone, purtroppo.
Rita:Capisco. 

Dissi guardando i due che per poco si ammazzavano di sguardi omicida. Vedendo che i due erano amareggiati uno dall'altro decisi di mettermi in mezzo.

Rita:La smetti di fissarlo?
Simon:Oh..difendi pure il tuo ragazzo?
Rita:Ovvio che lo difendo.
Simon:Sai, sei una ragazza molto tenace. Sembra quasi che non te ne freghi niente che io sia un cantante.
Rita:Non è che sembra. Davvero non mi frega.

Il vampiro mi guardò sorpreso come se avessi detto qualcosa che l'avrebbe colpito.

Simon:Che ne dici di lasciar perdere questo coso qui e di sederti con me alla prossima lezione? Sai, non sopporto quelle vampirette urlanti. Mi piacciono le tipe toste come te.
Rita:Peccato che io sto già con Kou.

Punzecchiai alzandomi in piedi e prendendo la mano di Kou. Il vampiro, alterato, se ne andò.

Simon:Se preferisci stare con una mezza cartuccia, fa pure! 

Kou incominciò a guardarmi sorpreso.

Rita:Che hai da fissarmi?
Kou:Perchè tutto quello che hai detto sembra la verità?
Rita:Perchè lo è? Avanti! Volevi veramente che stessi con quel coso arrogante? E poi, come ha detto Karin, ti ha rubato anche la canzone.
Kou:Magari. Mi ha lasciato praticamente senza. L'anno scorso mi rubò la canzone e incendiò il quaderno dove avevo tutti i testi e gli accordi. Spero solo che quest'anno non lo faccia di nuovo.
Rita:C'è un altra competizione?
Kou:Si, a fine anno. Cioè alla fine di maggio, se non sbaglio.
Rita:Capisco. 

Risposi abbassando lo sguardo. Il vampiro prese la borsa da terra e cambiò discorso. Sembrava quasi gli facesse male quel discorso della competizione.

Kou:Adesso che fate? Abbiamo l'ora libera.
Karin:Non so. Forse vado un pò in giardino, te? Che fai, Rita?
Rita:Non so. 
Kou:Io vado in aula studio. Può essere che riesco a dormire un pò. Non ho chiuso occhio stamattina.
Rita:C'è l'aula studio?
Kou:Si. E' vicino alla biblioteca.
Rita:Biblioteca? E' proprio quello che mi serve in questo momento.

Dissi sorridendo. Volevo controllare la biblioteca e saperne un pò più su di me, anche perchè in una università di vampiri se non sai che vampiro sei ti ridono addosso. Entrai nella biblioteca e lì c'erano un mare di libri che non potè fare almeno di guardarli con occhi innamorati.

Kou:Ah..solo la vista mi viene un malditesta. Come fanno a piacerti?
Rita:Ma a me i libri non piacciono mica.
Kou:Davvero? Allora perchè li guardi con occhi innamorati?
Rita:Li guardo così perchè ogni libro ha il suo sapere ed è quello che mi interessa. Se non ci credi guarda dal tuo occhio.
Kou:Non c'è bisogno. Se mentivi già l'avrei scoperto. Beh...se hai bisogno d'aiuto o mi vuoi, sto nella stanza accanto.
Rita:Ok.

Risposi vedendolo allontanare, ma mentre stavo incominciando a vedere i libri, vidi Subaru che camminava nel giardino. Corsi da lui.

Rita:Subaru!

Urlai, ma credo non mi sentì visto che non mi calcolò minimamente. Nonostante ciò, gli corsi dietro.

Rita:Subaru!! Aspetta!!

Dissi prendendolo per la manica della giacca. Il vampiro si voltò. Aveva un espressione fredda e distaccata. Era strano proprio come il suo comportamento.

Subaru:Che c'è?
Rita:Non mi hai sentito? Ti ho chiamato anche prima.
Subaru:No, ero soprapensiero.
Rita:Ti va di andarci a prendere qualcosa? Ho l'ora libera.
Subaru:Ehm...no! Devo andare a lezione!

Esclamò tornando a camminare con le mani nelle tasche.

Rita:Aspetta! Perchè sembra che mi stai evitando? 
Subaru:Non ti sto evitando.
Rita:Davvero? Allora perchè sfuggi al mio sguardo?

Chiesi vedendolo a volto basso.

Subaru:Devo andare.
Rita:Non sarà mica per l'articolo?
Subaru:Senti, adesso ho da fare.
Rita:Aspetta!
Subaru:Ho detto che ho da fare!! 

Urlò incamminandosi. Era strano. Non l'avevo mai visto così. Mi evitava anche a casa. Parlavamo più poco del previsto dalla sua festa. Forse era per il bacio o perchè ero con Louis. Sinceramente pensai di risolvere questa situazione, ma prima dovevo conoscere un pò più me stessa così ritornai in biblioteca. Incominciai a scavare tra quei libri e trovai uno scaffale pieno zeppo di libri sui vampiri.

Rita:Vediamo un pò....Il vampirismo. Sembra interessante.

Beh...si sa che con un topo di biblioteca come me, trovare uno scaffale pieno di cose sul quale vorrei aggiornarmi è un pò difficile che me ne esca con un libro solamente. A quello aggiunsi anche le razze vampiriche, tutti i modi per diventare vampiro, poteri e classificazioni vampiriche, nascita del vampirismo e, infine, l'enciclopedia vampiresca. Girai un pò con quei mattoni pesanti, perchè tutt'erano al di fuori di libri, e li pagai anche, ma non appena stavo uscendo, con grande sorpresa sentii la voce di Raito e di Subaru.

Raito:Pensi davvero che io non l'abbia capito?
Subaru:Capito cosa?

Mi nascosi dietro a quelle librerie ed origliai. I due litigavano, ma non capivo per chi o per cosa. 

Raito:Se pensi che te la lasci, ti sbagli di grosso.
Subaru:No! Guarda che sei tu che stai fraintendendo.
Raito:Che vuoi dire?
Subaru:Stai combattendo questa guerra con la persona sbagliata. Secondo te posso mai aspirare ad una così? Ma l'hai vista? E' assurda, goffa, inciampa ovunque mette piede e non è neanche un vampiro. Non ci trovo niente di buono sinceramente in lei.
Raito:Cosa? Allora non ti piaceva Rita?
Rita:Cosa? Stanno parlando di me?

Mi dissi sentendo il mio nome, ma ciò che disse Subaru mi lasciò praticamente come una stupida.

Subaru:Non ho detto questo. Ho solo detto che non ho alcuna attrazione verso di lei, apparte il suo sangue non ci trovo nulla in lei. Si, la voglio bene, ma è un bene fraterno più che altro.
Raito:Cosa? Ma tu l'hai baciata al tuo compleanno. Vi ho visti!
Subaru:Ero confuso e scoppiavo di gioia per il regalo. Tutto qui. Io non sono innamorato di lei e neanche voglio esserlo. Non so perchè, ma la sento come una sorella.
Raito:Allora l'hai baciata così?
Subaru:Non l'ho baciata così. Era un istinto di gioia, ma non so cosa provo visto che sento che c'è qualcosa di strano tra di noi. Ma non credo di amarla. Non provo nulla che sia amore per lei.

Sentendo quelle parole ebbi un colpo al cuore. Ero stata presa in giro da Subaru ed io che mi facevo i mille problemi che avevo tradito Louis. Mi caddero i libri da mano e corsi via. Mi sentivo scoppiare dentro. Mentre correvo andai a sbattere su qualcuno. Era Kou che era uscito dall'aula studio.

Kou:Ehi, dove vai così di corsa? Tutto bene?
Rita:Si...
Kou:Hai una faccia. Cos'è successo?
Rita:Nulla che ti possa importare. Scusa, devo andare!

Esclamai abbassando la testa e ricominciando a correre, ma Kou mi corse dietro prendendomi per il braccio e fermandomi. Aveva capito che avevo mentito.

Kou:Ma che ti prende?
Rita:Lasciami stare!
Kou:Ma tu...

Balbettò notando una lacrima sul mio viso. Stavo scoppiando dentro, tanto che quella lacrima si trascinò un intero pianto. Il mio cuore era infranto. Era strano. Amavo perdutamente Louis, ma com'era possibile che stessi male al pensiero che Subaru mi vedesse come una sorella? Il vampiro vedendomi piangere mi abbracciò stringendomi forte a se. Mi sentivo confortata e capita. In quel momento l'abbracciai piangendo e stringendomi a lui che mi accarezzava i capelli. Cosa succederà? E' stato tutto un malinteso con Subaru? Risolverò la questione? E Kou, perchè si trovava lì? Scopritelo nel prossimo capitolo.
Un bacio dalla vostra Rita.



   
 
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