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Autore: whoa__    23/10/2008    7 recensioni
Estratto dalla fanfiction: "Lui alzò un sopracciglio. -Hai chiuso Chad e Tay nella casetta di Biancaneve! E hai bloccato la porta!-. -Quei due si odiano a morte, non fanno che litigare- replicò, asciutta -e poi la forza bruta attrae sempre le donne. Quando Chad butterà giù la porta con un calcio, Tay cadrà ai suoi piedi e la smetteranno di urlare ogni giorno-. Troy sorrise debolmente. -Guarda che non parliamo mica di Hulk!- sbottò, contrariato -e poi non ti ricordano niente le parole: Ryan, Kelsi e piscina?- la provocò, stizzito. Sharpay sbuffò. -Ma dai! Mio fratello è un eccellente nuotatore, era ovvio che la salvasse! Non l’ho mica buttata in acqua per niente!-. -No di certo!- disse, scherzosamente. [...] -…dai ragazzi… potreste darci una mano? Siamo rimasti chiusi dentro! Cioè, questo non è matematicamente possibile, perché non c’è la chiave e…-. -Ma pensi sempre alla matematica?!- sbottò lui, sarcastico. -Almeno io la so, la matematica- replicò, serafica, con sguardo da sapientona".
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Sharpay Evans, Taylor McKessie, Troy Bolton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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inu

 

Titolo: Little Wildcats.

Autore: whoa__.

Generi: Romantico, commedia.

Pairing: Sharpay/Troy; Taylor/Chad.

Rating: Verde.

Avvertimenti: OOC.

 

Note dell’autore: Ok… ehm… cosa posso dire? Mia prima fan fiction sui personaggi di HSM. Sono un po’ nervosa -___-’ È una Tropay, e Chaylor, come avete letto sopra. I personaggi hanno circa sei/sette anni. (Avete capito bene ;P) Non siete mai stati curiosi di sapere com’erano da bambini? J Io si! Chissà, magari una storia del genere è già stata fatta -_-’ Spero di no; nel caso, avvisatemi! Buona lettura – sperando in qualche recensione!

Bacioni, whoa.

 

 

 

 

little wildcats;

 

 

 

 

 

 

- Troy! Basta, ti prego! – esclamò Sharpay, scocciata, scuotendo le piccole trecce bionde ai lati del viso.

Il bambino scosse furiosamente il capo, puntando i suoi occhi azzurrini in quelli color caramella di lei. – No, no! Sha, questa volta hai sbagliato! – mormorò, serio.

Le piccole labbra di lei si deformarono in una smorfia di disapprovazione. – Ma come puoi dire così?! Sei crudele!

Lui alzò un sopracciglio. – Hai chiuso Chad e Tay nella casetta di Biancaneve! E hai bloccato la porta!

- Quei due si odiano a morte, non fanno che litigare – replicò, asciutta – e poi la forza bruta attrae sempre le donne. Quando Chad butterà giù la porta con un calcio, Tay cadrà ai suoi piedi e la smetteranno di urlare ogni giorno.

Troy sorrise debolmente. – Guarda che non parliamo mica di Hulk! – sbottò, contrariato – e poi non ti ricordano niente le parole: Ryan, Kelsi e piscina? – la provocò, stizzito.

Sharpay sbuffò. – Ma dai! Mio fratello è un eccellente nuotatore, era ovvio che la salvasse! Non l’ho mica buttata in acqua per niente!

- No di certo! – disse, scherzosamente.

La bionda gli lanciò un’occhiataccia. – Troy Bolton! Come ti permetti?! – esclamò, fintamente arrabbiata. Gli diede un delicato spintone, crucciata.

Lui spalancò la bocca, sorpreso. – Oh! La Principessina tira fuori le unghie! – replicò, ridendo. – Che paura! – la canzonò ancora, sarcastico.

Sharpay rimase immobile ad osservarlo. Ma non smetteva mai di parlare quel ragazzo? Lo prese delicatamente per i capelli, trascinando il suo viso all’altezza della sua spalla. – Troy, sei proprio antipatico! Smettila di parlare!

- Ehi! Ahia! Guarda che fa male! – borbottò, offeso. – Va bene, va bene, sto zitto.

- Oh… .meno male – sospirò.

Il bambino cominciò a fare strani gesti con le mani, come a dirle qualcosa. La bionda lo fissò gelidamente. – E. Non. Muoverti.

Lui alzò un sopracciglio e Sharpay gli puntò un dito contro. – Zitto e fermo!

Troy si mise a farle gli occhi dolci, dolcemente. Nessuno – si sapeva, era in grado di resistere a quelle pozze color cobalto.

Lei digrignò i denti. – Troy! – lo sgridò, furiosa – Non parlare, non muoverti, e chiudi gli occhi! -. Nessuno eccetto… Sharpay.

Lui trattenne un risolino, poi fece come richiesto.

La bambina lo controllò attentamente, per non vedere che aprisse gli occhi o si grattasse il naso. “Sembra davvero immobile” – si disse, sorpresa. Lo scrutò ancora più profondamente, memorizzando ogni singolo riflesso di sole sul suo viso.

Troy aprì di scatto gli occhi e l’afferrò per le spalle. – Presa! – gridò, con un sorriso da orecchio a orecchio.

Sharpay strabuzzò gli occhi. – Brutto antipatico! Lasciami andare! – gridò, offesa, cominciando a scalciare e a sbattere le braccia.

Lui scosse il capo, trattenendola. – No, mi dispiace. Ora sarai tu a stare zitta, ferma e ad occhi chiusi – replicò, sicuro.

Lei dissentì furiosamente. – Una principessa non prende ordini da nessuno!

- Ma dal suo Principe, si – mormorò, con un sorriso divertito.

Sharpay gli fece una linguaccia. – Tu non sei il mio Principe!

- Invece si! – esclamò – Guarda! – e detto ciò le stampò un veloce bacio a fior di labbra, come aveva visto nei film.

La bionda si zittì di botto, tramutando l’espressione capricciosa in una di puro shock. – Mi hai… baciato?!  Troy Bolton!!! Sei un essere odioso, egocentrico e…

- Cosa vuol dire egocentrico? – chiese lui, ingenuo.

Sharpay sbuffò sonoramente. – Ti odio! Lasciami andare!

Il bambino aggrottò le sopracciglia. – Perché mi odi? La principessa è sempre contenta del bacio del Principe! – mormorò, ferito.

La biondina lo fissò, furiosa. – Tu non sei un Principe! E poi… la Principessa è innamorata del suo Principe.

- E tu non sei innamorata di me? – chiese lui, con una smorfia triste sulle labbra.

- Certo che no! Mi fai sempre gli scherzi! – sbottò, stortando il capo – e poi, tu non assomigli a un Principe – azzardò, crucciata.

- Se è per questo neanche tu assomigli ad una principessa! – replicò, arrabbiato.

Sharpay sbarrò gli occhi. – Cosa?? Ma come osi!? Io sono bellissima ed assomiglio tantissimo ad una principessa!!

Troy si mise le mani sulle orecchie, annoiato. – Bla, bla, bla! Non ti sento, non ti sento!

 

 

 

 

Poco più in là…

- Ehm? Ragazzi? Ci sentite? Siamo io e Chad… siamo nella ehm, casetta di Biancaneve. Siamo, come dire… - mormorò Taylor, incerta.

- Smettila di fare la diplomatica e dillo! – sbottò Chad, spostando un capello ricciolino che gli era crollato sul volto.

- Ma se non sai neanche cosa vuol dire diplomatica! – sbuffò. – …dai ragazzi… potreste darci una mano? Siamo rimasti chiusi dentro! Cioè, questo non è matematicamente possibile, perché non c’è la chiave e…

- Ma pensi sempre alla matematica?! – sbottò lui, sarcastico.

- Almeno io la so, la matematica. – replicò, serafica, con sguardo da sapientona.

Chad digrignò i denti. – Vuoi la guerra? E guerra sia!

- Ma cosa stai dicendo?! Come facciamo a farci la guerra nella casetta di Biancaneve?! – azzardò, osservando come non potessero neanche muoversi.

Lui si guardò attorno, confermando l’ipotesi della ragazza. – Beh, allora? Cosa facciamo?

Si guardarono, in sincrono, poi, urlarono. – RAGAZZI!!!

 

 

 

 

 

 

…the end.

 

 

 

  
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