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Autore: dancy184    23/10/2008    4 recensioni
Chiedo scusa ma per una serie di circostanze difficili e serie non sono riuscita a continuare questa fiction. Spero di non aver lasciato troppe aspettative per nulla. Grazie mille per chi ha letto. Isabella Occhi blu, argentati, gialli e verdi... un turbine di colori che riportano lo sguardo fisso su di lei. Solo su di lei. La dannata, la bella, la mezzosangue, la Gryffindor, la migliore amica, la peggior nemica, l'unica da cui bisogna stare lontano.. Hermione Granger. Un Serpeverde, un principe incompreso, un diurno e un bambino sopravvissuto. Ma soprattutto, la mezzosangue. Per tutti e quattro. E una scelta che finirà per ferirli tutti.. tutti tranne uno.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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"Ehi tesoro, come te la passi?" Alzo lo sguardo dal mio libro, con fare annoiato.

"Ciao Daphne. Di cosa hai bisogno?" Chiedo pratico, andando dritto al sodo. Cosa difficile in effetti, di solito con lei non riesco a fare un discorso sensato. Mi fa diventare scemo.

"Andiamo Blaise.. Perchè fai così? Insomma non mi guardi più come prima!" Dice capricciosa, prendendomi una mano. Io alzo gli occhi al cielo. Pensa a Hermione, Blaise, pensa che Daphne mira solo a rapporti poco sentimentali e molto movimentati...

Io la scanso, con un'espressione annoiata degna di un Malfoy e ritorno al mio libro.

"Non scocciare Greengrass. Ho da fare".

Mi fissa acidamente per qualche secondo e poi se ne va via, sculettando stizzita.

Oh Santo Merlino... Le donne sono proprio assurde. Nella Sala comune non c'è molta gente, giusto qualcuno del settimo anno che ha l'ora buca. Di Malfoy comunque, nemmeno l'ombra.

Appoggio il libro su un tavolino e decido di farmi una passeggiata in giardino, tanto c'è ancora tempo per le lezioni.

Mi alzo con un solo movimento fluido, destando l'improvviso risveglio delle sei ragazze presenti. Ridacchio. 

Mi raccomando: non sbavate per terra quando passo. Scuoto la testa, pensando alla loro stupidità ed esco dalla Sala comune, incamminandomi su per le scale.

Dio che frustrazione: andare a quella festa non mi va. Nott ci ha praticamente già messo nella lista e ora se non andiamo saremo persegiutati da quelle sadiche delle Ravenclaw. Malfoy l'ha praticamente cruciato quando quel cretino ce l'ha detto, tutto allegro dopo la cena. A quanto pare, pure Sunders è invitato. Figurati se non lo era. Se quello non ci sta attento, se lo mangiano vivo. 

Malfoy non sembrava tanto contento del suo arrivo ieri sera. Secondo me ha paura che gli rubi il titolo di Re Dei Serpeverde e che diventi meno popolare. Stupido. Sarebbe praticamente impossibile essere più popolare di Draco: non c'è nessuno più stronzo e viscido. 

Io sono alla pari con lui, ovviamente, ma solo perchè sono suo amico. Mi potrebbe oscurare dalla mia vita sociale in un attimo. Sunders è si, affasciannte quanto vuoi, ma poco combattivo su questo campo. Non ha degnato nessuno di noi di uno sguardo. Restava semplicemente a fissare Silente con frustrazione e i pugni tesi.

Non penso sia venuto qui volontariamente. Magari aveva problemi nella sua vecchia scuola. Però dubito: sembra perfetto. Mi sa che è per questo che Malfoy è incazzato. Sunders è troppo perfetto. E sta pure in camera con me e Draco.

Ieri non è venuto però, Piton ha detto che doveva sbrigare una faccenda importante con Silente. Sarà un ex mangiamorte infiltrato? Che lavora per Silente? In effetti, appena le ragazze si avvicinavano di un metro lui si sposta immediatamente.

E poi sempre sul lato sinistro. Può essere. Magari ha il marchio. Però ho notato che non lo sorprendono mai da destra. Magari si sentono più vulnerabili. A volte l'istinto ti suggerisce qualcosa che non capisci.

Con questi pensieri spunto nel giardino assolato, pieno di studenti.

Dei bambini di terza stanno facendo Cura delle Creature magiche con Hagrid: non hanno un'espressione molto felice.

Mentre cammino mi guardo intorno: apenna passo tutti si girano, le ragazze per adorarmi, i ragazzi per disprezzarmi, solo i Serpeverde mi guardano con ammirazione. Tutti. Io sono il braccio destro del Re, no? Ma del Re vero. Non come Weasley. Un Re giullare, ecco cosè: un Re giullare rosso e lentigginoso.

Sorrido. Amatemi. Sorrisi languidi. Disprezzatemi pure. Occhiate arcigne. Io sono comunque il migliore. Forse anche più di Draco, perchè do meno nell'occhio, e seduco con discrezione.

Il sorriso si spegne. Il volto che cerco non c'è. Dove diavolo è finita la MIA mezzosangue?  Non la vedo da quando è volata via dalla sala Grande, sotto lo sguardo affamato di Potty, per andare chissà dove, con tutti quegli altri.

Chissà che diamine è successo, prima che arrivasse Jake. Sembravano tutti agitati mentre se ne andavano.

Ad un tratto sento delle risatine che arrivano da dietro. 

Oh misericordia.

Che, arriva di nuovo Sunders???? 

Mi giro, pronto a dileguarmi all'arrivo del nuovo Slytherin, circondato da ragazze.

Non c'è. Cioè, le ragazze ci sono, ma non sono con il loro nuovo idolo.

Oddio. Sono qui per me.

Mi ricompongo, sorridendo a tutte e dieci, con fare superiore e provocante.

"Avete bisogno? Sono impegnato.. Ma posso darvi qualche minuto".

Ridacchiano di nuovo, accerchiandomi senza ritegno. Ravenclaw del cavolo. Dovevo aspettarmelo che erano pronte a stuprarmi in pubblico.

"Ehi Blaise.. Ti sta divina la divisa oggi.. " Fa una, accarezzandomi una spalla con finta indifferenza. Vedo i suoi occhi fremere al contatto.

"Ti piace? L'ho comprata nuova per quest'anno" Dico sorridente. Bugiardo Blaise. Questa è dell'anno scorso. Però è divertente giocare con loro.

La ragazza ridacchia, sfiorando di nuovo la camicia sottile. "Sei proprio divino.."

"Dacci un taglio Thorn. Senti un po' Zabini, alla fine vieni o no alla festa di venerdi? Puoi scegliere: si o si?" Chiede Mandy Brucklehurst. Decisa, scaltra, lo sguardo dritto. Piuttosto strafottente con tutti. Una vera dura.

Si scioglie completamente in altre situazioni però...

Mi passo una mano tra i capelli corvini, come se ci stessi pensando su. Nove sospiri si levano intorno a  me. Mentre Mandy fissa le sue amiche come se fossero degli Schiopiodi Sparacoda. 

"Mmmh.. Non so cosa sciegliere Mandy. Penso che verrò. Credo sia la scielta migliore. E poi, deve essere una festa divertente no? Senza di me come si fa?" Dico sorridendo alla ragazza, che  ricambia lo sguardo acidamente.

Non aveva accettato che fossi andato a letto con un'altra quando stavo con lei. 

Ma andiamo, io sono Blaise Zabini...

"Bene!" Gira sui tacchi e fa per andarsene, ma nessuna delle sue amiche la segue. Mi fissano sognanti.

"Ragazze!" Urla con disperazione. Le amiche sembrano tronare alla realtà e la seguono con una corsetta, girandosi un paio di volte verso di me.

Io rido ancora, mentre mi avvicino a Nott, Bole, Tiger e Draco. 

Mi siedo tra i miei amici, rubando una mela in mano al mio migliore amico.

"Carina la biondina di prima. Come si chiama ?" Mi fa Nott, rigirandosi tra le mani una altra mela.

"Mandy. Quella.. sai quella che si è arrabbiata? Perchè ci andavo con un'altra contemporaneamente?"

Bole annuisce. "Niente male. Però preferivo l'altra.. Si chiama Fas Thorn vero? Quella è molto sexy..." Dice, assottigliando lo sguardo scuro.

Scuoto la testa addentando la mela rossa. Principianti.

"Dov'eri finito Dray? Sta mattina sei praticamente scappato dal dormitorio". Dico, masticando il frutto succoso.

Malfoy si stringe nelle spalle, riprendendosi la mela. "In giro. Non avevo sonno". Dice con fare schivo, fissando annoiato i riflessi del sole che filtrano dai rami dell'albero sotto il quale siamo seduti. 

Ma questo è l'albero del trio miracoli...

Annuisco. Non ho voglia di litigare con Draco. Se mi ha detto una balla davanti a sti idioti, vuol dire che mi racconterà tutto dopo. Non tutti possono sapere gli affari del Re.

Nott ride sguaiatamente ad una battuta sporca di Tiger, e Draco lo fissa con fastidio.

"Chiudi quella bocca inutile Nott. Non sono dell'umore per sentirti ridere su delle porcate". Sibila Draco, addentando la mela.

Nott lo fissa per un secondo, poi nasce un ghigno sul suo viso chiaro.

"Ti rode perchè andiamo alla festa non è vero Draco? Tanto lo sappiamo che ti diverti, con tutti quei bei bocconcini...."

"... e non ci riferiamo al buffet" Finisce con un sorriso ebete Tiger.

Malfoy li guarda con disgusto. "Per vostra informazioni, schifosi idioti, io non ho bisogno di una festa, per accaparrarmi questi.. bocconcini, come li chiamate voi". Nott e Tiger alzano gli occhi al cielo.  "Questa festa è diversa," Si intromette Bole. " ci saranno i Gryffinor sta volta".

Mi raddrizzo, improvvisamente interessato, esattamente come Malfoy.

"Mi stai dicendo che i Grifondoro partecipano al festino di Halloween? Quel festino?" Chiede Malfoy.

Bole annuisce con fervore.

"Cioè, verrebbero anche Potty e Weasel a rovinare il divertimento? Per loro una festa è caratterizzata dall'intrattenimento di un pagliaccio e il rincorrersi a moscacieca". Dico piuttosto irritato, pensando ai due.

"Cos'è moscacieca?" Chiede Nott.  Io scuoto la testa. "Lascia stare Theodor".

"Fatto sta che ci rovineranno la serata. Che schifo, che cosa ci andiamo a fare?" Chiede Malfoy, che è veramente schifato, riappoggiandosi sui gomiti. Lo imito in mezzo secondo. Il mio umore adesso è a terra.

"Errore. Non ci vanno TUTTI i Gryffindor".   Fisso accigliato Bole, che guarda noi due principi delle Serpi con fare gongolante. "Spiegati Bole" Dico senza tanti preamboli. Lui sghignazza. "Ci vengono solo le pollastre. Vi assicuro che non sono niente male le Gryffindor.."

Cos'è, va di moda usare metafore riguardanti il cibo per descrivere le ragazze attraenti?

"E quali sarebbero le BELLE di grifondoro?" Chiede sarcastico Malfoy, finendo di mangiare la mela.

"Beh, la Patil non è proprio male...  La Probisher. La McDonald... La loovegood secondo me, se fosse più sveglia... POi c'è la Weasley, che nonostante la brutta famiglia secondo me se la cava. La Brown... Se non stesse con il Re Weasley... E poi beh, c'è LA mezzosangue".

Un ringhio sommesso mi esce dal petto, così basso che solo Draco lo sente. Il suo sguardo è chiaro: Datti una calmata.

"Non posso credere che ti abbassi a tanto Nott... La Weasley? Sei proprio coraggioso. Toccheresti davvero una traditrice del proprio sangue come lei?" Chiede con fare accusatorio il mio amico, mentre io inizio a distruggere il prato sotto di me con le mani per il nervoso.

Nott fissa Draco: "No. Molto di più che toccarla... Tu scherzi Malfoy, ma quella, quella è peggio di una tigre".

Draco si gira verso il lago, come se non avesse sentito. Ci rinuncia, si capisce.

"Senti senti eh? La Weasley. Ma sei matto Theodor? Se vi becca il Re rosso, quello ti impicca. Secondo lui, la sorella è intoccabile agli altri. Pensa l'anno scorso, quando stava con lo Sfregiato, per un bel po' gli giravano proprio per quel fatto, e si vedeva--"

"Hai ragione". Interrompe Nott, a Bole. "LA mezzosangue è decisamente meglio". 

Intorno a me, c'è una specie di muraglia di erba sradicata.

"Eccome se ho ragione: quella c'ha un corpicino che è da leccarla tutta...."

Tiger ride sguaiatamente. Nott si sta passando la lingua sulle labbra e Bole ha uno sguardo piuttosto satanico.

Draco mi fissa con fermezza, ma questo è troppo.

Tiro fuori la bacchetta, alzandomi in piedi.

"Tu.." Sibilo, dirigendomi verso Bole.

Bole si guarda intorno spaesato, indicandosi e sbiancando. Devo sembrare piuttosto spaventoso.

"C-come? Io? ... Cosa... cosa ho detto?" Dice, indietreggiando.

Non so cosa succede, e perchè succede, ma qualcuno mi deve voler molto bene lassù. La situazione viene miracolosamente salvata da... Non ci credo.

Potter e Weasley sono in piedi, esattamente dietro a Bole. In effetti sembra che io sia arrabbiato con lo Sfregiato, non con il mio compagno di Casa.

Grazie Potty...  Adesso sono in debito con te, senza che tu lo sappia... Meglio.

"Problemi di autocontrollo in mia presenza Zabini?" Chiede acido il moro.

Oh ti prego. Adesso inzia con le sue battute penose.

"Sempre Potty. Ti vedo, e semplicemente impazzisco. Non posso fare a meno di te, mi hai stregato..." Dico con sarcasmo.

Nott inizia a ridere, alzandosi in piedi insieme a Bole e Tiger.

Mi circondano. 

Bravi ragazzi... Dopo vi dò il biscottino.

"Evapora Zabini. Te e la tua banda. Questo è il nostro posto". Sibila il rosso.

"Accidenti Weasel. Che audacia. Non pensavo ti sapessi orientare oltre il confine del tuo unico neurone... Continui a sorprendermi". Sussurra affabile Draco, avvicinandosi fluente a me, le braccia conserte.

Weasley non sa ribattere. Povero.. A quanto pare quello stregato da noi è lui.

"Andatevene e basta ok?" Ci dice scontroso lo Sfregiato.

Draco alza le mani, finto impaurito. "Scusa marmocchio sopravvissuto. Ti lasciamo. Mi raccomando, stai attento con quella penna per fare i compiti... rischi di slogarti  una spalla e finire sui giornali".

Tiger ride come uno stolto e con due grandi falcate ci allonaniamo tutti, insultandoli con varie esclamazioni.

Io rimango indietro. Lo faccio per guardarlo bene in quegli occhi che mi disprezzano. Cammino a testa alta io, non come il rosso, che abbassa subito lo sguardo. Potter è leggermente più forte.

"Attento Sfregiato. Tra poco la prendo..." E così dicendo faccio spuntare un'altra mela rossa dal nulla, ridendo al suo sguardo scioccato.

Lo lascio così. Turbato nel profondo. Col pensiero fisso sulla mezzosangue.

Almeno in questo Potter, noi due siamo uguali.

                                                                                      ***

Questa è la notte. Non la vedo. Vedo solo le cose con nitidezza, con perfezione, con misura.

Per me la notte non esiste. Questo per me è un giorno senza fine. Lo sarà sempre.

Cammino su e giù per al stanza circolare, cercando di non respirare.  Non farlo. Se respiri, è peggio. In un attimo le mie vie respiratorie si bloccano.

Non riesco. Devo sentirlo. Devo respirarlo. Le sblocco di nuovo, e l'odore torna, come se fosse più forte, è proprio una pena sentirlo, ma devo. Devo. Non riesco a resistere. Cammino. Avanti e indietro, avanti e indietro. I gingilli d'argento ronzano su un tavolino, il pensatotio è poggiato sulla scrivania.

Muoviti. 

Devo sapere. Devo capire come. 

Non ce la faccio più.

Mi fermo un attimo, nella mia marcia infinita per l'ufficio, cercando Fanny con lo sguardo.

Poggia dall'altra parte della stanza rispetto a dove sono, trema piccina, continua a cantare a squarciagola da quando sono entrato.

Riprendo a camminare. Perchè è così difficile? Mi avevano detto che era più doloroso al MOMENTO.... Questo è molto peggio. Mi afferro la pancia con la braccia, cercando di placarne l'istinto rabbioso.

"Non puoi mangiare ancora. Sei debole".

Mi giro di scatto, rimirando con ferocia la figura imperfetta di Albus.

Con il suo passo elegante percorre tutta la lunghezza della stanza, per poi accendere le centinaia di candele con la bacchetta.

Si prende Fanny su un braccio e la rassicura con qualche parola sconosciuta al mio orecchio, che però la mia mente memorizza.  La fenice si rilassa e smette di cantare la sua paura. Non riesce però a non guardarmi preoccupata. Mi fa fa sentire ancora più lurido.

"Non ce la faccio Albus.. io devo." Mi raddrizzo a fatica, cercando di controllarmi davanti a mio zio.

"Non c'è nessuno che in questo momento ti possa procurare il cibo nipote. E poi, ti sto mettendo alla prova".

Lo fisso con stupore crescente, mentre si siede alla scrivania e unisce i polpastrelli delle mani, in una posizione pensierosa.

"C'è... c'è qualcosa Albus. C'è qualcuno che non riesco a controllare". Un brillio illumina i suoi occhi. Mi fa segno di avvicinarmi e io mi siedo, sinuosamente sulla poltrona. 

"Riesci a precepire dove?" Chiede con tono pacato. Sento che è eccitato. Quello che gli sto per dire è di fondamentale importanza. Lo sento dalla vibrazione della sua voce.

Scuoto la testa risentito. "Gira.. lo perdo.. lo riprendo.. è tutto molto confuso. In confronto, tutto il resto non lo sento".

Annuisce compiaciuto, poggiando la sua mano rugosa ma soffice sulla mia, bianca e tirata. "Lo troverai. Intanto, entro domani ti troveremo il cibo. Per quel mentre i mezzosangue saranno rilasciati". Sbianco anocra di più, se possibile. 

"Albus... i mezzosangue? Non penso di essere in grado di.." Balbetto. Mi fa strano. Da troppo tempo ho una parlata estremamente corretta e sinuosa.

Lui mi interrompe: "Sarai in grado di conviverci. Avrai mangiato. Sarai più forte". Sembra dura la sua voce, quando me lo dice.

Sospira, mentre io rimango con le membra tese, aspettando che la sua mano scivoli via dalla mia.

"Sei molto più simile ad Ariana ora". Alzo lo sguardo, sentendo lo stomaco tirare più forte a quel nome.

Madre... 

Mi immagino il mio cuore che batte più forte per l'emozione....

"Lei avrebbe preferito la mia morte. Ha già sofferto per.. questo". dico con voce controllata. Anni di pratica.

Se fosse stato l'inizio avrei  ucciso amorevolmente Albus, in un tempo decisamente breve.

Sorride alla mia costatazione. "Non dubitare dell'amore di Ariana. Tu sei  l'unica cosa che conta per lei. O almeno, che contava".

Guardo il vecchio dalla barba d'argento, vedendo molto di più, sotto quei tristi occhi azzurri.

"Come faccio a placare l'impulso?" Chiedo di getto.

Lui si alza, dirigendosi verso la porta del suo studio, ancora con Fanny appollaiata sul braccio. Non risponde subito: prima mi guarda a lungo, sorridendo di tanto in tanto, poi mi fa cenno di raggiungerlo.

Aggiro la poltrona, varcando al porta che lui tiene aperta per me.

Modo gentile di buttarmi fuori.

"Non si può placare, se non con la determinazione, nipote. Pensaci. Direi che è l'unica cosa che ti ha accompagnato fin ora". Così dicendo mi congeda con un cenno e chiude la porta con delicatezza.

Determinazione.

Già.

Con quella parola fissa nella mente, mi incammino verso i sotterranei.

  
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