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Autore: LeoValdez00    07/11/2014    6 recensioni
Questa è la storia della fine di una Cacciatrice.
Perché, anche la più fidata seguace della Dea Artemide, non è completamente immortale.
O sì?
"In pochi anni ha perso due fidate luogotenenti, e sai che se ne farà colpa per l’ eternità.
Un’ eternità che non vedrai, come non vedrai più il giorno"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Artemide, Talia Grace
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non senti il freddo penetrante della notte?
Non senti il vento che scompiglia i tuoi capelli neri?
O la nuda terra su cui poggia il tuo corpo?
O anche solo le grida preoccupate delle tue compagne?
Sei stesa a terra, sulle rocce, e fissi il vuoto.
I tuoi grandi occhi blu cercano invano le stelle, in questa notte nuvolosa.
L' unica cosa che percepisci, oltre all' immensità del cielo, è la spalla da cui senti un sordo pulsare.
Qualcosa ti afferra le braccia, per trascinarti via, e, non appena la spalla viene spostata, urli di dolore.
Ma chiunque sia, non si ferma, anzi, aumenta la velocità, mentre tu gridi quel dolore insopportabile, come se delle fiamme ti scorressero nelle vene.
"Basta" vorresti urlare.
Vorresti che quell' immane sofferenza finisse, che ti lasciassero sola in quel luogo, a guardare le stelle coperte dalle nubi.
Ma la tortura continua e le lacrime ti salgono agli occhi.
Solo quando sei finalmente ferma, ti permetti di chiuderli e stringi le palpebre per sopportare il dolore.
Lentamente questo si allevia e li apri per cercare il tuo soccorritore.
E la vedi.
È lì, poco distante da te, i capelli scuri avvolti in una treccia argentea.
Il possente arco millenario le giace vicino, abbandonato, mentre i suoi profondi occhi, ormai rossi di pianto, cercano i tuoi.
Vorresti alzarti e mentirle per consolarla, dirle che stai bene, quando invece sei sull' orlo del precipizio.
Ma come puoi tu, mortale, consolare una Dea?
Eppure, quella ragazzina la senti vicina, come una sorella, e non puoi impedirti di dispiacerti per lei, anche se sei tu a soffrire.
Ormai sta piangendo in modo disperato, le lacrime le solcano copiose le guance.
Non hai mai visto piangere una Dea, soprattutto Lei.
Lei, la Dea vergine della caccia, signora della Luna.
E piange, per te.
Solo per te, una mortale.
La vedi che si avvicina, trattenendo le lacrime, che prepotenti continuano a rigarle il viso.
La guardi negli occhi scuri, mentre lei estrae qualcosa dalla tua spalla.
Fa male.
Un dolore indicibile.
Mai provato prima.
Provi ad urlare, ma non ci riesci e la voce rimane intrappolata, minacciando di soffocarti
Poi la vedi scagliare lontano l' oggetto estratto, ma tu riesci a guardarlo attentamente prima che scompaia nel folto del bosco.
È una freccia.
Intrisa di veleno.
Ora che lo sai, riesci a percepire quel fuoco cercare di farsi strada nel tuo corpo.
Senti che si vuole impossessare di te, senti che brama di arrivare al tuo cuore, per ucciderti.
Artemide ti poggia una mano sulla spalla e inizia a cantilenare in greco antico.
Non lo capisci, sei troppo stanca e affaticata, ma sai di averlo già sentito…
Ed era rivolto ad un’ altra cacciatrice.
All’ improvviso ricordi, ricordi della sera in cui Zoe è morta, ricordi di come la Dea abbia provato a curarla in tutti i modi, ricordi di come lei, però, non ce l’ abbia fatta.
Ma non ti importa.
Sei troppo colpita dal fatto che Artemide soffra per te quanto ha sofferto per la sua cacciatrice prediletta, con cui stava da migliaia di anni.
Tu in confronto non sei nessuno, tu sei nuova e, anche se sei la sua prima luogotenente, non avresti mai immaginato che lei ti fosse così affezionata.
Improvvisamente ti blocchi, spalanchi gli occhi e la bocca, in un muto grido.
Lo senti, senti il fuoco nel cuore, lo senti espandersi, fino a volerti distruggere.
Vedi tutto sfocato, ma riesci a scorgere la Dea che, distrutta, sta urlando di dolore.
In pochi anni ha perso due fidate luogotenenti, e sai che se ne farà colpa per l’ eternità.
Un’ eternità che non vedrai, come non vedrai più il giorno.
Ma vedi lei, vedi la Luna e le Stelle.
Poi scorgi quello che cerchi da quando sei stata colpita.
Le nuvole si sono diradate e tu riconosci immediatamente la costellazione della Cacciatrice.
Vedi Zoe, che rimarrà per sempre in cielo e nel cuore della sua Signora.
Come farai tu.
Stai morendo, ma non te ne andrai mai per davvero.
Sai che, quando il dolore sarà finito ed il tuo cuore smetterà di battere, la Dea ti ringrazierà come ha ringraziato la tua amica Zoe, e la seguirai nel cielo, regno di tuo Padre, godendo dell’ eternità da lassù.
Sono questi i tuoi ultimi pensieri e le tue ultime speranze, perché poi chiudi gli occhi.
Chiudi gli occhi e diventi una Stella.
Immortale.

 

   
 
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