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Autore: haaveillax    07/11/2014    1 recensioni
Dal testo:
"[...] Harry, con coraggio che non pensava di possedere, rivolge il suo sguardo al viso sfigurato del più grande, e lascia che le lacrime possano scendere una dietro l'altra, mentre paura e sensi di colpa gli corrodono l'anima, prima che la sicurezza dell'ospedale riesca ad afferrarlo, in un gesto inaspettato, da dietro, cercando di portarlo fuori dalla stanza ospedaliera.
- No! No! No! - urla Harry, in preda alla disperazione - Ha bisogno di me, vi prego! Lasciatemi stare! - E fra un'implorazione ed un'altra che Harry cerca di divincolarsi dalla presa dei due agenti, mentre tiene lo sguardo fisso sul viso della persona che ama e che lentamente sta morendo. [...]"
IT'S LARRY.
Genere: Drammatico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Maps.

(Consiglio di leggere questa os con il sottofondo dell'omonima canzone, che potete trovare qui.)


I miss taste of the sweet life
I miss the conversation
I’m searching for a song tonight
I’m changing all of the stations
I like to think that, we had it all
We drew a map to a better place
But on that road I took a fall

Oh baby why did you run away?
                                                                                                                                       12/08/2013
                                                                                                                          01:00
 

Harry irrompe nell'ospedale con impeto. L'ansia struggente lo logora lentamente, il cuore batte troppo velocemente tanto che crede possa scoppiargli, mentre la paura mista alla preoccupazione gli vietano di ragionare con la dovuta lucidità. Con passo frettoloso si dirige verso il bancone delle accoglienze, dove una signora grassoccia in divisa, con i capelli raccolti in una crocchia disordinata sistema vari documenti, intenta a conversare del più e del meno con quelle che crede siano infermiere. 
Si poggia al bancone, dove esausto per la corsa, cerca di recuperare fiato, attirando l'attenzione della segretaria e di chi le sta intorno. 
- Louis Tomlinson. - dice semplicemente Harry alla segretaria, con affanno, ricevendo di tutta risposta un'espressione sbigottita, identica a quella di chi le è intorno in quel momento e sta assistendo alla scena. - Dov'è Louis Tomlinson? Dove cazzo è? -  tuona perdendo la pazienza, e sbattendo con violenza le mani sul bancone. 
Harry è sempre stato un ragazzo gentile, delicato e paziente ma, quella non era né la situazione giusta, né l'ora giusta, né il giorno giusto per esserlo. 
Si allontana correndo verso il corridoio dalle pareti bianche asettiche alla sua sinistra, spostando con poca delicatezza la barella che gli intralcia la strada, ignorando le urla della segretaria che gli ordinano di aspettare. Harry apre una porta dietro l'altra con mani tremanti; non trovando Louis. La testa gli gira, un pulsare ritmico e doloroso. Drigna i denti. Le stanze, i corridoi sono tutti fottutamente uguali! Si ritrova ad imprecare Harry. 
Ed è quando sta per arrendersi alla disperazione che nota una porta spalancata alla fine del lungo corridoio, da cui escono ed entrano medici. Entra nella stanza con passo frettoloso e deciso, ed è lì che finalmente lo vede. 
È coperto solo da un lenzuolo blu, le gambe sono sporche di sangue e di terriccio, la faccia completamente deturpata coperta da una mascherina dalla quale proviene l'ossigeno. 
Ogni dettaglio di quella scena viene memorizzato dal ragazzo. Vederlo in quelle condizioni fa mancare di uno, due, tre e mille battiti a Harry che fissa la scena con occhi spalancati e mani tremanti. Trema, le lacrime gli offuscano la vista, ma l'immagine di Louis immobile è ancora viva. E la testa prende a girare vorticosamente, i suoni degli apparecchi ospedalieri, la voce del dottore gli arrivano ovattati e tutto ciò che riesce a fare è ripetere, come un mantra, "LouisLouisLouis." 
Il rumore incessante della macchinetta che misura il battito cardiaco, gli riporta un po' della lucidità persa. 
- Che succede? - chiede con una voce che non sembra nemmeno sua, avvicinandosi con passo lento al corpo inerme di Louis, mentre osserva, con occhi ricolmi di paura, i medici afferrare, con gesti frenetici, il defibrillatore d'urgenza.
 - Che succede? - ripete con voce più alta e spazientita, sperando di ricevere una risposta. 
Harry, con coraggio che non pensava di possedere, rivolge il suo sguardo al viso sfigurato del più grande, e lascia che le lacrime possano scendere una dietro l'altra, mentre paura e sensi di colpa gli corrodono l'anima, prima che la sicurezza dell'ospedale riesca ad afferrarlo, in un gesto inaspettato, da dietro, cercando di portarlo fuori dalla stanza ospedaliera.
 - No! No! No! - urla Harry, in preda alla disperazione - Ha bisogno di me, vi prego! Lasciatemi stare! - E fra un'implorazione ed un'altra che Harry cerca di divincolarsi dalla presa dei due agenti, mentre tiene lo sguardo fisso sul viso della persona che ama e che lentamente sta morendo.

 

***
 

But I wonder where were you
When I was at my worst
Down on my knees
And you said you had my back
So I wonder where were you
All the roads you took came back to me
So I’m following the map that leads to you.


 

12/08/2013
                                                                                                                 00:00

 

Sfreccia con la macchina fra le strade di Londra, Harry, infischiandosene dei limiti di velocità,  avvertendo una scarica d'adrenalina che gli si tramuta per tutto il corpo. Corre. Preme il piede su quel dannato accelleratore come se non avesse timore che una macchina gli potesse venire contro, mentre cerca di placare il battito feroce del suo cuore. 

E dal finestrino dell'auto continua a guardare la gente, che cammina indaffarata sul marciapiede, cercando di scorgere la familiare figura minuta fra i numerosi pedoni. Si morde il labbro con forza, finchè non avverte il sapore metallico del sangue, mentre guida ancora più velocemente - se possibile - e si maledice mentalmente.
Quanto è stato stupido? È a conoscenza delle insicurezze che popolano la mente di Lou: conosce la sua paura di non essere abbastanza quando in realtà è anche troppo per Harry e il suo cuore. Reprime la voglia di tirare una testata contro il volante ed, aguzzando la vista, dopo qualche minuto, finalmente riesce a vederlo.

Louis piange l'anima mentre corre contromano, perchè cos'altro potrebbe fare ora che anche Harry gli è stato strappato dalle mani? Va sbattere contro persone che non ha mai visto. Non chiede scusa, non ascolta gli insulti che gli vengono rivolti. Con la mente offuscata, si accascia contro un semaforo, cercando di riprendere fiato mentre le lacrime rigano ancora e ancora le sue guance. Sente la testa scoppiare per i troppi pensieri che vi si affollano. 
- Louis? - sente chiamare da una voce familiare, ma non una roca e bassa. 
Alza lo sguardo per incontrare gli occhi di Mark, che lo scrutano con un misto di curiosità e preouccupazione, ma è quando sta per aprire bocca per urlargli di andarsene che vede poco dietro due occhi verdi, che lo guardano colpevoli e dispiaciuti. 
Il liscio, che era pronto per andarsene e mandare al diavolo Mark, si blocca in mezzo alla strada, pietrificato da rabbia e dolore che vorticano e che gli fanno ribollire il sangue, con l'azzurro dei suoi occhi immerso nel verde del riccio. Ma, purtroppo, ciò che Louis non ha visto è la macchina che corre dritto verso di lui, mentre un urlo disperato riecheggia fra le trafficate strade di Londra.

 

***
 

I hear your voice in my sleep at night
Hard to resist temptation
Cause all these strangers come over me
Now I can’t get over you
No I just can’t get over you.

 



                                                                                                                 11/08/2013
                                                                                                                 23:30


 

Anche se con venti minuti di ritardo e con più e più lamentele del maggiore, riguardo ai motivi per cui i due amanti non avrebbero dovuto presentarsi alla festa, Louis ed Harry, alle 22:30, bussano alla porta della villa in cui abita il caro amico del riccio; Nick Grimshaw.
Questo apre la porta e con i capelli arruffati, la camicia blu a pois bianca, sbottonata per metà, saluta i due con una stretta di mano e con un abbraccio - forse troppo stretto quello rivolto ad Harry, a detta di Louis -. 
Li fa accomodare in quella immensa villa, dove la musica rimbomba possente fra le pareti bianche dell'abitazione e dove più persone, ormai completamente ubriache, ballano l'uno sull'altro. Ed è in quel momento, quella frazione di secondo in cui le mani del riccio e del liscio si staccano, ognuno per andare a salutare qualche amico, che tutto ha inizio.
Dopo una birra, qualche battuta scambiata con Nick e Niall e una lunga mezz'ora, Harry ritrova Louis; il quale, stretto in una giacca nera, balla con Zayn, mentre sorseggia un po' di birra e chiacchiera di qualcosa di futile con il moro. Harry poggiato allo stipite della porta, con sguardo adorante e un mezzo sorrisetto stampato sul volto, osserva la figura del suo ragazzo, - in particolare il sedere -  il quale avvertendo lo sguardo del riccio su di sè, prende a ballare sensuamente, muovendo il bacino a ritmo di musica prima di lanciare un occhiolino, carico di sottintesi al riccio, che per poco non va strozzarsi con la birra. 
- Ehi amico, vedi di non ucciderti alla mia festa. - lo riprende scherzosamente Nick, mollandogli qualche pacca sul schiena, mentre il riccio gli rifila di tutta risposta un'occhiataccia.
- Vieni a bere qualcosa? - lo invita ed Harry non può fare altro che annuire prima di seguire il ragazzo, che lo sta trascinando verso la cucina, non accorgendosi del sorriso sparito sul viso di Louis.
E tre alcolici dopo, il riccio, ormai completamente andato, sotto le luci accecanti e sulle note di una canzone che dovrebbe essere di Britney Spears, balla sensualmente, strusciandosi contro il corpo di Nick che di tutta risposta non fa che muovere il bacino. Solo quando le sue labbra si ritrovano a combaciare con quelle dell'altro, Harry recupera un po' di lucidità, trovando la forza di respingere Nick. 
- Ma che cazzo fai? - gli urla contro il riccio, spingendolo via dal suo corpo ed attirando l'attenzione delle persone intorno a lui, che prendono ad urlare "rissa, rissa!" 
Harry ignora tutti, non dà ascolto alle parole di Nick, cerca solo con lo sguardo il suo Louis, sentendosi colpevole di ciò che aveva fatto. E lui era lì; tremante e con due specchi d'acqua ricarichi di lacrime, che lo fissavano tristemente. Ed è quando il più piccolo prova ad avvicinarsi, pronto per offrire spiegazioni e miriadi di scuse, con la speranza di essere perdonato, che Louis scappa. 
- Louis! Lou! Aspetta non andare via! - urla il riccio, spingendosi fra la folla di persone ubriache, ma non riuscendo ugualmente a fermarlo. 
- Vaffanculo! - urla ancora il riccio, tirando un calcio alla porta d'ingresso, una volta capito di aver perso l'amore della sua vita  per una sua stronzata.

 

***
 

But I wonder where were you
When I was at my worst
Down on my knees
And you said you had my back
So I wonder where were you
All the roads you took came back to me
So I’m following the map that leads to you.

 



                                                                                                              12/08/2013
                                                                                                              01:17

 


E poi tutte le immagini di quel pomeriggio ripassavano nella mente di Harry, torturandolo, proprio come un flash; il momento in cui si era avvicinato a Louis, impegnato a poltrire sul divano accompagnato da una birra da qualche replica di una partita della sua squadra del cuore, che aveva già visto e rivisto. 
Harry, con la grazia di un felino, gli si era avvicinato, aveva poggiato la testa sul suo petto e fra un bacio ed una carezza, riuscì a trovare il momento giusto per poter inserire l'argomento "festa". 
Le scuse di Louis per cercare di dissuadere in ogni modo il riccio furono totalmente inutili, ed è con un sorriso trionfante che il castano dagli occhi verdi, gli lascia un bacio sulle labbra come per ringraziarlo.
A susseguirsi come scene veloci di un film, che provocavano ad Harry fitte allucinanti alla testa, le paranoie di Louis, su cosa gli stesse bene o male, l'arrivo alla festa, il bacio con Nick, l'espressione delusa di Louis, la sua fuga, il suo cuore che andava in frantumi, l'ansia, l'adrenalina e la paura provata nell'auto quando si era gettata alla sua ricerca,  i suoi occhi azzurri carichi di delusione l'ultima volta che lo aveva guardato ed ancora la macchina, le sirene dell'autombulanza, le urla di Mark e dei pedoni, dei medici che lo portavano i ospedale d'urgenza. Tutto confuso, un incubo. 
Harry ci sperava, sperava di svegliarsi e ritrovarselo accanto, ancora addormentato, in tutta la sua bellezza e purezza. Lo avrebbe svegliato, avrebbero fatto l'amore tutta la mattinata sussurrandosi ti amo a non finire, gli avrebbe detto che non era costretto a venire a quella festa e avrebbero fatto ancora l'amore.
Il fastidioso "bip" della macchina ritornò più forte ed incessante di prima e il monitor cominciò a tracciare un'unica e continua linea, che significava una sola cosa; buio, perchè senza Louis luce non c'è. 










 

Spazio Autrice.

*si nasconde*
...
*resta nascosta*
...
*caccia la testa*
...
Va bene,  la smetto...
Non so cosa dire, questa è la prima Os che pubblico e, non so, non mi soddisfa particolarmente, ma spero che comunque riesca ad essere di vostro gradimento.
Probabilmente questa non sarà la prima e l'ultima che pubblicherò, visto che ne ho in corso altre due...
Mi dileguo.
Lasciate una piccola recensione? <3
Per chi magari vorrebbe dirmi qualcosa, o non so, su twitter sono @surprisehar.


Mi scuso per gli eventuali errori/orrori grammaticali. Nel caso ne troviate qualcuno, per favore segnalatemelo, così provvederò nel correggerlo.



 

 

















 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

                                                                                                                                  
 

 
           

 

  
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