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Autore: LoveIsFreedom    07/11/2014    0 recensioni
Questa storia parla di due ragazzi, Joshua e Bryan apparentemente etero, ma sotto sotto provano qualcosa l'uno per l'altro. Basta leggere :)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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L’estate è  finita, mi dispiace dover lasciare Los Angeles, mio padre ha ottenuto un nuovo lavoro a New York, così dobbiamo trasferirci li. Per me è stato difficile dover raccontare tutto alle persone che conosco, ora che mi ero tolto finalmente questo peso, devo cambiare città. 
Odio fare le valigie, non è la prima volta che ci trasferiamo, sembrano farlo apposta, quando trovo veri amici vogliono cambiare città, li detesto..
Comunque mi chiamo Joshua, ed ho 16 anni, sono un bel ragazzo, o almeno così dicono, sono timido, e non so difendermi quando serve. 
 
Dopo lunghe corse siamo finalmente nell’aereo, non era il mio primo volo, ma ero sempre agitato prima di partire. Mi voltai verso mio fratello David, che come al solito ascoltava musica dalle sue grandi cuffie nere. Io e lui non parliamo molto, abbiamo un anno di differenza, certe volte penso di stargli antipatico.  Afferrai un cruciverba davanti a me e mi misi a farlo, pensando nel  frattempo ai miei amici, mi mancano.
 
Finalmente arrivati, presi il giacchetto e scossi mio fratello che si era addormentato. Mi catapultai a prendere le valigie ed uscii dall’aeroporto respirando la fresca aria di New York.
Per bacco, ho sempre sognato di venire qui.. spero non succedano cose sgradevoli come a Los Angeles.
Un taxi ci passò a prendere, mio padre sistemò con cura le valigie nel portabagagli e tutti e quattro salimmo in macchina. Ovviamente la casa ci fu offerta dal datore di lavoro di papà, quindi non abbiamo  dovuto comprarla.
Eccoci qui, caspita che bella casa, credevo fosse una di quelle catapecchie di legno, invece no, è una villa di lusso. Scesi dalla macchina e presi le mie valigie, mi avviai dentro e come al solito litigai con mio fratello per quale camera prendere. Okay, lui è più grande di me, quindi scelse lui la camera ed io automaticamente presi l’altra.
Mi buttai sul letto e sentii  il telefono vibrare.. un messaggio.. ‘ sei arrivato? Spero l’aereo sia esploso ‘  chiusi il messaggio senza rispondere e gettai il telefono lontano da me. Mi fingevo indifferente ma in realtà ci stavo male.
 
Il giorno successivo mamma accompagnò me e David in quella che sarebbe stata la nostra nuova scuola. Wow, un posto molto chic, con persone ben vestite, belle ragazze e ragazzi, bulli, cheerleaders, giocatori di football, e tanto altro.
Raggiungemmo la preside che ci aspettava nel suo ufficio.
< Salve, voi dovete essere i fratelli Collins > disse stringendoci la mano.
Dopo una lunga chiacchierata ci assegnò finalmente alle nostre classi. Uscii  dall’ufficio tirando un forte sospiro, ero così agitato.. cosa penseranno di me?
3 A, bussai non troppo forte alla porta ed entrai trovandomi davanti una classe numerosa. Sorrisi timidamente facendo un cenno con la mano.
< tu devi essere Joshua Collins > disse la professoressa sorridendomi. Io annuì senza dire una parola. < prego, siediti dove vuoi > continuò.
Avanzai lungo i banchi notando gli sguardi di tutti su di me, vidi un posto libero e mi sedetti senza preoccuparmi di chi avessi accanto.
La lezione iniziò, ed io per tutta l’ora mi guardai attorno.
Una ragazza bionda, bellissima, mi fissava insistentemente, ed una volta suonata la campanella della ricreazione si avvicinò a me.
< ciao Joshua, io sono Taylor  > mi prese la mano e la strinse con forza.
Diciamo che è stata l’unica a presentarsi, mi ha fatto conoscere tante persone, penso sia una delle più popolari della scuola, mi conveniva stare con lei.
 
All’uscita vidi un gruppo di ragazzi prendersela con uno evidentemente più piccolo di loro, non avevo il coraggio di andare a difenderlo, quindi proseguii facendo finta di nulla.
Tornai a casa insieme a mio fratello, lui era abbastanza entusiasta del suo primo giorno.
Raccontammo entrambi a nostra madre com’era stata la mattinata.
Il giorno finì in fretta, e per la tanta stanchezza mi fiondo a letto.
 
Il giorno dopo, come sempre mi svegliai in ritardo e feci le corse per arrivare in tempo a scuola.
Aprì di scatto la porta e vidi un nuovo professore scrivere delle formule alla lavagna.
< la puntualità è tutto, giovanotto > mi rimproverò facendomi segno di mettermi seduto.
Mi avviai al mio banco, ma al mio posto c’era seduto un altro ragazzo, ieri non era presente.
Mi guardò negli occhi, caspita che meraviglia… blu come il mare.. pensai tra me e me.
< Joshua, vieni qui > mi disse Taylor salutandomi con la mano. Io mi limitai a fare come voleva lei.
Durante la lezione fissai quel ragazzo, era davvero bello, ma ovviamente non potevo esprimere i miei sentimenti, perché qui sicuramente come nella mia vecchia scuola, i gay non sono accettati.
 
A ricreazione, tutti si fiondarono fuori la classe, rimasi solo con lui. Presi il mio panino nello zaino. < chi sei tu? > o mio dio, mi sta parlando.. pensai girandomi verso di lui. < mi chiamo joshua > mormorai timidamente. < mh, io mi chiamo bryan > si avvicinò a me e mi strinse la mano facendomi poi un sorriso. Sentii le farfalle nello stomaco solo nel vederlo sorridere.
 
Speravo che almeno in questa scuola non mi sarebbe piaciuto nessuno.. ma la mia vita non è perfetta se non è incasinata.. devo rassegnarmi e fare finta di niente..
 
FINE DEL PRIMO CAPITOLO. SE VI PIACE COMMENTATE :)
   
 
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