07/11/2014
0 recensioniQuelle parole continuavano a riempire ogni suo pensiero. Ogni parte del suo cervello era permeato da quella convinzione. E la consapevolezza lo lacerava, letteralmente.
Aveva sbagliato ogni cosa.
Tutte le sue decisioni e scelte.
Tutte le sue azioni.
Tutte le sue parole.
E ciò che procurava in lui il dolore più grande era il rendersi conto di aver perso. Aveva perso la sua integrità. Aveva perso la sua giovinezza.
Aveva perso lei.
Lily Evans era stata il suo primo legame con la magia. Con Lily aveva condiviso la sorpresa iniziale della loro straordinarie capacità e sempre con lei aveva trascorso quei mesi precedenti alla loro prima vera avventura ad Hogwarts. Lily era stata una roccia, la sua roccia. E poi era arrivato quell'1 Settembre e Hogwarts si era presentata a loro imponente, carica di promesse e sogni. Avevano trovato una nuova casa.
Erano stati il Grifone e la Serpe, erano l'eccezione, erano stati la prova che le diversità e le rivalità tra una casa e l'altra potevano appiattirsi per dare vita ad un'amicizia così straordinaria come la loro.
Ma le avversità non tardarono ad arrivare, sopraggiunsero prepotenti, inondandoli, scoprendo e mettendo in luce l'assurdità di quell'amicizia.
O quantomeno lei credeva fosse assurda.
Credeva fosse stata uno sbaglio.
Ed era tutta colpa di Severus. Ormai era cresciuto, consapevole di non poter addossare la colpa a quel Potter o al suo amichetto. Era cresciuto e l'immensa mole degli errori era improvvisamente ricaduta sulle sue spalle.
E fremeva di rabbia in quanto avvertiva l'ingiustizia di quella situazione. Avvertiva la necessità di avere una seconda possibilità, perché James Potter ne aveva ricevute infinite, lui nemmeno una, perché James Potter adesso la poteva stringere tra le braccia, lui solo osservare il suo timido sorriso da lontano, perché ormai era di James Potter, e lui l'aveva perduta.
Schifosa Mezzosangue.
Ancora ricordava gli occhi di Lily, i suoi occhi verdi che si erano improvvisamente riempiti di lacrime e delusione, che gli riservavano adesso solo indifferenza e, a volte, disprezzo. Ricordava il rimorso, la rabbia.
Ricordava quanto il dolore lo aveva logorato dentro.
Lily era quanto di più puro esistesse al mondo. E Severus non ricordava più quando dalla piccola bambina di cui era il migliore amico si era trasformata nella giovane donna di cui non poteva più fare a meno.
Un crudo sorriso passò sul suo volto, chissà cosa il Signore Oscuro avrebbe fatto di lui, un suo novello Mangiamorte, se avesse saputo di quel sentimento che lo legava ad una giovane Mezzosangue.
Severus si sentiva debole.
Vulnerabile.
Indifeso.
Eppure non riusciva a spiegarsi quella strana sensazione che provava quando la sua mente era attraversata dai ricordi del sorriso di Lily, dei momenti trascorsi con lei, dei suoi capelli rossi fiammeggianti, dei suoi occhi verdi.
Non riusciva a capire perché fosse così bella, ma Lily gli mancava.
Lily era tutto e lui l'aveva lasciata andare, facendola scomparire del tutto dalla sua vita.
E lui aveva sbagliato ogni cosa.
Era amore, Severus, era amore.