~~È passato più di un mese dalla morte di Augustus e Hazel Grace sta sempre peggio.

Il medico uscì dalla camera di Hazel Grace e si chiuse la porta alle spalle. –Dottore, come sta la mia bambina?- chiese la madre, il medico sospirò: -Signora, come già detto la situazione sta peggiorando e il dolore per la perdita del suo amico…- il padre lo interruppe –Era il suo fidanzato…- -Dicevo, che la perdita del suo FIDANZATO la sta distruggendo non solo emotivamente… potrebbe andare avanti ancora per poco…- la signora Lancaster si porto una mano alla bocca per soffocare un singhiozzo e il marito le circondò le spalle con un braccio avvicinandola a se. –Cosa vuol dire? Che le rimane un mese, un anno o…- chiese al dottore –Signore, non lo so. Ma di sicuro molto meno di un anno, sta veramente molto male, mi dispiace.- concluse e si avviò verso la porta di uscita. Ormai sapeva dove andare, nelle ultime settimane era passato molte volte perché la ragazza stava troppo male per portarla a fare un controllo in ospedale.

Nel frattempo Hazel Grace era sdraiata sul suo letto collegata alla BiPAP che la aiutava a respirare. Aveva sentito tutto, aveva sentito che ormai le rimaneva poco da vivere e le lacrime le rigavano le guance. Quando i suoi genitori entrarono in camera sua la videro piangere la abbracciarono e le dissero che sarebbero rimasti con lei fino alla fine.
Dopo un misero pasto Hazel chiese ai suoi genitori di lasciarla dormire sola. Loro ribatterono che volevano rimanere con lei ma la ragazza insistette e loro la accontentarono. –Buona notte Hazel Grace- le disse sua madre dandole un bacio in fronte –Buonanotte piccola.- le disse il papà scompigliandole delicatamente i capelli, -Bounanotte- rispose lei con il filo di voce che la fatica a respirare le concedeva.
Quando i genitori furono usciti Hazel Grace tirò fuori da sotto al cuscino la lettera che Augustus aveva scritto a Van Hauten. -Okay.- disse dopo averla letta due volte e chiuse gli occhi.
Non li riaprì mai più.
Il funerale si svolse due giorni dopo. Erano presenti anche i genitori e le sorelle di Augustus, Isaac e sua madre, Kaitlyn, anche Van Hauten e Lidewij erano arrivati da Amsterdam per il funerale. Sulla bara era adagiato un mazzo composto da margherite e tulipani arancioni.
Al momento dei discorsi, dopo quello di Isaac e quello di Kaitlyn, la madre di Hazel Grace si alzò e si avviò lentamente verso il microfono. Aveva gli occhi rossi e un vestito molto semplice e uno spolverino neri.
–Ecco…- cominciò con la voce che tremava –Hazel Grace era una persona bellissima…- la voce era rotta, tirò su col naso e continuò –Ora, voglio leggere una cosa che so che le sarebbe piaciuta molto… - tirò fuori dalla tasca dello spolverino dei fogli ripiegati. –Questo, è il discorso funebre che le aveva scritto il suo ragazzo, Augustus, glielo aveva chiesto lei…- aprì i fogli e cominciò a leggere: -Con Hazel le cose stanno così:- continuò a leggere interrompendosi solo per soffiarsi il naso –Cos’altro dire? È così bella. Non ti preoccupi se è più intelligente di te: lo sai che lo è. È divertente senza essere mai cattiva. Io la amo. Sono così fortunato ad amarla. Non puoi scegliere di essere ferito a questo mondo ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire. A me piacciono le mi scelte. Spero che a lei piacciano le sue.- concluse e sospirò, il marito la aveva raggiunta mentre leggeva e ora avevno entrambi le lacrime agli occhi –Si, credo che a lei piacessero le sue scelte…- disse con voce roca.
La bara fu sepolta non molto distante da quella del suo amato Augustus.

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Spero vi sia piaciuta! Grazie di averla letta.
Alla prossima,
Baci,
*Giuggiola che piange*