Fanfic su attori > Jaden Smith
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Autore: Margo Malfoy    08/11/2014    1 recensioni
Maya, irresistibile e sarcastica quindicenne americana, deve vedersela con un nuovo vicino di casa, del tutto speciale. Subito dopo che i suoi genitori sono partiti per la Cina per il periodo estivo, davanti alla sua porta si presenta Jaden Smith, sedicenne famoso a livello internazionale irresistibile almeno quanto lei.
Lei, che fin da subito crede che sia un pallone gonfiato come ogni altro attore, è diffidente e poco socievole. Ma dopo che lui presenta a Maya e alla sua migliore amica Emma i suoi amici, passano sempre più tempo insieme, fino a ché Maya è costretta ad ammettere a sé stessa che Jaden non è poi così male, dovendo tirare fuori dai pensieri più profondi che cercava di cancellare, un brutto ricordo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le settimane seguenti furono piene di depressione. Non per le nostre storie d’amore: Emma e Teo diventavano ogni giorno più affiatati e io e Jaden eravamo ok. Sì, so che non è uno di quegli aggettivi che usano le ragazze follemente innamorate dei loro fidanzati, ma non ci servono quegli aggettivi. Non mi serve dire che la nostra storia è fantastica, epica, meravigliosa o una favola della Walt Disney per sapere che sono innamorata di lui. Io sapevo di essere innamorata di Jaden, e anche se non potevo averne la certezza, lui ogni giorno mi dimostrava il suo amore per me, ma non come quelle coppiette che si tengono la mano, che riempiono di baci in pubblico. No, noi ci tenevamo per mano, ci baciavamo, ci abbracciavamo, ma tra di noi. Non avevamo bisogno di far sapere al mondo che stavamo insieme. Ci bastava camminare spalla a spalla sul marciapiede, sederci accanto al cinema, di fronte a ristornate, darci un bacio alla sera prima di andare a letto e uno al mattino appena svegli. Ed era perfetto così. La depressione che stava colpendo tutti era causata dalla fine dell’estate. I miei genitori sarebbero tornati a casa, i miei fratelli avrebbero ricominciato a rompere, Emma sarebbe tornata dai suoi, e sarebbe ricominciata la scuola. Quanto di più odioso e stressante ci sia. Io ci tenevo ad avere una media alta e significava che passavo interi pomeriggi sui libri e di conseguenza questo avrebbe tolto del tempo a me e a Jay.
Due settimane prima dell’inizio delle scuole io e Emma eravamo a casa e stavamo aspettando che il fattorino portasse il cibo cinese quando suonò il telefono: “Maya?”
“Ciao mamma”
“Come stai tesoro?”
“Bene e voi? Quando tornate?”
“Ecco, è proprio di questo che volevo parlarti. Il capo marketing ci ha offerto un  lavoro stabile qui a Pechino. La paga è buona, ottima direi. E io e tuo padre ci troviamo davvero bene qui. Tutti sono molto ospitali e carini e gli affari...”
“Quindi non tornate?”
“Credo di no tesoro mio”. Il mondo mi stava crollando addosso. I miei erano una rottura, pretendevano troppo affetto quando avevo bisogno di stare sola e mi ignoravano quando avevo  bisogno d’affetto. Incolpavano sempre me dei disastri dei gemelli e punivano sempre me quando io e Logan litigavamo. Ma eravamo una famiglia. Avevo bisogno di una madre che mi insegnasse come camminare sui tacchi, come comportarmi con i ragazzi, come cucinare. Un padre che mi dicesse tutti i termini tecnici del football, che mi insegnasse a guidare, che mi aiutasse con i compiti. Non potevo stare senza di loro, ma a quanto pare era stato già tutto deciso.
“Io rimarrò con Logan e i gemelli?”
“No Maya”. No? Mi toglievano anche i miei fratelli???
“Cosa vorrebbe dire?”
“Logan, Megan e Travis rimarranno al lago. Logan ha trovato un’università da frequentare molto buona, Megan e Travis sono stati iscritti a una scuola validissima e la casa che hanno preso in affitto gli è stata venduta a un bassissimo prezzo”
“Quindi avevate già deciso di riorganizzare la vita di famiglia e avete pensato bene di informarmi una volta aver già sistemato tutto? Cosa farò? Vivrò da sola?”
“No, Maya. I genitori di Emma hanno ottenuto un contratto nella nostra azienda di Pechino e si trasferiranno per l’inizio delle scuole. Voi due vivrete insieme, non è quello che sognate da quando siete piccole?”
“Sì, ma a diciotto, diciannove anni. Quando saremo abbastanza mature da ricordarci tutto ciò che dobbiamo comprare al supermercato. Non ora che abbiamo bisogno di imparare da qualcuno come funziona il mondo”
“Mi dispiace Maya, ma è già stato tutto deciso. L’abbiamo fatto anche per il vostro bene” mentre il mio tono andava alzandosi, quello di mia madre era sempre più dispiaciuto.
“Credo che sia una delle scelte più ipocrite e egoiste che abbiate mai preso per me”. Riattaccai la cornetta, sicura che mi sarei presto pentita di non aver sfruttato la nostra telefonata mensile per dirle che le volevo bene, ma ero infuriata, dispiaciuta e a bocca aperta. Non potevo veramente crederci!
“Hai saputo?” chiese Emma sporgendosi dalle scale.
“Già, non posso crederci”
“Come sarebbe a dire? Vivremo insieme, come abbiamo sempre sognato! Sì, ci mancheranno i nostri genitori e dei consigli maturi, ma li sentiremo una volta al mese e potremo chiedere loro tutto quello che vogliamo. Saremo autonome e indipendenti. Devi vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto!” scese in fretta gli scalini e mi abbracciò. Forse aveva ragione. Era un’opportunità per dimostrare di essere mature e in grado di vivere senza dipendere da nessuno.
“Hai ragione, sfruttiamo la cosa” annuii afferrando la maniglia della porta.
“Dove vai?”
“A dire a Jaden che potrà venire ogni volta che vorrà” sorrisi. Jaden però era già sul pianerottolo di casa con in mano un foglio.
“Maya!” mi afferrò la vita e mi sollevò facendomi girare, mi riappoggiò delicatamente a terra e salutò la mia migliore amica.
“Ehi, che succede?” lui mi mostrò il foglio che teneva in mano ed era un contratto cinematografico.
“Wow, ehm, che film farai?”
“Faremo, io e Teo siamo stati assunti insieme! Gireremo una trilogia a New York” sempre se possibile scientificamente, il mondo mi crollò addosso di nuovo.
“Cosa vorrebbe dire New York?” io e Emma parlammo in coro.
“Ragazze lo so è lontano, ma...”
“Lontano? Jaden è dall’altra parte del Paese e non ci pensate a noi?” Emma aveva iniziato ad attaccarlo, mentre io non potevo fare altro che fissare distrutta il vuoto.
“Vuoi lasciarmi finire? Ecco, Teo mi ha detto che voi due vivrete da sole perché i vostri genitori lavoreranno in Cina, e mio padre ha già fatto un paio di telefonate per cercarvi un appartamento a Manhattan”alzai di scatto la testa. Improvvisamente tutte e tre le nostre bocche si aprirono in bellissimi sorrisi, che finalmente portavano buone notizie.
 
Qualche giorno dopo io ed Emma ci eravamo già organizzate: ci eravamo inscritte in una scuola superiore vicino alla casa di Teo e Jay, che avrebbero vissuto insieme, avevamo preparato gli scatoloni per un eventuale trasloco e avevamo chiesto il permesso ai nostri genitori. Aspettavamo solo la risposta del venditore di immobili.
Dopo giorni di torturante attesa, Will finalmente ci disse che io ed Emma eravamo ufficialmente le posseditrici di un appartamento a New York. Il volo ci sarebbe stato due giorni dopo ed eravamo tutti pronti. Io, Emma, Jaden e Teo, pronti per cominciare una nuova vita nella Grande Mela. 
   
 
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