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Autore: ReaRyuugu    08/11/2014    1 recensioni
Laddove il mondo intorno si faceva noioso e ripetitivo, gli bastava socchiudere appena appena gli occhi per sentire il cuore battere straziato per la fatica, le gambe implorare riposo, le gocce di sudore scorrere e bruciare sulla pelle chiara.
{Manami-centric, forse un po' nonsense. Rating giallo per presenza di descrizioni un pelino grottesche.}
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sangaku Manami
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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{Daydream Flight

 

 

 

 

Niente più del dolore lo faceva sentire vivo.

Laddove il mondo intorno si faceva noioso e ripetitivo, gli bastava socchiudere appena appena gli occhi per sentire il cuore battere straziato per la fatica, le gambe implorare riposo, le gocce di sudore scorrere e bruciare sulla pelle chiara.

Vedeva lo scenario attorno a sé cambiare, così vividamente che sentiva che se avesse allungato la mano avrebbe potuto afferrare con le proprie dita esili ciò che lo circondava; sentiva il vento sferzargli sulle guance, l'aria fresca e pulita entrargli nei polmoni.

Si sentiva immerso nel proprio elemento, l'unica creatura degna di essere lì.

 

Il re incontrastato di quelle delicate alture.

 

E quando quella consapevolezza si accendeva, un dolore lancinante nasceva sulle sue spalle. Lo sentiva vivido, come di ossa che si spaccavano e pelle che si strappava; sentiva un liquido caldo scorrergli lungo la schiena e qualcosa premere per uscire all'altezza delle scapole fino a che, con un ansito liberatorio, due gigantesche ali candide si libravano dietro di sé, agitandosi placide in un lento moto spontaneo.

 

Il mondo, sotto al suo sguardo, iniziava a farsi piccolo.

Le fronde degli alberi finivano per diventare nient'altro che un'infinita distesa verde; le strade che la interrompevano diventavano solo poco più che venature deserte, fino a che non sparivano completamente dalla sua vista.

 

E nonostante il lancinante dolore che gli perforava la schiena sentiva che quella era la condizione più giusta per lui.

 

Era un angelo, un Dio che vegliava silenzioso sulla sua terra.

 

Eterno e assoluto, irremovibile dalla sua posizione… o quasi.

 

Manami, cosa ci sarà così interessante su quel paragrafo? Se hai qualche domanda ponila pure… altrimenti raggiungici dieci pagine più avanti.”

 

La voce stridula della professoressa e la risata degli alunni che lo circondavano lo riscossero da quella visione, e, sorridendo, sbatté le palpebre sugli occhi incantati, passandosi un po' imbarazzato una mano dietro la testa.

 

Questo mentre una piuma imbrattata di rosso, cadendo lenta dall'alto, si posava leggera sul perimetro del suo banco.

 

 

 

 

 

Che cosa tenera che è Rea quando prende spudoratamente i titoli delle canzoni dei Vocaloid per cicciarli sulle sue OS

Comunque, buonasera a tutti! Ricordo di aver scritto questa oneshot durante una delle serate della #Spokon69MinITA il cui tema era ‘sogno ad occhi aperti’, se non ricordo male, e dopo averla completamente dimenticata nei meandri del mio hard-disk ecco che mi ritrovo a postarla.

Ammetto, e spero che nessuno se la prenda a male, che il personaggio di Manami un po’ mi inquieta. Mi è facile associargli quindi situazioni e caratteristiche un po’ creepy, soprattutto alla luce di certe cose che dice.

… o me la sono sognata la cosa del dolore che lo fa sentire vivo?

Ad ogni modo, spero vi piaccia! Come al solito, ringrazio per ogni lettura e recensione~ ogni parere è sempre ben accetto, purtroppo sono una gretta persona che ama sentirsi dire dagli altri cosa pensano di ciò che ha scritto (nel bene e nel male).

Alla prossima~!

   
 
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