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Autore: Sethmentecontorta    09/11/2014    5 recensioni
|For the (team- ehm ehm) EinAlpha day|2016 parole, fonte Word 2010|EinAlpha|Alpha, Einamu, Beta, Gamma, Reiza e Pocky vari|Nessun Pocky è stato maltrattato nel corso della fic|Scritto per metà in classe traumatizzando il mio compagno di banco|
{dal testo}
- Papi, mi racconti di te e papà? – gli chiese, con la sua spiccata curiosità che luccicava nei grandi occhioni verdi. Quel bimbetto che suo marito aveva adottato per fargli una sorpresa, anche se non era figlio suo – anche perché, essendo omosessuale, ci sarebbe stato qualche piccolo problemino tecnico -, lo amava tantissimo, l’aveva amato fin dal primo momento che l’aveva visto. Quegli occhi espressivi e i suoi capelli mori perennemente scarmigliati e le ginocchia sbucciate e tutto di lui l’aveva rapito fin da subito.
- E va bene, ma poi torna a giocare che papi deve lavorare, mh?
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Per cinque anni si era tenuto il segreto del bottone, solo Beta sapeva che l’aveva ricevuto, ma se n’era presto dimenticata, non sapendo chi era che l’aveva mandato, all’epoca non aveva voluto farlo soffrire, dovendo partire di lì a poco, ma ora non desiderava altro che vederlo di nuovo, abbracciarlo forte e dirgli che sì,
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alpha, Beta, Einamu, Gamma, Reiza
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Acts - moments of our life together•



~Act 0 – age 30 – Introduction

Einamu, insegnante di lettere e storia e geografia da due anni, padre (o meglio, madre) di un bimbo da tre, sedeva al tavolo della sua cucina, il figlio novenne seduto sul pavimento poco distante a giocare con un trenino giocattolo. Doveva preparare degli schemi riassuntivi per gli alunni che gli avevano chiesto lo sportello. Il piccolo Haruki gli si avvicinò e si arrampicò sulle gambe.
- Papi, mi racconti di te e papà? – gli chiese, con la sua spiccata curiosità che luccicava nei grandi occhioni verdi. Quel bimbetto che suo marito aveva adottato per fargli una sorpresa, anche se non era figlio suo – anche perché, essendo omosessuale, ci sarebbe stato qualche piccolo problemino tecnico -, lo amava tantissimo, l’aveva amato fin dal primo momento che l’aveva visto. Quegli occhi espressivi e i suoi capelli mori perennemente scarmigliati e le ginocchia sbucciate e tutto di lui l’aveva rapito fin da subito.
- E va bene, ma poi torna a giocare che papi deve lavorare, mh?
Il piccolo annuì, e l’uomo cominciò a raccontare di tutte le cose più futili, gli eventi meno importanti della sua relazione con Alpha. Del resto, sono sempre le piccole cose quelle che distinguono una storia falsa, da una viva.
 
 
~Act1 – age 5 – Arrival
L’arrivo di Einamu all’El Dorado fu disastroso, tutti gli altri bambini lo mettevano da parte perché era talmente basso da dimostrare a stento quattro dei suoi cinque anni, perché era chiuso, timido, gracile, piagnucolone e fifone. Solo uno di loro si dimostrò gentile nei suoi confronti, seppur in modo freddo e distaccato, Alpha, e per questo il piccolo gli fu sempre grato.

~Act 2 – age 6 – Wounds
Quando Einamu cadde e si sbucciò il ginocchio, trattenendo a stento le lacrime, cercava di ignorare le risate e le prese in giro degli altri bambini. Ci volle che Alpha lo venisse a prendere per mano per portarlo a farsi mettere un cerotto per farlo alzare.

~Act 3 – age 7 – Dolls
Einamu, rosso come un pomodoro maturo, con un abito bianco e rosso in pizzo e trine e una cuffietta abbinata al vestitino in testa, veniva mostrato ai bambini dell’El Dorado da un’orgogliosa ed innocente piccola Beta, che ignara di poterlo ferire così tanto, lo presentava come sua nuova bambola. Avrebbe voluto sparire, tali erano le risate dei suoi compagni. Alpha gli si avvicinò, sfilò il nastro di seta rossa dall’accessorio che aveva in testa e se lo legò tra i capelli viola. – Basta prenderlo in giro. – disse, per poi trascinarlo a togliersi quella roba di dosso.

~Act 4 – age 8 – Prince
Alpha si chiese perché ancora assecondasse Beta. E Einamu? Una volta quella bambina l’aveva pure vestito da ragazza, e lui ancora si faceva comandare praticamente a bacchetta. E infatti eccoli lì che, su ordine della suddetta che assisteva comodamente accoccolata tra cuscini e peluche, con un lenzuolo blu legato intorno alle spalle e una corona di carta in testa, si fingeva il principe giunto per salvare “Raperonzolo”, ovvero Einamu con indosso un abito della loro aguzzina, separati dalla torre che altro non era la tastiera del letto di Beta.

~Act 5 – age 9 – Mathematics
Una cosa che davvero Einamu non capiva, più delle cose salate (doveva davvero ammettere di essere un gran goloso), più della nuova arrivata, Reiza, che si comportava in modo stranissimo in sua presenza, era senza dubbio la matematica. Davvero non ci riusciva, finché si trattava di giapponese era bravo, ma la matematica… Non riusciva davvero a capirla, cosa importava a lui se il signor Mario Rossi o chicchessia aveva quattro mele e quante gliene rimanevano se ne mangiava due o cose così? Ogni volta che ci tentava a risolvere uno di quei problemi la sua mente divagava automaticamente. Per questo Alpha, che aveva il voto massimo in ogni materia, era costretto ad aiutarlo sempre, andandoci fuori di testa.

~Act 6 – age 10 – Roomate
Da quando era stato messo in stanza con Gamma, che, crescendo, da “solo un bambino che non capisce” stava diventando un vero e proprio bullo prepotente, Einamu era più taciturno e chiuso del solito, non rideva neanche con Reiza, che era diventata la sua migliore amica nell’ultimo anno. Quando una mattina arrivò a lezione con un occhio nero e il labbro gonfio e pesto, Alpha andò difilato a dirne quattro a Gamma, e chiese al direttore che cambiasse stanza ad Einamu e lo mettesse con lui.

~Act 7 – age 11 – Nightmares
Stando in camera con lui, Alpha scoprì che Einamu aveva molto spesso gli incubi, parlava nel sonno, si rigirava continuamente, scalciava e si svegliava urlante nel cuore della notte. In quei tempi erano aumentati, li aveva quasi ogni notte, così Alpha ogni notte quando si svegliava urlante e sudato si infilava nel suo letto, lo abbracciava, lo rassicurava e lo calmava.

~Act 8 – age 12 – Hairs
Einamu non capiva perché quel giorno proprio non riusciva a strecciarsi i capelli, per quanto ci provasse con rabbia, in ginocchio sul pavimento della sua stanza, essi non collaboravano. Alpha, osservandolo strapparsi i lunghi fili castano chiaro ad ogni furiosa spazzolata, chiuse il libro che aveva smesso di leggere ormai da un po’ per osservarlo e si andò a sedere dietro di lui, per poi togliergli la spazzola di mano e strecciargli lentamente i capelli. Il castano restò immobile rosso in volto, teso come una tavola di legno, mentre l’altro finiva di districargli i nodi e gli stampava un bacio sulla nuca.

~Act 9 – age 13 – Pocky*
Einamu era solito studiare smangiucchiando qualcosa, lo aiutava a sciogliere la tensione, gli dava energie. Se poi si trattava di dolci tanto meglio. – l’aveva già detto che era tremendamente goloso? –  In quel momento stava mangiando dei Pocky alla fragola – in assoluto i suoi preferiti, lui amava le fragole. – mentre si grattava la testa cercando di decifrare un’espressione algebrica, e non si accorse di Alpha che si era seduto di fronte a lui sul suo letto fino a quando non sentì il suo alito caldo in faccia mentre lui gli rubava un morso del Pocky che stringeva tra le labbra.

~Act 10 – age 14 – Repetitions
Alpha non capiva perché Einamu continuasse a chiedergli ripetizioni, non era più il bambino che non aveva la concentrazione necessaria per svolgere anche i problemi più elementari, anzi era sveglio e aveva buona memoria, sapeva tutto ma quando aveva un compito o un’interrogazione si faceva prendere dal panico. Un giorno, vedendolo ancora più teso del solito – “Un’altra insufficienza e ti faccio ripetere l’anno” –, Alpha lo tirò a sé, mentre lui cercava di ripetergli per l’ennesima volta un capitolo di storia che era nella sua testa, ne era sicuro, ma non riusciva a tirare fuori, e lo baciò sulla guancia.
– Calmati. Puoi farcela.
Fatto sta che un bell’otto verde fiammante comparve nel registro elettronico di Einamu la mattina dopo sotto la dicitura “storia e geografia”.

~Act 11 – age 15 – Horror
Gamma e altri ragazzi avevano costretto tutti a guardarsi un horror quella sera. Einamu, stretto a Reiza con la scusa di confortarla – i suoi urletti di terrore aleggiavano ad intervalli quasi regolari. -, ma più che altro per cercare a sua volta conforto, si stava costringendo a fissare lo schermo. Non voleva lo prendessero in giro perché era un fifone, non ancora. Ma a quanto pare la sua espressione pallida e tesa tradiva la sua paura, perché quando le ragazze si erano già defilate con la scusa che loro avevano bisogno di dormire per essere sempre carine, qualcosa di caldo gli cinse le spalle tirandolo contro qualcos’altro di ancora più caldo. Quando identificò quei “qualcosa” come Alpha arrossì vistosamente fino alla radice dei capelli.

~Act 12 – age 16 – Yankee candles
Per qualche strano motivo, ogni ossessione di Reiza, per quanto assurda potesse essere, e lei era perennemente ossessionata da qualcosa, aveva qualche tipo di ripercussione su Einamu. La novità del momento? Yankee candles. La loro camera ne era invasa, perché la ragazza ne comprava sempre a doppioni per farle provare anche al suo migliore amico.
- Ti prego, porta Reiza da uno psichiatra, non ne posso più di odorare di “Black plant blossom” e “Champaca blossom”
 
~Act 12 bis – age 16 – Rain
Einamu amava la pioggia, fin da quando era bambino, per questo gli piaceva stare sotto l’acqua senza ombrello nelle giornate piovose, anche a rischio di prendersi qualche malanno, gli piaceva troppo la sensazione dell’acqua che gli scorreva addosso. Alpha lo coprì col suo giacchino, senza problemi, considerando la notevole differenza di altezza tra i due.
– Ti prenderai come minimo una febbre.
Aveva già detto che amava la pioggia?

~Act 13 – age 17 – Button
Einamu era parecchio triste quel periodo. Parecchio triste? Era praticamente depresso: Alpha stava per finire il liceo, sarebbe partito per andare a frequentare l’Università a Parigi molto presto, e lui non era ancora riuscito a dichiarargli cosa provava per lui, nonostante si fosse reso conto di essere innamorato perso di lui ormai da qualche anno. Ma come poteva fare? Lui era da sempre un tipo timido, e l’idea di dichiararsi per poi poter essere eventualmente rifiutato lo terrorizzava. Aveva compiuto 17 anni da un po’, ma dentro era ancora il piccolo fifone di una volta, aveva paura di una cosa così stupida come una confessione.
Alpha rimase perplesso quando il giorno della cerimonia del diploma trovò un bottone nel suo armadietto delle scarpe.
 – E quello? – gli chiese Beta.
– E’ un bottone.
– Ma che scoperta. Intendevo dire, chi te l’ha mandato?
– E che ne so. Piuttosto perché me l’ha dato?
– Ma sei scemo? Non conosci la tradizione del secondo bottone?**
 – Ah… quella… certo…
Anche se non lo diede a vedere, il cuore di Alpha prese a battere più forte. Perché riconosceva quel bottone, era il secondo bottone della giacca di Einamu, era leggermente diverso da quelli dell’uniforme perché gliel’aveva attaccato lui quando il suo precedente si era staccato.

~Act 14 – age 18 – Emptiness
La vita di Einamu senza Alpha era diventata vuota, studiare era diventato solo una seccatura senza lui che lo spronasse e lo aiutasse, qualsiasi cosa gli sembrava più triste e qualsiasi cosa gli faceva pensare a quello che lui segretamente chiamava “Il suo koala viola”. Si sentivano al telefono o via Skype, ma questo non gli faceva affievolire quel sentimento di mancanza che provava.

~Act 15 – age 19 – Studies
Einamu aveva iniziato a studiare per diventare un professore di lettere e storia e geografia, ma gli studi nel campo dell’insegnamento sono assai ardui, per cui sentiva sempre meno spesso Alpha. Gli mancava, ma confidava nel fatto che si sarebbero rivisti di sicuro, e questo lo portava a lavorare arduamente nei suoi studi, in fondo per lui Alpha sarebbe stato sempre il senpai che lo aiutava nello studio.

~Act 16 – age 20 – Visit
Quell’estate Alpha venne a fare loro visita per un mese durante le vacanze estive, il cuore di Einamu batteva a mille quando lo rivide, e quando lui, con un sorriso, lo salutò. Non avrebbe mai creduto che un semplice “ciao” avrebbe potuto rischiare di farlo morire di infarto, eppure non era neanche vecchio.

~Act 17 – age 21 – Japanese
“Alpha: Ehi! Come va con gli studi?”
“Einamu: Pff, sto scrivendo una noiosissima tesi sulla noiosissima rivoluzione Gracchiana. Tu?”
“Alpha: Comincio a disimparare il giapponese, ho paura di me.”
“Einamu: Ahahah, potrei insegnartelo. ;)”
“Alpha: :)”

~Act 18 – age 22 – Yankee candles bis
“Einamu: Reiza mi sta di nuovo invadendo di candele, sembra di stare in un giardino zen o qualcosa del genere”
“Alpha: Ugh, Black plant blossom?”
“Einamu: Sì, resterà sempre il suo preferito”

~Act 19 – age 23 – Return
Quando Alpha tornò in Giappone dopo cinque anni di università la prima persona a cui pensò fu Einamu. Per cinque anni si era tenuto il segreto del bottone, solo Beta sapeva che l’aveva ricevuto, ma se n’era presto dimenticata, non sapendo chi era che l’aveva mandato, all’epoca non aveva voluto farlo soffrire, dovendo partire di lì a poco, ma ora non desiderava altro che vederlo di nuovo, abbracciarlo forte e dirgli che sì, anche lui lo amava. E così fece.
- Da adesso stai con me, e non accetto obiezioni, ho già dovuto aspettare cinque lunghissimi anni.

~Act 20 – age 24 – Will you marry me?
Era uscito normalmente con Alpha quel giorno, senza sospettare di nulla. Certo aveva notato che il suo ragazzo sembrava molto più tirato a lucido del solito, che spesso metteva una mano in tasca, cosa che faceva assai di rado, o che era velatamente nervoso. Gli ci volle un secondo di troppo per connettere le idee quando Alpha gli si inginocchiò davanti nel parco bagnato dal tramonto, tirando fuori una piccola scatolina rossa che aprì mostrandogli l’anello d’oro bianco, elegante nella sua semplicità, con inciso all’interno “Ti amo e così sarà per sempre. - Alpha” chiedendogli di sposarlo. Ma non appena lo fece, gli si gettò al collo mettendosi a piangere e a ridere contemporaneamente.
- Sì! Certo che sì, Alpha! – gridò in falsetto attirando l’attenzione di alcuni passanti inteneriti mentre lo baciava.
 
*Sarebbe il nome giapponese dei Mikado, l’11/11 è Pocky day, che io aspettavo tipo da Aprile. (XD)
**E’ un’antica tradizione giapponese: nei periodi di guerra i ragazzi che, terminata la scuola, dovevano arruolarsi nell’esercito, regalavano alle ragazze per cui avevano una cotta il secondo bottone della giacca, perché è quello più vicino al cuore, e ancora alcuni ragazzi lo fanno (ovviamente senza andare in guerra, eh, non fate come Marina-nee-chan che mi va a pensare che Einamu si vada ad arruolare nell’esercito)
 
«Poligonetto di chiusura»
Buonsalve, gentaglia!
Happy EinAlpha day (leggerissimamente) in anticipo a tutti voi! Lo so, l’EinAlpha day è il 10/11m ed è solo l’8, ma domani ho un’uscita e lunedì una partita (sono trooooppo nervosaaa ç__ç), quindi, non sapendo se sarei riuscita a pubblicare in tempo, mi son decisa a metterla oggi e pace.
Starei lavorando anche ad una robbina per il Pocky day (11/11), ma nel caso non dovessi riuscirci per tempo, accontentatevi dell’atto 9 di questa fic. ùwù
Donc, ho messo due atti 12 poiché avevo fatto confusione con le età, e non mi portava per la cosa del bottone poi, e non volevo togliere nessuno degli atti che avevo scritto prima, così ho messo un 12 bis per rimediare. Capitemi. XD
Che altro dire, io AMO questi due, sono semplicemente troppo belliffimi insieme, non si può non shipparli e io non posso non continuare a scriverci e disegnarli. Voi non lo sapete (a meno che non siate stalker, insomma), ma il mio cellulare è invaso di loro immagini e di fic scritte la sera prima di andare a dormire nei miei soliti momenti di insonnia. Per cui, potevo non festeggiare una data simile, suvvia? Ovvio che no. ùwù
Ringraziamenti finali prima di dileguarmi… A Marina Dust99 che asseconda i miei scleri su questi due, ad AliceFoster alla quale ho fatto una testa così e che non ne può più di me e delle EinAlpha, al mio caro vicino di banco che ha assistito a metà della stesura di questa fic e si è spaventato quando ha visto il mio scarabocchio di Einamu da bimbo vestito da bambola e quando gli ho voluto precisare che era un maschio (sia mai che si possa incorrere in spiacevoli equivoci).
Detto ciò, mi ritiro nelle mie stanze, a presto, plebei! ^3^
 
~Seth
   
 
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