- Mani in tasca
- Sono
qua, sola come al solito…
- Passeggio
per il parco della mia città.
- …La
mia città.
- Le
mani in tasca…
- I
passanti mi osservano ma io faccio finta di niente.
- Mi
sento i loro occhi puntati addosso.
- Ragazza
strana, io…
- Lo
sono sempre stata, per loro.
- Non
c’è posto per me, qui.
- …Nella
mia città.
- Mi
sono sempre sentita a disagio… nella mia città.
- Il
solito fastidio nell’essere osservata.
- Affondo
di più le mani nelle tasche.
- Vorrei
scappare…
- Correre
via da qui.
- Dare
un calcio alla mia vita…
- Scappare!
- Ma
rimango qui.
- Non
mi voglio arrendere ai vostri pregiudizi.
- Combatterò
sempre per la mia libertà…
- Il
mio essere libera…
- Un
pallone…
- Un
bambino che corre verso di me.
- Il
pallone colorato è suo… mi è finito tra i piedi.
- Arriva
di corsa.
- Ha
un sorriso raggiante.
- Tolgo
le mani dalle tasche e raccolgo la palla.
- Mi
sorride e tende le sue manine verso di me…
- Rivuole
il suo pallone…
- Glielo
porgo… Lui lo afferra con quelle sue manine.
- Mi
fa un sorriso.
- “Grazie”
mi dice.
- Gli
sorrido anch’io…
- Rimetto
le mani in tasca.
- Il
bambino scappa via.
- Corre,
va a giocare con il suo pallone.
- …Spensierato
come può essere solo un bambino.
- Corre
libero… lui.
- Riprendo
la mia passeggiata solitaria.
- Sempre
le mani in tasca…
- Ripenso
un momento al bambino…
- Il
mondo non fa poi così schifo.
- Basta
guardare la spensieratezza dei bambini per sentirsi un po’ più felici…
- Vedere
quel sorriso così sincero…
- Non
c’è spazio per i pregiudizi… solo tanta curiosità.
- Cammino.
- Mi
guardo attorno…
- Vedo
una signora anziana.
- Con
fatica sta cercando di sedersi su una panchina.
- Le
vado vicina e le chiedo se ha bisogno d’aiuto.
- Mi
sorride e mi fa cenno di si.
- L’aiuto…
- “Grazie”…
- Metto
le mani in tasca…
- La
signora mi chiede se mi va di farle un po’ di compagnia.
- …Due
chiacchere.
- Non
ha paura di me…?
- Forse…
- “Ho
una nipote della tua età… Purtroppo ci vediamo poco perché lei vive lontana”
- La
mia presenza non la infastidisce, anzi…
- Mi
siedo accanto a lei sulla panchina.
- Metto
le mani sulle mie ginocchia…
- Chiacchieriamo
un po’.
- Lei
è gentile con me…
- Sorride
mentre mi racconta della sua vita.
- …Un
sorriso affettuoso.
- Il
sorriso di una nonna.
- Rimango
in sua compagnia per un po’.
- Poi…
- Si
è riposata abbastanza.
- L’aiuto
ad alzarsi…
- Mi
offro di portarle la borsa della spesa… ma non serve…
- Ce
la fa da sola…
- Mi
saluta con un sorriso.
- Rimango
un attimo a guardarla mentre si allontana.
- Rimetto
le mani in tasca…
- Riprendo
la mia passeggiata…
- No,
non fa poi così schifo il mondo.
- C’è
ancora qualcuno che non ti giudica al primo sguardo…
- Cammino…
- Ripenso
ai due incontri che ho avuto oggi.
- Cammino
da sola ma…
- Non
posso fare a meno di sorridere.
- Non
sono un mostro.
- Non
mi importa se mi guardate male…
- Quelle
due persone non hanno avuto paura di me.
- Sono
io… questa è la mia natura…
- Continuo
a camminare.
- Una
mano in tasca e l’altra libera…
- Mezzo
sorriso sulle labbra…
- …Non
sono un mostro.
- Non
ho fatto niente di male…
- Giudicatemi
pure… Non mi importa!
- Non
è un problema mio… il problema è vostro.
- Non
devo farmi accettare da voi…
- Guardatemi
pure…
- …Il mondo non è una
vostra proprietà privata.
- Sento abbaiare…
- Un cane e una
ragazza.
- La ragazza sta
giocando con il suo cane…
- Il cane abbaia e
scodinzola… felice.
- Lei gli lancia la
palla.
- Lui corre…
- Li guardo per un
momento e poi riprendo la mia camminata.
- Ma dopo un paio di
passi…
- “Attenta!”
- Faccio solo in
tempo a girarmi e mi vedo piombare addosso il cane…
- Mi sta leccando la
faccia…
- La ragazza corre
verso di noi.
- Ha il fiatone
quando mi arriva vicina e mi dice “Scusami”…
- “Non fa niente”…
- Afferra il suo cane
e lo sposta da me.
- “Tutto bene?”
- “Si, non ti
preoccupare”
- Tutto bene…
- Devo ringraziare il
tuo cane… se posso scambiare due parole con te.
- Ti continui a
scusare.
- Non fa niente…
Anzi…
- Mi aiuti a
rialzarmi…
- …Il tocco della tua
mano.
- “Scusami ancora… Ho
lanciato male la palla e lui…”
- “Non è successo
niente, tranquilla”
- Il tuo cane
continua a scodinzolare… vuole giocare.
- Raccolgo la palla.
- Lui mi guarda e
comincia ad abbaiare.
- La lancio…
- Lui scatta… corre…
- …Questo incontro casuale.
- Il tuo sorriso che mi ha inchiodata…
- L’irruenza del tuo cane che mi ha fatta
avvicinare a te…
- La svolta di una giornata…
- …Il cambiamento di una vita.
- Passeggiavo con le mani in tasca…
- Avevo come unica compagna la solitudine.
- Mi davano fastidio gli sguardi della gente.
- Mani in tasca e sguardo basso…
- Poi…
- La mia mano nella tua…
- Una passeggiata in tua compagnia…
- Ti avvicini a me… stretta al mio braccio…
- Una mano stringe la tua… l’altra tiene il
guinzaglio del tuo cane… il mio caro amico…
- Non ho più le mani in tasca…
- In
contemporanea a “Bed & Breakfast” (ringrazio Mirkodancer e chiarucciapuccia
per le recensioni)… ecco questa mia nuova fanfiction breve… Mi è venuta un’ispirazione
improvvisa passeggiando con il mio cane. Beh, spero vi piaccia. A presto…