In un tempo lontano di incantesimi e sortilegi, una strega molto malvagia e scema (pure senza mira, purtroppo!) voleva vendicarsi di un allevatore che le aveva venduto una capra malata.
Così lo volle zittire dicendo: "Chi non parli parli e chi parli non parli!!" (so che non è la grammatica giusta, ma è quello che ha detto la strega!)
Comunque, quell'incatensimo mi colpì e io iniziai a parlare. Capì che parlando potevo guadagnarmi la fiducia del mio padrone, così, quando sarebbe morto, mi avrebbe dato la sua eredità.
Passarono gli anni e la mia mente cresceva e io diventavo sempre più intelligente (forse il maiale più intelligente del mondo).
Ma arriviamo a oggi: quel vecchio è schiattato, l'unico problema sono suo figlio (imbranato, un po' come la strega... dev'esserci qualcosa sotto!) e suo cugino di 48° grado. Quello zoticone in punto di morte mi disse: "So che sei un maiale splendido, Giannino, ma lascio il mio mucchio di soldi a Bruto, mio figlio, mentre a Giovanotti, mio cugino (vecchio come il cucco), lascio la mia casa e il mulino. Tu, mio caro, dovrai badare a mio figlio nel suo viaggio verso Vecchiopoli, dove abita mio cugino."
E io adagio adagio divenni... MALVAGIO!!
Adesso vi racconto il viaggio, mi sono scocciato di dirvi com'era la mia vita prima: ora sono... MALVAGIO!!
Mentre eravamo in viaggio, escogitai un piano per prendermi i soldi di Bruto, andare da solo a Vecchiopoli a dare il ben servito a quel vecchio di Giovanotti e vivere come un cavallo (cioè nel lusso).
Vi spiego il piano:
1) Fare un duello di insulti (ovviamente niente parolacce, è una cosa che fanno solo i vitelli);
2) Fargli tenerezza (anche se è una cosa che fanno solo gatti e cani);
3) Colpirlo alle spalle con la mia super-mega-ultra-masterming mossa segreta (e, ovviamente, ucciderlo).
Vi piace? Beh, non m'interessa!
E adesso CIAK, si gira! (Adoro raccontare questo pezzo!)

FASE 1.
"Bruto, ti volevo dire una cosa..."
"Cosa?"
"... RAMMOLLITO!!"
"Come ti permetti, brutto maiale avariato!"
"Goffo!"
"Zampogna!"
"Naso storto!"
"Polpetta!" (Non sembra, ma quella parola mi ha offeso veramente!)

FASE 2.
"Non dovevi dire questa cosa, SIGH!" dissi fra le lacrime (finte ovviamente).
"Dai, scusa. Non volevo! Mi siederò su quella roccia finché non ti sarai calmato." E si mise a sedere su un grosso sasso.

FASE 3.
"Baci baci"
"Perché?"
"VIA CON LA MIA SUPER-MEGA-ULTRA-MASTERMING MOSSA SEGRETA!!" e lo colpì con una super-mega-ultra-masterming panciata.
Svenne, ma io credevo fosse morto. Aspettai un po', per vedere se effettivamente fosse schiattato, ma lui rivenne. Per fortuna, la botta gli fece dimenticare tutto, dagli insulti in poi.
Io gli dissi: "Sei caduto e sei svenuto."
Lui, come un sacco di patate, ci ha creduto.
Camminammo per due giorni e io escogitai un altro piano: 
1) Inventare una canzone;
2) Stordirlo con un canto melodioso (beh, quasi melodioso);
3) Inventare un festival chiamato "Festival di Sanremo".
Dovete sapere che la mia voce ha subito un leggero cambiamento: posso stordire le persone con il mio canto. Perché io sono un maiale, e quindi non dovrei parlare, beh per questo ogni tanto (sempre quando canto) grugnisco e questo mio grugnire stordisce le persone.
(Che cosa pretendevate? Che la strega fosse brava?! Brutti balordi!)
Iniziai a cantare:

"Vivo sospeso, GRUNCH!
Tra due piani poco buoni, GRUNCH!
Mentre pensavo
Al primo piano già fallito, GRUNCH!
Nei miei pensieri
Speranze e possibilità
Di ammazzare per un'eredità, GRUNCH!
Cambiando il mio piano
E rendendo il dolore, GRUNCH!
Molto più che una fitta al cuore tuo
Voglio i tuoi soldi e non mi fermerò senza, GRUNCH!"

Quando finì di cantare, Bruto era stordito e accasciato ad una roccia. Per mia sfortuna, rivenne subito e dovetti continuare il viaggio con lui.
Dopo alcune ore, trovammo per strada un animale ferito. Quel cane guaiva talmente tanto, che anche una fanciulla accorse in suo aiuto.
Io ne approfittai per appartarmi e affilare la mia unica speranza di far fuori Bruto: un pugnale.
Mi nascosi dietro un cespuglio. Dovete sapere che ho la bruttissima abitudine di parlare da solo e, mentre parlavo tra me me, dissi a voce fin troppo alta: "Ora si che lo faccio fuori a quello! Hi hi hi!"
Quelli mi sentirono e, prima che me ne accorgessi, il cane disse a Bruto: "Io sono un cane magico, hai dimostrato generosità e per questo ti meriti un desiderio."
Bruto, prontissimo, disse: "Desidero che tu insegua quel maiale malvagio!"
E il cane sguainò i denti e, prima che potessi dire "Oh, oh", quello fece un balzo. Riuscì a scappare, ma quello mi seguiva dappertutto! 
Solo dopo alcuni mesi riuscì a liberarmene e venni a sapere che Bruto e la fanciulla si dovevano sposare: andai al loro matrimonio vestito da paggetto.
Da quel giorno capì che ad essere cattivo non ci guadagni niente (a parte un bel morso sul sedere!)

Vi è piaciuta? Beh, non m'interessa!      -Giannino






Note delle autrici:
Buon Salve, povero martire che è incappatto nella nostra mirabolante storia!
Come già detto nell'introduzione, questa favoletta l'abbiamo, ehm, prodotta quando eravamo in quarta elementare: la nostra adorabile maestra ha avuto la fantastica idea di assegnarci un compito che prevedeva l'invenzione di un racconto e noi, quali mentalmente instabili che siamo, abbiamo creato 'sto scempio.
Beh, vorrei comunque dire che abbiamo preso un ottimo voto V.V
Vabbuoh, non abbiamo nient'altro da dire (Cioè, io non ho nient'altro da dire. La mia collega qui a fianco canta la canzoncina dei minions...) quindi... Grazie mille e BANANA A TUTTI!