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Autore: AliveTwenty    09/11/2014    1 recensioni
Mike è partito per l’Australia dopo la vacanza, Jess è sola, l’unico ricordo del ragazzo sono le punte sempre più verdi dei capelli castano scuro e un plettro rosso del ragazzo che tiene al collo sul quale ha dipinto con uno smalto la lettera ‘M’ che spaccia davanti a tutti essere l’iniziale di ‘Music’ escluso per chi la conosce e capisce subito, come sua sorella e qualche sua amica. Jess è persa, aveva imparato da Michael chi fosse veramente, aveva smesso di tenere i suoi problemi per se, perlomeno con lui, aveva smesso di stare in disparte e di essere la piccola brava ragazza, era diventata chi voleva sempre essere, ma ora lui non c’è.
Micheal non ha cambiato aria come credeva, si sente solo, nessuna è come lei e lui non la dimentica, di lei ha solamente una piccola vecchia agenda dalla quale ogni tanto legge qualche sua opera ma ha paura che un giorno le pagine finiscano e lui torni a sentirla lontana come alla fine lei è.
Genere: Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                  E va alla mia adorata sorella che ha atteso
                                                                                                                   con tanta pazienza questo momento..
                                                                                                                                                                Love ya


It started on a weekend in May

I was looking for attention
needed intervention

 

E’ iniziato tutto in un fine settimana di maggio,
ero alla ricerca di attenzione,
di un intervento necessario..
 
Michael era da più di un’ora in quel locale  e ormai perfino i divanetti in pelle della discoteca iniziavano ad essere scomodi, ogni tanto doveva stringersi di più per fare spazio a qualche coppia e finì per alzarsi agli ennesimi due ragazzi intenti nelle loro cose.
Infilò le mani nelle tasche e continuò a guardarsi attorno, Ashton e Calum si divertivano con due belle bionde ossigenate mentre lui si prometteva di stare fermo al suo posto senza cadere in tentazione ogni volta che una bella ragazza si avvicinava a lui.
 
“Voglio una ragazza fissa ecco..” aveva detto ai due ragazzi mentre si dirigevano al locale.
“Vuoi innamorarti?” ridacchiò Calum dal sedile posteriore.
“No.. assolutamente, voglio fare le stesse cose che faccio con tutte le ragazze però con una sola..” rispose Mike separando una mano dal volante e passandola frustrato tra i capelli verde fluo.
“Quindi hai intenzione di non fare nulla..?”disse Ashton dal sedile accanto al suo.
“Mh.. probabilmente berrò..”
 
E fu così che passò la serata a non fare niente, o perlomeno una sua gran parte..
 
Felt somebody looking at me,
With a powder white complexion,
feeling the connection..
 The way she looks was so ridiculous..

 
Ho sentito qualcuno che mi guardava,
qualcuno dalla carnagione bianca polvere,
ho sentito la connessione..
Il modo in cui lei mi guardava era cosi ridicolo..
 
Jess era da circa una mezzoretta ferma sulla porta d’ingresso della discoteca, non era il genere di cose che a lei piacevano ma Luke l’aveva supplicata così tanto di andar a quella festa che alla fine aveva ceduto e come le poche volte che era successo l’aveva liquidata con un frettoloso bacio all’ingresso, si era guardata attorno e alla fine aveva concluso con il fissare i capelli verde acceso di un ragazzo..
 
Sarà senza dubbio la luce, non può averli di questo colore.. assolutamente no
 
Quando il ragazzo si voltò di scatto i suoi capelli passarono ben presto in secondo piano, perfino da quella leggera distanza che li separava e oltre il buio riuscì a notare gli occhi verdi quasi trasparenti, lui le sorrise brevemente, ma come se avesse trovato la salvezza della serata e si avvicinò velocemente a lei.
 
Every single step,
had me waiting for the next..
 
Ogni singolo passo,
mi faceva attendere il prossimo..
 
Non parlarono, semplicemente qualche occhiata e infine la mano del ragazzo che trascinò la mora al centro della pista da ballo.
Jess riuscì a vedere Luke che “chiacchierava” allegramente con qualche ragazza.
Sapeva perfettamente che in genere si sarebbe tirata indietro ma questa volta davvero non poteva, non voleva proprio.
Nel bel mezzo della pista cercò di muoversi con disinvoltura facendo svolazzare la sua gonna a quadri bianca e nera qua e la e il suo scopo non fallì.
Il ragazzo dai capelli “ordinatamente disordinati” di fronte a lei iniziò  poggiare lentamente le mani sui suoi fianchi e ad attirarla pian piano a se mentre la musica cambiava dal solito ritmo ripetitivo ad un lento.
Il ragazzo di fronte a lei era ormai ad un millimetro di distanza dal suo viso quando vide Luke che la stava cercando.
 
-Un lento, vorrà ballare..- bofonchiò tra se e se, si separò velocemente dal ragazzo e lo trascinò via..
 
 
Before I knew it, It was serious..
Drive me out a bar,
To the backstreet of a car.
 
Prima di saperlo, divenne una cosa seria,
mi ha trascinato fuori dal bar,
fino al sedile posteriore di un'auto.
 
Jess non era tipa che faceva questo genere di cose ma Michael non lo sapeva e quando arrivò a quell’auto per lui fu più che normale, l’unico problema era..
Michael ricorda cosa avevi programmato..
Ma quella ragazza lo faceva uscire fuori di testa, dal modo inesperto nel quale cercava di levargli la maglia impigliata al piercing sul sopracciglio,  da come cercava di essere disinvolta e dal colore ciliegia delle sue guance inizialmente pallidissime, non avevano fatto nulla alla fine, lui le aveva preso i polsi, aveva ridacchiato e scosso la testa qua e la ed erano scesi dall’auto.
Jess era tornata da Luke parecchio scossa ed il ragazzo non lo aveva notato.
Mentre Michael era tornato a casa avvisando gli amici che avrebbero dovuto trovare un passaggio.
Prima che si rivedessero Luke e Jess litigarono, la sera stessa della festa.
 
-Ti ho cercata per tutto il locale cazzo!- sbraitò il ragazzo.
-Ero semplicemente uscita Luke Dio mio stai esagerando!- Jess trascinò le mani tra il capelli portandoli indietro e tappando leggermente il viso coperto di lacrime.
-Ero preoccupato per te!-
-Per quale motivo? Avevi paura che fossi con qualcun altro? Che ti avessi piantato in asso? Sai cosa ti dico? Tu lo fai tante di quelle volte che una definitiva non fa male a nessuno ne sono certa, quindi per favore sparisci! Perché sono stanca di starti dietro! Io ti odio!- gridò esasperata la mora.
Rimase sola, esclusa da tutto e tutti per un mese intero, Luke l’aveva aiutata parecchio, ma evidentemente si era stancato, o perlomeno la stava solamente usando.
 
When the light go out,
She’s all I ever think about,
The picture burning in my brain..
 
Quando le luci si spengono,
lei è tutto quello a qui penso
La sua immagine brucia nel mio cervello
 
Michael non l’aveva dimenticata, ci pensava ancora, costantemente, ogni singola notte quando andava a letto spegneva la luce e si riprometteva di non pensarci ma non riusciva a negare che la voleva rivedere, ma festa dopo festa iniziava pian piano ad arrendersi e così fece.
Infatti, non si erano rivisti ad una festa, ma in biblioteca.
 
Jess andò al macchinario giallo con in mano la tessera ed il libro da prendere in prestito, era talmente concentrata nella trama del libro tra le mani che cadde completamente addosso al ragazzo dai capelli violacei di fronte a lei.
-Oh scusa- bofonchiò senza alzare lo sguardo.
-Colpa mia..- rispose lui ben presto entrambi alzarono il viso per poi riconoscersi a vicenda.
-Oh tu sei..- esordì la ragazza.
-Già e tu..-
-Già- risero all’unisono, nel frattempo qualcuno li superava.
-L’ultima volta erano verdi..- sorrise la ragazza indicando i capelli di Michael.
-Oh.. si mi piace fare..- e gesticolò a caso.
-E i tuoi erano.. normali..- sussurrò il ragazzo dopo essere stato ripreso da una donna sulla cinquantina per la tonalità di voce troppo alta.
La ragazza aveva dipinto le punte di un verde acceso, lo aveva fatto spensieratamente, in parte perché adorava quelli del ragazzo e in parte perché voleva fare una di quelle cose stupide di cui le parlava la madre.
Si limitò a rispondere con un breve sorriso.
-Non pensavo leggessi- continuò lei.
-Si, infatti, sto affittando un DVD, insomma se vuoi.. lo guardiamo assieme..- fece spallucce.
 
Guardarono il film assieme come una vera e propria coppia ma che cos’erano in realtà? Ne lei ne lui si erano decisi ad ammettere qualcosa, continuarono a vedersi giorno e notte
 
Next thing we were back at
her place
A hideaway in Mayfair



La volta dopo siamo andati nel suo posto
un rifugio nel Mayfair
 
Fu una serata più che romantica, la passarono in un piccolo appartamento del luogo, distesi nel grande letto matrimoniale che la ragazza diceva essere dei suoi genitori quando si trasferivano lì per un po’ di giorni di vacanza, a chiacchierare di cose poco importanti.
-Jess?- la chiamò il ragazzo.
-Mmmh?- rispose Jessica giocherellando con le ciocche colorate dei capelli di Mike.
-Noi.. insomma.- sospiro più volte.
-Jessica ti amo- lo disse tutto d’un fiato, la testa che scoppiava mentre tratteneva il respiro e le guance rosse forse dalla vergogna o forse dalla mancanza di aria..
-Anche io Mike- riprese follemente a respirare per un secondo per poi tornare senza fiato quando la ragazza si accoccolò al suo petto.
Fu la serata migliore probabilmente dell’intera vita di Jess, era rientrata con un enorme sorriso a casa e aveva giusto bofonchiato qualcosa alla sorela su quel ragazzo di cui le aveva parlato e poi l’aveva lasciata annegare nei suoi sogni e nelle sue storielle immaginarie come tanti nipotini o un matrimonio.. anche se in realtà erano cose estreme perché pensava più che altro a cose pervertite e non cose romantiche come un matrimonio..
 
-Lei è tutto quello a qui penso, la sua immagine brucia nel mio cervello:
baci sotto la pioggia..-
-Frena, frena- lo aveva richiamato l’amico.
-Ti sei innamorato?- ridacchiò.
-Ash non sono certo tutti come te!- lo schernì il moro lanciando il suo I phone da qualche parte in fondo al letto.
Michael scoppiò a ridere interrompendo il silenzio che si era creato.
-Ma da quale pulp..-
-Sta zitto! Ti sto difendendo-
-Dai Cal guardalo, hai capelli rossi, un eyebrow e tatuaggi completamente insensati cosa pensi che..-
-Ma chi ti dice che siano insensati scusa?- scattò il ragazzo.
-Ma perfavore..-
 
 
Today, I'm seven thousandmiles away


I can’t forget..
My English love affair..
 
 
Oggi, io sono 7000 miglia di distanza
 
Non posso dimenticare la mia
Storia d’amore inglese
 
Mike è partito per l’Australia dopo la vacanza, Jess è sola, l’unico ricordo del ragazzo sono le punte sempre più verdi dei capelli castano scuro e un plettro rosso del ragazzo che tiene al collo sul quale ha dipinto con uno smalto la lettera ‘M’ che spaccia davanti a tutti essere l’iniziale di ‘Music’ escluso per chi la conosce e capisce subito, come sua sorella e qualche sua amica. Jess è persa, aveva imparato da Michael chi fosse veramente, aveva smesso di tenere i suoi problemi per se, perlomeno con lui, aveva smesso di stare in disparte e di essere la piccola brava ragazza, era diventata chi voleva sempre essere, ma ora lui non c’è.
Micheal non ha cambiato aria come credeva, si sente solo, nessuna è come lei e lui non la dimentica, di lei ha solamente una piccola vecchia agenda dalla quale ogni tanto legge qualche sua opera ma ha paura che un giorno le pagine finiscano e lui torni a sentirla lontana come alla fine lei è.
Mike e Jess sono troppo lontani e non si sentono nemmeno per telefono, fingono di essere uno più forte dell’altro ma è così che si stanno perdendo, sono due alter ego, due anime gemelle, due sosia, troppo lontani per vivere felici come solo chi può amare da vicino sa fare.

N.A.
 vi lascio solo questo che come al solito dedico alla mia sorellona ;)
  
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