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Autore: Smiry90    24/10/2008    1 recensioni
“sei felice Hachi?” “Lo sono… se ti vedo…” piccola one-shot ambientata dopo il matrimonio di Hachi con Takumi! Chi ha detto che l'amicizia non possa rendere felici?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Komatsui, Nobuo Terashima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Infrangimi il cuore...

Ancora un istante

 

 

 

 

 

 

 

Ormai aveva smesso di piovere da un po’.

Satsuki dormiva dolcemente sul divanetto, stringendo con una manina la copertina rossa con gli orsetti che le aveva regalato Nobu… Hachi la guardava sorridendo leggermente, insicura sul fatto che stesse davvero pensando a sua figlia, in quel momento… Era persa in quella coperta, sicura che se l’avesse fissata ancora, sarebbe riuscita a sentire la tenera mano di Nobu sfiorarle il viso, e per un istante, avrebbe avuto l’illusione di essere con lui.

Satsuki si rigirò leggermente, emettendo un soffocato mugolino, mentre stringeva sempre più forte quella copertina, quasi timorosa che qualcuno gliela portasse via. Si era davvero affezionata molto a Nobu, e a pensarci bene, Hachi notò come lui si comportasse con lei come fosse stato sua padre: le faceva regali, la coccolava, e spesse volte si era offerto di portarla al parco giochi con Yasu… Hachi emise un risolino, cercando di illudersi per un momento che quello potesse essere un modo, da parte del ragazzo, di chiederle scusa, per averla abbandonata, per non aver avuto la forza di accettare Satsuki a suo tempo… Si strinse tra le braccia, per poi scrollare energicamente la testa; per l’ennesima volta era ricaduta in quei pensieri, che la tormentavano ormai da anni, e che da altrettanto tempo cercava di scacciare dal suo cuore, legato ancora indissolubilmente a lui… a Nobu…

Prese in braccio Satsuki, attenta a non farle cadere la copertina di dosso, e la portò a letto, cullandola un poco e donandole un bacio sulla fronte; la guardò ancora un istante: era davvero impossibile dire che non fosse figlia di Takumi… i suoi capelli erano lisci e neri, sottili come quelli del padre, e alle volte, ad Hachi sembrava di sentirla parlare proprio come lui… Sospirò sommessamente, mentre con il dito tracciava leggermente la sua sagoma, deliziandosi della morbidezza della coperta di Nobu…

Uscì dalla stanza, voltandosi ancora una volta verso il suo dolce angelo che riposava, e si diresse in camera; era vuota… Takumi non c’era… come suo solito non era ancora rientrato, anche se ormai era passata da parecchio l’ora di cena… Hachi sospirò di nuovo, anche se sta volta più rumorosamente… Stava per sedersi sul letto, quando sentì un forte squillo provenire dalla porta; corse a rispondere, per timore che il successivo rumore potesse svegliare Satsuki, e quando udì la voce dall’altra parte del citofono, ebbe un sussulto…

“chi è?”

“Hachi, sono Nobu… Satsuki c’è?”

“ah Nobu… no, cioè si, c’è, ma sta dormendo…”

“di già… allora nulla… volevo portarla a fare un giretto… allora ripasserò domani…”

“Nobu aspetta!” le parole le erano uscite di bocca senza pensare, e ancora si stava chiedendo cosa le fosse saltato in mente, mentre con un cappotto indosso scendeva le scale precipitosamente; l’unica risposta che le veniva in mente, era Nobu… per nulla al mondo avrebbe più rinunciato all’occasione di vederlo, per nulla al mondo si sarebbe negata ancora quel piccolo istante di felicità…

Uscì dalla porta frettolosamente, inciampando svariate volte, tanto che quando arrivò davanti al ragazzo, Nobu pensò che fosse stata inseguita da qualche strano animale…

“scusa se ti ho fatto aspettare!” sorrise lei, nascondendo l’imbarazzo di vederlo

“potevo anche salire Hachi… non c’era bisogno che scendessi…”

“avevo paura che avremmo svegliato Satsuki con il trambusto!”

Per un momento calò il silenzio tra i due… era come se in un secondo tutte le parole gli fossero state risucchiate da una qualche forza misteriosa, e gli argomenti di conversazione fossero spariti nel nulla…

“a questo punto… ci facciamo un giretto? Giusto qui sotto…” le parole di Nobu erano come musica, ed Hachi l’ascoltava incapace di tirarsene indietro… Non poteva andarsene e lasciare Satsuki da sola… ma infondo sarebbe stata via solo qualche minuto… Takumi sarebbe anche rientrato di lì a poco… che male c’era? Se per una volta avesse inseguito la sua felicità, che male ci sarebbe stato? Annuì felice, incamminandosi con Nobu fuori dall’edificio… Gli argomenti sembravano essere tornati da soli, così come erano spariti, ed ora i due si perdevano nell’amara dolcezza dei ricordi… Ogni tanto ridevano, dimenticando per un istante di essere così legati, eppure eternamente divisi… Ogni tanto le loro mani si sfioravano, ed allora, il leggero velo dell’imbarazzo si stendeva sui loro volti, arrossandoli leggermente… entrambi sapevano benissimo di amarsi… Entrambi sapevano benissimo che quei momenti passati insieme avrebbero solo accresciuto la tristezza… Ma sapevano anche che non potevano rinunciarvi… Perché quei brevi istanti che erano in grado di riavvolgere la loro storia, fino a riportarli a quando ancora potevano essere felici, erano l’unica fiammella che illuminava le loro buie esistenze, l’unico appiglio che avevano per rimanere ancora aggrappati alla vita…

Si trovavano davanti ad un bar molto illuminato, quando Nobu, tutto d’un tratto, rallentò il passo fino a fermarsi, lasciando Hachi perplessa sul da farsi; si fissarono, per istanti che parvero secoli ad entrambi, finchè lui non pronunciò quelle parole, che da sole bastarono a far sussultare il cuore della ragazza

“sei felice Hachi?”

Senza sapere cosa rispondere sibilò un incerto “cosa”, Hachi, rimanendo persa nei suoi occhi. L’espressione di Nobu sembrava essersi rattristata, mentre, senza ripetere le sue parole, continuò quello che sembrava un discorso preparato da tanto, troppo tempo

“io avevo giurato… che avrei fatto qualsiasi cosa per renderti felice… vorrei sapere… ci sono riuscito, Hachi?”

Se il tempo si fosse fermato, forse lei non se ne sarebbe accorta, persa come era nel movimento leggero di quelle labbra, dalle quali uscivano delle parole tanto dolci, eppure così tristemente dure per lei… Per un secondo trattenne il respiro, quel che bastò per frenare le lacrime che avevano iniziato a bruciarle negli occhi, e diede voce a dei pensieri che si era ripromessa di tenere serbati nel suo cuore per sempre…

“ Lo sono… se ti vedo…” il rossore iniziò a sovrastare ormai non più timidamente le sue gote, mentre quello stesso imbarazzo troneggiava sovrano sul viso del ragazzo “perché ormai, nella mia vita, la mia unica felicità è sperare di vederti arrivare ogni giorno, Nobu… vivo solo per questo… e so che questo non farà altro che farmi stare male, so che mi tormenteranno questi attimi che viviamo insieme… ma io, se sono con te, se penso a te, sono felice…”

Concentrata come era sul battito echeggiante del suo cuore, che stava prendendo un ritmo rapido e irregolare, non si accorse che la distanza tra loro si era già ridotta notevolmente; Nobu la guardava, incapace di avere pensieri razionali in quel momento, incapace anche solo di provare a pensare di andarsene senza stringerla a sé… e pochi istanti dopo, se la ritrovò stretta al petto. Respirava profondamente il profumo dei suoi capelli, cercando di fissare il più possibile nella sua mente quell’istante…

Hachi sentì di non poter reprimere oltre le lacrime, che iniziarono a scenderle giù per le gote; eppure, non si sentiva triste… Si strinse forte a Nobu, perdendosi nel suo dolce profumo di semplice sapone che tanto amava, non come Takumi, sempre pieno di dopobarba…

Un istante ancora, rimasero così abbracciati, e poi la magia finì… si staccarono, perdendosi l’uno negli occhi dell’altra, piacevolmente divertiti dal dolce rossore che sovrastava le loro gote…

E poi…

Tornarono a casa… Davanti all’entrata, Nobu le sorrise dolcemente, mettendole una mano sulla spalla

“allora domani passerò a prendere Satsuki, va bene? La porto al parco!”

Hachi annuì, lasciandosi scappare un meraviglioso sorriso… Lui si chinò su di lei e, trattenendo l’istinto di baciarla, le donò solo un bacio in fronte, e poi si allontanò, senza voltarsi verso di lei…

Un istante ancora, e forse avrebbe ceduto… Un istante ancora, e forse non sarebbero più potuti tornare indietro…

Hachi rimase a guardarlo finchè non fu troppo lontano, e poi rincasò… In cuor suo sperò che Takumi non fosse rientrato, per non dover dare spiegazioni, per non dover sostituire dai suoi occhi l’immagine di Nobu, per potersi solo coricare e sognare dei momenti felici vissuti insieme…

Ancora un istante e Takumi sarebbe rientrato… ancora un istante e quella sera sarebbe divenuta solo un dolce ricordo… ancora un istante… e sarebbe ricominciato a piovere…

 

Zao! Allora, questa fan è per Hachi92, che mi ha consigliato di scrivere su Nobu e Hachi! Spero sia un po’ più allegra delle altre che ho scritto! Bacioni a tutti coloro che la leggeranno! (e magari commenteranno!)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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