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Autore: Lussissa    24/10/2008    19 recensioni
Lily Evans correva.
Non si curava delle persone che,un attimo prima di venire travolte, si spostavano, guardandola sbigottiti.
Lei si limitava a correre.
Nota dell'amministrazione. I vari Tag usati nelle introduzioni, vanno sempre chiusi.
Ladynotorius, assistente amministratrice.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Attenzione!questo capitolo lo dedico a tutti coloro che mi seguono e mi hanno sempre seguito. Grazie, siete fantastici.
E lo dedico in particolar modo a zukkyna, che nell'ultimo capitolo era un po' giù XD spero ke questo capitolo abnorme ti risollevi, anche se a scoppio ritardato '^^
baci a tutti, e grazie, davvero.


La signora Parker era stata una bellissima donna. I capelli castani e fluenti, la pelle diafana ed i grandi occhi color miele avevano fatto di lei una delle prede più ambite dall'altro sesso.
Ma l'animo della giovane era inquieto, in perenne conflitto con se stessa.
Otto volte. Otto volte era stata sul punto di sposarsi, per poi essere abbandonata all'altare. Ma lei, dopo le prime imprecazioni, si era empre accorta che era stato meglio così.
All'ottavo abbandono, si era limitata a farsi una risata. Dopo aver deciso di aver definitivamente chiuso con gli uomini, si era ritirata in un piccolo quartiere sperduto della Londra Babbana, senza rimpianti. Aveva comprato un piccolo negozietto, e lì vi aveva creato il suo mondo. Perchè se c'era una cosa che aveva imparato dopo otto matrimoni mancati, era che lei amava i vestiti da sposa. E quindi, visto che mai più ne avrebbe indossato uno, poichè l'aveva giurato, si era messa a venderli. Possedeva un occhio incredibile, in quel campo. A volte una ragazza non faceva nemmeno in tempo ad entrare, che lei aveva già in mente il vestito più adatto per la nuova sposa. Adorava vedere le novelle sposine che entravano nel suo negozio, con le guancie arrossate e gli occhi brillanti. Provava uno strano orgoglio, a vederle rimirarsi nello specchio, con aria felice. Le faceva ricordare che esistevano persone che ancora erano innocenti e spensierate.
Rivolse un sorriso alla ragazza che le stava davanti.
-Perfetto, signorina Collins. Il suo vestito va solamente ultimato. Fra cinque giorni dovrebbe essere già possibile ritirarlo.-
Alice le rivolse un sorriso radioso, mentre l'altra si trascriveva un appunto.
-Grazie, signora Parker. Recupero le mie amiche, e poi mi levo dai piedi. Ha già fatto anche troppo per me.-
-Quando ha detto che si sposa?-
Alice sorrise.
-Fra una settimana.-
Intanto, Lily stava girovagando per il negozio, in cerca di Mary. L'aveva persa da una decina di minuti, ormai.
Non che il negozio fosse particolarmente grande, anzi. Ma era talmente stipato di abiti fruscianti, che perdersi era un attimo.
Sbuffò. Aveva accompagnato Alice praticamente sotto costrizione, e James non aveva nemmeno potuto salvarla,  perchè aveva promesso a Sirius di andare non aveva capito dove. In un luogo altamente malandrinesco, sicuramente.
Improvvisaamente, si bloccò, gli occhi spalancati.
Passarono un paio di minuti, senza che si muovesse.
Mary, intanto, aveva indviduato, finalmente, la rossina. Si affrettò per raggiungerla.
-Lily!- Esclamò, per richiamare la sua attenzione.
Vedendo che era impalata nel mezzo del corridoio, e non ricevendo risposta, aggrottò la fronte.
-Lily?Che cosa...-
-Mary.- Fece Lily, in un soffio. -Mary, credo di essermi perdutamente innamorata.-
Mary la guardò, torva.
-Cosa vorresti dire?Guarda che non ho la benchè minima intenzione di dire a James...- Ma non concluse la frase, puntando finalmente lo sguardo dove stava guardando la rossa. -....Oh.- sospirò, invece.
Stettero un attimo in silenzio, in pura contemplazione.
Poi Lily si voltò, lentamente, verso l'amica.
-Non è adatto.- Mormorò.
-è perfetto.-
-Non mi starebbe bene.-
-é perfetto!-
-A James non piacerebbe.-
A quel punto, Mary si voltò.
-Lily, a James piaceresti anche se andassi lì vestita da oliva farcita, con tanto di calzamaglia verde marcio.-
Lily fece una smorfia.
-è troppo elegante.-
Mary alzò gli occhi al cielo.
-Lily, è un vestito da sposa. Deve essere elegante. La gente non si sposa in jeans e canottiera.-
La Evans stava per ribattere, quando spuntò fuori Alice, seguita dalla signora Parker.
-Ragazze, cosa fate?-
-Ninete.- Mugugnò Lily, lanciando un'occhiata a Mary per zittire qualsiasi protesta. -Hai finito, Alice?-
Alice annuì, contenta.
Mary sbuffò.
-Alice, per favore, dì anche tu a Lily di non fare la zuccona.-
-Perchè?-
Lily lanciò un'occhiata astiosa a Mary, ma non fece in tempo a replicare.
-Guarda.- Si limitò a dire la moretta, indicando il manichino davanti a loro.
Alice guardò il vestito appeso. Spalancò gli occhi, e le labbra le si aprirono in un sorriso radioso.
-Lily, è perfetto.-
La rossina rizzò la schiena.
-No, Alice. Non va bene. Non mi starebbe bene. Figurati, è...-
Non finì la frase. La signora Parker si era fatta spazio tra Alice e Mary, arrivando dritta di fronte a Lily.
La guardò, in silenzio. Lily ebbe quasi soggezione di quegli occhi grandi, quasi gialli. I capelli, raccolti in uno stretto chignon, rendevano la pelle ancora più lattea.
Dopo brevi attimo di silenzio, la donna sorrise.
-Perchè non vuoi quel vestito?-
Lily arrossì, vergognandosi leggermente della risposta. Quel vestito era troppo perfetto, quasi surreale. Aveva paura che tutti, guardandola, avrebbero pensato mailgnamente che tanta perfezione non aveva senso, su di lei. Quello era un abito da principessa. Non osava nemmeno immaginare quanto potesse costare.
La signora Parker per un attimo si intristì. Lily non capì il perchè.
-Potresti provarlo?Solo provarlo. Dopo, se non ti piace, lo riporrai. Ma ormai sono curiosa di vedere come ti starebbe. -
Lily aprì la bocca, per parlare, per poi notare quanta tristezza traspariva da quella voce. Quanta sofferenza doveva provare, quella donna, ricordandosi ogni giorno che lei era stata al posto delle ragazze che lei stessa vestiva?
Non ebbe il coraggio di dissentire.

-Ecco, cara. Ora puoi muoverti.-
La signora Parker si allontanò di due passi da Lily, con ancora la bacchetta che aveva usato per stringere il vestito nei punti giusti in mano, con uno sguardo orgoglioso, quasi lucido.
Lily si voltò lentamente verso Mary e Alice.
Una aveva gli occhi sbarrati, e l'altra pure.
-Alice?- Fece la rossina, lievemente preoccupata. -Mi sta così male?- Borbottò.
Alice scosse la testa. Mary si limitò ad indicare lo specchio.
Lily, capendo che dalle amiche non avrebbe ottenuto nulla di più, si avviò verso lo specchio, cauta.
Quello che vide, la lasciò di stucco.
Era...bella. Di più. Quasi divina.
Lily non si era mai considerata una brutta ragazza. Ma non si considerava nemmeno una di quelle ragazze splendide, pronte ad apparire su una rivista di moda appena scese dal letto.
Ma in quel momento, davanti allo specchio, Lily si vide bella. Molto più che bella.
Il corpetto senza spalline le metteva in risalto i seni, fasciandoglieli in maniera deliziosa. La gonna, ampia, era resa ancora più raffinata dai volant che la percorrevano, senza per questo essere eccessivamente vistosa.
-James morirà.- Mormorò Alice.
Mary annuì, con convinzione.
Improvvisamente, alla moretta venne in mente un ricordo. La vocetta ancora infantile di James, che le rivolgeva una domanda, con ingenuo candore. Macdonald, ma sei sicura che la tua amica Evans non sia un angelo? Si ricordava di aver riso, a quella domanda. Potter, rassegnati, sei senza speranza! Gli aveva detto, sempre ridendo. Lui aveva sorriso. Vedrai. Aveva detto. Vedrai.
E aveva visto. In quel momento, era sicura che James non era andato molto lontano dalla verità.
La signora Parker si avvicinò a Lily, annuendo soddisfatta.
-Non so chi sia questo giovanotto, ma rimarrà veramente colpito.-
Lily sorrise al suo riflesso allo specchio.
Stentava a credere che si sarebbe sposata, di lì a pochi mesi. Cercava di non pensarci troppo, per non ritrovarsi a sorridere ogni volta con una faccia da triglia.
-Sai, questo vestito era quello del mio primo matrimonio.-
Lily sussultò, girandosi verso la donna. Ma quella sorrideva, continuando a guardare lo specchio.
-Ho sempre ritenuto che questo vestito meritasse di più che una sposa abbandonata all'altare.-  Sorrise, al vedere le faccie stupite delle ragazze. Chissà come avrebbero reagito, se avessero saputo tutto il suo turbolento passato.
-Merita di essere chiuso nell'armadio di una coppia che si ama.- Si concesse un lieve sospiro.
Lily puntò lo sguardo smeraldino sulla donna, incerta.
Poi riguardò lo specchio. L'immagine che vedeva, le faceva apparire un'altra Lily Evans. Era ancora dubbiosa. Non voleva che quella Lily Evans prendesse il posto della vecchia Lily, quella che ripudiava trine e merletti, quella pronta a lanciare occhiate di rimprovero a chiunque.
Provò ad inarcare in sopraccigio, con aria scettica.
Rise. Si, era sempre Lily Evans.
Si girò verso la signora Parker, felice, gioiosa. Innamorata.
-Lo prendo.- Sussurrò.

-LILYYYYY!!!-
-James?-
-LILYYYY!!CIAO!!-
-James, perchè diamine urli?-
Sentì il Malandrino ridacchiare.
-Scusa, è che mi devo ancora abituare al...feletono.-
Lily si sistemò meglio la cornetta su una spalla, mordicchiandosi un'unghia, sorridente.
-Telefono, James. Telefono.-
James, dall'altro capo del telefono, scosse una mano.
-Dettagli.-
Dopo quell'affermazione, Lily sentì chiaramente la voce di Remus che urlava, all'indirizzo di James.
-James, diglielo, alla tua futura moglie, grazie a chi sei riuscito a capire come diavolo si usa quell'arnese!!Diglielo che se non fosse stato per me ora saresti ancora lì a fissare la cornetta come un idiota!-
James rise.
-Remus ti saluta.-
Lily sogghignò.
-Ho sentito.-
-Scusalo, è un po' isterico. Da quando ha realizzato che gli toccherà vivere da solo con Sirius, mi tratta come se fossi il più vile dei traditori. Vero, Remmie?-
-Non cominciare anche tu a usare quel nomignolo orrido che mi ha appioppato quel maledetto sacco di pulci!!-
-Ehi, sacco di pulci a chi?!-
-A te, razza di decerebrato!-
-Dicevamo?- Fece James, ignorando i suoi due migliori amici che si urlavano contro.
Lily rise. Poi tornò seria.
-Peter non è ancora tornato?-
Ramoso sospirò.
-No. Dice che sua madre è molto malata. Ci eravamo proposti di dargli una mano, ma non ha vouto l'aiuto di nessuno.-
Lily trasse un lungo respiro.
-Mi dispiace, James.-
James annuì, anche se Liy non poteva vederlo.
-Lo so. Si sta allontanando sempre di più, e non capisco perchè. Ho provato a parlargliene, ma mi ha liquidato con una risata, dicendomi che era tutto a posto.- Fece una pausa. -Non capisco.- Mormorò, afflitto.
-Non è che ci è rimasto male per la storia dei testimoni...?-
Sentì James esitare, prima di rispondere.Poi fece un altro sospiro.
-Si, ma lo sai come è andata. Ho scelto Remus e Sirius perchè Remus dopo l'ultima luna piena era talmente depresso,talmente pieno di lividi che dovevo assolutamente rallegrarlo, in qualche modo, e lì per lì ho agito d'istinto, e Sirius...-
-...è pur sempre Sirius.-
-Già.-
Lily annuì alla cornetta, anche se era un gesto inutile. Capiva Ramoso. Cercava di accontentare sempre tutti, e quando non ci riusciva ci stava dannatamente male, senza darlo a vedere. L'ultima volta che erano stati in chiesa l'aveva persino sentito chiedere al prete se non ci potessero essere tre testimoni, anzichè due.
-Comunque viene al matrimonio, vero?Non può non venire.-
James rise.
-Certo. Gli ho detto che mi rifiuto di sposarmi, se non ci sono tutti i miei malandrini.-
Anche Lily si unì alla risata.
-Speriamo che Sirius non finisca come al matrimonio di Alice.-
-Ne dubito. Stasera non so cosa abbia progettato per l'addio al celibato. Non me lo ha voluto dire. La cosa è inquietante.-
-Guarda che non ho la benchè minima intenzione di inaugurare la nostra casa con il tuo vomito fresco. Anche perchè dopo mi toccherebbe ucciderti, dopo tutto il lavoro di pulizia che ho fatto, visto che tu eri troppo impegnato ad incantarti davanti ad ogni minima cosa.-
-Noo, ma che hai capito?Guarda che mi incantavo a guardare la vicina.-
Lily assunse un cipiglio di sfida.
-Ah, si?Bene. Peccato, avevo giusto detto di no all'uomo dei gelati che sta qui di fronte. Ma faccio sempre in tempo a scendere e chiedergli di...-
-No no, stai buona!Hai vinto tu, va bene?-
La rossina rise.
-E comunque, eri uno spettacolo molto più bello rispetto alla vicina.-
Lily ghignò.
-Si, adesso è facile dirlo, ti ho minacciato con l'uomo dei gelati...-
Ramoso rise.
-Ora, mia bellissima caramella glassata, devo andare, Sirius mi sta facendo dei gesti strani. Credo stia cercando di mimare un calzino.-
-Un calzino?!-
-Che vuoi farci, Sirius è sempre Sirius.-
Lily sorrise.
-Giusto. A volte mi dimentico che ho a che fare con i Malandrini.-
Lily pensò che James aveva veramente una bella risata. Se non fosse stata una cosa estremamente sdolcinata, se la sarebbe messa come ninna nanna.
-Allora a domani...che è...domani.-
-Si, domani è domani.-
-Sei andata a ritirare il vestito, vero?-
Lily alzò gli occhi al cielo, divertita.
-Non mi chiamo mica James Potter.-
-Cosa vorresti insinuare?-
-Chi, io?Niente, figurati.-
Risero, e Lily pensò, con un sorriso, a quel giorno di un paio di mesi prima, in cui aveva trovato il vestito dei suoi sogni.
Domani è il domani,persò, sentendo l'adrenalina a mille.

-Sirius, non starai bevendo un po' troppo?-
Sirius, per tutta risposta, buttò giù un altro bicchiere di Wisky incendiario.
Si trovavano in un pub, l'ennesimo pub, per la precisione. Sirius era convinto che per un addio al celibato degno di questo nome, si dovessero passare tutti i locali possibili di Londra, magica e non.
Remus alzò gli occhi al cielo, mentre James ghignava.
-Peter?- Biascicò Sirius.
-Dovrebbe essere qui a momenti...Eccolo!Siamo qui, Peter!-
Il piccoletto si guardò intorno, furtivamente, prima di raggiungere gli amici.
Si sedette, con un sospiro.
-Tutto bene, Pet?- Chiese James, apprensivo. L'amico sembrava stanco. Aveva due occhiaie gonfie e violacee sotto gli occhi, e sembrava leggermente spaventato per qualcosa.
Peter per un attimo guardò gli occhi rassicuranti e caldi di James. Fu sul punto di rivelargli tutto. Fu sul punto di esplodere, di sfogarsi con i suoi migliori amici. A quel punto, sapeva che Sirius sarebbe esploso dalla rabbia, sarebbe saltato su come una molla, pronto ad uccidere. Remus avrebbe spalancato gli occhi, spaventato, ma comunque disposto a dargli una mano. E James?James avrebbe sorriso. Forse gli avrebbe messo un braccio attorno alle spalle. Gli avrebbe detto che andava tutto bene, e poi avrebbe fatto di tutto per cambiare argomento, anche se nella sua testa avrebbe cercato mille modi per farla pagare a chi lo tormentava.
Fu davvero tentato di dire tutto.
Bellatrix Black mi segue. Mi sta facendo pressioni psicologiche. Si apposta ovunque, mi fa vedere per un fugace attimo il suo viso di porcellana che ghigna, e poi scompare.
Me la ritrovo dietro ogni angolo. E ogni volta che la vedo, sento la Maedizione Cruciatus rifarsi viva in me, le ferite si riaprono, il sangue scorre di nuovo. Perchè in quei momenti voi non ci siete?Perchè non capite che sto male?
Ho paura, James. Ho paura che cedrò. Perchè andando avanti così, non ce la faccio. Ho troppa paura del dolore. Ho troppa paura della morte.
A cosa servirebbe dirti tutto questo?
Sirius mi prenderebbe in giro, perchè la paura non è da vero Grifondoro.
Remus si arrabbierebbe, perchè non sono un vero amico.
E tu, James?Cosa faresti?
Il topilino sorrise, nervoso.
-Tutto a posto, Ramoso. Davvero.-
Quello che Peter non avrebbe mai capito, era che James, unico punto di riferimento di molti, si sarebbe limitato a dirgli esattamente quello che Peter avrebbe voluto sentirsi dire. Niente risata, niente arrabbiatura. Solo, un sorriso rassicurante, e parole calde che arrivavano dal cuore. Ma Codaliscia non disse niente, segnando sempre di più il loro destino.
James lo scrutò con i suoi occhi nocciola. Poi spostò lo sguardo su Sirius, mezzo ubriaco, e su Remus, che guardava Felpato con aria fintamente severa.
Decise che non era quello il momento giusto. Avrebbe solo messo a disagio Peter.
Sorrise.
Poi alzò il bicchiere, ricolmo di un liquido color miele.
-Domani mi sposo.- Fece, con aria stupita.
-Meno male che te ne sei accorto. Temevo di dovertelo spiegare io domani mattina.- Replicò Remus, con un sopracciglio inarcato.
James rise.
Sirius ghignò, divertito.
-Remmie Remmie, rimarremo soli soletti, io e te...-
-Per la barba di Merlino...Credo mi suiciderò. James, dì a Lily che le ho voluto bene...-
-Ehi!Come sarebbe a dire dì a Lily che le ho voluto bene?!Cosa mi nascondi, lupacchiotto dei miei stivali?!-
Remus alzò gli occhi al cielo.
-Peter!Peter, ti prego, almeno tu. Torna a vivere con noi. Non lasciarmi con uno psicopatico ninfomane.-
Peter ridacchiò, per la prima volta nella serata.
-Peter, come sta tua madre...?-Chiese Sirius, per un attimo tornato più o meno lucido.
Codaliscia sospirò.
-Non bene. Non potrò tornare fino a che non starà meglio. Mi dispiace, Remus.-
Sirius ghignò.
-Oh, non ti preoccupare, Peter. Ho già in mente tante piccole cosette, per il nostro Remmie...-
Remus sbiancò, finchè Ramoso e Codaliscia ridevano.
-Remus, però, non voglio essere troppo cattivo. Voglio darti una speranza. C'è sempre la possibilità che la nostra Lily scappi con il postino...-
Questa volta fu James, a fare una smorfia terrorizzata, mentre gli altri ridevano.
-In realtà, Peter è stato fortunato.- Iniziò Remus, annuendo vigorosamente e portandosi il bicchiere alle labbra. -Almeno domani mattina Ramoso non lo sveglierà alle cinque.-
James ghignò sadicamente, mentre Sirius sbottava. -James!Mio quasi ex migliore amico, giuro che se fai una cosa del genere ti metto Mocciosus nel letto!Il matrimonio è alle undici, non ho la benchè minima intenzione di svegliarmi prima delle dieci e mezza!-
-Le dieci e mezza?!Sirius, non vorrai invadere la chiesa di pulci!Ti devi lavare, o Lily mi uccide!-
Sirius ghignò malignamente.
-Cavoli tuoi.-
-Remus!Lunastorta!Coscienza di noi Malandrini...-
Remus alzò le mani, sorridendo furbescamente.
-Prima delle dieci non mi alzo.-
-Ma Remus!Traditore che non sei altro...-
-Sei tu quello che mi abbandona a casa da solo.-
-Ma mi sposo!-
-Questi sono dettagli asolutamente insignificanti.-
Proruppero tutti in una risata.
James li osservò, ad uno ad uno. 
Sirius, seduto scomposto sulla sedia, con la camicia mezza sbottonata, che teneva il bicchiere in mano, facendo girare ogni tanto il liquido che vi era contenuto.
Remus, seduto tutto impettito sulla sedia, che nonostante le risate si vedeva che non era abituato a quell'atmosfera composta da cubiste che ballavano mezze nude sul palco, e musica che assordante proveniente dalle casse mastodontiche dietro al bancone del bar.
E infine Peter, stanco, sudaticcio, eppure anche lui con un piccolo sorriso sul viso pallido.
I suoi Malandrini.
James alzò il bicchiere, come a volere fare un brindisi.
-Ragazzi.- Vide i volti dei suoi amici voltarsi verso di lui, incuriositi. -Promettetemi una cosa.- Disse, osservando il bicchiere con attenzione.
-Anche se domani mi sposo...non cambierà nulla.- Gli amici per un attimo si fecero seri. -Voglio che mi promettiate...che saremo sempre i Malandrini. Voglio che mi promettiate che saremo sempre uniti.-
Sirius sbuffò.
-Piantala con le sdolcinatezze James. Sei ubriaco.-
James ghignò.
-Senti chi parla.- Poi tornò serio. -Non sto scherzando, comunque. Voglio che rimanga tutto come è adesso.-
A quel punto Sirius allungò il bicchiere verso quello dell'amico, con un ghigno.
-I Malandrini esisteranno, James, finchè tu sarai con loro.-
James lo guardò, sorridente. Vide Remus annuire, con un sorriso.
-E allora esisteranno per sempre, perchè io so che se anche dovessi morire, sarò sempre assieme a voi. Io ci sarò sempre, per voi.Con voi.-
I due bicchieri tintinnarono, suggelando il patto.

-Alice?sei sveglia?-
-Si, Lily.-
Erano sotto le stelle. Lei, Mary e Alice. Per festeggiare l'ultimo giorno da nubile, non aveva voluto niente di particolare. Niente feste sfrenate, niente orda di amiche in casa. Solo, le sue migliori amiche, e un cielo stellato. Alice aveva abbandonato suo marito in casa, dicendogli che un po' di solitudine non poteva che fargli bene, ogni tanto.
Mary era già partita da un pezzo, ma Lily non riusciva ad addormentarsi.
-Posso farti una domanda stupida?-
Alice sorrise, intenerita. Si ricordava com'era agitata, il giorno prima del suo matrimonio. Ma lei aveva dato libero sfogo all'isteria, sfogandosi sulle amiche e tutti quelli che la circondavano, quella sera. Invece Lily si era tenuta tutto dentro, da brava soldatina.
-Certo, Lily. Tutto quello che vuoi.-
Lily distolse lo sguardo dalle stelle, per guardare attentamente la sua amica.
Poi ridistolse lo sguardo.
-Secondo te io amo troppo James?-
Alice la guardò, sorridendo.
-In che senso?-
La rossina scosse le spalle.
-Non lo so bene neanch'io. è che...a volte mi faccio paura da sola. Ho quasi paura che tutto l'amore che provo ad un certo punto possa esplodere, travolgendo e uccidendo chi mi sta attorno. A volte sento quasi...di poter sconfiggere Voldemort in persona. Solamente riversando fuori l'amore che ho dentro.- Fece silenzio, per un po'.
-è una cosa stupida.- sussurrò, infine.
Alice sorrise.
-Lily, è una cosa bellissima.-
-Sarà, ma è una cosa stupida. Avanti, è Voldemort. Voldemort. Se mai dovesse essere sconfitto, non sarà mai grazie a me, tanto meno al mio amore.-
Alice le sorrise.
-L'amore può tutto.-
Lily fece una smorfia.
-Non siamo in un romanzo rosa, Alice.-
L'amica rise.
-Però siamo in un mondo magico, Lily. E l'amore è la magia più pura che possa esistere.-
Lily sorrise, spostando lo sguardo verso le stelle.
L'amore è la magia più pura che esista. E lei vi si sarebbe immersa fino in fondo, in quella magia, lo promise alle stelle prima di addormentarsi.

Quando James si svegliò, quella mattina, si chiese perchè il suo cuscino era così duro, e come mai sentisse un macigno che gli bloccava le gambe.
Cercò di guardare oltre la sua miopia. Si accorse, con orrore, che il "cuscino" era niente di meno che il sedere di Sirius, e che "il macigno che gli bloccava le gambe", non era nient'altro che Remus, disteso a pancia in giù sulle sue gambe. Inoltre, non erano affatto su un letto, ma erano crollati sul pavimento del salotto. James, districandosi da quella massa di corpi,cercando di non pensare a come diavolo avevano dormito, inforcò gli occhiali, buttati chissà quando in un angolino del pavimento. Guardò l'orologio.
Sbiancò.
-Remus!!-
-Mpf.-
-Sirius!Reeemus!!!- Iniziò a scuotere l'amico, con foga.
Quello aprì gli occhi.
-Piantala, James.- Disse, richiudendoli.
-Lunastorta!è tardissimo!!-
-Mhhh.-
-Remus!-
-Laciami dormire, James.-
-Ma tu non capisci. Se arriviamo tardi, Lily scapperà con il postino!Me lo sento!-
Remus, finalmente, aprì gli occhi. Guardò l'amico, esasperato.
-James, Lily non scapperà con il postino.-
-Ma...-
-James, si può sapere che ore sono?- Sirius, svegliato da quel trambusto, si era sollevato di mezzo busto, con aria assonnata.
-Le sette, ma ora che...-
-James?-
-Cosa?-
-Sei pregato di tacere.- Detto questo, Sirius si ributtò sul pavimento, riaddormentandosi sotto lo sguardo scandalizzato di James Potter.

Non meno caotico era stato il risveglio della rossina, la quale ci aveva messo cinque minuti buoni per capire dove si trovasse.
Quando si ricordò che giorno era, e che il sole era estremamente alto per essere mattina presto, spalancò gli occhi.
-Alice!-
-Mmmmh...-
-Mary!-
-No, Sirius, ora non ho voglia di farlo.-
La rossa guardò la moretta, per un attimo interdetta.
-Mary?- Ritentò.
-Sirius, ho detto di no. Vai a farti una doccia fredda, così plachi gli ormoni.-
Lily alzò un sopracciglio. Decise di ritentare con Alice.
-Aly?-
-Mh.-
-Alice!-
-Mmhh...Lily?Cosa...Cosa c'è?-
-C'è che oggi mi sposo, Alice!E Mary non si sveglia!E non ho la più pallida idea di che ore siano!E...-
Alice fece una smorfia.
-Calmati, tesoro.-
-Come faccio a calmarmi?è...-
Alice la ignorava, mentre scuoteva Mary per farla svegliare. Finalmente, la moretta aprì gli occhi, confusa.
-Che c'è?-
-Mary, è ora di alzarsi.- Mary la guardò, ancora per un po' spaesata. Poi parve illuminarsi.
-Il matrimonio!Ma...che ore sono...?-
Lily finalmente si decise ad allungarsi verso il comodino che avevano sistemato la sera prima in giardino, per prendere l'orologio.
Sbiancò.
-Che ore sono, Lily?-
-Le...le...le nove e mezza, maledizione!!-
Lily era saltata in piedi, e si era messa a camminare avanti e indietro, agitata.
-Le nove e mezza!E mi devo ancora fare la doccia, pettinare, vestire, truccare...dare da mangiare al gatto...-
-Lily, tu non hai un gatto.-
Lily si fermò, in mezzo al giardino.
-Non ho un gatto?-
Aveva una vocetta stridula, che sfiorava l'isterico. Le amiche non l'avevano mai vista così agitata.
-No, Lily. Non hai un gatto.-
-Meglio. Comunque, poi devo...-
-Lily, tranquilla. Tanto le spose arrivano sempre in ritardo.-
Lily rivolse un'occhiata omicida a Mary. Probabilmente, se non ci fosse stata Alice a prendere in mano la situazione, le sarebbe saltata al collo.
Fortuna che Alice prese prontamente la parola.
-Lily, non stare lì impalata. Vai in doccia. Mary, tirale fuori i trucchi ed il vestito. Io preparo qualcosa da mettere sotto i denti, intanto.-
Lily si era fermata in mezzo al giardino. La guardò, spaventata. Alice si intenerì. La forte e invincibile Lily Evans. Cosa avrebbero detto molte persone che la credevano di ghiaccio, se l'avessero vista in quel momento?
-Tesoro, va tutto bene. Faremo in tempo. Vai.-
La rossina, dopo un'altro attimo di esitazione, annuì, e si precpitò in casa.

-Alice, non posso entrare in quella chiesa.-
L'amica alzò gli occhi al cielo.
-Lily. Certo che entrerai in quella chiesa.-
-E se poi inciampo?-
Si trovavano a pochi metri dalle porte spalancate della piccola chiesetta. Erano le undici e un quarto. Non era poi così tardi, in fondo. Alice pensò che però, se aspettavano un altro po', James avrebbe iniziato a pensare al peggio.
Sbuffò, divertita.
-Lily, non sono inciampata io, al mio matrimonio. Figurati tu. E ora- continuò, lievemente minacciosa. -Entra in quella dannata chiesa.-
Lily la guardò per qualche istante, per poi annuire.
Fece un passo. Poi un altro. E si ritrovò, miracolosamente, alle porte della chiesa.
Entrò. Ed ebbe la spiacevole senzazione che tutti la guardassero.
Arrossì, mentre partiva la marcia nuziale.
A quel punto, si chiese dove fosse finita Lily Evans. E allora si decise ad alzare lo sguardo, fiera ed orgogliosa.
Vide James, bello come il sole, sorridente, vicino all'altare, con affianco Remus e Sirius, tutti impettiti. Le venne quasi da ridere.
Fece percorrere lo sguardo per la chiesa, più rilassata.
Alice aveva raggiunto Mary, sempre all'altare. Sorridevano entrambe.
E poi Frank, Peter, i McKinnon. Amici di scuola e non, membri dell'ordine della fenice, Auror conosciuti nell'ultimo periodo. C'erano persino Silente e Hagrid, insieme alla Mcgranitt.
E poi, lo vide. Se ne stava accano alla porta, impettito, con le braccia incrociate al petto.
Suo padre. Non arrabbiato, non deluso, ma nemmeno sorridente. Forse, si aspettava che lei non venisse. La guardò, quasi stupito.
La tua bambina è diventata grande, eh, papà?
Si sentì riempire il cuore di amarezza, di nuovo.Sapeva che lui non sarebbe rimasto a guardare sua figlia che si spsava. Sapeva che se ne sarebbe andato. Forse non l'avrebbe più rivisto. Lui era venuto solo per avere la certezza di quello che lei stava per fare.
Per un attimo, le gambe le divennero molli. E ora? Si chiese.
Spostò lo sguardo, per non fargli vedere che vacillava. E, immancabilmente, incontrò gli occhi di James.
Quelle nocciole esprimevano, ora, preoccupazione.
Lei gli sorrise, rassicurante, tornando quella di sempre
Non gliel'avrebbe data vinta al padre. Gli avrebbe dimostrato quanto era grande il loro amore.
Si avviò verso l'altare, sicura, felice. Aumentò il passo. Voleva arrivare da James il più in fretta possibile, perdersi in quelle nocciole per l'ennesima volta.
Quando gli arrivò davanti, sorrise di nuovo, sprizzando gioia da tutti i pori.
Lui ricambiò il sorriso, trattenendosi dal saltarle addosso.
-Grazie.- mormorò, invece.
-Di cosa?- Chiese lei, un po' spaesata.
Il Malandrino ghignò.
-Di non essere scappata con il postino.-
Lily sentì Sirius scoppiare a ridere. Ghignò anche lei.
-E perdermi James Potter e Sirius Black in smoking?Ma neanche per sogno.-
James rise, mentre il prete si schiariva la gola, per incominciare. E a Lily si imporporarono leggermente le guancie, quando sentì James avvicinarsi al suo orecchio, per mormorarle con voce calda un -Evans, sei bellissima.-

-Come mai relegato qui?-
Mary si era avvicinata a Sirius, con due bicchieri in mano, sorridente. Il bel Black si era appoggiato ad una colonna, e guardava James e Lily che ridevano, mentre lei si toglieva una ciocca di capelli dal viso.
Sorrise, prendendo volentieri il bicchiere che gli veniva offerto.
-Così. Li osservavo.- Disse, indicando i due sposini.
La moretta sorrise, anche lei spostando lo sguardo sulla coppia.
-Macdonald, te l'ho detto che ti trovo molto bella, oggi?-
Mary rise.
-No, ma puoi sempre rimediare.-
-Ti trovo meravigliosa, Mary.-
Mary arrossì, nonostante se l'aspettasse.
-Grazie, Sirius.-
Lui la osservò. -è la pura e semplice verità-
Poi rispostò lo sguardo su James e Lily, sorridendo.
James aveva preso Lily per la vita, facendola volteggiare, mentre lei gli urlava scherzosamente di metterla giù, subito.
-Sai, è stato molto bello, il discorso che hai fatto a pranzo, davvero. Lily aveva quasi gli occhi lucidi.-
-Davvero?-
Mary annuì.
-Sono cose che penso davvero. E pensare che all'inizio non sopportavo Lily.- Fece un sorriso. -Ora non riuscirei più a vedermi Ramoso senza Lily. Ora più che mai, sono una cosa sola. Voglio che siano felici.-
Sentì le piccole mani di Mary cingergli la vita, con un sospiro. Anche lui l'abbracciò.
Continuarono a guardare James e Lily, per un po', in silenzio. Erano iniziate le danze, e la coppia principale di quella giornata volteggiava, sempre ridendo, per la sala.
-Ti dispiace?- Chiese Mary, dopo un po'.
-Che cosa?-
-Che Ramoso sia...insomma, che non vi vedrete più come prima.-
Lui riflettè un attimo.
-No.- Disse poi, sorridendo.
-Però c'è qualcosa che non va.-
Sirius sospirò.
-Ho paura che tutto questo non durerà. Ho paura che un giorno non vedrò più i loro sorrisi. Ho paura che qualcuno me li porti via. Mi porti via mio fratello e mia sorella. So che è da egoisti, è da stupidi, è...-
Mary gli aveva posato un dito sulle labbra, con un sorriso. Gli depositò un piccolo bacio in fronte, alzandosi sulle punte.
-E se invece...- Gli disse, guardandolo negli occhi. -E se invece ce li ricordassimo per sempre così, felici e innamorati come adesso?-
E Sirius sorrise, baciandola, per poi guardarli di nuovo, sempre con il sorriso sulle labbra.
Ballavano, felici. Ogni tanto James allungava un po' troppo la mano sul fondoschiena della sua consorte, la quale non mancava di tirargli botte scherzose ogni volta. E poi ridevano, assieme, spensierati ed incuranti del futuro. L'importante era essere lì, abbracciati, danzanti, innamorati.
Felpato non sapeva che, in effetti, quell'immagine di James e Lily lo avrebbe accompagnato nelle notti più scure della sua esistenza.






Capitolo terminato...pufffff che stanchezza O.o scusate l'immenso ritardo...come sempre, la scuola mi uccide...!!!!
Questo è il penultimo capitolo......sniff sniff, un po' mi viene la tristezza. Però forse farò il continuo =P comunque, spero di non avervi annoiato, è un capitolo immensamente lungo O.O ora passo ai ringraziamenti!!

piccola_puffola. ahahahaha...sei come Lily, allora =p spero ti sia piaciuto anke qst cap =P

weasley star. si si non c'è pericolo, continuerò a stressarvi, tranquilla =p muahahahah....ciaoooo!!!

Maira_Hermione96: cioaaaaaa...oddio, la "faccenda" del continuo sembra un po' una cosa da mafiosi =P ahahahahaha...ma a quei poveri occhiali non concedi mai una vacanza?insomma, sono sempre più sballottati di qua e di là, mi sembra =P ahahahaha...cmq mi sa che proprio lo faccio il continuo, xk qst storia deve ancora finire e già mi manca =P ahahahahah...baci amica talpa!!!!

oOoPRONGSIEoOo: no ma O.O tu mi fai paura O.O non sto scherzando O.O cioè O.O è esattamente quello che volevo rendere, che il padre di Lily alla fine fa tutto sto casino per rifarsi a quando petunia nel primo libro dice che lily era "scappata con quel potter" O.o sei una veggenteee O.O alla fine è andato al matrimonio, ma se ne è andato subito...ma Lily se ne è bellamente fregata =P ahahaha...no, qst nn è l'ultimo...ma il prossimo si!!muahahahahahah!!!=P tanto faccio il continuo, xk sta storia già mi manca, e devo ancora finirla =P baciiii!!

Padfoot_07: Tranquilla!L'importante è che leggi =PP ahahah...eh si, james ha sempre ragione XD< james for presideeeeent XD

ramoso4ever95: nooooooo nn piangere, che tanto faccio una specie di semi continuo appena mi sentirò ispirata =P ahahaha =P cmq certo che leggo sempre =P è che non recensisco x mancanza di tempo(e poi se mio padre mi becca al pc più del necessario mi squarta viva) ahahahhaha...baciiiiii, spero di nn averti annoiata con qst cap!!!!

pikkolina88: grazie x i mille complimenti ^^ alla fine il padre di Lily nn ha fatto nulla, xk è scemo...ma tanto ci pensa James a consolare Lily =P ahahahha...baciii!!

Nikki Potter: tesoro, ti metto in lista, ormai james ha una serie infinita di concubine =P ahahaha...povera lily, mi sa che si deve trasformare in Hulk per scacciare tutte le amanti di James ^^ ahahhaha...

PrincessMarauder.  Grazie ^^ il padre di Lily l'ho fatto un po' fuori dal comune...in fondo,credo sia naturale che un padre sia geloso della figlia...lui è lievemente esagerato, ma devi capire ke la figlia vuole vivere praticamente inultro mondo =P

jaily: ehm...(me si fa piccola piccola) mancano...(me si fa ancora più piccina)...un capitolo =PP nonuccidermi, tanto faccio il continuo =p ahahahah...baci!

ninny: certo che james è un grande, è il MIO James =P muahahahah scherzo =P

zukkyna: nooooo pekkè sei depressa e confusa??ma vedi vedi che sono un genio, ovviamente ho postato il capitolo apposta per te XD e questo te l'ho anke semidedicato, così vai avanti con il sequel XD ahahahahha...schersssso, vai avanti quando vuoi(....ma prima possibile =P) ahahahaha...il padre di Lily ha capito di avere esagerato(infatti va al matrimnio)ma è pur sempre il padre di Lily Evans, quindi non abbandona l'orgoglio tanto facilmente =P ahahah!!

Emily Doyle: =P

germana: ovvio, james è mio e solo mio =P muahahahahhah!!! si si lo faccio il sequel =P appena sn ispirata =P

alemalfoy: eh si, Lily è fortunatissima=P lo voglio io, james =P ma sai che leggo sempre di più le tue storie?mi piacciono un sacco ^^ bacioooo!!!!

















  
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