Libro dei
Fatti
A Castrum Durus, Percy ha poco tempo per mettere insieme i pezzi sparsi del
suo passato. Quando non sta
dormendo o mangiando o in pausa, deve allenarsi. Allenarsi fino a quando il sudore si
riversa sul volto e i suoi muscoli, che invulnerabili come sono, piangono in
segno di protesta, fino a che non riesce a pensare a nulla se non il mantra
della para, spingi, schiva, abbassati.
Non ha il
tempo per pensare e riflettere su chi era una volta e quello che ha lasciato
alle spalle; Lupa e i pretori
delle altre case se ne assicurano. Gli
era stato donato come sostituto del loro Leader scomparso - il figlio di Giove –
e stavano facendo ciò che era in loro potere per farlo diventare come lui.
I pretori
non lo odiano ; infatti,
vanno d'accordo quando non lo stanno picchiando in allenamento. Ma non capiscono perché vuole sapere
del suo passato, soprattutto quando pensano che ciò lo stia trasformando in
meglio. Non capiscono cosa vuol
dire svegliarsi una mattina con un tabula rasa, e la ricerca disperata di se
stessi. Percy
non vuole dimenticare, non vuole diventare qualcosa di nuovo, anche se il suo
qualcosa di vecchio non era un granché.
I ricordi
che gli ritornano si insinuano nella sua mente nei momenti crepuscolari, quando
è sul punto di addormentarsi o quando sta per svegliarsi da un lungo sogno. I ricordi sono lisci e lucidi,
difficili da strappare e spesso troppo veloci per capirli in pieno. Scrive quello che si ricorda su un
pezzo di carta e lo infila sotto il materasso, in una piccola piega nella
cornice del letto dove nessuno lo troverà.
Ci sono
dieci cose che sa della sua vita passata che sono sicure. Di tutti i dettagli che rendono una
vita, solo dieci sono sopravvissuti e si sono stampati sulla fronte della sua
mente per essere ricordati. Non
c'è contesto, nulla che lo aiuta a dargli un senso. Ma nei giorni in cui è abbattuto e solo
e il suo cuore soffre per qualcosa che non riesce a ricordare, l'elenco gli
porta conforto.
Lui non è
solo, la lista lo rassicura, e non sarà mai solo finché se la ricorderà.
Cose che
ricordo
i. 212-639-9675,
numero di telefono. Forse cellulare? Appartiene a una donna che odora di liquirizia e biscotti
al cioccolato. Chiamato una volta, nessuna risposta,
ho lasciato un messaggio.
ii. Una
Trine di luna cresce proprio fuori dalla mia finestra. Blocca la vista dei vicini di casa in tutto il vicolo. Quando lo guardo, sono triste.
iii. Devo
a Tyson tre barattoli di burro di arachidi. ?
iv. Qualcuno
di nome Luke ha cercato di uccidermi con uno scorpione tempo fa. Prima volta? O l'ultima volta? Sicuramente è successo più di una volta però. Nota: evitare i Lukes.
v. Ho
un frequente ripetersi di incubi dai capelli rossi. E’ una sfida*.
vi. La
scatola di scarpe sotto il mio letto contiene il corno di un minotauro, una statuina di Plutone, un orologio rotto, e
alcune monete d'oro.
vii. Enchiladas. Il mio cibo preferito o ...?
viii. Sono
stato chiamato con il nome dell’unico Eroe che ha un lieto fine.
ix. Una
ragazza con i riccioli da principessa che si rifiuta di chiamarmi se non con soprannomi
stupidi, non vuole che mi allontani troppo da lei. Devo ricordare quello che ho fatto per farla incavolare
prima che mi ritrovi.
x. Sbavo nel sonno.
*Dare significa sfida, in inglese. Gioco di parole. Intraducibile.