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Autore: jaweedscig    10/11/2014    2 recensioni
-Forse anche i demoni si innamorano degli angeli.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta che l'ho incontrata è stata dietro le quinte di uno dei concerti in Chile.

È entrata nella sala dove eravamo seduti io e Louis ancora eccitati per il concerto e per l'erba fumata prima, spalancando la porta osservandoci di sfuggita prima di abbracciare di slancio Liam.

Scoprì successivamente che era sua cugina.

La cosa che mi colpì maggiormente furono i suoi capelli raccolti in una coda veloce fissati con delle mollette davanti, che le creavano una frangetta con le punte tinte di rosso.

Non mi degno di uno sguardo per tutto il tempo in cui rimase in quella stanza, forse solamente prima di uscire lo fece, quando mi sfilò la canna dalle mani per portarsela alla bocca.

 

-L'erba fa male, tesoro, nessuno te l'ha mai detto?-

Dio, quanto avrei voluto portarmela a letto.


***


La seconda volta che l'incontrai fu in una situazione più tranquilla.

Venne sempre per salutare Liam e raccontargli come era andato il suo ultimo esame all'università.

Non badò più di tanto agli altri, ma la cosa che mi colpì fu che mi sorrise, prima di allungarmi una sigaretta e uscire baciando Liam sulla guancia.

 

-Attento a Kaylin, amico, non la conosci.-

Le parole di Liam mi ronzarono in testa per tutta la giornata, mentre ero steso nella cuccia del tour bus aspettando il successivo concerto.


***


-Penso che dovrei litigare con Harry più volte, se fare la pace è così rigenerante.-

-Bro sinceramente non mi interessa della tua attività sessuale con Harry.-

-Vero, sei troppo preso dalla cugina di Liam che avrai visto tre volte.-

-Taci.-


***


La terza volta che la vidi fu la più tremenda.

Era accucciata nel corridoio che portava all'appartamento di Liam e stava piangendo, singhiozzando silenziosamente.

Tremò non appena le toccai la schiena.

Ricordo ancora come se fosse ieri, come si aggrappò alla mia maglietta, affondando il capo nel mio petto, continuando semplicemente a piangere.

Aspettai lì con lei fino al ritorno di Liam che la fece sdraiare nella sua camera per poi ringraziarmi di essere stato con lei.

Mi ricorderò sempre le parole che mi disse.

 

-Non lasciarla sola Zayn, non lasciarla sola.-

Non mi spiegò il motivo per cui stesse piangendo.


***


Ormai le sue visite nella sala registrazioni si erano fatte sempre più frequenti, come le sue occhiate veloci verso di me.

Mi ero abituato alla sua presenza, come anche gli altri ragazzi con cui aveva instaurato un buon rapporto. Soprattutto con Louis.

Avevano due spiriti affini e questo aveva portato alla simpatia di Harry nei suoi confronti.

-Grazie per non avermi chiesto nulla di quel giorno, Zayn.-

Parole sussurrate, parole veloci.

Mi sorpresi quando venne da me a ringraziarmi.

Ricordo ancora l'odore dei suoi capelli a contatto con il mio collo quando mi abbracciò per poi sorridere e sfilarmi la sigaretta dalle mani.

Abitudine che cominciai ad amare.

 

-Forse anche i demoni si innamorano degli angeli.-


***


-Non voglio che tu vada a casa da sola Kay, è tardi.-

-Liam vai da Sophia, io prenderò la metro.-

-No, ti accompagno.-

-Ci penso io Liam.-

Fu la prima volta che passammo più di cinque minuti assieme, dopo la scena del corridoio.

Il mio sguardo si alternava tra la strada e le sue mani che giocavano nervosamente sopra i suoi jeans prima di appoggiarle sopra la mia che era posata sul cambio.

 

-Grazie per il passaggio.-

Un bacio sull'angolo della bocca e una sigaretta posata tra le mani.


***


-Siete stati fantastici ragazzi!-

Il suo sorriso, le sue braccia che si stringevano al mio collo, la sua risata che si estendeva per tutta la stanza.

Il mio cuore e la mia mente che pensavano solo alle sue curve e ai suoi spigoli.


***


Cominciammo ad uscire assieme un mese più tardi.

Le riviste impazzirono.

Conclusi formalmente la mia storia con Perrie e mandai a monte l'organizzazione del matrimonio.

Finalmente potevo respirare, essere me stesso.

La osservavo parlare sulla tesi che voleva fare come uscita dall'università. Parlava di concetti così grandi e che la appassionavano che a volte facevo fatica a capirla, ma continuavo ad ascoltarla non saziandomi mai della sua voce.

Il mio primo “ti amo” uscì proprio così, in quei momenti di pura tranquillità durante un suo discorso sui libri di Harry Potter che continuavano ad entusiasmarla.

La sua risposta fu un sussurro, come se centrasse nel discorso che stavamo articolando.

Il suo “anch'io” si accostò a tutte le altre parole che sedai con un bacio.

Il suo profumo che ormai si mischiava con il mio.


***


Poi tutto crollò.

I giornalisti l'assillavano, non poteva uscire di casa senza essere assalita. Il suo passato venne rivangato e rivangato, portando alla luce cose che non aveva rivelato nemmeno a me.

La vidi scivolare via da me pian piano, senza poter fare nulla per rimediare.

I suoi occhi si spegnevano, la sua risata era fredda. Non scherzava più con Niall, non litigava più con Louis, non baciava più le guance a Liam o spettinava i capelli a Harry.

Non mi baciava più, non mi sorrideva più.

La sua mano stringeva la mia, ma la sua anima mi stava lasciando.

 

-Non voglio che la mia presenza comprometta il vostro sogno, il tuo sogno. Io non posso andare avanti così. Io ti amo Zayn, oh non sai come ti amo, ma tutto questo è diventato impossibile. Sii felice ti prego.-

Le sue labbra sfiorarono le mie, le sue mani strinsero le mie.

Nessuna sigaretta rubata.

Nessuna sigaretta lasciata.


***


Le sue visite diminuirono, finché non cessarono del tutto.

Liam mi sorrideva, ma non pronunciava mai il suo nome.

Sapevo che continuava a sentirsi con gli altri ragazzi, soprattutto con Louis che si lasciava sfuggire qualche parola quando l'erba cominciava a offuscargli la mente.

Io invece avevo smesso di sorridere e avevo ricominciato ad uscire con Perrie.

I giornali tacevano, così come il mio cuore.

 

-Pensavo che potremmo rimettere in giro la voce del nostro fidanzamento, certo non immediato, ma sarebbe un'idea, sai il nostro disco...-

-Come vuoi Perrie, ora devo andare.-


***
 

-Pronto? Cosa?! Certo arrivo subito Kay, non preoccuparti, cinque minuti e sono da te.-

Quel giorno eravamo tutti assieme per le prove del nostro nuovo disco la cui uscita era imminente.

Ricordo come urlai contro Liam per capire cosa fosse successo.

Ricordo come lui mi ignorò per precipitarsi fuori dalla sala prove.

Quella notte non dormì, tenendo a portata di mano il cellulare, che tacque per tutta la notte.

 

A Kaylin:

Sto venendo da te. Zay.


***


Pregai che non avesse cambiato il cellulare e che una volta arrivato mi aprisse.

Bussai alla porta, appoggiandoci la testa contro quando sentì dei passi al di là della porta che però non si aprì.

Mi lasciai scivolare lungo di essa sospirando.

-What would I do without your smart mouth
Drawing me in and you kicking me out?
Got my head spinning, no kidding
I can’t pin you down
What’s going on in that beautiful mind?
I’m on your magical mystery ride
And I’m so dizzy, don’t know what hit me
But I’ll be alright ...-

Sussurrai convinto che mi stesse ascoltando, mentre la voglia di abbracciarla e stringerla a me diventava sempre più forte.

-Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me, I’ll give my all to you
You’re my end and my beginning
Even when I lose, I’m winning
Cause I give you all of me
And you give me all of you...-

Ricordo di avere cantato quella canzone saltando le parole, mentre la mia voce si incrinava per la mancanza, desideravo solamente che quella porta che ci divideva fosse aperta.

La serratura scattò, ricordo come rischiai di cadere all'indietro se le sue mani non mi avessero afferrato e stretto a se, mentre i singhiozzi le scuotevano il petto.

-How many times do I have to tell you
Even when you’re crying, you’re beautiful too?-

Strinsi il suo viso tra le mie mani, baciandole le labbra, sentendola sorridere e rafforzare la presa contro la mia maglia.

-Ti prego non dire più che senza di te starò meglio, perché non è così. Mi manca la tua voce, le tue mani che mi rubano le sigarette per poi darmene una delle tue, che tra l'altro mi fanno schifo.-

La sua risata mi riscaldò il cuore.

Soltanto in quel momento mi resi conto di aver vissuto per mesi sott'acqua e di star ritornando a respirare solo in quel momento.

 

-Forse anche i demoni si innamorano degli angeli.-

 

***
 

-A cosa stai pensando?-

Le sue mani mi circondano la vita, mentre sento il suo mento appoggiarsi contro la mia spalla.

-Alla nostra storia e a quanto le tue sigarette facciano veramente schifo.-

Mi volto verso di lei spegnendo la sigaretta, osservandola ridere, socchiudendo gli occhi.

-Allora non fumarle, così ne rimangono di più per me.-

-Ma se continui a fumare le mie.-

-Ops.-

Mi chino a baciarle le labbra mentre scoppia a ridere, sollevandola da terra.

Sento le sue gambe allacciarsi alla mi vita e le sue braccia circondarmi il collo, stringendomi i capelli.

-Lo sai che ti amo, vero?-

Sussurro sulle sue labbra.

-Risking it all though it’s hard
Cause I give you all of me
You give me all, all of you.-

Sussurra in risposta baciandomi di nuovo.

***

-Senti Perrie vedi di trovare qualcun'altro per sponsorizzare il tuo disco, io mi tiro fuori.-

Attacco il cellulare non lasciandole nemmeno il tempo di rispondere.

Mi stesi nuovamente accanto a Kaylin che si stringe a me, incastrando le sue gambe con le mie.
 

Forse anche i demoni si innamorano degli angeli.
A noi è successo così.


Chiusi gli occhi.
Due sigarette bruciavano ancora nel posacenere.

  
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