Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Persefone3    10/11/2014    3 recensioni
Salve a tutti, ho deciso di mettere insieme una serie di One Shot che hanno per protagonisti i Capitan Swan perché secondo me spaccano davvero e sono senz'altro la migliore coppia di tutto lo Show. Sono essenzialmente dei Missing Moments tra i due che mi sono venute in mente, rielaborando anche parte della trama. Detto questo, bando alle ciance e allo spiegone, vi auguro buona lettura e spero vi piacciano.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
TIENIMI LA MANO

- Stai bene?

Le chiede stringendola dolcemente a sé. È fredda, gelida quasi, e impaurita. Non appena l’ha vista uscire dal muro di ghiaccio, non ha resistito. Nonostante ci fosse suo padre, Hook l’ha stretta con impeto. È stato quello il momento in cui non ha più saputo distinguere tra ansia e sollievo per averla tirata fuori dai guai. Tutto quello che Emma è riuscita a fare è stato abbandonarsi in quell’abbraccio. La mano di lui le accarezza i lunghi capelli sulla schiena, può respirare l’ansia che ha provato fino a un momento prima. Alla sua domanda lei ha accennato un debole sì con la testa e, come per tranquillizzarlo ulteriormente, poggia una mano sulla sua nuca, dolcemente. è una cosa che ha ereditato da papà Charming: è il loro modo per dire alle persone che amano, quanto sono importanti. Le ginocchia di Emma cedono improvvisamente, vuoi per i postumi del quasi assideramento, vuoi per l’intensità dell’emozione che sta provando in quel momento, vuoi per un misto di entrambe le cose. Cerca di reggersi a una stele di ghiaccio ma Hook, nonostante abbia una sola mano, la prende in braccio rapidamente. Hook guarda David per un momento: si capiscono al volo. Con Emma in braccio, si dirige verso la macchina dello sceriffo. Quando sono davanti alla portiera della macchina, la mette giù. Deve usare la mano buona per aprire la portiera e non ha nessuna intenzione di rischiare di ferirla con il suo uncino nel tentativo di tenerla ancora in braccio. Nonostante questo, mentre la mano sana apre lo sportello, con l’altra continua a tenerla stretta contro il suo petto. Emma ha sempre provato un leggero brivido quando la sua pelle entra in contatto con il freddo metallo dell’uncino, ma questa volta lo percepisce caldo, come se facesse parte anche lui di un corpo umano. Hook la sta adagiando sul sedile posteriore, trema ancora come una foglia ed è pallidissima. Sta per chiudere la portiera quando Emma lo trattiene per un braccio.

- Mi siedo accanto a te dall’altro lato, tesoro.

Hook fa per muoversi di nuovo ma Emma lo blocca ancora. Hook non può fare a meno di guardarla dritta in quegli occhi verdi in cui ama perdersi senza remore di nessun tipo: lo stanno implorando.

- Emma, non me ne vado, tranquilla. Faccio solo il giro della macchina e mi siedo proprio accanto a te.

Emma continua a non lasciarlo andare. Hook accenna un leggero sorriso: è la prima volta che gli fa capire quanto di lui abbia bisogno.

- Come vuoi, fammi posto allora.

Hook entra in macchina dallo stesso sportello di Emma mentre quest’ultima gli fa spazio sul sedile. Non fa in tempo a chiudere la portiera che Emma torna a rannicchiarsi tra le sue braccia. è ancora scossa dai brividi.

- Tesoro, so che qui c’è un qualche marchingegno per far venire aria calda, ma non so proprio come farlo funzionare. Dobbiamo aspettare che torni tuo padre. Fino allora posso fare come ai vecchi tempi. Sei ancora così fredda.

Si sfila il suo soprabito da pirata e ci avvolge la Salvatrice, o meglio in questo caso la Salvata. Emma comincia subito a sentire un certo sollievo: a scaldarla non è solo il tessuto dell’indumento ma anche il residuo calore del corpo che fino a quel momento lo aveva indossato. Hook torna ad abbracciarla e a frizionarle le braccia con amore. Emma continua a non parlare. Si stringe sempre più a lui. Lo prende saldamente per mano e continua a guardarlo.
- Emma, amore mio, è tutto finito. Stai tranquilla ora.
La chiama con il suo nome di battesimo sin da quando questa storia è cominciata. Ha sentito mentre lo pronunciava preoccupato, quando era ancora intrappolata dietro quel maledetto muro di ghiaccio. Di solito la chiama Swan quando vuole prendersi gioco di lei, quando la stuzzica o la fa arrabbiare. La chiama Emma solo quando sta provando per lei un’emozione particolarmente intensa. Anche lei, dal canto suo lo chiama diversamente da prima. Ha smesso di usare il nomignolo del pirata e ha cominciato a chiamarlo con il nome dell’uomo, Killian. La prima volta che l’ha fatto era stato per necessità: era ancora a New York e aveva appena recuperato la sua memoria, ma Henry no. Per tornare a Storybrooke e per giustificare la presenza di quell’uomo aveva inventato che era un suo cliente. E poi ci aveva fatto l’abitudine, ci aveva preso gusto.

-Grazie – sussurra a mezza bocca tra i brividi.
-Non dirlo nemmeno per scherzo. Non ti avrei mai abbandonata in quelle condizioni per nessun motivo al mondo. A costo di scavare a mani nude – guardano entrambi il suo uncino – insomma hai capito cosa intendo dire.

Sorride debolmente Emma. È incredibile come lui riesca sempre a sdrammatizzare quello che agli occhi di molti può sembrare un impedimento. Per lei, invece, fa parte integrante di lui tanto che non ci fa più quasi caso ormai. Il modo in cui si prende cura di lei è disarmante: sa essere dannatamente dolce quando vuole e lo ha dimostrato in più di un’occasione. E lei cosa gli ha dimostrato? Non molto in effetti, a parte la diffidenza. Ma lui insiste testardo, non si lascia scoraggiare da niente e non demorde neanche davanti ai suoi continui sbalzi d’umore. Quello che è appena successo, però, le ha fatto capire che quello che li lega è qualcosa d’intenso, forse complicato, ma dannatamente intenso. È rimasto là fuori finché non l’ha vista riemergere. Ha sentito che urlava a suo padre che non si sarebbe arreso e che scalfiva il ghiaccio per poterla raggiungere. Stringe forte la sua mano che contraccambia.

- Finalmente tuo padre sta tornando. Ora ti portiamo a casa per scaldarti come si deve.

Durante tutto il viaggio nessuno parla. David guida serio e tiene d’occhio quello che succede sul sedile posteriore. Emma non è più una bambina, ma è sempre sua figlia e quello che gli ronza intorno è pur sempre un pirata. Ha dimostrato di tenere a sua figlia e glielo ha detto chiaro e tondo poco prima che Emma finisse intrappolata. Ma non basta e mai basterà forse. Elsa, la nuova arrivata, guarda fuori dal finestrino nella speranza di intravvedere sua sorella Anna, tra i pochi passanti che incrociano per la strada. Loro due, sotto la giacca del pirata, continuano a stringersi forte con la massima discrezione.
Non appena mettono piede nel loft, Killian fa accomodare Emma su una poltrona, mentre David si precipita a tirare fuori dall’armadio quante più coperte possibili. Con l’aiuto di Elsa comincia ad avvolgerci sua figlia, che continua a stringere la mano di Killian ostinatamente. A seguito di tutto quel trambusto anche Henry è sceso per vedere cosa stia succedendo. Sono tutti intorno a lei. È bello sentire il calore delle persone che ti amano. È giunto il momento di dimostrare anche lei calore all’unica persona cui ha dato sempre meno, per paura dell’intensità dei sentimenti che poteva provare. Quando tutti sono distratti, Emma intreccia le sue dita con quelle del pirata e stringe il suo palmo in maniera ancora più salda e sicura. Killian non se lo aspetta e tentenna per un momento prima di ricambiare la stretta. In quel momento capiscono che qualunque cosa sarebbe successa di lì in avanti, i loro destini sarebbero stati indissolubilmente intrecciati e a loro questa cosa non fa più paura. Finalmente torna la corrente. Killian si alza precipitosamente e si dirige in bagno per avvicinarle uno scaldino. Nonostante ora Emma si stia riscaldando e stia riacquistando i suoi colori, torna a circondarla con le braccia. Il momento della separazione è ancora lontano e lui non vuole più sprecare un solo minuto lontano da lei. Mai più.      
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Persefone3