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Autore: Noriko_chanx    10/11/2014    7 recensioni
Salve ragazzi, sono Noriko e questa è la mia prima fic! ^_^ Spero che vi piaccia :D
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-A cosa pensi?- chiese lei, senza indugio, con un sussurro.
Pregava fortemente che lui non l'avesse sentita.
In realtà non avrebbe nemmeno voluto chiederglielo.
Sapeva che gli avrebbe risposto con un monosillabo, nel migliore dei casi.
Nel peggiore, Sasuke si era già addormentato, e lei era messa così male da parlare da sola.
Contro ogni previsione, invece, sentì la flebile voce di lui provenire dall'altra parte del divisorio.
-Non sono nella posizione di rifiutare, ecco cosa penso. E tu Sakura? A cosa pensi?- chiese lui, con tono neutro.
Lei socchiuse gli occhi. Aveva un tono che non le piaceva per niente. Troppo insolente e beffardo.
-Come se ti fosse mai importato...- sussurrò la rosa piano.
Sasuke mosse la testa verso di lei, o almeno le parve dato che guardando la sua ombra non si capiva perfettamente.
E si diede dell'idiota da sola. Non solo erano in missione, ma stava tirando fuori un argomento che per ora era tabù tra di loro.
Così si affrettò a riparare al danno e si infilò sotto le coperte.
-Lascia stare...buonanotte.- disse infine.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Prologo: Di missioni insolite...

 

 

Sakura correva veloce tra gli alberi innevati, cercando di non scivolare.

Dovevano fare in fretta, prima che fosse calata la notte, o sarebbero arrivati la mattina seguente. E lei non ce la faceva più.

Erano due giorni che tenevano lo stesso ritmo, e sentiva urgere sempre di più il bisogno di bel un bagno.

Le faceva male dappertutto poi, a causa dei scomodi letti, -ma che letti! Avevano steso i mantelli a mo' di futon sul suolo ghiacciato, cercando di non morire di freddo- su cui si erano riposati le ultime due notti.

Girò appena la testa e si guardò dietro, tanto per assicurarsi che lui fosse ancora li.

Non che non si fidasse, ma era sempre meglio tenerlo d'occhio, nel caso gli venisse la luna storta e decidesse di sgattaiolare via.

Già, perchè Sasuke Uchiha, dopo la grande guerra e dopo essere stato riammesso a Konoha, aveva cercato di scappare di nuovo.

Ma quella volta, lei era pronta.

Era ancora abbastanza messo male a causa della guerra, non ci era voluto molto a neutralizzarlo. Un pugno assestato bene e via.

L'aveva guardata malissimo per tre giorni consecutivi. E dire che lo aveva fatto per lui!

Kakashi, ormai diventato il nuovo Hokage, ne era venuto a conoscenza, ma al contrario di quello che credeva, aveva liquidato l'episodio solo con un “È uno spirito libero, che ci vuoi fare?”.

Al che, era rimasta abbastanza sorpresa.

Il giorno dopo, con suo sommo dispiacere, potè constatare che quella del giorno prima era solo una piccola scenetta, e che Kakashi aveva tutt'altro in mente che fargliela passare liscia.

E aveva pensato bene di coinvolgere anche lei.

Purtroppo...

Gli era sembrata la persona adatta per una missione con Sasuke, dato che era un ninja medico ed era riuscita a fermarlo.

Purtroppo...

Così, avrebbero dovuto camminare per due giorni e raggiungere un villaggio alleato di Konoha e proteggere una persona molto importante. Questo implicava anche rimanere molto tempo insieme...

Purtroppo!

Perchè purtroppo? Per il semplice fatto che il signorino schizzofrenico dietro di lei, a fine guerra, dopo che lei gli aveva detto di amarlo, le aveva risposto con un bel genjutsu in cui la uccideva.

Cosa c'era di meglio se non ritrovarsi a stretto contatto con la persona che ti ha rifiutato?

L'unica cosa che voleva era stargli lontano, ma sembrava che questo suo desiderio sortisse l'effetto opposto: più cercava di evitarlo e non trovarselo davanti, e più lo incrociava!

Che casino!

-Ci siamo.- disse lui piano, ma con una voce talmente profonda che la destò dai suoi pensieri.

Cercò di assumere un'espressione più o meno decente.

Non poteva certo far capire agli abitanti del villaggio che era a disagio.

Un paio di minuti dopo, si ritrovarono davanti alle porte di un piccolo villaggio.

Alcune sentinelle che stavano di guardia li guardarono con diffidenza, chiedendo chi fossero.

Sakura avanzò di qualche passo, lasciando Sasuke indietro.

-Siamo ninja di Konoha. Il mio nome è Sakura Haruno, lui invece è Sasuke Uchiha. Siamo stati chiamati dal vostro capovillaggio per una missione.- spiegò brevemente la rosa.

Le guardie mutarono completamente espressione, passando prima dal confuso, al sorpreso e infine all'impressionato.

Si inchinarono tutti e due davanti a lei e a Sasuke, chiedendo perdono per la maleducazione.

Sakura arrossì un poco e tirò su le mani.

-Ne, ne, è tutto apposto. Non potevate certo sapere chi fossimo.- disse lei con tono dolce.

-Perdonateli, è che è un periodo parecchio teso. - aggiunse una voce che si avvicinava da dietro i cancelli metà aperti.

Tutti si voltarono verso la minuta figura appena apparsa.

Davanti a loro c'era un uomo vecchio e sorridente, che indossava un lungo abito grigio e aveva la barba lunga fino a metà addome.

-Nebuki-san! Ci dispiace molto!- dissero le guardie assieme.

Il vecchietto rise, mentre si avvicinò ancora di più a loro.

-È un vero piacere avervi con noi. Avete fatto in fretta, vi aspettavamo per domani. Il mio nome è Nebuki, sono il capovillaggio.-

Sakura sorrise a sua volta.

-Eravamo parecchio stanchi, così abbiamo affrettato il passo. Il piacere è nostro. Konoha sta cercando di aiutare più villaggi possibili...ci rendiamo conto che deve essere un periodo brutto per tutti quanti.- disse la rosa, diventando seria.

Il vecchietto la imitò, e rimase qualche secondo in silenzio, prima di risollevare lo sguardo preoccupato su di loro.

-Certamente. Ma questo non è decisamente il luogo più adatto per parlarne. Venite...vi abbiamo preparato una stanza giusto stamattina, potrete lavarvi e avere un pasto decente.-

Quella era musica per le orecchie di Sakura.

Non vedeva l'ora! Si voltò ancora una volta verso Sasuke, che la affiancò, e poi si diressero tutti verso il centro del villaggio.

 

***

 

 

Sakura entrò nel piccolo salotto dove si trovavano Sasuke e il vecchio Nebuki, giusto in tempo per la cena.

Finalmente era riuscita a farsi un bagno decente.

Fortunatamente, il capovillaggio aveva dato maggior priorità alle loro esigenze, così, appena entrati in quella che doveva essere la loro dimora temporanea, si erano fatti un bagno e poi cambiati.

Nebuki aveva anche insistito che mangiassero prima di parlare della loro missione.

A loro, si era aggiunta anche Kanon, una giovane ragazza, che aveva circa la loro età.

Prese posto anche lei a tavola vicino a Sasuke e iniziarono a mangiare, mentre Nebuki e Kanon occupavano i posti opposti (scusate il gioco di parole XD) ai loro.

-Ebbene, - disse Nebuki con una punta di rammarico, quando finirono di cenare - spero non vi dispiaccia se la camera è condivisa. Purtroppo, molte delle nostre abitazioni ospitano feriti di guerra, e l'unico edificio non ancora interamente occupato è questo. -

Sasuke non sembrò curarsene molto, mentre Sakura si stava per sotterrare.

Espose il sorriso finto più credibile che aveva, anche se in cuor suo, la verità era che l'ultima cosa al mondo che voleva era passare la notte nella stessa stanza di Sasuke.

-Non c'è problema. Siamo ninja dopotutto, e poi, non è la prima volta che condividiamo una stanza.- disse la rosa.

-In ogni caso, non crede che sia giunto il momento di dirci cosa dobbiamo fare?- li interruppe Sasuke, per la prima volta da quando erano arrivati.

Nebuki lo guardò con un sorriso beffardo.

-Tranquillo Uchiha, ne avrai di tempo per pensare alla missione...-

Il moro alzò un sopracciglio, come per chiedere spiegazione.

Sakura guardò il vecchietto. Anche lei era curiosa di sapere di che cosa si trattava. Inutile dire che, se avevano chiamato ninja di Konoha, era una missione abbastanza difficile.

-In ogni caso. Vi abbiamo fatto chiamare qui perchè abbiamo bisogno che proteggiate qualcuno. -improvvisamente, si fece serio.

Kanon, che fino a quel momento si era limitata ad osservare e sorridere di tanto in tanto, prese parola.

-Anche a costo della vita. La sorte del villaggio dipende da questo bambino.-

Sakura e Sasuke si guardarono a vicenda, come se avessero capito male.

-Bambino...?- ripetè l'Uchiha.

-Esattamente. Questo bambino è stato attaccato negli ultimi mesi, e gli aggressori sono venuti con l'intenzione di ucciderlo. Ormai non ci possiamo fidare di nessuno, se non degli alleati di Konohagakure.- chiarì il vecchio.

La rosa si risvegliò dall'iniziale stupore.

-Ma perchè vogliono uccidere questo bambino? C'è qualche ragione particolare?-

Konan la guardò serissima.

-Keiko è la diretta discendente della defunta Sacerdotessa di questo villaggio. E come tale, erediterà gli stessi poteri curativi e spirituali di sua madre.-

-Ma perchè ucciderla?-

-Beh, il nostro villaggio è sempre stato famoso per il suo lago. L'acqua di esso ha il potere di guarire ogni tipo di ferita, e nell'ultimo periodo, quando mia sorella era ancora in vita, in molti avevano cercato di farle firmare un progetto per la costruzione di un centro curativo da cui trarre profitto. Era no tutte persone senza cuore! E mia sorella non ha ceduto alle loro continue richieste. Erano arrivati addirittura a minacciarla! E infine...quando hanno capito che non ci sarebbe stato nulla da fare...l'hanno uccisa.-

Sasuke, Sakura e Nebuki ascoltarono Kanon in silenzio.

Era davvero una cosa orrenda.

-Quindi, la Sacerdotessa era tua sorella.- affermò Sasuke.

Kanon accennò un si con la testa, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.

La rosa lo guardò.

Chissà a cosa stava pensando.

A Itachi magari...

Lui, sentendosi osservato, si girò verso di lei e si guardarono negli occhi per alcuni istanti.

Riusciva forse a leggere nel pensiero?

Non si sapeva mai...non si era mai sicuri di niente quando si trattava degli Uchiha.

Kanon continuò il suo racconto.

-Mia sorella, prima di morire, diede alla luce Keiko. E da quel giorno me ne occupai io. Purtroppo, dopo nemmeno una settimana, venne presa di mira anche la bambina. Credo che i criminali stiano facendo di tutto per togliere di mezzo anche Keiko così da avere il via libera e costruire il centro. Mia sorella proteggeva questo luogo anche grazie ai suoi poteri e se la bambina li erediterà, potrà impedire ancora i loro piani.-

-Quindi, ci state chiedendo di proteggerla finchè non avremmo trovato i colpevoli?- chiese Sakura.

-Esattamente.- disse il vecchio Nebuki.

-Ad essere più precisi, avevamo in mente un'altra cosa.- rivelò Kanon.

Tutta l'attenzione si spostò su di lei.

-Pensavo, che dato che gli assassini faranno di tutto per ucciderla, il nostro villaggio è in pericolo. Se venissimo attaccati, ne risentiremmo tutti. Quindi...se accettate di darci una mano, verrete rispediti nel passato per un certo periodo assieme a Keiko. Finchè non saremmo riusciti a far calmare le acque qui. Non dovrete fare altro che assicurarvi che lei stia bene e lontano dai pericoli. Vi verrà consegnato un rotolo, con sopra una tecnica da usare quando sarà ora di tornare in quest'epoca.-

Sasuke e Sakura sgranarono gli occhi.

Tornare indietro?

-M-Ma vi rendete conto di quello che dite? Nel passato?- chiese Sakura allarmata.

-Lo sappiamo benissimo, Haruno-san. Ma per ora, è l'unico modo che abbiamo per riuscire a mantenere vivo il villaggio. Inoltre, la tecnica che utilizzerete vi permetterà di cancellare la memoria di coloro con cui avete interagito mentre sarete li. Non si ricorderanno nemmeno l'ombra di voi. Ciò implica che non ci saranno cambiamenti nel passato che possa danneggiare il presente.- concluse Nebuki.

-Dormiteci su per ora. Domani ci direte se accettate la missione o no.-

 

 

***

 

La loro camera non era molto grande, e praticamente spoglia.

In mezzo ad essa, era stato montato un divisorio, che dava almeno quella poca privacy che si poteva avere.

Sakura, per quanto la riguardava, non era certa di voler accettare quella missione.

Già sapeva che prendersi cura di un bambino sarebbe stato tutt'altro che facile.

Ponendo poi, anche il problema di tornare indietro nel tempo...

Chissà cosa avrebbe pensato la gente!

Cavolo...le stava scoppiando la testa.

Si sedette sul suo futon, mentre sbirciava la sagoma di Sasuke, che si trovava dall'altra parte.

Lo vide togliersi la maglietta e stendersi su futon a pancia in su, con le mani incrociate dietro la testa. Posa che assumeva quando pensava.

Questa sua inconscia azione la fece sorridere.

Quando era piccola, lo spiava parecchio.

Il sorriso che aveva si trasformò in una smorfia angosciata.

Non era il massimo essere rifiutata di nuovo.

Sperava, che nel cuore di Sasuke ci sarebbe stato anche un piccolo spazio per lei. Ma non credeva più che fosse possibile.

Si abbracciò le gambe e poggiò la fronte sulle ginocchia.

-A cosa pensi?- chiese lei, senza indugio, con un sussurro.

Pregava fortemente che lui non l'avesse sentita.

In realtà non avrebbe nemmeno voluto chiederglielo.

Sapeva che gli avrebbe risposto con un monosillabo, nel migliore dei casi.

Nel peggiore, Sasuke si era già addormentato, e lei era messa così male da parlare da sola.

Contro ogni previsione, invece, sentì la flebile voce di lui provenire dall'altra parte del divisorio.

-Non sono nella posizione di rifiutare, ecco cosa penso. E tu Sakura? A cosa pensi?- chiese lui, con tono neutro.

Lei socchiuse gli occhi. Aveva un tono che non le piaceva per niente. Troppo insolente e beffardo.

-Come se ti fosse mai importato...- sussurrò la rosa piano.

Sasuke mosse la testa verso di lei, o almeno le parve dato che guardando la sua ombra non si capiva perfettamente.

E si diede dell'idiota da sola. Non solo erano in missione, ma stava tirando fuori un argomento che per ora era tabù tra di loro.

Così si affrettò a riparare al danno e si infilò sotto le coperte.

-Lascia stare...buonanotte.- disse infine.

Spense la candela che stava dalla sua parte, e si costrinse a chiudere gli occhi.

Non doveva lasciarsi prendere dalle emozioni in questo modo.

Si era promessa che sarebbe cambiata, e ci sarebbe sicuramente riuscita.

Magari, questa missione capitava approposito.

Era forse un'occasione mandata dai Kami per darle la possibilità di sistemare la sua vita?

Ne sarebbe stata felice.

Avrebbe sicuramente accettato quella missione.

 

 

 

Buonasera gente!!!

Il mio nome è Noriko-chan! Questa è la prima fanfiction che scrivo, e spero non sia troppo pastrocciata ^_^''

Inutile dire che AMO il sasusaku (che ora è CANON, CANON!!! *w*) e che questa fiction si concentrerà sulla loro relazione.

L'idea del “tre all'improvviso” (spudoratamente copiato dal film[solo il titolo, eh] ahahah -andatevelo a vedere perché è bellissimo-) mi è piaciuta un sacco, perciò ho deciso di scrivere una storia nella quale i personaggi su cui si concentrerà la trama saranno Sasuke, Sakura e la piccola Keiko.

Spero vi piaccia la mia fic, e fatemi sapere ^_^

 

P.S.: Ringrazio di cuore PikaPikaGirl (la ringrazio doppiamente perchè mi ha prestato il nome Keiko, che in una delle sue fic fa la sorellina di Sakura. Mi sono innamorata di quel personaggio *_*) e Saikon-chan che mi hanno sostenuto affinchè pubblicassi per la prima volta.

 

A presto, Nori-chan!

 

   
 
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